Sanità, stati generali: insieme per fare sistema.

fonte: Da “Lombardia notizie” - notiziario della giunta regionale del 1° febbraio 2008

Principi condivisi e obiettivi comuni: in altri termini, lavorare tutti insieme per fare sistema. E’ questa la “parola d’ordine” che la Regione Lombardia ha lanciato ai direttori generali e ai dirigenti di Asl e Aziende ospedaliere (rinnovati poco più di un mese fa) che si sono ritrovati ieri e oggi per la prima volta a Milano. Un appuntamento voluto dalla Giunta regionale proprio in seguito al rinnovo ai vertici delle strutture sanitarie e ospedaliere lombarde (sono new entry il 32% circa dei direttori generali e il 19% sono stati sì confermati ma cambiando sede), per rilanciare con forza un’azione comune di tutti gli attori della sanità regionale. “Dipenderà molto da ciascuno di voi se i cittadini lombardi continueranno ad avere un sistema sanitario all’avanguardia – ha detto nel suo messaggio di benvenuto il presidente Roberto Formigoni - e allo stesso tempo economicamente sostenibile da parte del governo regionale. Oggi il sistema regionale ha raggiunto risultati di assoluta eccellenza, riconosciuti anche a livello internazionale, ha visto un costante miglioramento della propria qualità, una riduzione progressiva dei tempi d’attesa e, negli ultimi 4 anni, si è sempre mantenuto in pareggio di bilancio. Per proseguire su questa strada occorre dunque un ulteriore lavoro di riflessione e di rilancio orientato tra l’altro verso la qualità del personale e sulla sua soddisfazione. Quindi la necessità di poter premiare il merito e le professionalità in base ai risultati, come abbiamo voluto fare con il recente accordo per il comparto infermieristico”. Di qui la necessità di muoversi “in direzione di scopi condivisi e obiettivi comuni, in una logica di Sistema regionale”. “Il management della sanità deve quindi sentirsi e concepirsi – ha concluso Formigoni - come parte del sistema, ragionando in termini non solo di azienda ma di sistema, privilegiando la professionalità a tutti i livelli e giocandosi fino in fondo la sua responsabilità”.