Block Notes n. 8, aprile 2010


Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Bresciani: sviluppare medicina territoriale

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Facciamo rispettare il Patto per la Salute
Aspettative e opinioni degli italiani sulla sanità
Sanità e piani di rientro: Fazio, Abruzzo è modello
Fazio. 34 indicatori per un’operazione trasparenza sul servizio sanitario
Accoglienza familiare dell’anziano in Francia
I ricoveri ospedalieri nel 2007: l’atlante del Piemonte

3. Links
Cergas Bocconi: www.cergas.unibocconi.it Ricerca Fiaso-Cergas Bocconi

Dalle Agenzie di stampa regionali
Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 16 aprile 2010
Bresciani: sviluppare medicina territoriale.
Regione Lombardia si sta muovendo già da tempo per organizzare e sviluppare la medicina territoriale con l’obiettivo di “decomprimere gli ospedali” e affrontare la vera sfida del futuro della sanità che è la cronicità. Lo ha ribadito questa mattina l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in occasione del convegno, promosso dall’ospedale Sacco di Milano, “Verso un’etica delle risorse in sanità: esperienze e prospettive”. “La cronicità - ha spiegato Bresciani - va monitorizzata continuamente, anche con l’impiego di tutte le tecnologie disponibili, per fare in modo che il paziente venga mantenuto in cronicità e non debba affrontare episodi di acuzie”. Bresciani si è detto convinto che “gli ospedali devono avere una funzione aggiuntiva, e cioè territoriale” e che tendenzialmente “tutte le strutture devono organizzare una funzione territoriale. Con questo sistema a regime si potrebbero produrre risparmi del 30% sulle spese variabili”.

Dalle Agenzie di stampa nazionali
Da “S.O.S. Sanità”: www.sossanita.it
15.04.2010. “SOS Sanità” ha inviato al Governo e ai Presidenti delle Regioni la Petizione “Facciamo rispettare il Patto per la Salute” A quattro mesi dalla firma del Patto per la Salute, la Petizione formula tre richieste, precise e argomentate: 1) Completare il finanziamento per la sanità, 2) Controllare i Livelli Essenziali di Assistenza LEA e non solo i Bilanci, 3) Approvare il Decreto sui nuovi LEA. La raccolta delle firme proseguirà per tutto il mese di aprile.

Il testo della petizione: “Facciamo rispettare il Patto per la Salute”
A quasi tre mesi dalla firma del Patto per la Salute, da parte di Governo e Regioni, chiediamo si provveda a: 1) Completare il finanziamento. L’ultima Legge Finanziaria ha assicurato solo una parte delle risorse previste nel Patto, rinviando a successivi provvedimenti del Governo il completamento del finan-ziamento. Il Governo deve stanziare ancora, con provvedimenti formali, le risorse per il 2010 (550 milioni necessari anche per abolire del tutto i “super ticket” da 10 euro e quelli necessari per i rinnovi contrattuali), per il 2011 e per il 2012. Si tratta di assicurare l’intero finanziamento previsto (106.164 milioni per il 2010, 108.603 milioni per il 2011 e 111.544 per il 2012) e quello per i rinnovi contrattuali. 2) Controllare i LEA e non solo i Bilanci. Serve l’Intesa Stato - Regioni per creare la nuova Struttura Tecnica di Monitoraggio (STEM), prevista dal Patto per associare al controllo dei bilanci quello sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Quindi servono i nuovi indicatori LEA e i nuovi regolamenti, per valutare i comportamenti delle Regioni anche sul rispetto dei LEA e non solo sull’equilibrio di bilancio. Per essere virtuosa una regione non basta abbia i conti a posto, deve garantire buona assistenza. 3) Approvare il Decreto sui nuovi LEA. Con il Patto per la Salute vi sono le condizioni per sbloccare il Decreto che opera la revisione dei LEA. Il Ministro Fazio ha già concordato con le Regioni (luglio 2009) alcune parziali modifiche, anche per superare i rilievi della Corte dei Conti che aveva fermato il Decreto Prodi (aprile 2008). La revisione dei LEA può aiutare ad innovare e ad aggiornare diverse prestazioni sanitarie, rendendole più pertinenti con il quadro epidemiologico, demografico e sociale (es. per la non autosufficienza, le nuove protesi per disabili, nuove esenzioni per malattie croniche, l’aggiornamento delle prestazioni non appropriate, le cure odontoiatriche per indigenti e minori). E può favorire finalmente la definizione dei corrispondenti Livelli delle prestazioni Sociali. Resta da costruire un vero sistema di garanzia per i cittadini sull’effettivo rispetto dei LEA. Per renderli un diritto esigibile in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, come prescrive la Costituzione.
Firma la petizione “Facciamo rispettare il Patto per la Salute” sul sito di “Sossanità” http://www.cgil.it/Archivio/Welfare/Patto%20per%20la%20salute/PetizioneFacciamoRispettareIlPattoSalute.pdf

Da “Governo.it”, la Newsleter del governo italiano: www.governo.it
Newsletter del 15 del 20 aprile 2010
Aspettative e opinioni degli italiani sulla sanità.
Gli Italiani sono soddisfatti dei servizi sanitari. È quanto evidenziano i risultati dell’indagine realizzata dal Censis, su commissione del Ministero della Salute, su aspettative, opinioni e valutazioni dei cittadini sulla sanità. L’analisi dei dati raccolti evidenzia che per la maggioranza degli italiani si tratta di una relazione positiva, nell’ambito della quale il sistema dell’offerta sanitaria si dimostra capace di rispondere in larga misura alle aspettative e alle esigenze assistenziali dei cittadini. Il giudizio migliore spetta alle farmacie, i cui servizi sono di buona qualità per il 62% degli italiani, sufficienti per il 35%, mediocri o scarsi solo per il 2%. Il medico di medicina generale continua a rappresentare un elemento cardine del sistema di offerta e un referente di prossimità nel quale gli utenti ripongono grande fiducia. Positive anche le opinioni sui pediatri di libera scelta (promossi dal 90%). Seguono; laboratori di analisi pubblici, ambulatori e consultori pubblici, ospedali e pronto soccorso, strutture di riabilitazione pubbliche, assistenza domiciliare. Il sistema di offerta sanitaria si dimostra capace di rispondere in larga misura alle aspettative e alle esigenze assistenziali dei cittadini. Nel complesso il giudizio espresso dai cittadini italiani su servizi e prestazioni del SSN appare dunque positivo. Certo è la natura stessa del SSN, universale e gratuito, a costituire le radici profonde e la ragione essenziale della fiducia dei cittadini: di fronte ad un bisogno, importante e psicologicamente destabilizzante quale è il bisogno di salute, il SSN comunque, risponde. Scarica il documento con la sintesi dei risultati della ricerca del Censis: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/ricerca_censis_sanita/ricerca_salute.pdf

Dalla Conferenza delle Regioni: http://www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1557 del 12 aprile 2010.
Sanità e piani di rientro: Fazio, Abruzzo è modello.
Il modello utilizzato dall’Abruzzo nel Piano di rientro ‘sarà di esempio per le altre Regioni’. Lo ha detto il Ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, in visita il 16 aprile all’ospedale dell’Aquila per fare il punto sul Piano di rientro sul deficit sanitario concordato dalla Regione Abruzzo con il Governo. “Dico sempre a tutti, quando sono in giro per l’Italia, ha continuato il ministro, che ci sono due regioni, l’Abruzzo e la Sicilia, che con il piano di rientro ce la stanno facendo. Sono tuttora convinto di questo concetto e sono venuto qui per ribadirlo e sottolineare che siamo dietro al presidente Chiodi perché, nell’ambito di una governance regionale della sanità, la stessa non e’ più regionale, ma del governo e nel caso delle Regioni commissariate, il presidente Chiodi è il nostro commissario di governo e quello che fa è quanto il governo gli ha chiesto di fare”.

Regioni.it n. 1560 del 21 aprile 2010.
Fazio. 34 indicatori per un’operazione trasparenza sul servizio sanitario.
Il 21 aprile il ministro della salute, Ferruccio Fazio ha presentato nella sala stampa di Palazzo Chigi, lo studio elaborato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sui sistemi di valutazione delle performances dei servizi sanitari regionali. In particolare sono stati illustrati un primo gruppo di indicatori per misurare l’appropriatezza, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari elaborati a livello regionale e di singolo soggetto erogatore. La qualità del servizio sanitario è “complessivamente buona, ma ci sono forti disomogeneità e ampi margini di miglioramento”. Così il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sintetizza il quadro che emerge dal sistema per la valutazione dell’efficienza e appropriatezza dei servizi sanitari, elaborato in collaborazione con la scuola superiore Sant’Anna. Fazio sottolinea che, anche dai 34 indicatori di valutazione e osservazione, emerge come “la buona sanità costa meno della cattiva sanità. Da oggi in rete chiunque può vedere, Asl per Asl, azienda ospedaliera per azienda ospedaliera, quanti parti cesarei vengono fatti o in quanto tempo vengono operate le fratture di femore. Per la prima volta - rivendica il ministro- nel nostro paese quello che si fa ogni Asl e ogni regione sarà disponibile, come è stato chiesto anche dall’opposizione”. Il Ministro Fazio ha affidato nell’ambito del progetto SIVEAS (Sistema nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria), al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa l’elaborazione, in via sperimentale, di un primo gruppo di indicatori per misurare l’appropriatezza, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati, elaborati a livello regionale, Asl per Asl, Azienda ospedaliera per Azienda ospedaliera. I 34 indicatori sono utili per comprendere le criticità e gli aspetti positivi dei principali aspetti della sanità. Un primo strumento che andrà a comporre un complessivo sistema di valutazione delle performance dei sistemi sanitari regionali attualmente allo studio dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali). Per questa prima valutazione sono stati analizzati alcuni aspetti considerati più significativi del sistema sanitario quali il governo della domanda, l’efficienza, l’appropriatezza delle prestazioni mediche e chirurgiche, la qualità clinica, l’efficacia assistenziale delle patologie croniche, l’efficienza prescrittiva farmaceutica, l’efficacia dell’assistenza collettiva e di prevenzione. Nei documenti sono riportati i risultati anche con il metodo del bersaglio, dove al centro si posizionano le migliori performance, mentre più lontano dal centro si rappresentano i risultati di maggiore criticità. Si tratta di una fotografia sintetica dei punti di forza e di debolezza di ciascun sistema sanitario regionale che permette di entrare poi nel dettaglio di ciascun indicatore calcolato per gli anni 2007 e 2008 per Asl o per soggetto erogatore in base alla tipologia di misura.
Consulta i documenti sul sito del Ministero della Salute: www.salute.gov.it

Newsletter del “Centro Maderna” http://www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 20.04.2010. Ikigai, ovvero una vita degna di essere vissuta per gli anziani giapponesi. Accoglienza familiare dell’anziano in Francia. I malati di Alzheimer alla guida: quando ora di smettere?

Accoglienza familiare dell’anziano in Francia (Centro Maderna)
Accueil familial (accoglienza familiare) è un modello di intervento sociale attivo in Francia, basato sulla stipulazione di un contratto tra la famiglia accogliente e la persona accolta. In base al contratto la persona accolta, anziano o disabile adulto, si trasferisce presso la famiglia, la quale a sua volta si impegna ad accudire l’anziano, ottenendo in cambio una remunerazione mensile. Questa soluzione, caratterizzata da un grado elevato di flessibilità, è stata oggetto sin dal 1986 di un’analisi condotta da una Commissione nazionale, su incarico del Segretario di Stato. Il rapporto emerso (Rapporto Braun, dal nome del presidente della Commissione) evidenziava la necessità di trovare soluzioni alternative ai problemi dell’assistenza alle persone anziane fragili, quali appunto l’accoglienza familiare. Il 10 luglio 1989 veniva cos&ig rave; approvata la legge 89-475, che riconosceva istituzionalmente l’accoglimento dell’anziano in famiglia. L’articolo entra nel dettaglio della legge francese e conclude con un’analisi delle possibilità di realizzare tale strumento a livello regionale in Italia. Cita anche l’esempio del servizio Affido Anziani del Comune di Milano, che differisce dal modello francese proprio nell’accoglienza. La famiglia infatti, non ospita l’anziano, ma lo accudisce al suo domicilio. (Servizi sociali oggi, 2010, n.2, pp. 51-54)

