Block Notes n. 17, settembre2014

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle agenzie di stampa regionali:
La Cgil Lombardia sulla deliberazione della giunta regionale sull’eterologa
Firmato l’accordo sulla riforma del Ssr tra Regione Lombardia e Cgil Cisl Uil
Più soldi per il fondo sociale, ma non era vero
Stamina: conclusa l’indagine, accertate le responsabilità
Case di riposo, la regione pronta a dare più soldi? Apertura dell’assessore
L’integrazione sociosanitaria è sempre più necessaria
Salute, Maroni: Libro Bianco, va avanti il confronto
Libro bianco. Maroni: raccolte idee e proposte interessanti
Libro bianco, Maroni: il confronto prosegue
Libro bianco, Cantù: migliorare a risorse invariate
Salute. 42ml per Ao Salvini, fondi per ospedali di Garbagnate, Rho, Passirana e Bollate
Eterologa, Mantovani: urgente una legge nazionale
Mantovani: 30 milioni per innovazione ospedali
Cri. Mantovani: accordo storico per 700 lavoratori precari. Soddisfazione dei sindacati
Eterologa, Maroni: senza legge a prevederlo non fa parte dei Lea
Sanità, Maroni: sciopero fiscale reazione a ingiustizia per tagli lineari
Eterologa, Mantovani: rivendichiamo bontà nostro operato
Salute, Maroni: Lombardia sarà prima regione ticket esente
Lombardia. Indagine metodo Stamina: Mantovani soddisfatto
Le novità dell’indagine Istat 2011 sugli interventi sociali dei Comuni
La programmazione del welfare nella X legislatura
Il finanziamento al welfare nella X legislatura

1. Dalle agenzie di stampa regionali.
 Dalla Cgil Lombardia.
17/9/2014 Comunicato stampa.
“La Cgil Lombardia sulla deliberazione della giunta regionale in materia di procreazione eterologa medicalmente assistita. La Regione Lombardia, come altre Regioni nei giorni precedenti, ha deliberato sull’accesso alla fecondazione eterologa, resa possibile dalla sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile scorso ma, a differenza di altre Regioni, ne ha dato un’applicazione estremamente restrittiva: ha previsto infatti che l’accesso sia possibile solo in caso di accertata sterilità irreversibile di uno dei coniugi e non in tutti i casi previsti dal documento concordato il 4 settembre in sede di Conferenza delle Regioni; ha deciso inoltre che il costo delle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita di tipo eterologo sia tutto a carico dell'assistita/o. Tutto questo mentre in altre Regioni si è deliberato il pagamento di una tariffa agevolata o di un ticket (come in Toscana), oppure la Pma eterologa è stata considerata un livello essenziale di assistenza (LEA) e garantita gratuitamente per le coppie con problemi accertati di fertilità, come in Emilia Romagna ed in Umbria. Poiché il costo di queste prestazioni è piuttosto elevato, è evidente che prevedere che resti a carico degli interessati rappresenta una grave limitazione sulla possibilità di accesso per molte coppie. Crediamo che questa scelta rappresenti una grave discriminazione, tanto più inaccettabile in quanto afferma una selezione nell’accesso ad una prestazione sanitaria basata sulla capacità economica. Chiediamo quindi alla Giunta di rivedere questa impostazione, fortemente lesiva del principio di equità; chiediamo altresì al Governo che intervenga affinché sia garantito il diritto in tutto il Paese in egual misura.”

 Da Cgil Lombardia, Funzione Pubblica Cgil Lombardia, Spi Cgil Lombardia.
26/9/2014 Comunicato stampa.
“Firmato l’accordo sulla riforma del servizio sociosanitario tra Regione Lombardia e Cgil Cisl Uil. È stato firmato oggi, venerdì 26 settembre, dal Presidente della Regione Lombardia e dai segretari generali di Cgil Cisl Uil, Fp Cgil Fp Cisl Uil Fpl, Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil, l’accordo sulla riforma del Servizio sociosanitario lombardo. L’accordo risponde all’esigenza di adeguare il sistema di welfare lombardo alle mutate esigenze demografiche ed epidemiologiche. Per questa ragione il sindacato ha avviato con la Regione un confronto proprio per rispondere tempestivamente ed efficacemente ai mutamenti dei bisogni sociosanitari della nostra regione. Un’intesa estremamente importante perché – con essa – vi è il riconoscimento della maggiore rappresentatività delle organizzazioni sindacali firmatarie e viene valorizzato il loro ruolo quali rappresentanti di interessi generali, indispensabili per la riforma del sistema sociosanitario. L’intesa contiene una serie di obiettivi tra i quali: • la ridefinizione del ruolo della Regione e delle Asl nella tutela della salute, attraverso la programmazione partecipata, l’universalità e l’appropriatezza nell’erogazione dei Lea; • il rilancio delle politiche di prevenzione negli stili di vita e negli ambienti di lavoro; • il riequilibrio del sistema dall’ospedale al territorio, attraverso il potenziamento di quest’ultimo, con una particolare attenzione all’integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali, prevedendo la presa in carico dei bisogni dei cittadini; • il rapporto pubblico-privato non più fondato sulla competizione, ma su una logica di collaborazione/integrazione; • l’attenzione alle problematiche del personale e la valorizzazione della logica del confronto preventivo sulle eventuali ricadute che su di esso avrà il processo di riordino. Inoltre l’accordo affronta il tema della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi, prevedendo: • la riduzione delle rette a carico degli utenti per i ricoveri in strutture residenziali(RSA e RSD), attraverso l’incremento della quota sanitaria a carico del Servizio Sanitario Regionale. • In attesa della realizzazione dell’obiettivo dell’abolizione dei ticket sanitari, la riduzione dei “superticket” sulle prestazioni specialistiche ed il ripristino delle modalità di esenzione in vigore fino al 2011 per cassintegrati, disoccupati e lavoratori in mobilità. Questi sono alcuni tra i principali punti dell’intesa che recepisce gli aspetti fondamentali della proposta sindacale riguardante il sistema di welfare della nostra regione, contenuti nel documento unitario, presentato nel luglio scorso. Si tratta di obiettivi che dovranno trovare un’adeguata declinazione e attuazione nella fase di revisione normativa che riguarderà il sistema di welfare regionale: per questa ragione il confronto tra Regione Lombardia e Cgil Cisl Uil proseguirà nelle prossime settimane.”

