Studio confindustria. l’impresa salute fa il 12,4% della ricchezza italiana.

fonte: Dal “Sole 24 ore Sanità” n. 3, del 22-28 gennaio 2008

La “Filiera della salute” raggruppa un insieme di attività che partecipano in misura notevole alla formazione della ricchezza nazionale, esercitano un marcato effetto di trascinamento sul resto dell’economia, assorbono un’elevata quota di occupazione totale e investono massicciamente nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica. La filiera è costituita dal complesso delle attività riferire alla fabbricazione e al commercio di prodotti farmaceutici e dispositivi medici, alla ricerca scientifica in campo medico e alla produzione di prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, estendendosi dall’industria manifatturiera alla distribuzione commerciale, dalle attività professionali ai servizi assistenziali. La conferma dell’importanza di questo settore nell’economia è contenuta nella seconda edizione della ricerca realizzata da Nicola Quirino della Luiss, per conto di Confindustria. Nel 2006 il totale degli addetti della filiera si attestava oltre 1,5 mil., corrispondenti al 6,1% dell’intera economia: l’80,6% occupato nei servizi assistenziali, il 9,9% nelle attività industriali, l’8,1% nella distribuzione commerciale ed il restante 1,4% nel settore della ricerca scientifica; rispetto al 2004 c’è stato un aumento del 3,3% (la media complessiva nazionale è stata del 2,1%). Nel 2006 la produzione delle attività di filiera è stata di 190.240 mil. di euro, pari al 6,5% del prodotto nazionale. Rispetto al 2004 la produzione è aumentata del 9,6% a prezzi correnti (8,4% su scala nazionale). Il valore aggiunto si è attestato a quota 88.370 mil. di euro, pari al 6% del Pil, aumentando del 9,1% rispetto al 2004. La produzione industriale è aumentata del 12,5%. Se si somma alla produzione all’interno della filiera quella dell’indotto si ottiene una produzione complessiva di 327.210 milioni, corrisponde a più dell’11% del totale generale. La stima del contributo apportato alla formazione della ricchezza nazionale si attesta al 12,4% (contro l’11,1% del 2004) del valore aggiunto totale.