Prima risposta della regione dopo le due giornate di mobilitazione di cgil cisl uil lombarde contro le politiche della giunta formigoni su casa e non autosufficienza.




COMUNICATO STAMPA

PRIMA RISPOSTA DELLA REGIONE DOPO LE DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE DI CGIL CISL UIL LOMBARDE CONTRO LE POLITICHE DELLA GIUNTA FORMIGONI SU CASA E NON AUTOSUFFICIENZA.


Dopo le due giornate di mobilitazione organizzate da Cgil Cisl Uil della Lombardia ieri sera e stamattina davanti al Pirellone che hanno visto migliaia di lavoratori, di lavoratrici, di pensionate e di pensionati manifestare contro la politica della Regione su casa e non autosufficienza, sono arrivati i primi segnali di risposta da parte della Regione.
Nel corso del presidio di stamattina una delegazione di Cgil Cisl Uil della Lombardia e dei sindacati dei pensionati è stata ricevuta dall’Assessore Abelli che si è impegnato ad aprire, nel mese di gennaio, un tavolo di confronto sui temi al centro della manifestazione. L’Assessore ha tuttavia sottolineato il punto di criticità già denunciato dai sindacati, dell’assenza di risorse da destinare all’assistenza dei cittadini non autosufficenti. Sarà questo dunque lo scoglio maggiore sul quale la Regione dovrà assumere impegni concreti, in mancanza dei quali tutte le Organizzazioni Sindacali presenti nella delegazione hanno preannunciato nuove iniziative di lotta.
La piattaforma sulla quale i sindacati confederali e di categoria hanno chiamato i cittadini a mobilitarsi prevede:

- la costituzione di un fondo regionale per la cura e l’assistenza dei cittadini non autosufficienti, garantito da risorse certe e alimentato dall'attuale fiscalità regionale con criteri di equità e progressività;
- l’aumento del contributo a carico della Regione sul costo della retta pagata nelle Rsa al fine di ridurre la tariffa a carico dei ricoverati e delle loro famiglie;
- lo sviluppo della rete dei servizi territoriali per assicurare l’efficacia delle prestazioni e dell’assistenza domiciliare per garantire la continuità assistenziale;
- la riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera per migliorare l'uso delle risorse e combattere lo spreco;
- la definizione di nuove regole per un governo efficace dei servizi alla persona fortemente integrato tra attività sociali e attività socio-sanitarie e sanitarie;
- la valorizzazione della professionalità degli operatori e la loro stabilizzazione, evitando la concorrenza al ribasso sul costo del lavoro e garantendo così la qualità e l’umanizzazione dei servizi;
- la modifica della delibera regionale dell'1 agosto 2006 che ha escluso l'odontoiatria e la fisiatria dalle prestazioni a carico del servizio sanitario regionale.

Sesto San Giovanni 20 dicembre 2006

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