Block Notes n. 14, settembre 2010


Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalla stampa di settore
Svantaggio meridionale e prospettive di welfare

2. Dalle Agenzie di stampa regionali
Edilizia sanitaria, Bresciani: non intendo tagliare
Como. Bresciani: S.Anna aprirà a fine mese
Persi i finanziamenti per l’edilizia sanitaria pubblica, di chi è la colpa?
Verbali audizioni e documenti su Pssr

3. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Federalismo sanitario: appunti CGIL su bozza di Decreto Legislativo
Federalismo fiscale: Calderoli, in arrivo tre Decreti
Federalismo fiscale: Antonini, meno Irap solo se risparmi
Aborto: Relazione al Parlamento
Malattia cronica: questione che riguarda più di 25 milioni di italiani
Echim short-list: indicatori europei per il monitoraggio dello stato di salute

4. Links:
Trentinosalute.net
Astrid-online.it
Lavoce.info

1. Dalla stampa di settore
Da “La rivista delle politiche sociali” n. 3 del 2010
Svantaggio meridionale e prospettive di welfare. La sfida federalista tra economia, politica, capacità di governo.
Le analisi contenute nel nuovo fascicolo di RPS dedicato al welfare nel Mezzogiorno, compongono una riflessione che – pure a partire da prospettive e retroterra disciplinari diversi – delinea una sequenza integrata di configurazioni sociali, nodi critici e «spiegazioni» teoriche intorno ai punti di maggiore criticità delle regioni meridionali. Diversi i presupposti alla base del lavoro. Ricordiamo qui due assunti, contigui, il primo relativo al disaccordo con lo stereotipo di una presunta, omogenea arretratezza meridionale. Il secondo riconducibile all’ipotesi di una della sub-ottimalità nazionale (e non solo meridionale) dell’azione pubblica, che però trova nel Mezzogiorno espressioni e rappresentazioni particolarmente esasperate. Un primo blocco di saggi si sofferma sull’analisi delle caratteristiche socio-economiche di quella che ancora oggi è definibile come questione meridionale concentrandosi in particolare sui temi della disoccupazione e della disuguaglianza interna. Viene quindi sviluppato il tema della più scarsa qualità dei servizi di welfare nelle regioni meridionali rispetto a quella che si registra nelle altre aree del paese. Analisi ulteriori si soffermano sul profilo delle élite meridionali incapaci di farsi classe dirigente, ad un perpetuarsi di relazioni clientelari, rispetto alle quali l’atteggiamento della decisionalità politica nazionale manifesta un simmetrico, reciproco e negativo interesse. Completa il fascicolo una rilettura storica della questione meridionale, sollecitata oggi anche ai non addetti ai lavori dall’attualità del dibattito politico in corso. Nel suo insieme il fascicolo fornisce utili elementi alla riflessione sui possibili e prevedibili esiti che il progetto di federalismo fiscale determinerà in particolare relativamente alla redistribuzione di welfare fra Centro-Nord e Sud del paese e dunque sull’efficienza e la capacità di governo nelle regioni meridionali. Progetto che sortirà i suoi effetti contestualmente al nuovo preannunciato intervento nel meridione. Il nuovo piano per il Mezzogiorno – contraddicendo le intenzioni di responsabilizzazione delle regioni meridionali su cui si fonda il federalismo – sembrerebbe infatti optare per una ri-centralizzazione delle risorse e delle scelte di intervento per lo sviluppo, sottraendo alle regioni del Sud risorse finanziarie e ruolo economico, competenze istituzionali e margini di sviluppo delle capacità amministrative e di governo. Hanno contribuito al fascicolo: Maria Flavia Ambrosanio, Massimo Bordignon, Michela Braga, Andrea Brandolini, Carlo Carboni, Enza Caruso, Floriana Cerniglia, Daniele Checchi, Carla Collicelli, Matteo D’Emilione, Nerina Dirindin, Carlo Donolo, Pietro Fantozzi, Rita Fornari, Maurizio Franzini, Orazio Giancola, Giovanna Giuliano, Giovanni Laino, Beniamino Lapadula, Liliana Leone, Fortunata Piselli, Michele Raitano, Marco Rossi-Doria, Giovanni B. Sgritta, Simona Tenaglia, Roberto Torrini, Gianfranco Viesti.

2. Dalle Agenzie di stampa regionali
Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 16 settembre 2010
Edilizia sanitaria, Bresciani: non intendo tagliare.
“Non abbiamo nessuna intenzione di tagliare l’edilizia sanitaria”. Lo assicura l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in relazione a voci allarmistiche diffuse da esponenti del PD in vari territori della regione. Facendo riferimento agli eventuali tagli previsti dalla finanziaria, Bresciani precisa: “Se non ci saranno nuove risorse, risponderemo in base agli obblighi che ci derivano dal ‘patto’. E cioè con questo criterio: le azioni obbligatorie e i contratti precedentemente assunti dalla Regione Lombardia andranno onorati con ineludibili finanziamenti. Le azioni facoltative (che non hanno stretta necessità operativa) e le azioni che comportano costi impropri criptati (che non danno vantaggio né diagnostico né terapeutico, né utilità pubblica) subiranno la necessaria analisi e l’esclusione di finanziamenti, al fine di non togliere inutilmente soldi dalle tasche dei cittadini”. “Sarà un’impresa virtuosa - conclude Bresciani - a cui la Regione Lombardia saprà rispondere, continuando a garantire la qualità della cura, sempre mantenendo il pareggio di bilancio di cui andiamo giustamente orgogliosi”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 17 settembre 2010
Como. Bresciani: S.Anna aprirà a fine mese.
Il nuovo Sant’Anna di Como aprirà tra fine settembre e inizio ottobre. Ne dà notizia l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani. “L’incontro odierno del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale S. Anna di Como con all’ordine del giorno la problematica della gestione dei parcheggi - spiega Bresciani - ha consentito di raggiungere l’obiettivo fondamentale di salvaguardare l’equilibrio delle utilità pubbliche rappresentate dalla comunità e dalle parti. L’accordo - aggiunge l’assessore - sostanzialmente soddisfa a pieno le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali e dalle parti, che hanno raggiunto un unanime consenso ed espresso il loro apprezzamento. Il nuovo ospedale sarà aperto al pubblico fra gli ultimi giorni di settembre e i primissimi giorni di ottobre”.

Da Settegiorni PD, notiziario del gruppo PD in Consiglio regionale.
È uscito il numero 108 del 17 settembre 2010.
Persi i finanziamenti per l’edilizia sanitaria pubblica, di chi è la colpa?
A meno di fatti straordinari Regione Lombardia perderà i finanziamenti non impegnati per gli interventi di edilizia sanitaria che sarebbero indispensabili a rinnovare un patrimonio edilizio vecchio, che richiede urgenti miglioramenti, oltre alla messa a norma dello stesso dal punto di vista della sicurezza. L’ultima Finanziaria infatti prevede il definanziamento delle leggi di spesa non impegnate negli ultimi tre anni e allo stato attuale questo comporta la rinuncia, da parte della Lombardia, a 588.756.305 euro che non risultano appunto impegnati. L’ultimo stralcio di finanziamento statale per la Lombardia, destinato all’ammodernamento delle strutture e degli impianti ospedalieri, previsto dai governi di sinistra, prevedeva un trasferimento di circa 731 milioni di euro, dei quali ne sono stati utilizzati poco meno di 240 per le strutture di nuova costruzione. Con un’interrogazione i consiglieri del Pd chiedono che l’Assessore relazioni in merito alla perdita di questi finanziamenti, avvenuta non per il taglio dei fondi da parte della Finanziaria ma per il mancato impegno di spesa di Regione Lombardia. In particolare, se nel frattempo non interverranno altre modifiche, a Milano non si potrà intervenire ad esempio sull’ammodernamento dell’ICP Buzzi ospedale dei bambini, della Macedonio Melloni, dell’Istituto Gaetano Pini, dell’Azienda Ospedaliera Salvini di Garbagnate, dell’Oftalmico del Fatebenefratelli, del presidio ospedaliero di Gorgonzola e di Sesto San Giovanni, del Bassini di Cinisello; in provincia di Monza non si potrà intervenire sull’ammodernamento del monoblocco ospedaliero del San Gerardo di Monza per cui erano previsti circa 36 milioni di euro; in provincia di Brescia non si potrà intervenire sulla ristrutturazione del presidio ospedaliero Ospedali Civili di Brescia, dei presidi ospedalieri di Chiari, di Iseo, di Desenzano, di Edolo-Esine, di Gardone Val Trompia, di Manerbio, di Orzinuovi. Il danno per la provincia di Pavia consiste nella perdita di circa 85 milioni di euro che erano destinati a fondo perduto proprio per gli ospedali. Rischiano di rimanere solo sulla carta i progetti del nuovo plesso oncologico del San Matteo, la ristrutturazione del reparto della pediatria destinato all’oncoematologia pediatrica, l’adeguamento strutturale ed impiantistico dei padiglioni 27 Forlanini e 29 Ortopedia, la riconversione del padiglione 18 Ex cucina da destinarsi alla Biobanca e al centro di Aferesi. A Como a rischio i finanziamenti dell’Ospedale S.Antonio Abate di Cantù e dell’Ospedale Felice Villa di Mariano Comense.

