Caso englaro, lucchina: non si può sospendere alimentazione.

fonte: Da “Lombardia notizie”

notiziario della giunta regionale del 3 settembre 2008

Il personale sanitario non può sospendere l’idratazione e l’alimentazione artificiale del paziente: verrebbe meno ai suoi obblighi professionali e di servizio. E’ questa in sostanza la risposta ufficiale che il direttore generale della Sanità della Regione Lombardia, Carlo Lucchina dà, in una lettera al padre di Eluana Englaro, all’istanza presentata dai legali della famiglia. “La richiesta da Lei avanzata - si legge nella lettera - non può essere esaudita in quanto le strutture sanitarie sono deputate alla presa in carico diagnostico - assistenziale dei pazienti. In tali strutture, hospice compresi, deve inoltre essere garantita l’assistenza di base che si sostanzia nella nutrizione, idratazione e accudimento delle persone”. Nella lettera viene inoltre sottolineato come negli hospice possano essere accolti solo malati in fase terminale. “Il personale sanitario che procedesse, in una delle strutture del Servizio Sanitario, alla sospensione dell’idratazione e alimentazione artificiale - scrive ancora il direttore generale della Sanità lombarda - verrebbe dunque meno ai propri obblighi professionali e di servizio anche in considerazione del fatto che il provvedimento giurisdizionale, di cui si chiede l’esecuzione, non contiene un obbligo formale di adempiere a carico di soggetti o enti individuati”.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies