Pillola abortiva: precisazione dall’agenzia del farmaco.

fonte: Newsletter Regioni.it n. 1095 del 28 febbraio 2008.

La possibile commercializzazione in Italia della pillola RU-486 ha animato il dibattito politico, con evidenti ricadute sui media, tanto che per l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) si è resa necessaria una precisazione.”Si è conclusa – si legge nella nota dell’Aifa - una prima fase procedurale della valutazione tecnico-scientifica nell’ambito del Mutuo Riconoscimento della pillola RU-486; tale procedura è fissata nelle modalità dalla normativa europea, che definisce anche i tempi (90 giorni), entro cui la procedura si conclude per tutti i Paesi coinvolti nel Mutuo Riconoscimento, senza discrezionalità alcuna da parte delle Agenzie nazionali e quindi dell’AIFA”. Ma “la conclusione di tale fase – prosegue il comunicato dell’Agenzia - non comporta automaticamente la disponibilità del medicinale sul mercato. Come per tutti i casi di Mutuo Riconoscimento, dopo la prima fase sopra ricordata, la procedura prevede che l’Azienda produttrice del medicinale, invii all’AIFA domanda di commercializzazione e di definizione del prezzo ai fini della rimborsabilità”. “Successivamente la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA, a conclusione della procedura di negoziazione del prezzo, indica la classificazione del farmaco e le procedure di utilizzo e di dispensazione in coerenza con la legge 194”. E “l’atto finale di autorizzazione deve essere adottato dal Consiglio di Amministrazione dell’AIFA e solo a seguito di tale atto avviene la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di autorizzazione alla commercializzazione”. Per Romano Colozzi,componente del Cda dell’Aifa e assessore alle Finanze della Regione Lombardia, dunque, dal Consiglio di amministrazione (Cda) dell’Agenzia del farmaco (Aifa) non è giunta “ancora alcuna autorizzazione alla pillola abortiva RU486” ed è dunque “evidente che qualcuno vuole creare una sorta di accelerazione mediatica del processo di autorizzazione della RU486 con evidenti finalità politiche”. E Colozzi precisa anche che “la competenza per l’autorizzazione all’immissione in commercio della RU486, con buona pace di tutti, non è nè del Ministro della salute, né del Consiglio superiore di sanità, nè della Commissione Tecnico Scientifica, ma semplicemente del consiglio di amministrazione AIFA il quale non è mai stato ancora coinvolto su questo provvedimento, e nel momento in cui questo avverrà assumerà le determinazioni che più riterrà opportune”. (cfr. anche l’intervista a Romano Colozzi,rilasciata ad “Avvenire”, pubblicata il 28 febbraio 2008, e intitolata: “Non abbiamo dato alcun via libera”).

www.regioni.it

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies