IL TAVOLO SULL'AREA EX ALFA DI ARESE RIUNITO IERI, PREVEDE SOLO UN CENTRO COMMERCIALE.



DI MOBILITA' SOSTENIBILE E AUTO ELETTRICA SI PARLA TANTO, MA LA REGIONE LOMBARDIA SI IMPEGNA POCO.


Si è svolto ieri, giovedì 31 marzo 2016 presso l'Agenzia Regionale Istruzione Formazione e Lavoro il tavolo tecnico per il monitoraggio dello sviluppo occupazionale dell’atto unilaterale d’obbligo relativo all’area ex-Alfa che prevedeva, a fronte dell’insediamento presso la stessa area di un centro commerciale, l’impiego di oltre un migliaio di persone fra cui soggetti provenienti da situazioni di mobilità, cassa integrazione e giovani di età inferiore ai 30 anni disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.
Il tavolo è stato attivato a seguito di un protocollo siglato più di due anni fa e giunto alle fasi finali in attesa dell'inaugurazione dello stesso centro commerciale, prevista per il prossimo 14 aprile.
La Fiom Cgil di Milano e la Cgil Lombardia, come organizzazioni sindacali presenti tra le altre al tavolo, pur apprezzando lo sforzo per l’assunzione di personale, hanno espresso forte perplessità per l’inadeguata ricollocazione dei dipendenti ex-Alfa in condizioni di disoccupazione e/o mobilità: dei circa quaranta lavoratori interessati, ne sono stati ricollocati solo due.
Ma l'altro elemento che preoccupa le Organizzazioni Sindacali è che il sito era stato individuato come possibile centro di ricerca per auto non inquinanti, tema sul quale Regione Lombardia continua ad impegnarsi a parole, anche in convegni di attualità in particolare sul tema Green Economy e mobilità sostenibile, ma non produce nulla sul piano concreto.
Lo stesso sito di Arese avrebbe rappresentato un'occasione importante, ma ragioni “di mercato” hanno portato ad individuare una soluzione più commerciale.
Siamo consapevoli, sottolineano Fiom Milano e Cgil Lombardia, che il tasso di disoccupazione medio in Lombardia, in particolare quella giovanile, è molto elevato e che sui lavoratori in mobilità e/o senza occupazione grava un forte disagio, ma ci saremmo aspettati, in particolare dall'Istituzione, nei confronti dei sottoscrittori dell’impegno, una particolare attenzione a quei lavoratori che hanno contribuito a un sito industriale di eccellenza in Lombardia.

E’ ovviamente un segnale positivo l’occupazione di un numero elevato di persone tra le quali molti giovani, ma come organizzazioni sindacali esprimiamo altrettanta preoccupazione per chi rimarrà senza lavoro in età ormai avanzata, in un mercato del lavoro poco ”ricettivo”.
Per questo chiediamo a tutti i soggetti partecipanti al tavolo, a partire dalle istituzioni preposte, uno sforzo particolare per risolvere queste situazioni di sofferenza e criticità, e una maggiore coerenza tra le parole e i fatti, sul terreno degli investimenti per la mobilità sostenibile.

Milano 1 aprile 2016


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