Vera e falsa prevenzione: come si convincono i sani che sono malati. oggi l'ultima conferenza organizzata dall’inca e dalla cgil lombardia
COMUNICATO STAMPA
VERA E FALSA PREVENZIONE: COME SI CONVINCONO I SANI CHE SONO MALATI. OGGI L'ULTIMA CONFERENZA ORGANIZZATA DALL’INCA E DALLA CGIL LOMBARDIA
L’Inca Cgil e la Cgil Lombardia hanno organizzato 4 incontri, “i mercoledì della prevenzione”, l'ultimo dei quali si terrà oggi,
mercoledì 10 maggio alle ore 17,30 presso la Camera del Lavoro di Milano, in corso di Porta Vittoria 43.
L'incontro di stasera sarà con ROBERTO SATOLLI, dell'Agenzia di Giornalismo Scientifico Zadig di Milano e sarà sul tema:"VERA E FALSA PREVENZIONE: COME SI CONVINCONO I SANI CHE SONO MALATI.
Al centro i temi della prevenzione, a partire da alcune domande che non sono abituali nella cultura corrente, ad esempio: fare tutti gli anni gli esami serve a prevenire le malattie?In realtà sembrerebbe proprio di no: risulta che i “superesaminati” in genere si ammalano e muoiono come tutti gli altri, nè più nè meno! Anzi, è più facile che si facciano danni facendo troppi esami: la diagnosi e la cura di un tumore che non c’è o che non avrebbe fatto guasti può rovinare una vita.
E allora come mai siamo bombardati da messaggi (televisione, giornali, a volte anche medici) che ci consigliano, ci invitano a fare esami? Perchè c’è una vera e propria industria della salute (farmaceutica, dei produttori dei macchinari medicali, ecc..) che tende a reclutare sempre più clienti.
Se tutti gli studi, tutta la ricerca sulla reale utilità di un esame o di un farmaco è fatta dalla stessa industria che produce il macchinario medicale che fa l’esame o che produce il farmaco, come ci si può fidare delle prove di efficacia? C’è ancora una ricerca pubblica indipendente che può valutare le prove di efficacia?
In Lombardia poi Formigoni ha favorito uno sviluppo esasperato del privato e della logica della aziendalizzazione per cui viene incoraggiato e non fare quello che davvero è utile per la salute del paziente ma fare sempre più esami ed interventi a prescindere da qualsiasi valutazione di efficacia e di appropiatezza.
Forse vale la pena, anzichè chiedere esami di screening gratis, l’abolizione dei tickets e delle liste di attesa, fermarsi a riflettere su questa logica perversa che porta ad uno sperpero di risorse e che ci rende consumatori passivi.
La vera prevenzione è quella di vivere e di lavorare in un ambiente sano, camminare ed imparare a gestire da soli i disturbi sopratutto quelli di lieve entità o che si risolvono da soli.
Crediamo che offrire, con i nostri “mercoledì della prevenzione”, un terreno di confronto su questi temi possa essere utile anche a mettere in campo una cultura diversa della prevenzione sanitaria.
Sesto San Giovanni 10 maggio 2006 Inca Cgil Lombardia e Cgil Lombardia