28 aprile Giornata mondiale dedicata alle vittime dell'amianto, nell'ambito della Giornata mondiale della Salute e sicurezza sul lavoro centrata sulle malattie professionali

A Broni presso la Sala di Villa Nuova Italia 
Piazza Vittorio Veneto 41 Broni
 

il 26 aprile 2013 alle ore 16:00 
si svolgerà un'assemblea pubblica per ricordare le vittime dell'amianto.
 

 
Il programma: 
ore 16:00 ritrovo presso la Sala di Villa Nuova Italia  Piazza Vittorio Veneto, 41 - Broni
Il senso della giornata mondiale delle vittime dell'amianto (Ferdinando Di Lauro) 
 
ore 16:10 Minuto di silenzio per le vittime dell'amianto 
ore 16:11 Intervento del Segretario Confederale (Gianluigi Sgorba) 
ore 16:15 Intervento Sindaco di Broni Luigi Paroni per illustrare lo stato della situazione cittadina rispetto al sito Fibronit dismesso 
ore 16:25 Il programma di lavoro di Co.P.A.L. e l'impegno della CGIL Lombardia (Giacinto Botti) 
ore 16:40 Le azioni realizzate e quelle da sviluppare (Antonio Pizzinato) 
ore 17:10 La vetustà dei MCA e gli interventi di bonifica e smaltimento (Giordano Marabese) 
ore 17:20 La sorveglianza sanitaria (Fulvio Aurora) 
ore 17:30 interventi 
ore 17:50 Conclude Renato Losio Segretario Generale CGIL di Pavia 
 
A livello mondiale, le malattie professionali continuano ad essere la principale causa di decessi legati al lavoro. La situazione italiana non è dissimile. L'amianto, sebbene una legge dello Stato del 1992 ne ha vietato la produzione, la commercializzazione e l'uso, continua a mietere più di tremila vittime all'anno. 
Dopo 20 anni dalla messa al bando della fibra killer manca ancora una mappatura di tutto l'amianto presente sul territorio nazionale. In Lombardia si sono eseguite mappature parziali della presenza di amianto compatto (coperture), tralasciando completamente quello a matrice friabile, e pochissimo si è fatto per la bonifica dei siti dismessi. 
I costi di bonifica e smaltimento risultano essere ancora alti per i cittadini che intendono rimuovere l'amianto presente negli edifici privati e quasi nulla viene fatto dalle imprese, che promuovono bonifiche solo contro corrispettivo di incentivo proveniente da risorse pubbliche. 
Le poche discariche presenti in Regione Lombardia, si trovano attualmente quasi tutte sotto sequestro per inadeguatezza degli impianti o per sospetta gestione criminale. 
Tutto ciò porta a sostenere la necessità di promuovere iniziative mirate per chiedere alla Regione Lombardia interventi immediati, accompagnati da risorse finanziarie in grado di programmare, in un arco di tempo reale e ragionevole, la totale bonifica dell'amianto a partire dalle situazioni ad alta priorità come il sito di Broni.

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