Funzione pubblica. contratto, formigoni incontra sindacati

fonte: Da “Lombardia notizie” - notiziario della giunta regionale del 24 gennaio 2008

Impegno concreto a garanzia diritti 200.000 lavoratori lombardi. Interessati settori sanità,agenzie fiscali, regioni, enti locali.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato oggi a Milano Carlo Podda (segretario generale nazionale della CGIL Funzione Pubblica), Mario Lombardo (segretario generale aggiunto nazionale della CISL Funzione Pubblica) e Carlo Fiordaliso (segretario generale nazionale della UIL Funzione Pubblica), oltre ai vertici regionali delle Organizzazioni Sindacali di categoria. La riunione si è svolta a margine del presidio dei lavoratori che operano nel settore della sanità pubblica e privata, delle agenzie fiscali, delle Regioni e degli enti locali (in Lombardia sono circa 200.000), che oggi hanno manifestato in tutta Italia per chiedere il rinnovo del contratto per il 2006-2007, scaduto il 31 dicembre 2005. “Regione Lombardia sia nei rapporti con lo Stato sia all’interno del sistema delle Regioni - ha detto Formigoni - continuerà a fare la sua parte con forza e determinazione, consapevole di recitare nel panorama complessivo delle Regioni un ruolo importante. La nostra attenzione verso questo problema verrà confermata mercoledì a Roma in vista dell’Ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni: sono convinto che anche in quella sede l’intero sistema delle Regioni si muoverà in questa direzione”. “Ho ascoltato con interesse - ha proseguito il presidente Formigoni - come, anche da parte delle rappresentanze sindacali, il modello di contrattazione previsto nel comparto di riferimento, e a dire il vero anche in altri settori, appaia decisamente non più attuale. Questo è un tema sul quale dobbiamo e possiamo lavorare, ognuno per la sua parte e con le sue responsabilità, con l’obiettivo di portare un ammodernamento al nostro Paese”. Il presidente Formigoni ha quindi indicato due linee d’azione: “da una parte è necessario mettere i lavoratori in condizioni di dare il meglio di sé con un contratto di lavoro serio e garantista dei loro diritti, dall’altra le istituzioni pubbliche e private devono poter lavorare in un sistema che diventi più efficiente. La sollecitazione dei sindacati a rivedere le modalità della contrattazione, a prevedere il coinvolgimento non solo dello Stato ma anche delle Regioni, con un ruolo di ulteriore protagonista, con l’idea di lavorare anche a una contrattazione decentrata integrativa vera, è un tema che Regione Lombardia condivide decisamente”. Il presidente Formigoni ha quindi ricordato un esempio concreto e attuale. “In Lombardia, nel comparto degli infermieri è stato possibile, con la piena intesa delle Organizzazioni sindacali, fare qualcosa di innovativo, dove, partendo dal contratto nazionale, abbiamo lavorato tenendo conto della specificità del territorio, raggiungendo un accordo importante e condiviso che mette a disposizione degli infermieri importanti risorse regionali. Risorse aggiuntive e reali, che sono andate soprattutto a premiare quei comportamenti che mirano alla efficienza e alla produttività”.

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