 Da “Settegiorni PD”, newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale
È uscito il n. 281, del 5 settembre 2014
Più soldi per il fondo sociale, ma non era vero.
La delibera scontenta i comuni: buona parte delle risorse sono quelle già accordate dal governo. Dare credito alla giunta Maroni, seppure su temi delicati e sensibili come l’assistenza agli anziani, ai minori e ai disabili, può portare ad avere amare sorprese. È quello che è accaduto ai primi di agosto quando abbiamo letto la delibera regionale sul fondo sociale regionale. Ne avevamo parlato più volte e avevamo insistito in Consiglio perché dai 58 milioni a bilancio si tornasse ai 70 dello scorso anno. Si tratta di risorse a disposizione dei comuni, quindi a diretto beneficio dei cittadini più fragili o bisognosi di un supporto. A fine luglio, anche inaspettatamente, è arrivata la sorpresa: l’assessore al bilancio Massimo Garavaglia ha dato l’ok e promesso una delibera ad hoc entro pochi giorni. Il provvedimento è effettivamente stato approvato dalla giunta, ma per i comuni è stata una doccia fredda: dei dodici milioni effettivamente stanziati, infatti, ben dieci arrivano dal Governo, da un altro fondo sempre a beneficio delle amministrazioni locali per il sociale, che su quelle risorse facevano conto. Il che significa che la Regione ha ridotto il suo impegno su un capitolo così rilevante di ben dieci milioni, e che il saldo per le amministrazioni locali è negativo.

È uscito il n. 282, del 12 settembre 2014
Stamina: conclusa l’indagine, accertate le responsabilità.
Approvata una relazione che chiede un giro di vite sulle sperimentazioni a carico del sistema sanitario regionale. Questa settimana è stata approvata in commissione Sanità, dopo mesi di lavoro e di audizioni, la relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva sul metodo Stamina, che era stata fortemente chiesta e voluta dal Pd e si era svolta da febbraio sino a luglio scorso. Nella relazione sono stati inseriti interventi volti a prevenire in futuro altre situazioni come quella di Brescia, che tanto danno ha arrecato ai pazienti e al sistema sanitario regionale nel suo insieme. Tra i punti più qualificanti della relazione finale ci sono: la revisione della normativa vigente, la richiesta di maggiore trasparenza per le procedure interne ai comitati etici valutando anche l’utilizzo di formare gruppi di esperti di alto livello; il rafforzamento dell’applicazione del codice di comportamento etico nelle strutture sanitarie regionali; l’individuazione di modalità che prevedano l’obbligo di astensione per coloro che si trovino in posizioni di conflitto e di individuare possibili sanzioni per quei dipendenti del servizio sanitario regionale che agiscono in maniera mendace nei confronti dello stesso e dei pazienti.

È uscito il n. 283, del 19 settembre 2014
Case di riposo, la regione pronta a dare più soldi? Apertura dell’assessore, importi fermi da anni.
La Regione starebbe rivedendo le somme erogate alle residenze sanitarie per anziani e per disabili, ferme da anni e tra le cause dell’aumento delle rette per gli ospiti delle strutture. I tecnici dell’assessorato sarebbero al lavoro e già a buon punto, come era stato lasciato intendere dall’assessore al welfare Maria Cristina Cantù la scorsa settimana in commissione sanità rispondendo a una domanda del nostro Marco Carra: “abbiamo posto la questione all’assessore, spiega il consigliere, che ha sostanzialmente aperto ad un aumento delle tariffe, ed è un fatto positivo, perché dal 2004 ad oggi hanno subito un solo lieve ritocco nel 2010. Ora, alla luce delle novità, attendiamo di valutare i fatti, ma ribadiamo che si tratta di una questione rilevante, perché ne va della qualità delle prestazioni e dell’entità delle rette per gli utenti, che sono negli anni cresciute in modo notevole anche perché nel frattempo, soprattutto nelle case di riposo, con l’aumento della speranza di vita l’utenza è molto cambiata e i costi per le cure sanitarie sono diventati sempre più importanti”.