Da Rete lombarda salute: www: retelombardasalute.com
Verbali audizioni e Documenti su Pssr.
Sul sito di Rete Lombarda Salute in “Rubriche” trovate i link per scaricare i verbali delle audizioni ed i documenti presentati alla III commissione Sanità del Consiglio Regionale della Lombardia -in merito alla proposta di Piano sociosanitario regionale 2010-2015 nei giorni 8, 9 e 16 settembre 2010.

3. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Dalla Cgil. Dipartimento Welfare: www.cgil.it
22/09/2010. Federalismo sanitario: appunti CGIL su bozza di Decreto Legislativo.
Sul sito della Cgil nazionale è stata pubblicata la bozza di Decreto Legislativo relativo al Federalismo sanitario, su costi e fabbisogni standard in Sanità, consegnato dal Governo alla Conferenza delle Regioni, con alcuni primi “Appunti” del Dipartimento Sanità della CGIL. Link: http://www.cgil.it/Archivio/Welfare/20100916_Appunti_BozzaDecreto_%20federalismo_sanitario.pdf

Dalla Conferenza delle Regioni: http://www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1644 del 15 settembre 2010.
Federalismo fiscale: Calderoli, in arrivo tre Decreti
L’obiettivo indicato dal Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli - conversando con i cronisti in Transatlantico, per delineare le prossime tappe del federalismo - è quello di arrivare all’ok da parte del Consiglio dei ministri in via preliminare a tutti i decreti attuativi del federalismo fiscale entro l’anno. ‘‘Puntiamo - sottolinea il Ministro - all’approvazione preliminare di tutti i decreti entro la fine dell’anno per poi passare all’esame in conferenza unificata e in Parlamento e arrivare all’ok entro il 20 maggio come previsto nella legge delega”. I prossimi decreti ai quali il governo sta lavorando sono quello sul fisco regionale (che dovrebbe comprendere anche quello delle province), i costi standard della sanità e un mini-decreto riguardante i costi standard dell’istruzione e dell’assistenza. Prossimamenhte si terrà una riunione della Conferenza unificata che dovrebbe dare un primo ok al decreto sul fisco regionale che dovrebbe essere poi esaminato al Consiglio dei ministri successivo. I contenuti dei testi in arrivo sono stati comunque largamente anticipati sulle colonne de “il Sole 24 Ore” Leggi l’articolo “Ecco i numeri del federalismo”: Link: www.regioni.it/public/image/rassegna_foto/rassegna_stampa_1446_15092010104643.pdf

