L’assessore regionale a. guglielmo chiede alle famiglie di pagare il diritto-dovere alla formazione - di franco giuffrida


COMUNICATO STAMPA
di Franco Giuffrida – Segretario Regionale CGIL Lombardia
Sesto San Giovanni, 20 gennaio 2006

L’Assessore regionale A. Guglielmo chiede alle famiglie di pagare il diritto-dovere alla formazione

Con una comunicazione alla Giunta regionale l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Alberto Guglielmo mette finalmente in evidenza le difficoltà emerse in sede di programmazione per rendere effettiva l’offerta formativa per il 2006-2007.

Nella comunicazione citata egli afferma che gli impegni per l’offerta formativa 2006-2007 possono essere rispettati se lo Stato mantiene gli impegni di trasferimento di risorse finanziarie verso la Regione. Per sua stessa ammissione l’Assessore sostiene che i tempi sono ancora incerti. Ciò in presenza della circolare del MIUR che fissa il termine per le prescrizioni al 25 gennaio ’06, cioè quando le famiglie hanno per lo più già deciso dove iscrivere i propri figli.

La quota di trasferimento dovrebbe ammontare a 40/45 milioni di euro, quasi il 50% del costo complessivo necessario per avviare le future prime classi.

Ma non essendoci certezza di trasferimento di tale quota da parte dello Stato il sistema della formazione professionale in Lombardia viene posto nella massima condizione di precarietà.

La novità più sconcertante e negativa è rappresentata dall’introduzione di un “contributo” pari a 500 euro all’anno a carico delle famiglie degli allievi già a partire dall’anno formativo 2006-2007, a ciò va aggiunta la previsione di un’offerta a totale cofinanziamento privato.

Questa è la nuova sussidiarietà voluta da Formigoni che riduce l’intervento pubblico e scarica sui singoli cittadini i costi dello stato sociale, in un ambito di intervento, quello del diritto-dovere alla formazione, di cui tanto si è fatto propaganda.

Per la CGIL la formazione rappresenta un importante strumento per la crescita culturale di tutti i cittadini, a sostegno dello sviluppo produttivo e per assicurare in particolare ai giovani un’ occupazione stabile e di qualità.

La CGIL si batterà per l’affermazione di un sistema di Formazione Professionale all’altezza della domanda formativa presente nella nostra regione, in grado di esprimere un profilo di qualità e finanziato con risorse pubbliche sufficienti.

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