È uscito il n. 284, del 26 settembre 2014
L’integrazione sociosanitaria è sempre più necessaria.
Dalle ricerche di Eupolis emerge la necessità di un cambiamento profondo di governance di sistema e di nuova professionalizzazione. Con la presentazione dei lavori “Indicazioni di policy per l’integrazione sanitaria, sociosanitaria e assistenziale” e della ricerca “L’incidenza della tassazione locale sull’offerta dei servizi alla persona” sono proseguite questa settimana le presentazioni dei policy paper e delle ricerche promosse dal Consiglio nell’ambito del Piano ricerche 2013-2014. Come si è visto nel corso della mattinata, le ricerche sono risultate un prezioso strumento di conoscenza. Questo in relazione alle trasformazioni per la governance delle aree metropolitane e delle aree vaste generate dal decreto Delrio, in vista della revisione del Titolo V, in previsione di una riforma del sistema sociosanitario, per la necessità di adeguare l’offerta ad un cambiamento profondo della società lombarda ed anche ad una contrazione significativa delle risorse disponibili per la spesa pubblica. La stessa vicepresidente del Consiglio, Sara Valmaggi, ha tenuto a sottolinearne la validità soprattutto perché le ricerche, su cui si è poi concordato un ulteriore approfondimento in commissione, “hanno evidenziato i punti cardine su cui lo stesso gruppo consiliare del PD ha incentrato il proprio progetto di riforma. Soprattutto nelle conclusioni si è sottolineata la necessità di segnare tra gli obiettivi prioritari della riforma quello dell’integrazione tra servizi sociali, sanitari e sociosanitari, costruendo un nuovo modello di governance di sistema funzionale al raggiungimento di tale obiettivo ed il cui scopo ultimo è quello di una presa in carico completa dei bisogni di salute e di assistenza. Prendersi cura della persona vuol dire anche realizzare un sistema di remunerazione non più per patologia e prestazione tipico della dimensione dell’acuzie, ma per persona e percorso di cura tipico della dimensione della cronicità”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 16 luglio 2014
Salute, Maroni: Libro Bianco, va avanti il confronto.
“Il ‘Libro Bianco’ non è la riforma del sistema, ma una serie di proposte e di idee sottoposte alla valutazione dei diretti interessati. Mi aspetto spunti di riflessione, integrazioni, suggerimenti e anche critiche. Siamo pronti a migliorare il nostro progetto con il contributo di tutti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che questo pomeriggio ha partecipato insieme, al vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani e all’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e volontariato Maria Cristina Cantù, a un incontro con alcune centinaia di operatori della filiera socio-sanitaria, organizzata con il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Fabio Rizzi all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Principi mantenuti. Nel progetto di sviluppo, ha ricordato il governatore, rimangono fermi alcuni principi, che “sono alla base del sistema lombardo, come la libertà di scelta da parte del cittadino” e vengono introdotti elementi di novità, a partire “dal passaggio dal ‘curare’ al ‘prendersi cura’”. “Il 30 per cento di chi usufruisce del sistema socio-sanitario in Lombardia - ha spiegato - è affetto da cronicità. Un 30 per cento, che però assorbe il 70 per cento delle risorse. Secondo le nostre previsioni, nel 2030 nella nostra regione ci saranno tre milioni di persone over 65 e un milione con più di 80 anni. Uno scenario evolutivo, che impone di intervenire per tempo. E questo è il compito che abbiamo affidato al ‘Libro Bianco’”. Maroni ha ricordato che il ‘Libro Bianco’ “è stato presentato lo scorso 4 luglio a tutti gli Stakeholder, che torneranno a riunirsi il prossimo 31 luglio. In questi giorni stiamo facendo altre riunioni come queste, per raccogliere idee e suggerimenti. Ad agosto lavoreremo, perché a settembre voglio fare la sintesi di tutto questo dibattito, per proporre al Consiglio regionale la nostra riforma”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 31 luglio 2014
Libro bianco. Maroni: raccolte idee e proposte interessanti.
“Questo è il secondo appuntamento che abbiamo sulla proposta di sviluppo del Sistema socio-sanitario lombardo contenuta nel ‘Libro Bianco’, che abbiamo presentato per la prima volta lo scorso 4 luglio. Da allora, in queste settimane, abbiamo incontrato operatori, soggetti interessati, istituzioni e da tutti abbiamo raccolto indicazioni e proposte”. Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento, oggi, a Palazzo Lombardia, durante il secondo incontro con gli stakeholders sul ‘Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia’. “Non solo, ha aggiunto il presidente Maroni, abbiamo anche ricevuto in sole due settimane oltre 250 mail e anche da tutte queste mail abbiamo ricavato molte indicazioni interessanti, come ne abbiamo ricavate dai vari incontri e colloqui che abbiamo avuto. Tutte queste proposte e idee ci serviranno per migliorare la proposta definitiva di riforma. Ora ci sarà un terzo incontro a fine agosto e poi, alla luce del dibattito che ci sarà stato, presenteremo la proposta della Regione Lombardia per lo sviluppo del Sistema socio-sanitario lombardo”.

