Cgil, Cisl e Uil Lombardia

Attuazione della riforma sanitaria: Cgil, Cisl e Uil Lombardia sollecitano riposte concrete da presidente Maroni e la prosecuzione del confronto

Le ultime vicende giudiziarie evidenziano che le risorse si possono e si devono trovare!

Mancano ancora troppe risposte su quanto più volte promesso dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, per l’attuazione della riforma sanitaria. Riduzione dei Ticket, delle rette delle case di riposo: sono solo alcune delle questioni contenute nell’accordo sottoscritto il 26.9.2014 su cui Cgil, Cisl e Uil Lombardia hanno più volte richiesto risposte concrete, ma che ancora attendono dalla Regione lo stanziamento di risorse adeguate; a questo si aggiunge ora la necessità di una verifica dell’ applicazione del decreto sull’appropriatezza prescrittiva. Le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici della sanità lombarda evidenziano che nel sistema le risorse per i cittadini si possono e si devono trovare anche eliminando le illegalità e distorsioni denunciate! Non è più rinviabile una seria riflessione sulle cause della diffusa corruzione nel sistema sanitario lombardo, evidenziata a più riprese dall’intervento della magistratura: servono atti concreti, misure amministrative, ma soprattutto una decisa volontà di recidere il rapporto tra politica e corruzione e di introdurre una netta discontinuità con il sistema costruito nelle recenti legislature: la Lombardia non merita di essere all'attenzione nazionale solo per le vicende giudiziarie ma per la qualità del servizio reso ai cittadini

E’ quanto sostengono i sindacati confederali lombardi, fortemente preoccupati di comprendere le ricadute dell’attuazione della riforma sanitaria sui territori, sui servizi e quindi sulle persone, oltre che sugli oltre 130 mila operatori e professionisti del sistema. 

“Da tempo stiamo richiedendo al presidente Maroni, che ha tuttora la responsabilità dell’Assessorato alla Salute, di proseguire il confronto regionale per seguire il percorso di riorganizzazione del sistema sanitario, a partire dall'accorpamento delle Asl nelle nuove Ats e dal relativo passaggio delle attività e servizi alle neo costituite aziende sanitarie e sociosanitarie territoriali (Asst)”, affermano Cgil, Cisl e Uil Lombardia. “Nonostante gli impegni assunti in questi mesi di avvio del confronto con le organizzazioni sindacali confederali, ad oggi nessuna convocazione di incontro è ancora pervenuta”.

Pur condividendo gli obiettivi del riordino del servizio sanitario regionale, nell'interesse dei lavoratori, lavoratrici e pensionati e delle famiglie che rappresentano, i tre sindacati chiedono alla Regione di definire con urgenza un sistema di relazioni che accompagni la complessiva riorganizzazione avviata. Ritengono necessario inoltre approfondire con la direzione dell'Assessorato l'applicazione sul territorio dei contenuti del recente decreto sull'appropriatezza prescrittiva e le condizioni di erogabilità delle prestazioni in regime di Servizio sanitario nazionale, per evitare un aggravio di costi a carico dei cittadini, ed il ricorso all'acquisto di servizi fuori dal sistema sanitario regionale.

Mancano inoltre risposte a quanto già più volte promesso dal presidente di Regione Lombardia, ovvero un intervento di significativa ed importante riduzione della compartecipazione della spesa sanitaria richiesta ai cittadini, che ad oggi ammonta a circa 750 milioni di euro, anche in combinazione con un sistema di esenzioni che deve essere equo sostenibile e coerente con l’esigenza di assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza a tutte le persone.

E' necessario, quindi, che la Regione individui risorse adeguate per ridurre i Costi di Ticket e rette che ad oggi gravano sulle famiglie, e che convochi immediatamente il tavolo per avviare il confronto.

Milano, 1 marzo 2016 

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies