Libro verde. il governo riapre il cantiere dei fondi sanitari integrativi.

fonte: “Sole 24 ore Sanità”

n. 31-32, del 5-18 agosto 2008

Ad indicare molto chiaramente la nuova rotta del Welfare in Italia è il Libro verde sul futuro del modello sociale “La vita buona nella società attiva”, elaborato dal ministro del Welfare Sacconi. Il Libro auspica una “virtuosa alleanza tra mercato e solidarietà”, che in sanità si traduce in “Fondi integrativi”: il lancio del pilastro privato complementare - sanitario o previdenziale che sia – diventa “un passaggio essenziale per la riqualificazione della spesa e la modernizzazione del nostro welfare”. Il Ssn è ormai costretto ad alzare le mani di fronte ad una spesa che aumenta senza sosta e che nel 2050 sarà almeno raddoppiata; porte spalancate quindi ai privati, abbandonando per sempre la contrapposizione “tutta ideologica” con il pubblico. La virata è necessaria perché i mutamenti sociali e la globalizzazione impongono un drastico cambiamento: il vecchio modello sociale di welfare pubblico è ormai superato ed il Governo ne propone uno nuovo. Il principio ispiratore deve essere lo stesso che ha già trovato ampi consensi nella previdenza, con lo stato che svolge comunque un ruolo importante, attraverso le agevolazioni fiscali. “Lo sviluppo dei fondi su base contrattuale delle forme di mutualità, delle assicurazioni individuali o collettive può essere - secondo il Libro verde - la risposta alle limitate risorse pubbliche e alla domanda di accesso a maggiori servizi”. Occorre quindi “dare maggiore impulso allo sviluppo della previdenza complementare nonché ai Fondi sanitari integrativi del servizio pubblico, al fine di orientare la spesa privata verso una modalità di raccolta dei finanziamenti che sia in grado di porsi accanto al finanziamento pubblico di derivazione fiscale e di integrarlo”.