Block Notes n. 9, aprile 2014

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle agenzie di stampa regionali
Stamina, stop alle infusioni ai Civili di Brescia
Lombardia. Dal 31/3 niente più ticket su generici per 800.000 cittadini
Lombardia. Completata riorganizzazione trasfusionale
Stati generali salute. Assessore: avanti con costi standard
Stati generali salute. Assessore: vincere sfida cronicità
Lombardia. Città della Salute: presto un protocollo di legalità

2. Dalle agenzie di stampa nazionali
Ospedali psichiatrici giudiziari: decreto legge per proroga
Farmaci “off label”: Regioni, serve una revisione di sistema
Renzi: sulla sanità non spenderemo di meno ma di più
Fascicolo sanitario elettronico. Arrivano le linee guida nazionali
Cecconi (Stop Opg): “Si protrae sofferenza”
Riforma Titolo V. Balduzzi: “ Con la riforma si rafforza il ruolo dello Stato”
Illegalità e corruzione in sanità bruciano 6 mld l’anno. Il focus Agenas.
Riforma sanità Usa. Raggiunta quota di 7,1 milioni di assicurati
Sanità senza frontiere. Le indicazioni del ministero della Salute
Tagli alla sanità. Ma siamo sicuri che si possano risparmiare 10 miliardi?
Le Regioni contro i tagli: “Stare attenti. Sanità è un investimento non un costo”
Def 2014. Ecco gli scenari per la sanità. Ai risparmi penserà il Patto per la Salute
Perché i pediatri non sono mai abbastanza?
Il Cnr: attenzione a non smantellare la sanità pubblica
Nuovo Titolo V, i governatori: “E’ in serio dubbio lo spazio legislativo regionale”
Allo studio taglio di 2-2,5 miliardi. Un miliardo in meno col Fondo 2014
Prevenzione: così il Ssn può risparmiare 8 miliardi al 2045
Def: una nuova stagione di tagli. Il Fondo sanitario segue il Pil
Punto per punto i contenuti del documento di economia e finanza
Consulta: illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa
OCSE. Proposte di spending review e sostenibilità del Servizio sanitario nazionale
Cgil Cisl, Uil. Stati generali della Salute deludenti: un’occasione persa
Obesità infantile: l’Action Plan europeo 2014-2020
Alcohol Prevention Day 2014

Dalle agenzie di stampa regionali
 Da “Settegiorni PD”, newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale
È uscito il n. 264, del 4 aprile 2014.
Stamina, stop alle infusioni ai Civili di Brescia.
E anche le audizioni in Consiglio regionale confermano la contrarietà della comunità scientifica al metodo e le pericolose scorciatoie prese per validarlo. Stop alle infusioni sui 36 pazienti in cura agli Spedali Civili di Brescia, disperatamente attaccati al discusso trattamento di Davide Vannoni, il quale adesso accusa i medici di voler far morire i pazienti. Lo ha comunicato il commissario straordinario Ezio Belleri in audizione al Senato mercoledì scorso: la decisione resterà ferma, in attesa del parere del nuovo comitato scientifico nominato dal Ministero della Salute. Il primo era invece stato bocciato dal Tar del Lazio. Durissime le reazioni dei genitori dei bambini in cura, sollevata invece la replica della senatrice Emilia De Biase che ha commentato: “E’ uno stop di grandissimo coraggio quello deciso dai medici di Brescia”. Una decisione che è comunque arrivata troppo tardi secondo Gian Antonio Girelli e Sara Valmaggi. “Sarebbe interessante capire quale novità sia intercorsa oggi per fermare le infusioni agli Spedali Civili di Brescia - hanno spiegato Girelli e Valmaggi - Le cure avrebbero potuto essere interrotte molto prima, sarebbe stato più indolore e non si sarebbero ingenerate tante aspettative nei pazienti e nelle loro famiglie. Questa è comunque una decisione tardiva”. Secondo Girelli bisognava avere un quadro di generale chiarezza ben prima di iniziare le infusioni, come accade per ogni nuova sperimentazione. “Da parte di tutti gli auditi in queste settimane in commissione sanità regionale emerge invece un quadro di poca chiarezza e di mancanza di requisiti necessari per validare un nuovo metodo. Quel che è più grave è che i pazienti abbiano vissuto ogni giorno sulla loro pelle tutte queste contraddizioni”. Dalle audizioni al Senato a quelle in Consiglio regionale. Anche quella con il prof. Giuseppe Pellicci, oncologo di fama internazionale, co-direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, cofirmatario, nel marzo 2013, di una lettera di denuncia al Ministero, nella quale si segnalavano le anomalie della sperimentazione avviata presso gli Spedali Civili di Brescia, ha confermato un quadro preoccupante nell’ambito del mancato rispetto delle regole di validazione scientifica e delle mancate garanzie per i pazienti che si sottoponevano alle cure. “Pelicci ci ha fatto notare come attraverso le cure compassionevoli si sia allentata qualsiasi forma di vigilanza regolatoria. Grave è che lo si sia fatto in un presidio pubblico e con denaro pubblico” commenta Valmaggi. Pellicci ha confermato poi come nell’Istituto di cui è attualmente co-direttore scientifico, lo IEO, non sarebbe potuto mai entrare il metodo Stamina, a carico del servizio sanitario pubblico con le modalità con cui è approdato ai Civili di Brescia: sarebbe stato fermato sia dal comitato etico che da quello scientifico anche, e non solo, per il fatto che non risulta chiaro il confine tra interesse commerciale e puro interesse di ricerca e cura.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 3 aprile 2014
Lombardia. Dal 31/3 niente più ticket su generici per 800.000 cittadini.
Niente più ticket sui farmaci generici di fascia A per 800.000 Lombardi dai 66 anni e con un reddito familiare non superiore ai 18.000 euro lordi l’anno. Dal 31 marzo, infatti, ha preso il via la campagna ‘zero ticket’ di Regione Lombardia. Con la delibera di Giunta dello scorso 16 dicembre la Regione ha stanziato 40 milioni di euro destinati a questa importante misura. Vicini ai cittadini più fragili. “La riduzione della pressione fiscale diretta e indiretta per sostenere il reddito delle famiglie e delle imprese, ha spiegato l’assessore alla Salute di Regione Lombardia, è il primo fra gli obiettivi strategici del nostro Programma regionale di sviluppo. Malgrado i tagli operati dal Governo, abbiamo dimostrato con i fatti la nostra volontà di assumere provvedimenti a favore di quelle fasce di cittadini che si trovano in condizioni di maggiore fragilità”. Conti in ordine. “L’impegno di Regione Lombardia è di arrivare a un modello di compartecipazione sulla spesa farmaceutica che premi quelle Regioni virtuose, come la Lombardia, che hanno i conti in ordine. In questa prospettiva, certamente, la campagna ‘zero ticket’ rappresenta un passo avanti importante sulla strada di una rimodulazione del ticket più equa rispetto a quella nazionale”. Chi ha diritto all’esenzione. L’esenzione è riservata a tutti i cittadini residenti in Lombardia che abbiano compiuto i 66 anni d’età e con un reddito familiare lordo non superiore ai 18.000 euro. Questi cittadini, in caso di prescrizione di farmaci di classe A (ricetta rossa), non pagheranno il ticket in caso di prescrizione di cosiddetti ‘generici’ e pagheranno la sola differenza con il farmaco generico di riferimento, nel caso in cui la ricetta prescriva un farmaco di marca o anche un generico ma dal prezzo più alto. Come si ottiene. Per registrare il diritto all’esenzione, occorre compilare e consegnare all’Asl di riferimento l’apposito modulo per autocertificare la condizione di reddito (la modulistica è disponibile presso la stessa Asl oppure è scaricabile dal sito www.crs.regione.lombardia.it nella sezione ‘esenzioni per reddito’) e presentare una fotocopia della propria carta d’identità. Alla consegna della documentazione verrà rilasciata una ricevuta di attestazione del diritto. L’Asl procederà, quindi, alla verifica dei dati. La nuova esenzione sarà quindi messa a disposizione del medico di medicina generale a cui, in caso di necessità, si potrà eventualmente esibire anche l’attestazione ricevuta dall’Asl. Il medico potrà così riportare sulle prescrizioni dei farmaci di Classe A (ricetta rossa) il codice E14. La ricevuta di attestazione del diritto dovrà essere conservata, per esibirla, eventualmente, ad altri medici specialistici che dovessero prescrivere farmaci di Classe A.
Per ulteriori informazioni: numero verde 800.318.318; www.crs.regione.lombardia.it.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 4 aprile 2014
Lombardia. Completata riorganizzazione trasfusionale.
Nella seduta di oggi abbiamo completato la riorganizzazione delle attività trasfusionali regionali. Siamo intervenuti, così come avevo detto e programmato, sui 27 centri trasfusionali, centralizzandoli in 9 strutture specializzate e che in tal senso assicureranno tutti i livelli di sicurezza necessari che vanno garantiti ai cittadini”. Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute nel corso della conferenza stampa al termine della Giunta regionale. Nove centri specializzati. L’esecutivo ha approvato la delibera che ha assunto le “determinazioni conseguenti alla delibera del 6 settembre 2013 in ordine al modello di riorganizzazione delle attività trasfusionali regionali”. L’esecutivo regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, ha infatti condiviso che “L’attività di validazione e lavorazione del sangue deve essere centralizzata mentre deve essere decentrata l’attività di donazione e medicina trasfusionale”. Le nove strutture sanitarie pubbliche individuate quali centri di validazione e lavorazione del sangue sono: AO Papa Giovanni XXIII di Bergamo; AO Spedali Civili di Brescia; AO Istituti Ospedalieri di Cremona; AO G. Salvini di Garbagnate Milanese; AO Provincia di Lecco; AO Cà Granda Niguarda; Fondazione Irccs Cà Granda - Policlinico Milano; Fondazione Irccs policrlinico San Matteo di Pavia; AO Circolo Fondazione Macchi di Varese.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale dell’8 aprile 2014
Stati generali salute. Assessore: avanti con costi standard.
“Sostenibilità e trasparenza del sistema sanitario, Lombardia come modello virtuoso anche per le altre regioni italiane, impegno deciso a proseguire con l’applicazione dei costi standard, un Patto per la Salute che rispetti e tuteli i bisogni e le peculiarità dei singoli territori”. Questi i principali temi affrontati dal vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, intervenuto a Roma in occasione degli Stati Generali della Salute. Sistema sanitario di qualità. “La sostenibilità – ha sottolineato l’assessore alla Salute - rappresenta certamente il tema cruciale che oggi è all’attenzione di tutti i sistemi sanitari evoluti. La crescente tensione fra risorse disponibili, nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche e bisogni sanitari e sociosanitari di una popolazione che invecchia, non riguarda certamente solo il rapporto tra prestazioni erogate e costi resta tra i migliori nei Paesi occidentali”. Investire su innovazione e ricerca. “Costante tensione verso un miglioramento dell’offerta sanitaria che tenga conto dei bisogni emergenti, investendo in innovazione e ricerca”. Questa la strada indicata dal vice presidente lombardo che si è poi soffermato sul tema centrale dei lavori della mattinata. “Sostenibilità e trasparenza sono i due pilastri di una sanità che mette al centro il paziente. In questa prospettiva, chi oggi è chiamato ad assumere decisioni in ambito sanitario lo deve fare sempre tenendo in considerazione la capacità di misurarne l’efficacia e la misura secondo standard di quantità, qualità e costo”. Modello lombardo. “E’ questo il metodo di Regione Lombardia che ha posto al centro delle proprie politiche di sviluppo del sistema sanitario e sociosanitario, forte anche della disponibilità di una rete informativa all’avanguardia che permette di riportare sul cittadino tutti i dati riferiti ai consumi sanitari. Da qui la richiesta forte di Regione Lombardia per arrivare già dal 2013, all’applicazione del riparto del fondo sanitario nazionale basato sulla determinazione dei costi standard”. Quantità, qualità, costo. “Avanti dunque con convinzione con i costi standard”. Questa l’esortazione del vice governatore lombardo. “Lavoriamo per raggiungere l’obiettivo che già il Governo si era dato con la Finanziaria del 2005, laddove fu stabilito che in ogni area del Paese venissero erogati Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che rispondessero a requisiti minimi di quantità, qualità e costo”. Rete di offerta. Il Patto della Salute e i territori. Aspetti che per l’assessore lombardo dovranno essere la base del ‘Patto della Salute’. “La definizione degli standard - ha ricordato - deve essere fatta a livello nazionale, ma tenendo in considerazione le peculiarità e i bisogni dei singoli territori. Definire gli standard non significa, d’altra parte, indicare quale debba essere l’organizzazione della rete di offerta che spetta invece alle Regioni”.

Stati generali salute. Assessore: vincere sfida cronicità.
“In questo primo anno di Legislatura siamo stati impegnati nel liberare risorse da destinare all’innovazione”. E’ quanto ha evidenziato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, nel suo intervento agli Stati Generali della Sanità. “Oggi registriamo così un aumento dell’8% del budget per farmaci innovativi e nella ricerca, alla quale vengono destinati ogni anno oltre 200 milioni di euro”. L’esperienza lombarda. “Accanto alla ricerca, l’altra grande sfida da vincere è quella della cronicità, ha detto l’assessore alla Salute. Si ha il 78% delle risorse destinato al 30% di pazienti affetti da una o più patologie croniche. La soluzione che proponiamo è allora la “presa in carico”, ovvero la possibilità di delineare un percorso d’assistenza e cura che tenga conto delle specificità del singolo paziente”. In quest’ottica, l’assessore ha portato la positiva sperimentazione dei CREG (Chronic Related Group) che coinvolge attualmente 65.000 pazienti cronici. “I primi dati della sperimentazione ci stanno dimostrando che ad una corretta continuità di assistenza corrisponde un minor ricorso all’ospedalizzazione e un minor numero di accessi in pronto soccorso” ha sottolineato l’assessore. Qualità dei servizi. “No all’ideologia, sì alle esperienze per garantire buona salute”. Questo l’appello finale del vice presidente di Regione Lombardia: “Oggi è importante orientare le politiche sanitarie abbandonando un approccio ideologico, definendo modelli organizzativi basati sulle performance. Solo così potremo continuare ad avere una sanità in grado di coniugare qualità dei servizi e spesa sostenibile”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 9 aprile 2014
Lombardia. Città della Salute: presto un protocollo di legalità.
Intervenendo in Commissione antimafia a Roma, il Presidente della Lombardia ha spiegato che “Le Regioni hanno poteri limitati in termini di contrasto, ma molto possono in termini di prevenzione per evitare che la mafia si avvicini ai grandi appalti pubblici, sottoscrivendo ad esempio protocolli di legalità che consentono di allargare la lente di ingrandimento sulle ditte e sui cantieri”. Il governatore lombardo ha annunciato la sottoscrizione del Protocollo di legalità per la Città della salute e della Ricerca. “In Lombardia al di là di Expo, c’è una grande opera pubblica in programma: la costruzione della Città della Salute e della Ricerca nel Comune di Sesto San Giovanni, alla porte di Milano. Un investimento imponente, per buona parte pubblico, del valore di circa 440 milioni di euro. La Regione è al lavoro con la Prefettura di Milano e il Comune di Sesto San Giovanni per la firma di un Protocollo di legalità finalizzato a rendere più stringenti le verifiche antimafia, mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori e a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere e degli interventi previsti nel relativo Accordo di Programma. Ci siamo tutti impegnati a sottoscrivere questo importante protocollo entro la fine del mese di aprile”.

1. Dalle agenzie di stampa nazionali
 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2470 del 1° aprile 2014
Ospedali psichiatrici giudiziari: decreto legge per proroga.
Il Consiglio dei Ministri del 31 marzo, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e della Giustizia, Andrea Orlando, ha approvato un decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). La proposta legislativa prevede la proroga di un anno della chiusura degli OPG oggi prevista per il 1° aprile 2014 poiché tale termine non risulta congruo per completare definitivamente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, soprattutto in ragione della complessità della procedura per la realizzazione delle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza. Le motivazioni d’urgenza che inducono a proporre una proroga contenuta in un anno nascono dalla necessità di contemperare, da un lato, le esigenze rappresentate dalle regioni di avere a disposizione un maggior lasso tempo per concludere i lavori per la realizzazione e la riconversione delle strutture sanitarie destinate ad accogliere i soggetti oggi internati negli OPG, e, dall’altro, l’esigenza di dar corso in tempi rapidi al definitivo superamento degli OPG. A fronte della proroga, fermo l’obbligo di dimettere senza indugio dagli OPG e prendere in carico nei Dipartimenti di salute mentale sul territorio le persone che hanno cessato di essere socialmente pericolose, viene, altresì, previsto il dovere del giudice di verificare se in luogo del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario può essere adottata nei confronti dell’infermo di mente una diversa misura di sicurezza, prevista dalla legge, idonea ad assicurargli cure adeguate ed a far fronte alla sua pericolosità sociale. Analogamente, è previsto che allo stesso modo provvede il magistrato di sorveglianza quando interviene ai sensi dell’articolo 679 del codice di procedura penale. Al fine, poi, del più proficuo impiego del lasso di tempo concesso alle regioni con il presente differimento è previsto che entro l’ultimo giorno del semestre successivo alla data di entrata in vigore del decreto esse debbano comunicare al Ministero della salute, al Ministero della giustizia ed al comitato paritetico interistituzionale di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 aprile 2008 dello stato di avanzamento dei lavori di realizzazione e riconversione delle strutture destinate all’accoglienza dei soggetti oggi internati negli OPG, nonché di tutte le iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli OPG. Ove si evincesse che una o più Regioni non fossero in grado di rispettare il termine ultimo di chiusura degli OPG, come stabilito dal decreto legge, il Governo provvederà a esercitare il potere sostitutivo, nominando un commissario ad acta che provvederà a concludere i lavori di realizzazione e riconversione delle strutture.

Da Regioni.it n. 2473 del 4 aprile 2014
Farmaci “off label”: Regioni, serve una revisione di sistema.
“Sul tema specifico dei farmaci ‘off label’ non c’è bisogno del decreto legge. Questo è un tema generale e si può risolvere in altro modo rispetto a una decretazione. Il caso Avastin-Lucentis e la decisione dell’Antitrust hanno dei caratteri d’emergenza e hanno destato attenzione, ma ci possono essere altre strade per intervenire”. Ad affermarlo è Carlo Lusenti, assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, in audizione il 3 aprile alla Camera di fronte alle Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali sul decreto Lorenzin in tema di sostanze stupefacenti e farmaci off label. Il decreto apre alla possibilità di utilizzare un farmaco per patologie diverse da quelle previste al momento della commercializzazione (uso off label) se il medicinale risulta economicamente più conveniente rispetto al medicinale regolarmente autorizzato. Lusenti torna quindi sul caso Avastin e Lucentis: “Con il decreto l’Italia sarebbe l’unico Paese al mondo in cui un farmaco registrato e che ha evidenza scientifica internazionale, da noi avrebbe bisogno di essere sottoposto ad altri studi per venire usato”. La situazione “richiede quindi una revisione di sistema, avendo chiare le finalità e uscendo da una revisione parziale” anche perché “il numero di pazienti interessati e molto più ampio del caso specifico, spiega Lusenti. E’ necessario da tempo un intervento di sistema su utilizzo e norme che regolano nel nostro Paese le off-label, norme nate nel corso di emergenze” come il caso Di Bella “e con finalità diverse”, ma ribaltate negli “effetti che producevano” ha detto nel corso dell’audizione. “Il fine originario della legge era la limitazione di ulteriori costi, invece l’effetto prodotto, ribadisce Lusenti, è esattamente il contrario”. “Fare però una revisione del sistema è urgente, anche perché l’ambito off-label è enormemente più vasto del caso Avastin-Lucentis. Basti pensare che in massima parte i farmaci che si usano in pediatria e gravidanza, i farmaci neurologici e quelli per le malattie rare prevedono proprio un utilizzo di questo tipo”.

Da Regioni.it n. 2475 del 9 aprile 2014
Renzi: sulla sanità non spenderemo di meno ma di più. Lorenzin: non ci possono essere tagli lineari nella sanità. Non li possiamo sopportare.
“Non ci saranno tagli lineari in sanità”. Lo ha sottolineato il premier, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri dell’8 aprile che ha varato il Def, il documento economico e finanziario. Renzi quindi ribadisce: ‘‘Non ci saranno tagli lineari: sulla salute in prospettiva spenderemo di più perchè si invecchia. Crescono malattie più complicate’’. Nel ‘Patto della salute’ sono stati quantificati ‘‘10 miliardi di risparmi, non di tagli’’ precisa il ministro Lorenzin.

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter n. 813, del 1° aprile 2014.
Fascicolo sanitario elettronico. Arrivano le linee guida nazionali. Progetti entro il 30 giugno.
Pubblicato il documento che definisce le modalità per la presentazione di appositi piani di progetto regionali per la realizzazione del FSE, che dovranno essere presentati entro il 30 giugno 2014. I piani di progetto devono essere presentati esclusivamente online, utilizzando la procedura che sarà resa disponibile sul portale dedicato. Il Fse dovrà essere attivato dalle Regioni entro il 30 giugno 2015.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20708&fr=n
Link alle Linee guida http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2772871.pdf

Cecconi (Stop Opg): “Si protrae sofferenza. Il Parlamento stabilisca norme più stringenti”.
Il decreto approvato dal Governo proroga di un altro anno i termini per la chiusura delle strutture. L’auspicio del Comitato è quello che, in sede di conversione del decreto legge, vengano introdotte disposizioni più stringenti che favoriscano le dimissioni e le misure alternative alla detenzione.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20706&fr=n

Dalla Newsletter n. 814, del 2 aprile 2014.
Riforma Titolo V. Intervista a Balduzzi (SC): “Altro che devolution. Con la riforma Renzi si rafforza il ruolo dello Stato”.
Così l’ex ministro della Salute ha commentato il ddl di revisione costituzionale approvato dal CdM. Per Balduzzi il cambiamento c’è, ed è forte, “con il richiamo alle norme generali sulla salute assegnate in esclusiva allo Stato, si restringerebbe lo spazio per la legislazione regionale”. Quanto al contenzioso Stato-Regioni, “almeno in un primo momento aumenterebbe”
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20746&fr=n

Dalla Newsletter n. 815, del 3 aprile 2014.
Illegalità e corruzione in sanità bruciano 6 mld l’anno. Il focus Agenas.
Un dossier pubblicato sul numero 35 di Monitor su “Trasparenza, legalità ed etica nel Servizio sanitario” vuole far luce sul fenomeno dell’illegalità in sanità, un comparto “naturalmente esposto a fenomeni corruttivi, poiché rappresenta uno dei settori più rilevanti in termini di spesa pubblica, oltre 110 miliardi di euro”.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=20768&fr=n
Link a Monitor n. 35: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=6017256.pdf

Riforma sanità Usa. Raggiunta quota di 7,1 milioni di assicurati. Per Obama è un successo.
L’annuncio il 1° aprile scorso alla Casa Bianca. Superato l’obiettivo della campagna di iscrizioni via web. Obama: “L’Armageddon non è arrivato, la riforma decolla”. Ma tra i repubblicani resta la forte contrarietà a quella che definiscono “una catastrofe per il Paese”. Prossimo giro di iscrizioni da novembre. E dal 15 aprile 2015 scatteranno le sanzioni per chi non si sarà ancora assicurato.
http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20775

Dalla Newsletter n. 816, del 4 aprile 2014.
Sanità senza frontiere. Operativa la Direttiva UE. Curarsi all’estero sarà più facile. Le indicazioni del ministero della Salute.
Come previsto dal Dlgs di recepimento della direttiva Ue scattano dal 5 aprile le nuove misure che formalizzano il diritto di recarsi in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza per curarsi ed ottenere, al proprio rientro, il rimborso delle spese sostenute. Dalle autorizzazioni ai rimborsi. Ecco cosa c’è da sapere.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20779&fr=n

Dalla Newsletter n. 818, del 7 aprile 2014.
Tagli alla sanità. Ma siamo sicuri che ha senso dire che si possano risparmiare 10 miliardi?
Non si capisce infatti l’utilità di ripetere in ogni dove che dalla sanità si possono risparmiare tutti quei soldi in tre anni. Se fosse vero perché mai non si potrebbero devolverne tre alla spending, come vorrebbe fare il Ministro Padoan? La verità è che la nostra sanità sta soccombendo. Altro che risparmi possibili.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20813&fr=n

Dalla Newsletter n. 819, dell’8 aprile 2014.
Stati generali della Salute. Le Regioni contro i tagli: “Stare attenti. Sanità è un investimento non un costo”.
Gli assessori di Emilia Romagna e Veneto contro i tagli al settore: “Il premier è entrato a gamba tesa e ha detto chiaramente che taglierà il fondo sanitario che tradotto vuol dire che i nostri risparmi andranno altrove. Credo che dovremo stare attenti, sanità non è un costo è un investimento”. I tagli incideranno sul Patto? “Vedremo di che intervento si tratta”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20865&fr=n

Dalla Newsletter n. 820, del 9 aprile 2014.
Def 2014. Ecco gli scenari per la sanità. Ai risparmi penserà il Patto per la Salute.
Ma il Pil cala e potrebbe trascinare al ribasso anche il Fondo sanitario. Le previsioni fino al 2055. Di tagli lineari nessuno vuol sentir parlare. Ma l’incertezza sulle risorse per la sanità resta. Intanto si dovrà capire se le cifre del Fondo date dalla Lorenzin a febbraio saranno abbassate in rapporto al calo del Pil e poi non è ancora chiaro quanto dei risparmi del Patto per la Salute sarà usato da Renzi e Padoan per abbattere Irap e cuneo fiscale.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=20885&fr=n

 Da “Il Sole 24 ore Sanità “
Dalla Newsletter del 1° aprile 2014.
Perché i pediatri non sono mai abbastanza?
Oggi si dà per scontato che tutti i bambini siano curati e curabili da un medico pediatra,1 eppure nei fatti non è sempre così ovvio. L’organizzazione del servizio è infatti regolata da un convenzione, un contratto che disciplina il rapporto di lavoro tra il Ssn (Servizio Sanitario Nazionale) e il pediatra. Ad oggi il pediatra convenzionato risulta essere una figura mista tra il medico dipendente e il libero professionista. È in corso un dibattito, non ancora concluso, se sia preferibile che i PLS (Pediatra di Libera Scelta, detto anche Pediatra di Famiglia-PdF) si trasformino in dipendenti pubblici, con orari, quantità e tipo di retribuzione del medico ospedaliero o dipendente ASL, oppure debbano mantenere l’attuale condizione.
Link all’art.: http://www.brunoleonimedia.it/public/Focus/IBL_Focus_233-Quaglino.pdf

Dalla Newsletter del 2 aprile 2014.
Il Cnr: attenzione a non smantellare la sanità pubblica. Il capitolo sanità del rapporto dell’Issfra-Cnr.
“Di manovra in manovra”, la sanità ha già dato tanto in questi anni al risanamento dei conti pubblici. Anzi, forse ha dato troppo. Tanto che i livelli essenziali di assistenza (Lea) rischiano seriamente di essere messi in discussione e per gli italiani stanno velocemente peggiorando le condizioni «di accesso fisico ed economico ai servizi». Un pericolo tanto più grande perché sotto la tormenta della crisi crescono i bisogni e lo stress sociale. E gli italiani, impoveriti, possono sempre meno pagare di tasca propria le spese per la salute che il Servizio sanitario non riesce a garantire. A mettere in guardia una volta di più sui rischi di tenuta del sistema (più o meno) universalistico del Ssn è il Cnr che nel rapporto “Issirfa Cnr 2013” sulle regioni, edito da Il Sole 24-Ore, traccia limiti e prospettive della nostra sanità pubblica. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/regioni-e-aziende/2014-04-01/CNR_ROBERTO-114631.php?uuid=AbA2PMYJ

Dalla Newsletter del 4 aprile 2014.
Nuovo Titolo V, i governatori: “E’ in serio dubbio lo spazio legislativo regionale”.
Va bene l’elezione di secondo grado del Senato che anche le Regioni avevano chiesto. E va bene la partecipazione paritaria di Regioni e Comuni come anche la ridefinizione delle competenze legislative. Come condivisbile è l’apertura sulla composizione proporzionale della rappresentanza delle diverse regioni è rinviata agli accordi che eventualmente ci saranno tra le Regioni e tra le Regioni e l’Anci. I governatori continuano il loro lavoro sul nuovo Titolo V e affinano il loro parere mettendo nero su bianco in un documento approvato ieri ciò che va e quello che non va.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-04-03/REGIONI_TITOLOV-193903.php?uuid=AbnYBzYJ

Dalla Newsletter del 5 aprile 2014.
Allo studio taglio di 2-2,5 miliardi. Un miliardo in meno col Fondo 2014.
Non bastavano i risparmi previsti da mister spending, Carlo Cottarelli: 300 mln quest’anno, 800 mln nel 2015 e 2,4 mld nel 2016. Ma senza contare la potatura delle spese per beni e servizi sanitari e non sanitari, che fin da quest’anno solo per la sanità potrebbero valere fino a 1 miliardo. E non bastavano neppure le indicazioni delle regioni, pronte ad aggiungere altri colpi d’accetta tra centrali d’acquisto e farmaci. I tecnici di via XX Settembre hanno in preparazione in queste ore un’altra sfoltitura alle spese di asl e ospedali: un taglio secco al Fondo sanitario nazionale di quest’anno che varrebbe almeno 1 miliardo, e poi forse ancora di più nel 2015. Tagli che si aggiungerebbero ai 25 mld già assestati di minori spese questi anni in maniera lineare al Ssn. Un totale di minori spese che solo per quest’anno potrebbe valere almeno intorno a 2-2,5 mld.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-04-04/nuovi-tagli-vista-miliardo-204116.php?uuid=AbE78JZJ

Dalla Newsletter del 7 aprile 2014.
Prevenzione: così il Ssn può risparmiare 8 miliardi al 2045.
“In Italia si risparmia solamente sul 1° Lea, quello della prevenzione collettiva e della sanità pubblica. Ledendo in questo modo il diritto fondamentale e costituzionale della tutela della salute di milioni di persone”. E’ quanto emerge dal documento approvato all’unanimità dai partecipanti alla Convention dei direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle 150 Aziende Unità Sanitarie Locali d’Italia svoltasi in questi giorni a Bari. All’incontro hanno partecipato le più importanti associazioni scientifiche degli igienisti, dei medici del lavoro e dei veterinari del Ssn. Il documento è stato siglato dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) e Società Nazionale Degli Operatori Della Prevenzione (SNOP). http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2014-04-07/prevenzione-cosi-risparmiare-miliardi-151751.php?uuid=AbOsB1ZJ

Dalla Newsletter del 9 aprile 2014.
Def: una nuova stagione di tagli. Il Fondo sanitario segue il Pil.
Un taglio già quest’anno tra 800 mln e 1 mld. Una spuntata agli stipendi manager di asl e ospedali e anche dei medici e dell’intera dirigenza sanitaria oltre 70-80mila euro. Forse più fondi per investire. Per la sanità pubblica arriva una nuova stagione di tagli. Anche se non lineari. Aspettando che la cura Cottarelli su beni e servizi peschi più a fondo tra sprechi e spese anomale e in attesa che il Patto per la salute, che ora rischia di tornare in stallo, porti quei risparmi da 10 mld che Beatrice Lorenzin considera a portata di mano. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-04-08/sanita-lotta-sprechi-misure-173402.php?uuid=AbtxaPaJ

Lorenzin: “Per ora con il Def sanità senza tagli. Ma facciamo un passo alla volta”. Punto per punto i contenuti del documento di economia e finanza.
“Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo parlato soltanto del Def, ma ho ribadito a tutti che non ci possono essere tagli lineari nella sanità. Non li possiamo sopportare”, ha detto questa mattina il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo alla seconda giornata degli Stati generali della Salute in corso all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “E’ ovvio che Cottarelli chiede a tutti i comparti di dare un contributo alla spending review, ma gli ho risposto che per farlo lavoreremo su percorsi di efficientamento della spesa improduttiva e su una riorganizzazione che porti risorse. Per fare questo ho chiesto alle Regioni di quantificare questi risparmi. Quindi faremo un’operazione chirurgica senza tagli lineari, che non dovrà ricadere minimamente sui cittadini”. Sanità salva dai tagli? “Con il Def sicuramente si: facciamo un passo alla volta, conclude Lorenzin che già pensa alle prossime misure di spending review che si materializzeranno nel decreto annunciato per il 18 aprile.
Vedi la sintesi della parte sanitaria del Def: http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-04-09/lorenzin-sanita-senza-tagli-123206.php?uuid=AbuTCeaJ

Dalla Newsletter del 10 aprile 2014.
Consulta: illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa. Lorenzin: “Al più presto la road map per l’attuazione della sentenza. Ma serve condivisione di tipo parlamentare”
Il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale. Lo ha deciso la Consulta in merito alla parte della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita in cui si vieta di ricorrere alla donazione di gameti (ovociti o spermatozoi) esterni alla coppia per concepire un figlio. Cade, dunque, l’ultimo paletto imposto dalla normativa italiana. La Corte costituzionale, nell’odierna Camera di Consiglio - spiega una nota della Consulta - ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 3, 9, commi 1 e 3 e 12, comma 1, della Legge 19 febbraio 2004, n. 40, relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/giurisprudenza/2014-04-08/fecondazione-eterologa-consulta-dice-130251.php?uuid=AbUqWLaJ

 Da “SOS Sanità “: www.sossanita.it
Le news del 21.3.014.
Primo piano. Spending review sanità, l’OCSE: con ulteriori tagli a rischio livelli e qualità dell’assistenza. Stati generali della Salute, deludenti per Cgil Cisl, Uil: Lorenzin ha perso un’occasione per restituire voce alla società civile, segnalate le priorità per il sindacato confederale. OPG rinviata la chiusura: intervengono stopOPG, Napolitano, Ministro Giustizia, il testo del Decreto, la Risoluzione del Senato e i principali commenti. Costituzione Riforma Titolo V e Salute: il testo del DdL con le modifiche visibili e i primi commenti. Lazio inaugurata una nuova Casa della Salute: prosegue la costruzione della rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale. Medicina convenzionata e cure primarie: la bozza Sisac per la trattativa che riprende l’11 aprile. Spending Review ? Napolitano basta tagli immotivati, per 75% italiani la sanità non va tagliata. Difendete il SSN e i suoi professionisti:appello di medici e dirigenti a Governo e Regioni.
Interventi. OPG risoluzione unitaria al Senato un passo avanti per la chiusura definitiva. di Nerina Dirindin. StopOPG: rinvio chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari protrae sofferenza, il Parlamento intervenga con norme più stringenti. di Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice. Titolo V e sanità. Renzi orientato a dare la competenza esclusiva alle Regioni. di Cesare Fassari. Recuperare la dimensione assicurativa del Welfare State. di Michele Grillo. Spending review, per la Sanità serve un lavoro più accurato. di Nerina Dirindin.

Proposte di spending review e sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. OCSE: con Tagli alla sanità in Italia a rischio livelli e qualità dell’assistenza
La spending review attualmente in corso in Italia rappresenta un importante e necessario sforzo di razionalizzazione della spesa pubblica. Esistono sicuramente margini per la riduzione di sprechi e inefficienze, e molte delle proposte formulate finora vanno in questa direzione. Le proposte riferite alla spesa sanitaria, tuttavia, si basano su dati che non consentono di apprezzare la situazione di crescente svantaggio in cui versa il Servizio Sanitario Nazionale rispetto ai sistemi sanitari di altri maggiori paesi europei. Il divario nei livelli di prestazioni erogate. È cresciuto nel corso del tempo e ha raggiunto e superato il 50% rispetto a paesi come la Francia, l’Olanda e la Germania. Le riduzioni di spesa proposte rischiano di esacerbare le differenze osservate. Ove non finalizzate soltanto al recupero di inefficienze strutturali nella spesa sanitaria, eventuali riduzioni di spesa avrebbero ulteriori ripercussioni sull’accesso in particolare da parte dei gruppi più svantaggiati, sui livelli e sulla qualità dell’assistenza sanitaria, il “benchmark” proposto come riferimento per la spesa sanitaria pubblica, in particolare, non è compatibile con il modello di Servizio Sanitario Nazionale esistente in Italia.
NotaOcse: http://www.sossanita.it/doc/2014_04_OCSEspendingSANITA.pdf

Cgil Cisl, Uil. Stati generali della Salute deludenti: un’occasione persa...
Comunicato stampa di Vera Lamonica, Pietro Cerrito, Carlo Fiordaliso, p. le segreterie nazionali CGIL CISL UIL: Stati generali della Salute, deludenti per Cgil Cisl, Uil: Lorenzin ha perso un’occasione per restituire voce alla società civile, segnalate le priorità per il sindacato confederale.
http://www.sossanita.it/doc/2014_04_CgilCislUilSTATIgenSALUTE.pdf

Rinnovo accordi medicina convenzionata: la bozza SISAC per la trattativa dell’11 aprile.
http://www.sossanita.it/sisac11apr2014_446.html

 Da “Epicentro”: www.epicentro.iss.it
Dal n. 520 del 3.4.2014. L’attività fisica: un gol spettacolare per la salute. Secondo l’Oms, la sedentarietà è il quarto fattore di rischio di mortalità globale. Per la giornata mondiale dell’attività fisica il Cnesps-Iss offre uno spaccato su tre grandi fasce di popolazione: bambini (sorveglianza OKkio alla Salute); adulti (sorveglianza Passi); anziani (sorveglianza Passi d’Argento). Giornata mondiale sull’autismo. Nel mondo una persona su 160 è affetta da disturbi dello spettro autistico. L’Istituto superiore di sanità è impegnato in attività di ricerca in questo campo con un gruppo interdipartimentale. Se ne è parlato in occasione del World Autism Awareness Day (2 aprile). Ebola in Africa. Febbre emorragica da virus Ebola in Africa occidentale: l’Oms specifica che al momento non sono state applicate raccomandazioni restrittive su viaggi e commercio. Obesità infantile. Nell’Ue sono ancora troppe le persone in eccesso ponderale. L’Action Plan 2014-20 sull’obesità infantile mira ad arrestare la diffusione di questo problema tra le fasce più giovani. Infezioni da Hiv e Aids. Tenere alta l’attenzione politica, aumentare i test diagnostici spontanei e impegnarsi contro le discriminazioni sociali: on line il Piano d’Azione europeo 2014-16. Poliomielite. La Regione Oms del Sud-Est asiatico, sede di un quarto della popolazione mondiale, è stata certificata polio-free. Un passo importante verso l’eradicazione della malattia.

Obesità infantile: l’Action Plan europeo 2014-2020.
In Europa, nonostante l’attenzione rivolta alla promozione degli stili di vita salutari e alla lotta al sovrappeso, la proporzione di persone in eccesso ponderale rimane elevata e circa il 7% della spesa sanitaria europea è impiegata nella cura di patologie connesse all’obesità come il diabete, l’ipertensione arteriosa, le patologie cardiovascolari, ecc. Secondo quanto riportato nel Global Status Report on Non-Communicable Diseases 2010 dell’Oms, circa 2,8 milioni di morti l’anno nell’Unione europea sono dovuti a cause associate con il sovrappeso e l’obesità. L’eccesso ponderale riguarda indistintamente adulti e bambini, anche se gli alti livelli riscontarti nei giovani rappresentano un’area di particolare preoccupazione. I dati raccolti dalla Childhood Obesity Surveillance Initiative della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) mostrano valori di sovrappeso e obesità in bambini di 6-9 anni che variano da 11% a 37% tra i maschi e da 15% a 35% tra le femmine. L’Italia partecipa a questa raccolta dati con il sistema di sorveglianza OKkio alla Salute che conferma livelli preoccupanti di eccesso ponderale nei bambini di 8-9 anni del nostro Paese: nel 2012, il 22,2% era in sovrappeso e il 10,6% obeso.
http://www.epicentro.iss.it/problemi/obesita/ActionPlan2014-2020.asp

Dal n. 521 del 9.4.2014. Prevenzione alcologica. Il consumo di alcol è responsabile, in Europa, del 3,8% di tutte le morti e del 4,6% degli anni di vita persi a causa di disabilità. In Italia i consumatori a rischio (di età superiore agli 11 anni) sono oltre 7 milioni. Dati epidemiologici e prevenzione alcologica all’Alcohol Prevention Day 2014. Salute globale. Michele Marra e Giuseppe Costa (Regione Piemonte) commentano il nuovo documento Oms sui determinanti sociali della salute. Epatite A. Sono 1463 i casi di epatite A notificati tra gennaio 2013 e febbraio 2014. Lo riferisce la nota del Ministero, che ricorda le raccomandazioni sul consumo dei frutti di bosco.

Alcohol Prevention Day 2014.
Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica risultando responsabile in Europa del 3,8% di tutte le morti e del 4,6 % degli anni di vita persi a causa di disabilità (Disability-Adjusted Life Years, Dalys). L’Unione europea è la Regione con il consumo alcolico più alto al mondo, con 11 litri di alcol puro per adulto consumati ogni anno. Anche se l’Italia è stata uno dei primi Paesi che è riuscito a ridurre significativamente i consumi alcolici, il consumo pro capite di alcol puro ha raggiunto, nella popolazione adulta di età superiore a 15 anni, 6,10 litri all’anno nel 2010. Nel nostro Paese, i consumatori a rischio (di età superiore agli 11 anni) sono oltre 7 milioni anche se questa stima varia in funzione delle definizioni che, sulla base delle linee guida attuali, identificherebbero un numero molto più ampio. Le percentuali più elevate di consumatori a rischio di sesso maschile si registrano da anni nella classe di età 65-74 anni e tra gli ultra 75enni per un totale di oltre 2 milioni di uomini anziani che necessiterebbero di un intervento di identificazione precoce e di sensibilizzazione al problema e per i quali andrebbe sviluppato un piano di prevenzione ad hoc, considerato il continuo invecchiamento della popolazione. L’impatto sulla mortalità è notevole: oltre 17.000 decessi l’anno con quote prevalenti per neoplasie maligne e incidenti stradali come prime cause evitabili di mortalità da alcol in tutte le Regioni italiane di cui, per la prima volta, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Iss fornisce dettaglio per genere e classi di età.
http://www.epicentro.iss.it/alcol/apd14.asp

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