Libro bianco, Maroni: il confronto prosegue.
“Abbiamo ricevuto le proposte del sindacato. Ci siamo incontrati con le rappresentanze sindacali, così come ci siamo incontrati con gli Irccs e molti altri. Oggi è un momento intermedio rispetto a una fase di sintesi, in cui illustriamo le sollecitazioni che abbiamo avuto e ascoltiamo chi non ha avuto modo di incontrarsi con noi e vuole portare ulteriori contributi. Oggi, ha proseguito Maroni, voglio sapere se ci sono ulteriori proposte, dopo di che il compito della sintesi è nostro, ma non prima di aver ascoltato. Tavolo città metropolitana. Il presidente ha inoltre accolto la richiesta di un tavolo specifico sulla realtà di Milano e della Città metropolitana: “Sulla Città metropolitana, ha spiegato, abbiamo delle norme più chiare rispetto alle Province: sappiamo che ci sarà e sappiamo che avrà certe competenze per legge. Quindi non solo sulla riforma sanitaria ma su tutto il resto ci sarà un tavolo specifico per la Città metropolitana, a cui vorrei invitare non solo il Comune di Milano ma anche la rappresentanza della Città metropolitana stessa. Attendiamo le elezioni del Consiglio metropolitano e poi prenderemo contatto”.

Libro bianco, Cantù: migliorare a risorse invariate.
“I molteplici contributi arrivati sono la controprova della necessità e della ragione del processo di miglioramento del Sistema socio-sanitario”. Lo ha detto l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato Maria Cristina Cantù. Appropriatezza e budget. “È imprudente e pericoloso, ha spiegato l’assessore, espandere la spesa sanitaria, perché c’è un punto di non ritorno, dove non si possono più garantire i diritti di fragilità. Come migliorare a risorse invariate deve diventare il tema conduttore. Non è immaginabile regolare il rapporto tra committente e fornitore, ha proseguito Cantù. senza vincoli precisi di riconoscimento di budget per ciò che serve e richiede il committente. Questo è il vincolo di appropriatezza. Il programmatore può e deve svolgere autorevolmente il suo ruolo di committenza sia sotto il profilo dell’economicità che dell’appropriata e tempestiva presa in carico assistenziale, in maniera tale da assicurare che il cittadino sia destinatario solo delle prestazioni di cui ha effettiva necessità”. Meritocrazia e trasparenza. “Per rendere virtuoso il rapporto tra produzione, ricerca, investimenti e spesa, ha detto ancora l’assessore, il sistema deve essere governato dalla meritocrazia e dalla trasparenza. Affinché la produzione e la ricerca in sanità e assistenza siano correttamente e compiutamente tradotte in appropriata pratica clinica e assistenziale, ci deve essere un continuo, costante e sostanziale controllo sulle performance”. Nuove regole. “Nella costruzione delle nuove regole conseguenti al perfezionamento degli indirizzi contenuti nel programma, ha concluso l’assessore Cantù, bisognerebbe introdurre un concetto innovativo e cioè la verifica senza preavviso dei requisiti di erogazione in maniera tale da porre in essere tutti quei correttivi tali per cui ogni struttura, gestore o erogatore, sia esso privato o pubblico, ha le stesse possibilità”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 2 settembre 2014
Salute. 42ml per Ao Salvini, fondi per ospedali di Garbagnate, Rho, Passirana e Bollate.
“Via libera dal Ministero a oltre 42 milioni di euro di finanziamenti per gli Ospedali di Garbagnate Milanese, Rho, Bollate e Passirana. Avanti con la buona sanità”. Questo il commento via twitter del vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani alla decisione del Ministero dell’Economia in merito al finanziamento dell’intervento di completamento del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Garbagnatese. In particolare, l’operazione prevede un investimento complessivo di 47 milioni e 200 mila euro (di cui 4 milioni e mezzo saranno a carico di Regione Lombardia). Il finanziamento interesserà oltre quello di Garbagnate Milanese, anche gli ospedali di Rho, per un importo di 8 milioni di euro destinati alla realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, nonchè i presidi di Passirana e Bollate per i quali l’investimento previsto per l’ammodernamento e riqualificazione della struttura è di un milione e seicento mila euro.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 4 settembre 2014
Eterologa, Mantovani: urgente una legge nazionale. “Evitato far west normativo. Tutelati principi fondamentali”.
“L’accordo ieri raggiunto presso la Commissione Salute delle Regioni ed oggi ratificato dai presidenti appare un documento positivo. Si offre un contributo di chiarezza su un tema estremamente delicato: si evita infatti quel far west normativo determinato dall’assenza di una legge nazionale che recepisca la sentenza della Corte Costituzionale. Ora invece si potrà procedere, senza particolari squilibri tra le Regioni”. Così afferma il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani. No selezione genetica. “In più la Lombardia ha visto salvaguardati alcuni principi fondamentali, ha aggiunto Mantovani: la possibilità della fecondazione eterologa per coppie uomo-donna, l’anonimato dei donatori, il divieto di selezione genetica: sui temi della vita non possiamo certo accettare discrezionalità o giudizi in base al colore degli occhi o dei capelli. Per noi rimane comunque centrale ha ribadito l’assessore alla Salute il valore ed il senso della genitorialità che intendiamo affermare e difendere”. Occorre una legge. “Rimangono comunque aperte numerose questioni che solo una legge nazionale potrà adeguatamente affrontare. Penso per esempio alla tracciabilità dei donatori e all’inserimento di adeguate sanzioni in caso di violazioni da parte di singoli o strutture preposte; tutte decisioni che competono al Parlamento, essendo l’accordo di ieri un atto amministrativo. Dobbiamo tutelare e garantire la sicurezza delle donne, degli embrioni e soprattutto quella dei figli che verranno”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 5 settembre 2014
Mantovani: 30 milioni per innovazione ospedali. L’assessore: determinati i criteri per l’utilizzo dei fondi.
Oltre 30 milioni di euro destinati alle Aziende Ospedaliere e alle Fondazioni IRCCS di diritto pubblico di tutta la Lombardia. E’ quanto ha deliberato questa mattina la Giunta lombarda che ha dato il via libera all’utilizzo di nuove importanti risorse destinate all’ammodernamento degli ospedali lombardi. Somma che si aggiunge ai 60 milioni di euro già stanziati negli scorsi mesi. Una commissione dedicata. “La Commissione delle Tecnologie Sanitarie istituita alcuni mesi fa - ha spiegato il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani - si è occupata di fissare criteri oggettivi e modelli standard per analizzare le istanze di ciascuna Azienda Sanitaria in riferimento all’acquisizione di nuove apparecchiature e ai relativi bisogni tecnologici”. “Sulla base del lavoro svolto dagli uffici e dalla Commissione - ha proseguito Mantovani - sono stati dunque definiti parametri di riferimento, a cominciare dalla necessità di incrementare la qualità delle apparecchiature mediche, il che significa anche un maggior risparmio negli interventi di manutenzione, oltre che un evidente abbattimento dei rischi dovuti al loro malfunzionamento”. La scheda. Di seguito la ripartizione dei 30.050.000 euro stanziati da Regione Lombardia e assegnati alle Aziende ospedaliere e agli IRCCS richiedenti: Fondazione IRCSS Tumori 1mil.; Fondazione IRCSS Neurologico Besta 1mil.; Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia 1,1mil; Fondazione Irccs Ca’ Granda - Ospedale 750.000; A.O. Fondazione Macchi di Varese 1,1mil.; A.O. S. Antonio Abate di Gallarate 1mil.; A.O. Di Circolo di Busto Arsizio 900.000; A.O. Spedali Civili di Brescia 1,2mil.; A.O. M. Mellino di Chiari 700.000; A.O. di Desenzano del Garda 1mil.; A.O. Istituti Ospitalieri di Cremona 700.000; A.O. Ospedale Maggiore di Crema 1,2mil.; A.O. S. Anna di Como 550.000; A.O. Provincia di Lecco 1,1mil.; A.O.Papa Giovanni XXIII 750.000; A.O. Ospedale Treviglio-Caravaggio 700.000; A.O. Bolognini di Seriate 1mil.; A.O. C.Poma di Mantova 1,1mil.; A.O. L. Sacco di Milano 650.000; A.O. Niguarda Ca’ Granda di Milano 550.000; A.O. Istituti Clinici di Perfezionamento 1mil.; A.O. Fatebenefratelli di Milano 1mil.; A.O. S. Paolo di Milano 1,1mil.; A.O. G. Pini di Milano 1,1mil.; A.O. S. Carlo Borromeo di Milano 900.000; A.O. Ospedale Civile di Legnano 1,1mil; A.O. G. Salvini di Garbagnate Milanese 1mil.; A.O. di Circolo di Melegnano 700.000; A.O. di Desio e Vimercate 850.000; A.O. S.Gerardo dei Tintori di Monza 750.000; A.O. della Provincia di Lodi 700.000; A.O. della Provincia di Pavia 900.000; A.O. della Valtellina Valchiavenna 900.000.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale dell’11 settembre 2014
Cri. Mantovani: accordo storico per 700 lavoratori precari. Soddisfazione dei sindacati per stabilizzazione occupazionale.
Oltre 700 lavoratori dipendenti di Croce Rossa a tempo determinato saranno stabilizzati e potranno contare sul mantenimento dei livelli salariali: questo l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Regione Lombardia, Croce Rossa ed organizzazioni sindacali. Il decreto del 2012. A seguito, infatti, dell’entrata in vigore del Decreto legislativo 178/2012, Croce Rossa aveva avviato un processo di riorganizzazione della propria struttura: dal 1 gennaio 2014 tutti i Comitati Locali e Provinciali erano stati trasformati in Associazioni di promozione sociale, con il Comitato Centrale ed il Comitato Regionale confermati soggetti pubblici fino al 2015. Ora i dipendenti che svolgevano, a tempo determinato, la propria attività nell’ambito del soccorso sanitario saranno assunti, a tempo indeterminato, alle dirette dipendenze dei singoli Comitati Locali o Provinciali. La notizia, con un comunicato congiunto, è stata resa nota dal vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, dal Presidente regionale della Croce Rossa, Maurizio Gussoni, e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. “Si tratta di un accordo storico. Un vero e proprio esercito di precari, sottolinea Mario Mantovani, verrà stabilizzato. Inoltre continueremo a garantire ai nostri territori quel presidio di sicurezza ed efficacia che da sempre Croce Rossa rappresenta per i cittadini della nostra Regione. Ringrazio per questo AREU che, in stretto accordo con Regione Lombardia, ha seguito i tavoli di lavoro e tutti i soggetti che hanno collaborato al raggiungimento di questo risultato”. Salvati 700 posti di lavoro. “Il senso di responsabilità di AREU, Sindacati e Croce Rossa regionale della Lombardia, spiega Maurizio Gussoni, presidente regionale CRI, ha consentito da una parte il salvataggio di oltre 700 posti di lavoro e dall’altra il mantenimento del servizio di qualità offerto in Regione Lombardia da Croce Rossa. È un esempio virtuoso di come la Pubblica Amministrazione, riesca, quando decide di farlo, a risanare se stessa in tempi brevi e con risultati ottimali”. Risposta ai bisogni sociali. Massima soddisfazione da parte dei Sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Non potevamo permettere che il mutare del quadro normativo e le difficoltà a dialogare tra i diversi soggetti penalizzassero i lavoratori di Croce Rossa Lombardia e il Sistema del soccorso sanitario. Questo accordo, affermano nel loro comunicato le organizzazioni sindacali, garantisce la continuità organizzativa, lavorativa ed anche economica dei lavoratori che diversamente avrebbero subito la mancanza di regole. Il passaggio a tempo indeterminato assume una valenza significativa come risposta ai bisogni sociali e di vita dei molti giovani impegnati in questa importante attività. Si consolida, inoltre, il quadro delle convenzioni anche per i prossimi tre anni. Adesso tocca ai lavoratori aderire, concludono Cgil, Cisl e Uil, attivando le procedure per il tramite dei sindacati. Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 13 settembre 2014
Eterologa, Maroni: senza legge a prevederlo non fa parte dei Lea. Presidente: ora non è prestazione rimborsabile da regione.
“Fino a quando non c’è una legge dello Stato non posso considerare l’eterologa nei Lea altrimenti devo pagarla come Regione e quindi devo farla pagare ai cittadini lombardi. È il Parlamento che deve dire che l’eterologa è un livello essenziale di assistenza che va a carico delle Regioni e a quel punto metteremmo il ticket e rimborseremmo gli istituti che fanno l’eterologa, ma fino a quando non c’è la legge del Parlamento non posso e non voglio considerarla nei Lea e pertanto è una prestazione non rimborsabile nella Regione”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. “Qualora il Parlamento dovesse stabilire che l’eterologa è una prestazione essenziale ed è nei Lea allora ci adegueremo e cambieremo la delibera, ma fino ad allora, ha ribadito Maroni, è assolutamente giusto e a tutela delle risorse pubbliche della Regione che chi vuole ottenere questa prestazione se la paghi”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 16 settembre 2014
Sanità, Maroni: sciopero fiscale reazione a ingiustizia per tagli lineari.
“Lo sciopero fiscale è una reazione doverosa ad un atto di ingiustizia quali sarebbero i tagli lineari nella sanità per Regioni virtuose come sono la Lombardia o il Veneto. Noi abbiamo i conti a posto e non abbiamo mai avuto bisogno di ripianare i conti della sanità, abbiamo cominciato a ridurre i ticket, paghiamo i nostri debitori in 17 giorni e non in 280 come fa lo Stato, abbiamo finanziato l’apertura degli ambulatori per esami e visite tutte le sere fino alle 22 e il sabato e la domenica: questo perché siamo bravi a spendere, sappiamo spendere bene e abbiamo ridotto i costi e per questo non possiamo essere puniti, non è giusto”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Lombardia modello da imitare. “D’accordo a tagliare i costi e gli sprechi, ha proseguito Maroni, ma perché io riesco a far funzionare la Lombardia con 3mila dipendenti mentre la Sicilia che ha la metà degli abitanti ha 30mila dipendenti? Cominciamo a tagliare da lì, cominciamo ridurre gli sprechi e ad applicare il modello lombardo a tutte le Regioni e si risparmierebbero almeno 20 miliardi l’anno. È questo che va fatto, colpire gli sprechi e valorizzare la virtuosità delle Regioni come la Lombardia. Noi siamo il modello da imitare”. Sciopero fiscale è possibile. “Lo sciopero fiscale è possibile: ci sono le accise, ci sono i trasferimenti, lo spazio c’è. Stiamo studiando e per questo ho dato incarico ai nostri tecnici ma naturalmente, ha sottolineato Roberto Maroni, non voglio arrivare a questo, spero di riuscire a convincere il Governo ad aggredire gli sprechi e non le Regioni virtuose, se però il Governo si dovesse arrendere o non dovesse essere capace di aggredire gli sprechi allora si tratterebbe di un atto di legittima difesa da parte nostra”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 22 settembre 2014
Eterologa, Mantovani: rivendichiamo bontà nostro operato. Respinte dal consiglio regionale mozioni opposizione.
“Da Regione Lombardia su un tema tanto delicato qual è quello della fecondazione eterologa, è arrivato un segnale di grande responsabilità ed equilibrio. Rivendichiamo pertanto con forza l’operato della Giunta, respingendo ogni accusa in merito al fatto che questo provvedimento non sia in linea con i contenuti dell’accordo Conferenza Stato Regioni”. E’ quanto ha dichiarato, questa mattina, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo nel dibattito in Consiglio regionale relativo alle due mozioni sulla ‘Procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo’ presentate da Gruppi consiliari di opposizione, accorpate in una, che è stata respinta. “Auspicavo che queste mozioni fossero ritirate, ha osservato Mantovani in apertura del suo intervento: mi pare, infatti, che la nostra Giunta si sia assunta tutte le responsabilità del caso, tanto più in una fase di ‘vacatio legis’ come quella attuale. Su questioni così delicate, in cui gli argomenti di scienza e di coscienza si vanno a sovrapporre, a mio avviso, sarebbe stato più opportuno abbassare i toni del confronto. Si è voluto invece proseguire su questa strada, rispetto a un tema così complesso, dove le Regioni hanno dimostrato grande maturità, di fatto, supplendo al silenzio dello Stato. Non è stato facile d’accordo 19 Regioni e due Province autonome. Noi ci siamo riusciti raggiungendo un traguardo davvero importante”. Mantovani ha quindi ribadito come il provvedimento di Giunta rispetti in toto quando sottoscritto all’interno del documento della Conferenza Stato-Regioni. Il vice presidente ha rivendicato, in particolare, i contenuti della delibera approvata lo scorso 12 settembre. Dalla scelta di non inserire la fecondazione eterologa nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) in attesa di un chiaro pronunciamento da parte del Governo, al fatto di ammettere la fecondazione eterologa solo per coppie con una condizione di sterilità e/o infertilità certificata irreversibile, sino alla ferma volontà di non aprirsi ai rischi di una deriva eugenetica. “Il nostro, ha concluso Mantovani, è stato un operato assolutamente trasparente e che ritengo debba essere considerato un esempio anche per le altre Regioni”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 29 settembre 2014
Salute, Maroni: Lombardia sarà prima regione ticket esente.
“Noi possiamo cancellare il ticket in Lombardia e lo faremo, cominciando dalla Legge finanziaria per il 2015. Voglio eliminare completamente i ticket perchè abbiamo i soldi per farlo e il Governo deve intervenire con le altre Regioni che non riescono a coprire i costi della sanità”. Lo ha detto il Presidente Maroni intervenendo alla trasmissione di Telelombardia “Orario Continuato”. “Nella legge finanziaria 2015 che fra poco sarà discussa in Consiglio regionale portiamo una ulteriore riduzione dei ticket, stiamo valutando quanto, ma nel giro di un paio d’anni al massimo io voglio arrivare ad azzerare i ticket. Regione Lombardia sarà la prima Regione ticket free, zero ticket. Questa è la strada che abbiamo iniziato a percorrere e io voglio arrivare in fondo nel più breve tempo possibile”, ha annunciato Maroni. Si paga ticket per coprire buchi di altri. Il governatore ha ricordato il percorso intrapreso. “Abbiamo iniziato quest’anno, e 800 mila lombardi over 65 hanno già avuto l’esenzione”, ha spiegato. “Abbiamo ricevuto con il riparto del fondo sanitario oltre 500 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015 perché sappiamo spendere bene i nostri soldi e siamo stati premiati. I lombardi pagano il ticket per coprire i buchi di altre regioni e io non voglio più farlo”. Ambulatori aperti iniziativa di successo. Restando in tema di sanità, il Presidente Maroni ha ricordato anche i primi risultati dell’operazione “Ambulatori aperti”, la sperimentazione avviata da maggio a luglio ed estesa da settembre a tutta la Lombardia per consentire di effettuare visite ed esami ambulatoriali la sera e nel fine settimana. “Ci costa, ma sono soldi ben spesi perchè sono oltre 84 mila le prenotazioni già fatte, 50 mila circa quelle già effettuate. Qui l’obiettivo è arrivare a cancellare le liste attesa perché la salute, insieme al lavoro, e’ la priorità che dobbiamo garantire ai cittadini”. Call center tornerà in Lombardia. Per quanto riguarda il funzionamento del call center regionale per la prenotazione di visite ed esami, rispondendo alla mail di un telespettatore Maroni ha spiegato che. “È in Sicilia, a Paternò, non l’ho voluto io lì naturalmente. Lo stiamo riportando indietro per essere più vicino anche fisicamente alle strutture e quindi avere un collegamento più diretto e più immediato. Nel giro di qualche mese lo riporteremo qui”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 30 settembre 2014
Lombardia. Indagine metodo Stamina: Mantovani soddisfatto. Ora tocca al governo fare chiarezza.
“La relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva sul Metodo Stamina dimostra come da parte di Regione Lombardia vi sia stato un comportamento sempre corretto ed equilibrato rispetto a questa spinosa vicenda, nei confronti della quale ancora oggi si attende chiarezza dal livello nazionale”. Il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani è intervenuto in Aula consiliare durante la discussione a seguito della presentazione della relazione conclusiva dell’indagine sul Metodo Stamina portata a termine dalla III Commissione. Mantovani a nome di tutta la Giunta ha ringraziato per il lavoro svolto tutta la Commissione Sanità e Politiche Sociali. “Si è trattato, ha sottolineato Mantovani, di un contributo prezioso e puntuale che ha messo ordine rispetto ad una questione così delicata e complessa”. Il vice Presidente della giunta regionale lombarda ha poi ricordato l’impegno di questi mesi e gli appelli rivolti da Regione Lombardia, sia al Presidente della Repubblica, sia al Presidente del Consiglio dei Ministri dal quale non è mai giunta risposta. Il percorso non è ancora concluso tenuto conto che l’Azienda Ospedaliera di Brescia deve affrontare una situazione assai complessa con 142 pazienti tuttora in lista d’attesa senza tralasciare la questione del ristoro economico per le spese sin qui sostenute richieste al Ministero. Il vice Presidente ha concluso il suo intervento ribadendo che da parte di Regione Lombardia non è mai giunta alcuna autorizzazione rispetto all’avvio del Metodo Stamina. “L’atteggiamento di Regione Lombardia è stato di assoluta responsabilità, ha continuato Mario Mantovani cercando di tutelare al contempo la posizione dei malati, degli operatori sanitari e dell’Azienda Ospedaliera di Brescia. Ora attendiamo che la Commissione d’esperti incaricata dal Ministero e le istituzioni mettano l’ultima parola rispetto ad una storia difficile e a tratti non nobile per la nostra Sanità”.

 Da “Lombardia sociale”: www.lombardiasociale.it
Lombardia Sociale è un progetto realizzato da IRS - Istituto per la ricerca sociale e promosso da Acli Lombardia, Caritas Ambrosiana, Confartigianato Persone, Confcooperative, Gruppo Segesta, FNP Cisl Lombardia, Fondazione Cariplo, Legacoopsociali, SPI Cgil Lombardia, UIL Pensionati, Auser Lombardia, Arci Lombardia. Per iscriversi alla newsletter: newsletter@lombardiasociale.it

Dalla newsletter XI, del 14 luglio 2014.
Regione. Presentato il Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario. Spesa sociale. I dati Istat sulla spesa dei comuni per i servizi sociali. Cosa sta accadendo in Lombardia? Disabilità. La Regione allenta le regole del “vuoto per pieno”, qualche margine in più per la remunerazione delle assenze, ma alcuni nodi permangono. Dipendenze. Il ripensamento del sistema lombardo per le dipendenze. Il punto di vista di Federserd. Immigrazione. Le politiche regionali e i progetti finanziati dal FEI. In dialogo con Massimo Conte - Agenzia Codici. Famiglia. La nuova legge regionale sui genitori separati. Innovazione. La Regione annuncia: ancora sei mesi transitori e poi stabilizzazione delle sperimentazioni innovative.

Le novità dell’indagine Istat 2011 sugli interventi sociali dei Comuni. A cura di Laura Pelliccia
L’indagine Istat, il principale termometro dell’andamento del sociale, oltre ad evidenziare il generale “stato di salute” del settore testimonia l’andamento dei singoli servizi: quali sono le aree di maggiore sofferenza e quali invece hanno resistito di più in Lombardia? Cosa sta accadendo rispetto alle altre regioni? Leggi l’articolo: http://www.lombardiasociale.it/2014/06/30/le-novita-dellindagine-istat-2011-sugli-interventi-sociali-dei-comuni/?c=dati-e-ricerche

Dalla newsletter XII, del 19 settembre 2014.
Disabilità. Si parla ancora della presa in carico. Le misure per minori e famiglie tra IX e X legislatura: continuità o innovazione? Dipendenze e gioco d’azzardo tra sperimentazioni e nuove normative. La programmazione del welfare nella X legislatura.

La programmazione del welfare nella X legislatura. Vademecum di Valentina Ghetti
Presentiamo qui un Vademecum, scaricabile in allegato, che raccoglie una selezione di articoli pubblicati sul sito nell’ultimo anno sulla programmazione del welfare lombardo, attraverso un’analisi degli ultimi atti, delle eredità della precedente Legislatura e un approfondimento sullo stato di salute dei piani di zona.
Leggi l’articolo: http://www.lombardiasociale.it/2014/09/18/la-programmazione-del-welfare-nella-xa-legislatura-2/?c=punti-di-vista
Link al Vademecum sulla programmazione del welfare:

http://www.lombardiasociale.it/wp-content/uploads/2014/09/VademecumLS2014_programmazione1.pdf

Dalla newsletter XIII, del 26 settembre 2014.
Anziani. Gli effetti della crisi e le politiche di sostegno nella X legislatura. Finanziamento. I cambiamenti in atto, tra scelte regionali e indirizzi nazionali. Povertà. Dalla ricostruzione del fenomeno all’analisi delle politiche e degli interventi.

Il finanziamento al welfare nella X legislatura. I cambiamenti in atto, tra scelte regionali e indirizzi nazionali. Vademecum di Valentina Ghetti
Presentiamo qui un Vademecum, scaricabile in allegato, che raccoglie una selezione di articoli pubblicati sul sito nell’ultimo anno sul tema del finanziamento al welfare, attraverso un’analisi delle principali scelte regionali di finanziamento e dell’andamento delle risorse trasferite dal livello centrale. Leggi l’artcolo: http://www.lombardiasociale.it/2014/09/29/il-finanziamento-al-welfare-nella-x-legislatura-2/?c=punti-di-vista
Link al Vademecum sul finanziamento del welfare:

http://www.lombardiasociale.it/wp-content/uploads/2014/09/Vademecum_Finanziamentowelfare_2014.pdf
Link all’elenco dei Vademecum pubblicati: http://www.lombardiasociale.it/tag/vademecum/

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