Regioni.it n. 1647 del 20 settembre 2010.
Federalismo fiscale: Antonini, meno Irap solo se risparmi.
“La diminuzione dell’Irap dovrà arrivare dai risparmi di spesa”. E’ quanto spiega al Sole-24ore Luca Antonini, presidente della Commissione tecnica per l’attuazione del federalismo, precisando che i Presidenti di regione avranno la facoltà di azzerare l’Irap ma a condizione di garantire i Lea. Verrà inoltre stabilito che non si può abbassare l’Irap se si ha un’addizionale Irpef superiore all’1,4% ne’ si potra’ superare l’1,4% se si ha ridotto l’Irap. Dal 2013 - precisa Antonini - le regioni avranno una serie di ipotesi, come introdurre le detrazioni per familiari a carico: “C’è un meccanismo innovativo per i voucher per gli anziani e i buoni scuola”. “Oggi - aggiunge - paghi le tasse in dichiarazione piu’ le addizionali, le versi a Roma e poi eventualmente la regione le restituisce dopo che hai presentato un modulo. Ma e’ molto piu razionale se detrai il buono direttamente dall’Irpef regionale e tieni direttamente in tasca i risparmi. Non paghi più il costo burocratico dell’operazione e ne guadagni anche in termini di dignità personale perché non devi più chiedere i soldi che ti restano in tasca da subito”. Link:
www.regioni.it/public/image/rassegna_foto/rassegna_stampa_1452_20092010164533.pdf

Regioni.it n. 1648 del 21 settembre 2010.
Aborto: Relazione al Parlamento. On line i dati del 2009.
E’ stata pubblicata sul sito del Ministero della salute la “Relazione del ministro sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78)”. Il dossier contiene i dati preliminari 2009 e i dati definitivi 2008. La relazione è disponibile anche al link: http://www.regioni.it/upload/IVG2010.pdf.

Malattia cronica: questione che riguarda più di 25 milioni di italiani.
Più di 25 milioni di italiani sono affetti da una malattia cronica e 7,6 milioni in modo grave. Le donne sono le più colpite e in testa alla classifica si trovano artrosi, artrite e ipertensione arteriosa. Ma, nonostante il cambiamento che ha investito il Servizio sanitario nazionale negli ultimi anni con il potenziamento dei servizi territoriali e domiciliari, i pazienti continuano a lamentare difficoltà di accesso ai servizi, inadeguatezze delle prestazioni e disparità tra le aree del Paese. E’ quanto emerso durante la “Prima conferenza italiana sull’accesso alle cure nelle malattie croniche”, organizzata oggi a Roma da Nps Italia Onlus. Secondo i dati Istat più recenti il 45,6% della popolazione al di sopra dei 6 anni e’ affetto da almeno una malattia cronica. In tutto più di 25 milioni di persone, delle quali 8,1 milioni risultano affetti contemporaneamente da tre o più malattie croniche. I dati sulla diffusione delle cronicità per classi di età, smontano un luogo comune che individua la cronicità come un problema della Terza Età. In realtà ne soffrono 7,6 milioni di italiani tra i 6 e i 44 anni e di questi 2 milioni figurano nella fascia di età tra i 6 e i 24 anni. La cronicità diventa invece un “affare” della Terza Età soprattutto nei casi di patologie croniche gravi o nella multi cronicità dove oltre il 60% delle persone colpite ha più di 65 anni. Per quanto riguarda invece il tipo di malattia cronica, le più diffuse in assoluto sono: l’artrosi/artrite (che colpisce il 18,3% degli italiani con più di 6 anni di età) l’ipertensione arteriosa (13,6%) e le malattie allergiche (10,7%). Le patologie croniche si manifestano in maniera diversa nella popolazione maschile e femminile. Quelle a netta prevalenza femminile sono l’artrosi/artrite (21,8% contro 14,6%), l’osteoporosi (9,2% contro l’1,1%) e la cefalea (10,5% contro il 4,7%). Quelle a prevalenza maschile la bronchite cronica/enfisema (4,8% contro 4,2%) e l’infarto (2,4% contro 1,1%). Quasi per tutte le patologie si osserva un incremento all’avanzare dell’età. Fanno eccezione alcune patologie quali la cefalea o l’emicrania ricorrente, e soprattutto le malattie allergiche che sono più diffuse nelle età giovanili. Per quanto riguarda le cronicità più gravi (diabete, infarto del miocardio, angina pectoris o altre malattie del cuore, ictus, emorragia cerebrale, bronchite cronica, enfisema, cirrosi epatica, tumore maligno inclusi linfoma/leucemia, parkinsonismo, Alzheimer, demenze senili), ne risulta colpito il 13% della popolazione.