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: http://www.epicentro.iss.it/default.asp
Epicentro é uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica, messo a punto dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità, nell’ambito del progetto per un osservatorio epidemiologico nazionale. È un portale di epidemiologia che offre aggiornamenti rapidi su differenti argomenti di salute.
Sul numero 336 del 1° aprile 2010.
Sul numero 338 del 15 aprile 2010. Alcol: verso l’Apd 2010. On line il quinto fascicolo delle linee guida cliniche per l’identificazione e l’intervento breve, e il programma dell’Alcohol Prevention Day. EpiCentro propone una rassegna delle iniziative sul territorio. Eradicazione della polio. Con 38 casi in Afghanistan e 89 in Pakistan, nel 2009 l’incidenza della polio in questi due Paesi è rimasta quasi costante rispetto al 2008. Lo riferisce il Weekly epidemiological record dell’Oms. P.a. di Bolzano: i dati 2009. È on line il report. della prima rilevazione effettuata nel 2009 nella P.A. di Bolzano. Il documento riporta la prevalenza di sovrappeso e obesità dei bambini della scuola primaria e i loro stili di vita. Conferenza Episouth. Si svolgerà a Roma, dal 21-23 aprile, la conferenza internazionale EpiSouth su malattie croniche e salute pubblica nei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani. Leggi l’approfondimento. I ricoveri in Piemonte. Nel 2007, in Piemonte sono stati registrati circa 820 mila ricoveri, di cui quasi 60 mila hanno coinvolto cittadini residenti in altre Regioni. On line l’atlante dei ricoveri ospedalieri relativo al 2007.

I ricoveri ospedalieri nel 2007: l’atlante del Piemonte.
La Regione Piemonte ha pubblicato on line la versione elettronica dell’atlante dei ricoveri ospedalieri relativo all’anno 2007. In Piemonte nel 2007 sono stati registrati circa 820 mila ricoveri, di cui quasi 60 mila hanno riguardato cittadini residenti in altre Regioni. La distribuzione dei ricoveri non è omogenea sul territorio regionale: nel Piemonte orientale il rischio di ospedalizzazione è più elevato, sia per gli uomini, sia per le donne. Anche sul piano socio-economico sono state riscontrate delle differenze nel numero di ricoveri: ad esempio, il rischio di ospedalizzazione per patologie dell’apparato respiratorio nei soggetti con titolo di studio più elevato è inferiore del 22% rispetto alla media regionale. Leggi la presentazione sul sito del Centro di documentazione per la promozione della salute (Dors) e scarica il documento.
http://www.regione.piemonte.it/sanita/ep/ricoveri2007/index.htm

Links
Cergas Bocconi: www.cergas.unibocconi.it
Sul sito del Cergas è disponibile il Rapporto relativo alla fase 3 della ricerca incentrata sui risultati dell’analisi dei sistemi di programmazione e controllo delle Aziende Sanitarie, realizzata dal Laboratorio Fiaso “Governo del territorio” con il Cergas Bocconi. Scarica il rapporto integrale: http://portale.unibocconi.it/wps/allegatiCTP/107761_HH_Vol_Fiaso.pdf

Questo numero di Block notes è pubblicato sul nostro sito, all’indirizzo: http://www.cgil.lombardia.it/Home/AreeTematiche/WelfareeSanità/

Blocknotessanità/2010/N6marzo/tabid/8470/Default.aspx
 

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