Medicina generale: la fimmg vuole atto di indirizzo in stato-regioni. il 21 febbraio incontro intersindacale

fonte: Dalla Conferenza delle Regioni

Newsletter Regioni.it n. 1079 del 1° febbraio 2008.

Tra i dossier lasciati aperti dall’esecutivo appena sfiduciato ce n’è uno che vale tre miliardi di euro. Si tratta dell’atto di indirizzo per la riorganizzazione della medicina generale e senza il quale non sarà possibile fare investimenti in questo settore. Giacomo Melillo, presidente della Federazione italiana dei medici di famiglia, si appresta ad affrontare l’appuntamento del 21 febbraio quando, in occasione dell’intersindacale, la Fimmg deciderà quale iniziative mettere in campo per rivendicare quell’atto di indirizzo. “Ci siamo già mossi in questo senso, spiega Melillo, appena ieri, abbiamo dichiarato lo stato di agitazione. Un atto formale per dichiarare lo sciopero e dare vita ad altre iniziative di lotta sindacale”. Rimane però il problema di un Esecutivo a mezzo servizio, in carica solo per occuparsi dell’ordinaria amministrazione. “Ma l’interlocutore esiste - spiega ancora Melillo - è la conferenza Stato-Regioni. Il governo può fare solo l’ordinaria amministrazione, lo sappiamo, ma è proprio questo che chiediamo. Sappiamo che la condizione è complessa e difficile e che oggi non siamo la priorità. Noi però non demordiamo e, in caso di elezioni, andremo dai candidati per chiedere cosa hanno intenzione di fare per l’assistenza primaria. Noi non abbiamo uno schieramento politico preferenziale, ma pensiamo che quanto fatto fino ad oggi non possa rimanere incompiuto”. La speranza è che oltre alla riduzione dell’Ici sulla prima casa e alla legge sulle intercettazioni, anche gli investimenti sulla medicina più vicina alle famiglie possa diventare argomento di campagna elettorale.

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