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: http://www.epicentro.iss.it/default.asp
Epicentro é uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica, messo a punto dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità, nell’ambito del progetto per un osservatorio epidemiologico nazionale. È un portale di epidemiologia che offre aggiornamenti rapidi su differenti argomenti di salute.
Sul numero 356 del 16 settembre 2010. Passi: rapporto nazionale 2009. Continua la pubblicazione del report nazionale 2009 del sistema di sorveglianza Passi: è on line la sezione dedicata alla sicurezza, con i nuovi dati su incidenti stradali e infortuni domestici. HPV: programmi vaccinali nelle regioni. Un report a cura del Cnesps-Iss fa il punto sulla vaccinazione anti-Hpv e sullo stato di avanzamento dei programmi vaccinali nelle Regioni e Province autonome italiane a fine 2009. Progetto Echim: gli indicatori. Una lista di indicatori per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione nell’Unione europea: è la short list del progetto Echim che comprende 88 indicatori, divisi in cinque categorie. Salute e ambiente. Tra le 30 città europee più inquinate, oltre la metà sono italiane: i dati Istat 2004-2008 sulla qualità dell’aria. Si celebra dal 16 al 22 settembre la settimana europea della mobilità.

Echim short-list: indicatori europei per il monitoraggio dello stato di salute.
La JA for Echim (Joint Action for European Community Health Indicators and Monitoring) finanziata dall’Ue nell’ambito del Second Programme of Community Action in the Field of Health 2008–2013, è stata creata per proseguire i lavori dei progetti Echi (1998−2001), Echi-2 (2002–2004) ed Echim (2005–2008) con l’obiettivo di rendere disponibile un sistema di indicatori di salute pertinenti e comparabili per il monitoraggio dello stato di salute dei cittadini europei. Il principale obiettivo raggiunto nel corso del progetto Echim è stata la creazione di una lista contenente 88 indicatori: la short-list Echi. I presupposti per l’applicazione di questi indicatori, la disponibilità e la comparabilità delle fonti esistenti sono stati valutati in oltre 30 Paesi europei attraverso la collaborazione di esperti provenienti dagli Stati membri e in collaborazione con la Commissione europea, Eurostat, l’Oms e l’Ocse. L’obiettivo della nuova Joint Action for Echim (2009–2011) è quello di aiutare gli Stati membri a raccogliere e diffondere i dati relativi agli 88 indicatori della short list Echi, che sono stati suddivisi in 5 categorie: demografia e situazione socio-economica, stato di salute, determinanti di salute, interventi sulla salute, azioni preventive.

4. Links
Trentinosalute.net
Ricerca Oms su:”I determinanti sociali della salute. I fatti concreti”, a cura di Michael Marmot e Richard Wilkinson.
Sul sito del Dipartimento Politiche sanitarie della Provincia Autonoma di Trento è stato pubblicato il testo “I determinanti sociali della salute. I fatti concreti”, contenente la sintesi di un importante studio coordinato dai professori Michael Marmot e Richard Wilkinson, che ha avuto l’approvazione dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La ricerca affronta la questione dei determinanti sociali della salute alla luce delle più recenti evidenze scientifiche; s occupa degli aspetti chiave della vita delle persone, del loro lavoro e degli stili di vita, delle conseguenze delle politiche economiche e sociali e dei benefici che possono derivare dalle politiche di investimento nella salute. Ciascuno di questi capitoli contiene un breve riassunto di risultati validati da specifiche ricerche, seguiti da un elenco di interventi implementabili dalle politiche pubbliche, con l’obiettivo che un numero crescente di Stati Membri sviluppino politiche e programmi per affrontare in modo esplicito le cause fondamentali dei problemi di salute, le disuguaglianze di salute e i bisogni di coloro che si trovano in uno stato di povertà e di svantaggio sociale. La ricerca, pubblicata in italiano nel 2006, è scaricabile dal sito di Trentinosalute: http://www.trentinosalute.net/index.php/Contenuti/Pubblicazioni/Archivio-storico/Fuori-collana/3-I-determinanti-sociali-della-salute.-I-fatti-concreti

Rassegna di Astrid on-line: www.astrid-online.it/rassegna/
Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni pubbliche, presidente Franco Bassanini) è una Fondazione costituita il 28 maggio 2009, sull’esperienza dell’Associazione fondata nel 2001 da studiosi di varia estrazione politica e culturale, da parlamentari ed esponenti politici, e da dirigenti delle pubbliche amministrazioni, da tempo impegnati nella progettazione e implementazione delle riforme istituzionali e amministrative. Rassegna di Astrid on-line è la rivista elettronica quindicinale sui problemi delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche nella quale sono riprodotti ogni quindici giorni saggi, studi, relazioni, documenti, testi normativi, indagini e ricerche accessibili a tutti (dunque non coperti da password).
Dalla Rassegna n. 119 del 27 luglio 2010.
- Un articolo di Vincenzo Atella su: “Spesa sanitaria e sostenibilità finanziaria: quale futuro?”
Link: http://www.astrid-online.it/rassegna/27-07-2010/Atella_sostenibilit-_revisione-03_05_10.pdf

Dalla Rassegna n. 120 del 6 settembre 2010 i seguenti articoli:
- Elisa Pintus: “Il procurement nelle aziende sanitarie pubbliche”.
Link: http://www.astrid-online.it/rassegna/06-09-2010/Pintus_Il-procurement-nelle-aziende-sanitarie.pdf
- E. Jorio: “Federalismo fiscale e riforma quater della sanità: un binomio indissolubile”.
Link: http://www.astrid-online.it/rassegna/06-09-2010/Jorio_ASTRID-FEDERALISMO-FISCALE-E-RIFORMA-QUATER.pdf

Dalla Rassegna n. 121 del 21 settembre 2010.
- Denita Cepiku, Gloria Fiorani, Marco Meneguzzo:”Sostenibilità organizzativa ed economica finanziaria dei servizi sanitari regionali tra valutazione delle performance e crisi economica”.
Link: http://www.astrid-online.it/rassegna/21-09-2010/Cepiku_Fiorani_Meneguzzo_Stabilit--organizz-ed-ec-fin-Ssn-regionali_revisione-03_06_10.pdf
- Alberto De Negri: “Livelli essenziali di assistenza e livelli essenziali di informazione”.
Link: http://www.astrid-online.it/rassegna/21-09-2010/De_Negri_LEA_e_LEI_revisione-03_06_10.pdf
- Un dossier, curato da Massimo Campedelli, dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna, su: “La governance delle politiche per la salute e il benessere sociale in Emilia-Romagna. Opportunità per lo sviluppo ed il miglioramento”.
Il Dossier è pensato come vero e proprio report di ricerca. Insieme all’architettura della governance sociale e sanitaria emiliano-romagnola, stabilita dalle numerose normative e atti amministrativi (vedi Appendici 2 e 3) inerenti sia il livello propriamente regionale sia quello territoriale (provinciale/aziendale e intercomunale/distrettuale), il volume contiene anche una prima valutazione dell’impatto che la realizzazione di tale architettura ha avuto, evidenziandone i risultati raggiunti ma anche i problemi non ancora risolti.
Link: http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/collana_dossier/doss192.htm

Lavoce.info
Dalla Newsletter del 17 settembre 2010
L’obesità parte da lontano. di Marek Brabec e John Komlos
Nel mondo più di un miliardo di adulti sono sovrappeso e 300 milioni sono clinicamente obesi. Ma l’epidemia di obesità si è diffusa, almeno negli Stati Uniti, molto prima di quanto comunemente si pensi: per la popolazione bianca se ne vedono le avvisaglie già dopo la prima guerra mondiale, per coinvolgere i neri dopo il secondo conflitto mondiale. Dunque ben prima degli anni Ottanta, considerati la data di nascita ufficiale del problema. Le tabelle di riferimento oggi utilizzate non sono perciò corrette e sono in realtà sovrappeso anche persone che pensano di avere un peso normale.
Leggi l’articolo: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001897.html

Questo numero di Block notes è pubblicato sul nostro sito, all’indirizzo:

http://www.cgil.lombardia.it/Home/AreeTematiche/WelfareeSanit%C3%A0/Blocknotessanit%C3%A0/2010/N13/tabid/8966/Default.aspx
 

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