Ltc, allarme ue sulle risorse.

fonte: Dal “Sole 24 ore Sanità” n. 19, del 13-19 maggio 2008


I numeri delle Long Term Care nel 2050 nella Ue, che emergono da un rapporto della Commissione Europea, saranno questi: dai 16 ai 26 milioni di non autosufficienti e dall’1,6 al 2,3% della ricchezza prodotta ogni anno da spendere in cure e servizi. La sfida delle cure per la non autosufficienza rischia di mettere in ginocchio il welfare di molti Paesi, se non si prenderanno subito delle contromisure. In Europa gli over 65 quasi raddoppieranno, passando dagli attuali 77 milioni agli oltre 133 (+77%), mentre gli over 80 addirittura triplicheranno (+174%), diventando 50 milioni, a fronte dei 18 attuali. Rispetto alla non autosufficienza, la Commissione disegna due scenari: uno pessimista, che prevede una crescita della disabilità proporzionale a quella dell’invecchiamento ed una più ottimistica, a “disabilità costante”. Nel primo caso nel 2050 ci sarebbero 26 mil. di non autosufficienti (+107%), nel secondo 16,5 mil., contro i 12,6 attuali, con una crescita del 30%. Come minimo, in ogni caso, i fondi necessari dovranno, in media, raddoppiare, destinando almeno l’1,6% del Pil; se si avverasse la previsione pessimistica, servirebbe invece il 2,3%. L’Ialia passerà dall’attuale 1,5 al 2,2%, la crescita maggiore ci sarà in Finlandia (dall’1,7 al 3,5% del Pil) e Svezia (dal 3,8 al 5,5%), con un raddoppio dei fondi destinati.

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