Sabato 9 Febbraio 2013 ore 17,30
Auditorium Di Vittorio Camera del Lavoro
Corso di Porta Vittoria 43 - Milano

CLARINET ENSEMBLE CONTEXT
RARITA' STRUMENTALI

Claricolo Ensemble di Clarinetti

Gabriele Zimolo Clarinetto piccolo
Andrea Zampieri, Diego Galeone, Valentina Sbicego, Sebastiano Marzullo, Maurizio Gratton, Manuela Zamarian,
Aida Spezzacatena, Paola Fumis Clarinetti soprani
Marta Macuz Corno di bassetto
Michele Bregant Clarinetto contralto
Annamaria Codarin, Daniele Travain Clarinetti bassi
Alberto Frate Clarinetto Contrabbasso

Direttore Lino Urdan

Programma


Claude Debussy (1862-1918)
Petite Suite
(En Bateau / Cortège / Menuet / Ballet) (arr. Russel Howland)

Bela Bartok (1881-1945)
Danze Popolari Romene
(Jocul cu bata / Braul / Pe Loc / Buciumeana / Poarga romanesca / Maruntel)
(arr. Maarten Jense)

Gordon Jacob (1895-1984)
Introduction and Rondo

Philip Gordon (1894-1983)
Capriccio

Gordon Lewin (1921-2008)
Calleja de Las Flores (Danze dell’Andalusia)

Rob Wiffin
The Sands of Time
(Shiftin Sands / Serenade / The dancing Lady)

Harry Stalpers (1926-2001)
Clownery for Clarinets

conduce PAOLO REPETTO




L'Atelier propone un concerto inconsueto e ricco di rare pagine, legato a un'orchestra che riunisce tutta la famiglia dei clarinetti per presentare arrangiamenti di capolavori di Bartok, Debussy e, soprattutto, composizioni scritte per questo curioso e suggestivo organico da autori di area anglosassone.
La musica spazia dalle riverberazioni pre-impressioniste della suite di Debussy, scritta per pianoforte a quattro mani tra il 1886 e il 1889 e poi orchestrata, al vitalismo ritmico delle danze di ispirazione popolare di Bartok, composte nel 1915 prima per solo piano e poi orchestrate, la cui popolarità ha portato a presentarle nei più svariati organici. Non solo, ma entra nei più disparati territori attraverso un repertorio articolato proveniente dal mondo anglosassone, al di qua come al di la dell'oceano.
Inglesi sono Gordon Jacob, Rob Wiffin, Gordon Lewin, Harry Stalpers e l'americano Philip Gordon.
Jacob, docente del Royal College, ha scritto Introduction and Rondo nel 1972, evidenziando in maniera magistrale la miscela unica ottenuta dal suono della famiglia dei clarinetti. Wiffin, che ha iniziato la sua carriera come trombonista e quindi è diventato direttore musicale della Royal Air Force, ha realizzato con The Sands Of Time un brano tonale che presenta frequenti cambi di ritmo nel primo movimento, un incedere elegante e leggero nel secondo e lo sguardo alla musica salsa nell'ultimo. La pagina di Gordon Lewin, clarinettista, sassofonista e compositore che ha trascorso gran parte della sua carriera negli studi di registrazione, è ispirata invece alle danze dell'Andalusia, sublimando l'amore per la Spagna del suo autore che nel brano descrive una passeggiata negli stretti vicoli della città di Cordoba. La Clownery di Stalpers è poi un'interpretazione da caratterista della famiglia del clarinetto, mentre il Capriccio di Gordon, compositore, arrangiatore, didatta e direttore d'orchestra statunitense dalla lunga e brillante carriera, fa parte del corpus di pezzi scritti per sperimentare le possibilità di differenti e inusuali ensemble strumentali coniugando le tecniche compositive del XX secolo con la tradizione storica dell'ottocento.
Questo concerto presenta dunque uno spaccato musicale che esalta il sound clarinettistico, elevato all'ennesima potenza, di un gruppo nato nel 2011: l’ensemble di clarinetti “ClariCoro”, formato da strumentisti provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia e accomunati dal desiderio di esplorare l’affascinante e ricco repertorio scritto o arrangiato per questo particolare organico. Coordinatore e direttore della formazione è il clarinettista e didatta Lino Urdan, docente presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, con il quale la gran parte dei componenti ha studiato o sta tuttora perfezionandosi. Il ClariCoro mira quindi alla valorizzazione delle particolarità timbriche ed espressive che un insieme di clarinetti può offrire, dando la possibilità al pubblico di conoscere i componenti meno noti di questa grande famiglia, qui utilizzata nella sua totalità: dal clarinetto piccolo scendendo sino al clarinetto contrabbasso e passando per il clarinetto soprano, il clarinetto contralto, il corno di bassetto e il clarinetto basso.
Il risultato è un concerto originale in linea con le avventurose proposte dell'Atelier Musicale.
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