Ricoveri in casa di riposo: fare chiarezza sulle liste d’attesa

 

COMUNICATO STAMPA


RICOVERI IN CASA DI RIPOSO:
FARE CHIAREZZA SULLE LISTE D’ATTESA

Bergamo, venerdì 21 luglio 2006

2.232 persone in attesa per entrare nelle Case di riposo della bergamasca, mentre la Regione fa propaganda con dati falsi. E si manifesta sempre di più il fallimento delle politiche per la domiciliarità.

Nei giorni scorsi l’ASL di Bergamo ha diramato una nota di servizio a tutte le Case di riposo della bergamasca invitandole ad aggiornare i dati della pagina web che informa sulle liste d’attesa per il ricovero in RSA.

L’aggiornamento avrebbe dovuto essere effettuato entro le ore 12.30 del 18 luglio.

“Nel pomeriggio del 18 luglio abbiamo provato a verificare” dice Orazio Amboni del Dipartimento Welfare della CGIL di Bergamo. “Abbiamo constatato che le persone in attesa erano 2.232. Solo un mese prima, il 15 giugno, era di 2.001, registrando così un aumento del 10% in un mese. Senza dubbio il numero è comprensivo di doppioni dovuti alla necessità di prenotarsi in più RSA (ma l’ASL ci aveva assicurato che grazie alle nuove modalità del “debito informativo” sarebbe stato possibile avere on line i numeri depurati). Quand’anche ogni aspirante si fosse prenotato in tre RSA, saremmo comunque di fronte ad un valore assoluto molto alto e aumentato notevolmente negli ultimi periodi”.

Inoltre, da segnalazioni arrivate in CGIL, risulta che alcune Case di riposo non stiano più accettando di inserire nominativi in lista di attesa.

“Se, come si legge nel recente Piano Socio Sanitario Regionale” dice ancora Amboni, “la Lombardia ha un numero di posti letto in Case di riposo superiore rispetto a tutte le altre Regioni italiane mese insieme, com’è possibile che ci siano a Bergamo tanti anziani in lista d’attesa? Soprattutto alla luce dell’alto numero di badanti al lavoro sul territorio provinciale?”.

“Abbiamo provato a confrontare i dati del Piano Socio Sanitario Regionale con quelli pubblicati nel marzo 2006 dall’ISTAT” continua Gigi Bresciani della segreteria provinciale della CGIL. “Non è vero che la Lombardia abbia più posti letto di tutte le altre Regioni messe insieme. In altre Regioni italiane gli anziani sono ricoverati in strutture denominate diversamente, ad esempio RSS Residenze socio-sanitarie per anziani.

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