Consulta sanità, verso nuove regole accreditamento.

fonte: “Lombardia notizie”

notiziario della giunta regionale del 19 novembre 2008

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme agli assessori alla Sanità, Luciano Bresciani, e alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha insediato oggi la "Consulta della sanità", organismo di confronto stabile composto da 81 esponenti di tutto il mondo sanitario lombardo. Ne fanno parte: Asl, Aziende Ospedaliere e IRCCS, i 15 presidenti della conferenza dei sindaci, i 5 rettori delle Università lombarde con facoltà di medicina, il Difensore Civico della Regione Lombardia, rappresentanze del Comitato regionale di tutela dei diritti di consumatori e utenti e di tutte le sigle sindacali, oltre a tutte le rappresentanze della sanità privata e del mondo farmaceutico. "Con loro - ha spiegato Formigoni - vogliamo costruire un confronto coordinato e costante sul futuro della sanità nella nostra Regione. Un confronto che, consolidando il metodo del partenariato, vuole rispondere all'esigenza sempre più evidente di coordinare tutti gli interlocutori di un sistema che sta diventando sempre più complesso". La Consulta vuole essere sede per un vero e proprio Patto di Sviluppo socio-sanitario - a 11 anni dalla riforma Formigoni della sanità lombarda - di fronte alle nuove sfide poste dalla situazione e dalla esperienza attuale, che il presidente lombardo sintetizza così: "Rilanciare la ricerca, perfezionare il sistema dei controlli, riforma dell'accreditamento, nuovo sistema delle regole per il 2009". Sul rilancio della ricerca "ho voluto convocare - ha ricordato Formigoni - un Tavolo di confronto con i Rettori, rilanciando un'alleanza con le Università lombarde per la ricerca e l'internazionalizzazione, con l'impegno di promuovere accordi che attraggano ricercatori dall'estero e favoriscano la proiezione internazionale dei nostri Atenei". Il perfezionamento del sistema dei controlli, poi, dovrà favorire maggiore trasparenza e responsabilizzazione di tutti gli attori del sistema. La riforma dell'accreditamento è stata spiegata dall'assessoreBresciani, il quale ha annunciato "l'introduzione della verifica a termine, quinquennale, e di nuovi criteri quali la verifica dei risultati dell'attività di controllo, i tempi di attesa, la customer satisfaction e l'obbligo, anche per i privati, di avere un direttore sanitario iscritto ad un apposito elenco di professionisti abilitati". L'assessore Boscagli ha invece posto, in particolare, l'accento sull'attenzione che la Regione sta mettendo sul passaggio tra terapia e assistenza, in particolare domiciliare.

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