Libro verde. più territorio e formazione per un’assistenza uniforme e sostenibile.

fonte: ASI

n. 31, del 31 luglio 2008

Secondo il Libro verde il sistema sanitario italiano ha due grandi sfide di fronte a sé: la sostenibilità finanziaria e le disparità territoriali. In Italia, rispetto al Pil vi è una spesa sanitaria più alta rispetto alla media europea, in particolare è molto più elevata la spesa relativa alle cure di lunga durata (Long term care); inoltre, da qui al 2050 il peso di queste voci è destinato a salire. Emerge inoltre il pessimo rapporto tra spesa pro-capite e qualità delle prestazioni nelle regioni meridionali; emblematico il caso del Lazio: la Regione con la spesa più alta offre ai suoi residenti prestazioni mediocri, inferiori a tante regioni che spendono meno. La risposta a questi problemi passa attraverso la valorizzazione del sistema territoriale, a partire dal medico di famiglia. Le migliori performance si sono realizzate dove si è puntato su questo modello, più adatto alla struttura epidemiologica nazionale e meno costoso rispetto al modello “ospedalocentrico”. Il Libro propone quindi di “valorizzare il ruolo del Mmg, affinché divenga punto di riferimento dell’assistenza primaria” ed insiste sulla “formazione del medico generale”, che dovrà avvenire sulla base di contenuti individuati a livello nazionale”, in modo da garantire uniformità di approccio assistenziale sull’intero territorio italiano”. Sul piano organizzativo il documento evidenzia l’esigenza di “separare la funzione di indirizzo politico e quella di gestione delle Asl”, puntando su “criteri più trasparenti di selezione dei DG e dei direttori di unità operative”.

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