Cure ai neonati molto pre-termine. pronto il documento degli esperti.

fonte: Da “ASI” n. 4, del 24 gennaio 2008

Il gruppo di lavoro “Cure perinatali nelle età gestazionali estremamente basse (22-25 settimane)” istituito dal ministro della Salute, ha messo a punto un documento conclusivo che sarà trasmesso al Consiglio Superiore di Sanità. Il documento, condiviso dai rappresentanti dell’Iss, delle Società scientifiche e delle associazioni di ginecologia ed ostetricia, pediatria, neonatologia, medicina perinatale e medicina legale, ha come finalità di contribuire alla definizione di apposite raccomandazioni rivolte agli operatori sanitari. Il documento sottolinea che nel corso degli ultimi decenni profondi processi diagnostico-terapeutici, sia sul versante ostetrico, sia su quello neonatale, hanno immesso nell’agire professionale atti clinici che da eccezionali sono diventati frequenti; non è quindi un fatto straordinario prestare cure mediche al travaglio di parto e al neonato di bassissima età gestazionale. La prevalenza di nascite in età gestazionale estreme è comunque bassa: meno di 2 casi su 1.000 nati vivi. Queste le indicazioni del documento sulle modalità di cura e di assistenza: 1) tra la 22° settimana e la 22° + 6 giorni al neonato devono essere offerte solo le cure compassionevoli; 2) tra la 23° settimana e la 23°+6 giorni, quando sussistano condizioni di vitalità, il neonatologo, coinvolgendo i genitori nel processo decisionale, deve attuare adeguata assistenza, che sarà proseguita solo se efficace; tra la 24° settimana e la 24°+6 giorni il trattamento intensivo è sempre indicato e va proseguito in relazione alla sua efficacia; a partire dalla 25° settimana vi è elevata probabilità di sopravvivenza, anche se dipendente da cure intensive. Il documento precisa inoltre che “ogni decisione deve essere individualizzata e condivisa con i genitori, sulla base delle condizioni cliniche del neonato e non può prescindere dalla valutazione dei dati di mortalità e disabilità riportati in letteratura”. Inoltre, “il neonato non sottoposto a cure intensive, perché considerato non vitale, ha diritto a cure compassionevoli”.

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