Un decalogo per le cure primarie.

fonte: Newsletter Regioni.it n. 1094 del 27 febbraio 2008

Con un decalogo si è conclusa il 26 febbraio 2008 a Bologna la prima Conferenza nazionale sulle Cure primarie.Le cure primarie rappresentano il primo livello di contatto delle persone, della famiglia e della comunità con il Servizio Sanitario Nazionale. Sono fondamentali i sistemi di assistenza primaria per garantire una più efficace presa in carico dei nuovi bisogni di salute e di assistenza. La Prima Conferenza nazionale sulle Cure primarie ha quindi messo a confronto ciò che è stato già sperimentato nelle diverse Regioni, nel contempo guardando a ciò che si fa in Europa. Il decalogo riguarda l’assistenza primaria ed è inteso come garanzia di servizi sanitari di qualità integrati con il più ampio sistema di welfare. Si riaffermano i principi essenziali dell’assistenza sanitaria di base nel documento finale della conferenza nazionale sulle cure primarie. La “dichiarazione di Bologna” ribadisce principi già contenuti nella dichiarazione di Alma Ata del 1978 dell’Oms. Ecco i dieci punti della dichiarazione: 1.La salute è legata anche alle politiche più generali: salubrità degli ambienti di vita e di lavoro, promozione di stili di vita sani e della salute in tutte le politiche sono essenziali a questo obiettivo; 2. Il territorio, che è garanzia effettiva dei Lea, deve essere riprogettato e dotato delle infrastrutture necessarie al suo governo e riequilibrato il rapporto con le altre aree della assistenza; 3. Il distretto è lo snodo fondamentale nella organizzazione del secondo pilastro della sanità pubblica, quello territoriale, e garante della integrazione ai diversi livelli; 4. La centralità dei cittadini è resa effettiva attraverso la presa in carico e la garanzia di continuità dell’assistenza, organizzata per percorsi integrati, al di fuori di qualunque logica meramente prestazionale, utilizzando opportunità come la Casa della Salute; 5. La continuità tra le diverse aree della assistenza è fondamentale per la qualità e la sicurezza delle cure e deve essere organizzata in percorsi integrati; 6. I sistemi di assistenza primaria rappresentano la risposta più adeguata e appropriata per il nuovo, complesso, esigente bisogno di salute e per garantire personalizzazione dei percorsi e attenzione per la qualità della vita in tutte le sue fasi. 7. La persona, di cui deve essere valorizzata la responsabilità e competenza, è punto di partenza nella costruzione dei percorsi assistenziali. L’organizzazione dei sistemi deve essere legata alle funzioni svolte e la loro qualità deve essere misurata e valutata per obiettivi di salute; 8. I sistemi di assistenza primaria devono interpretare rapidamente i bisogni, puntare sulla prevenzione, prendere in carico cronicità e disabilità e cura, utilizzando l’approccio della medicina di iniziativa. 9. L’ampliamento e la valorizzazione delle competenze, l’integrazione disciplinare e professionale sono garanzia di continuità e coerenza nelle risposte ai bisogni della persona; 10. I sistemi di assistenza primaria devono essere fondati su una governante basata sulla trasparenza, sul merito, sul coinvolgimento delle professioni, sulla partecipazione attiva dei cittadini. Enti locali, aziende sanitarie, cittadini singoli e associati partecipano alla individuazione e definizione di politiche sociali e sanitarie orientate al perseguimento di obiettivi di salute.
Dossier su “Conferenza nazionale sulle cure primarie”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/cure_primarie_conferenza/index.html

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