Vaccinazioni: veneto verso superamento obbligatorietà.

fonte: Newsletter Regioni.it n. 1066 dell’11 gennaio 2008

“Stiamo semplicemente adeguandoci per tempo a ciò che in parte è già accaduto o sta per accadere nel resto d’Europa’’: è quanto sottolinea il Presidente del Veneto Giancarlo Galan a proposito dell’ abolizione dell’obbligatorietà delle vaccinazioni decisa dalla Regione, che il ministro della Salute Livia Turco si augura venga riconsiderata. “E’ bene che si sappia che entro il 2010 tutti i Paesi membri dell’Unione europea dovranno superare l’obbligo vaccinale”, spiega Galan ricordando che la legge regionale che ha abolito l’obbligatorietà delle vaccinazioni approvata nel 2007 “ha trovato in Consiglio regionale consensi che hanno coinvolto anche le forze dell’opposizione di centro sinistra. Nel Veneto - precisa Galan - siamo passati ad una offerta attiva della vaccinazione, il che vuol dire per esempio che il pediatra ha l’obbligo di informare le famiglie sul calendario vaccinale e su tutto quanto serve a tutelare la salute del singolo e della collettività”. Secondo Galan, quindi, “e’ sbagliato ritenere che nel Veneto si sia entrati in un periodo opaco o confuso attorno a simili questioni. Proprio perché siamo la Regione più avanti di tutte le altre nel sistema vaccinale, - sottolinea - ci troviamo nella condizione di poter affrontare un percorso di vaccinazione informata e consapevole. Dunque, ‘‘nessun salto nel buio - spiega - Anche perché siamo giunti a questa scelta dopo una lunga serie di incontri e di convegni scientifici, di dibattiti e di verifiche, cui hanno partecipato pure alti dirigenti del Ministero della Salute. Si può dire che in Veneto è avvenuto un cambiamento culturale, passando dall’obbligatorietà alla responsabilità individuale - conclude - E nessuno si nasconda dietro la presenza degli immigrati in Veneto per fare passi indietro rispetto al sacro principio della responsabilità individuale”.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies