Block Notes n. 3, febbraio 2014

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle agenzie di stampa regionali
Al via l’indagine su Stamina. Durerà 4 mesi. Prime audizioni con gli Assessori
Lombardia. Stamina, Maroni: nessun atto della Regione
Lombardia. Stamina, Mantovani: intervenga lo stato
Lombardia. Mantovani visita per tre ore i pronto soccorso
Lombardia. Niguarda, Maroni:eccellenza della nostra regione
Maroni: riforma sanità per maggiore efficienza, con il massimo confronto possibile
Lombardia. Mantovani: pronto soccorso dedicati
2. Links 
www.cergas.unibocconi.it

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Da “Settegiorni PD” newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale
È uscito il n. 256, dell’8 febbraio 2014.
Al via l’indagine su Stamina. Durerà 4 mesi. Prime audizioni con gli Assessori.
Ha avuto il via libera dalla Commissione Sanità l’indagine conoscitiva su Stamina chiesta dal Pd per fare luce sui tanti aspetti ancora oscuri di una vicenda che vede coinvolti uno degli ospedali pubblici più importanti della regione. La Commissione si occuperà di avere risposte in merito al coinvolgimento della Regione Lombardia nella vicenda e di delineare una road map che entro 4 mesi dovrà portare ad una relazione conclusiva da sottoporre al Consiglio. “Il lavoro che la Commissione Sanità dovrà svolgere nelle prossime settimane è un’operazione delicata di acquisizione degli atti e di ascolto dei diversi interlocutori, ha spiegato Gian Antonio Girelli, il consigliere Pd che ha promosso l’indagine: dagli assessori regionali che si sono avvicendati dal momento in cui è iniziata la sperimentazione, ai presidenti dei Comitati etici, dai dirigenti dell’Assessorato competente agli esperti della Commissione Sviluppo Sanità di Regione Lombardia. A uscire irrimediabilmente compromessa da questa vicenda sarà l’immagine degli Spedali Civili di Brescia e quella della sanità lombarda nel suo insieme, se non si farà chiarezza sui tanti lati oscuri che ancora avvolgono il metodo Stamina. Devono venir fuori tutti i dettagli, a cominciare dalla ragione e dai presupposti della convenzione del 2011 tra gli Spedali Civili e Stamina Foundation, dal ruolo svolto dalla Direzione Generale Salute della Regione, al costo diretto e indiretto per il Servizio Sanitario Regionale”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 30 gennaio 2014.
Lombardia. Stamina, Maroni: nessun atto della Regione.
“Sul caso Stamina non ci sono atti che impegnino la Regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Riferendosi all’indagine conoscitiva promossa dalla Giunta regionale per fare luce su quanto successo agli Spedali civili di Brescia, ha spiegato che la norma nazionale che ha consentito il ricorso alla terapia cellulare somatica “non prevede alcun passaggio autorizzativo formale in capo alla Regione e nessuna autorizzazione risulta essere stata chiesta dalla Regione, così come nessun provvedimento autorizzativo risulta essere stato emanato dalla Regione Lombardia”. Tutelare nostra eccellenza. “La Lombardia - ha osservato Maroni - è un’eccellenza nell’ambito della ricerca scientifica e della ricerca applicata ed è anche per questo, per garantire, conservare e valorizzare la reputazione della nostra regione anche sotto questo punto di vita, che abbiamo deciso di effettuare una verifica su quanto è successo a proposito del caso Stamina agli Spedali civili di Brescia”.

Lombardia. Stamina, Mantovani: intervenga lo stato.
Il vice presidente e assessore alla Salute di regione Lombardia Mario Mantovani ha spiegato i principali passaggi dell’indagine conoscitiva sul “caso Stamina”. “L’Azienda Ospedaliera di Brescia ha elaborato una relazione sulle origini e l’evoluzione della vicenda stamina”. L’assessore alla Salute ha quindi riassunto in punti essenziali le attività compiute dando conto anche dei rispettivi documenti che le hanno accompagnate. Approvazione accordo. Con la delibera n.460/2011 del 9 giugno 2011 l’Azienda Ospedaliera di Brescia ha approvato un accordo di collaborazione con “Stamina Foundation Onlus, per rendere possibile il ricorso alla terapia cellulare somatica, secondo condizioni e procedure dovute, al di fuori della sperimentazione clinica. Rapporto con Aifa. “Dopo un’interlocuzione dell’Azienda con AIFA, e l’acquisizione di un sostanziale nulla osta all’attivazione di trattamenti compassionevoli secondo la previsione del Decreto Ministeriale 5 dicembre 2006, l’Azienda provvedeva alla sottoscrizione in data 28/9/2011 di un formale accordo di collaborazione con “Stamina Foundation Onlus”, anche sulla base di un parere favorevole all’esecuzione dell’attività in oggetto espresso dal Comitato Etico degli Spedali Civili di Brescia nella seduta del 6 settembre 2011. L’attività descritta dal decreto - ha proseguito - non prevede alcun passaggio autorizzativo formale in capo alla Regione e nessuna autorizzazione risulta essere stata chiesta, come nessun provvedimento autorizzativo risulta essere stato emanato dalla Regione Lombardia”. Deve intervenire lo stato. ‘La procedura di richiesta di trattamento compassionevole è stata attivata per 12 pazienti su prescrizione redatta coerentemente con quanto previsto dal decreto citato. Occorre sottolineare che in ogni caso le regioni non dispongono di alcuna competenza, né legislativa né amministrativa, nella materia delle cure compassionevoli e delle sperimentazioni cliniche. Ne consegue, ha sottolineato Mario Mantovani, che è compito e prerogativa esclusiva dello Stato intervenire, come già è intervenuto, sulla materia”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 9 febbraio 2014.
Lombardia. Mantovani visita per tre ore i pronto soccorso.
Si è protratta per oltre tre ore la verifica che il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani ha voluto fare di persona nei pronto soccorso dei due più grandi ospedali milanesi, il Niguarda e il Policlinico. Dopo aver concluso la sua ‘visita a sorpresa’ alcuni giornalisti hanno chiesto a Mario Mantovani quali fosse stata la sua impressione. “La realtà che ho trovato non sembra corrispondere alla situazione di presunti disservizi segnalata oggi da un giornale. Per essere più preciso e chiarire domani ai giornalisti come stanno realmente le cose - ha risposto l’assessore alla Salute - ho chiesto una specifica relazione ai direttori generali dei vari ospedali. Sono arrivato nel pomeriggio al Niguarda, dove vi erano 51 pazienti tutti in trattamento sanitario. Lo stesso al pronto soccorso del Policlinico dove vi erano 38 persone. Ho trovato una situazione dignitosa e molto composta. Impegno dei sanitari. Grande professionalità e impegno dei medici, degli infermieri e di tutto il personale. Tutto era ordinato e questo tenendo anche conto che oggi è domenica e non sono disponibili né medici di famiglia né pediatri”. “Certo va forse rivista in generale la mission degli ospedali, ha concluso l’assessore, e per questo stiamo lavorando alla revisione della riforma sanitaria. Inoltre bisogna tener conto che molti dei pazienti erano in codice bianco e verdi e questo perché oramai si va al pronto soccorso anche per cose da poco. E di questo bisogna tenerne conto”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 12 febbraio 2014.
Lombardia. Niguarda, Maroni:eccellenza della nostra regione.
“L’ospedale Niguarda è una struttura d’eccellenza su cui la Regione nell’ultimo decennio ha investito molto. Dal 2005 sono stati messi a disposizione per l’ospedale Niguarda oltre 385 milioni e il contributo più recente è quello del 2013 con cui questa Giunta regionale ha messo a disposizione 32 milioni”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione del Blocco Nord dell’Ospedale Niguarda di Milano. Impegno della Regione per infrastrutture sanitarie. “Da parte della Regione Lombardia c’è un impegno rilevante non solo per i servizi ma anche per le infrastrutture della sanità. Il bilancio regionale è dedicato per il suo 75% proprio al sistema socio-sanitario nel suo complesso, il che significa oltre 17 miliardi di euro per il 2014 per la spesa sanitaria. Abbiamo incrementato del 2,6% le risorse per la spesa e il funzionamento sanitario rispetto al 2013, nonostante i tagli ai trasferimenti decisi da Roma. Abbiamo messo a disposizione queste risorse per un sistema socio-sanitario che è già di eccellenza e che deve rimanere tale, ma su cui vogliamo investire per migliorarlo ulteriormente. Proprio per questo una parte rilevante di queste risorse sono dedicate alle infrastrutture sanitarie, per cui per il 2014 abbiamo destinato più di 250 milioni di euro, in pratica mettiamo più di 20 milioni al mese per le infrastrutture sanitarie”.

Lombardia. Maroni: riforma sanità per maggiore efficienza. Vogliamo il massimo confronto possibile.
“La maggiore efficienza che vogliamo inserire nel sistema sanitario della Lombardia mira a mantenere gli standard nell’erogazione dei servizi a livelli elevatissimi, ma abbassando i costi delle prestazioni. Per questo stiamo studiando una riforma della sanità da approvare in tempi brevi, per migliorare ancora quella che è già una nostra eccellenza. La riforma della sanità che vogliamo studiare, realizzare, attuare e poi applicare deve rendere ancora più efficiente il nostro sistema socio-sanitario. Si tratta di una riforma che stiamo studiando e che prevede il massimo dialogo con gli operatori del sistema sanitario lombardo, vogliamo confrontarci con chi lavora ogni giorno e conosce i problemi concreti dei nostri ospedali e delle nostre Asl. È una riforma importante, che vogliamo scrivere con il massimo confronto possibile, ma che faremo in tempi brevi e che vogliamo approvare entro la fine di quest’anno”. Iniziata svolta nel sistema. “Questa riforma del sistema socio-sanitario va nel segno della svolta cominciata, lo scorso novembre, con l’applicazione dei costi standard, una svolta significativa nell’attribuzione delle risorse ai territori. Fino all’anno scorso tutto si basava sul criterio della spesa storica, con il rimborso a piè di lista. Con l’approvazione del principio dei costi standard, c’è stato invece il riconoscimento della possibilità di ridurre la spesa, per cui alla fine si arriverà a pagare alle Regioni un rimborso pari alla media della stessa prestazione: verranno così favorite quelle che spendono meno, mentre verranno penalizzate le Regioni che spendono più della media e che dovranno chiedere ai cittadini di pagare la differenza. Una competizione virtuosa, che vede la Lombardia in testa. Il passo successivo dovrà essere quello di una riforma complessiva del sistema di attribuzione del fondo sanitario, che oggi non induce le Regioni a migliorare i servizi, perché, se anche una Regione riduce i costi, pur mantenendo gli stessi livelli di efficienza, questi risparmi non potranno essere utilizzati, ma dovranno comunque essere restituiti al Ministero della Sanità. E’ chiaro che questo dovrà essere il passo successivo, dopo la svolta dei costi standard”.

Lombardia. Mantovani: pronto soccorso dedicati.
Numeri alla mano, l’assessore Mantovani ha sottolineato come la Regione Lombardia, continuando ad effettuare investimenti, offra la reale percezione di una sanità in movimento e di una Regione che manifesta la propria volontà di rinnovamento e di ripresa. E questo “contrariamente alla maggior parte dell’Italia”. Pronto soccorso dedicati. “Mi sto convincendo che dobbiamo rivedere l’organizzazione di qualche Pronto soccorso. Credo che sia necessario renderli competitivi sul piano internazionale. Milano potrebbe avere 3, 4 Pronto soccorso dedicati ai codici gialli e rossi, per le emergenze e urgenze, e altri, forse più indicati, per codici bianchi e verdi, dove si possano effettuare interventi non in urgenza”. Basta affollamenti. “La fusione di questi codici e di queste diverse esigenze, ha spiegato l’assessore, può rallentare l’attività di afflusso nei Pronto soccorso e quindi causare un affollamento che, francamente, alla vista si presenta in modo non certo piacevole. Ho fatto una verifica qui al Niguarda domenica scorsa. E’ emerso che il servizio funziona, ma possiamo fare meglio, lavorando soprattutto sui tempi di attesa dei pronto soccorso”.

 Da “Lombardia sociale”: www.lombardiasociale.it
LombardiaSociale.it è un progetto realizzato da IRS - Istituto per la ricerca sociale e promosso da Acli Lombardia, Caritas Ambrosiana, Confartigianato Persone, Confcooperative, Gruppo Segesta, FNP Cisl Lombardia, Fondazione Cariplo, Legacoopsociali, SPI Cgil Lombardia, UIL Pensionati, Auser Lombardia, Arci Lombardia. Per iscriversi alla newsletter: newsletter@lombardiasociale.it

Dalla newsletter II del 31 gennaio 2014
Finanziamento e Spesa. Il bilancio regionale appena approvato e le ricadute sul welfare sociale. Budget di cura. Definizioni e applicazioni. Il punto di vista di chi ha approfondito lo strumento e le principali esperienze attuative italiane. RSA. Quale impatto economico della diversificazione chiesta dalla Regione? Alcuni spunti di riflessione. Disabilità. Un commento alle regole di sistema 2014. Conciliazione: le nuove linee guida per le reti territoriali e i primi cambiamenti all’orizzonte. Innovazione. La riorganizzazione dei servizi sociali del Comune di Milano: spunti per affrontare il cambiamento. Violenza. Il ritardo regionale alle azioni di contrasto alla violenza sulle donne e le priorità del 2014.

Links.
 www.cergas.unibocconi.it
Sul sito del Cergas è disponibile il “Rapporto Oasi 2013”.
Sanità: senza investimenti aumenta il rischio undertreatment per i cittadini.
Il Rapporto OASI (Osservatorio sulle Aziende e il Sistema sanitario Italiano) a cura di CERGAS e SDA Bocconi, edizione 2013, di oltre 600 pagine, approfondisce i diversi aspetti del sistema sanitario e sociosanitario italiano, in un confronto con i sistemi sanitari e di welfare europei. Gli approfondimenti riguardano: la struttura e le attività del SSN, la composizione ed evoluzione della spesa sanitaria, i consumi privati in sanità, gli investimenti e le modalità di finanziamento nelle aziende sanitarie pubbliche ed altri aspetti specifici. È possibile accedere alla documentazione (sul sito ci sono tutti i Rapporti, a partire dal 2000), previa registrazione. Scarica la sintesi del Rapporto Oasi 2013: http://www.cergas.unibocconi.it/wps/wcm/myconnect/290005df-28c8-45e0-a752-
a3a3f059a508/ES_2013.pdf?MOD=AJPERES

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