Block Notes n. 24, novembre2014

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle agenzie di stampa nazionali:
Livelli Essenziali di Assistenza: cosa è cambiato nelle Regioni tra il 2001 e il 2012
Ti stanno tagliando i diritti, firma la petizione contro i tagli dei patronati
Sistemi sanitari, pubblico può essere efficiente, oltre che efficace
Agenas. Medicina difensiva: costa 10 mld l’anno ed erode il 10,5% della spesa sanitaria
Dodici anni di Lea. Rapporto Ministero Salute 2001-2012
Il Papa ai medici cattolici: “Obiezione di coscienza scelta coraggiosa e controcorrente”
Prematuri. Lorenzin: “In Italia ne nascono 50mila ogni anno. Ecco il piano per tutelarli”
Ddl delega lavoro sanità. Rossi (Omceo Milano): “No al medico ospedaliero degradato”
Ocse: dati sui diversi sistemi sanitari dei Paesi membri
Rapporto Glocus su sanità e spending review
Dossier Aifa: “Metodo Stamina anarchia terapeutica”
Caso Englaro: il diritto a una morte naturale. Il dossier di Lex 24-Il Sole 24 Ore Sanità
Epatite C, ecco la lista dei 37 centri che erogheranno terapie interferon free
La Camera spiega la manovra: ecco il documento del servizio studi
Svolta nella diagnosi prenatale: super amniocentesi stana l’80% delle malattie
Fecondazione assistita: ecco il dossier di Lex24 alla luce della sentenza della Consulta
L. 194. I ginecologi non obiettori a congresso a Napoli
IX Forum Meridiano Sanità/ Performance italiana in bilico
Studio Agenas: boom medicina difensiva, costa 10 mld l’anno
Sanità, Rapporto Glocus: si possono tagliare 22 mld in 5 anni
“Tutto Lea”: la mappa e i risultati di un’Italia ancora divisa a metà
Sigaretta elettronica, i risultati del primo studio Iss: aiuta a smettere di fumare
Nascite: meglio un bonus che niente
Così gli immigrati aiutano la finanza pubblica inglese

Dalle agenzie di stampa nazionali
 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 14.11.2014.
Primo piano. Gioco d’azzardo: “Mettiamoci in gioco” lancia una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Salute Mentale, OPG e diritti umani al Senato: non servono proroghe né nuove strutture di custodia (Rems) ma più assistenza nel territorio. Medicina difensiva: diffusione e impatto economico in una ricerca Agenas. Un Patto per le Politiche Sociali: la proposta delle Regioni per la legge di stabilità.
Livelli Essenziali di Assistenza, indicatori Griglia LEA: cosa è cambiato nelle Regioni tra il 2001 e il 2012.
Per la prima volta un’analisi sull’andamento dei singoli indicatori di monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), al fine di comprendere come l’assistenza sanitaria sia effettivamente garantita nei diversi contesti regionali ed in che modo la differenziazione interregionale evolve nel periodo 2001-2012 rispetto agli specifici livelli di assistenza monitorati. È quanto realizzato dall’Ufficio VI della Direzione generale della programmazione sanitaria, che ha illustrato i risultati di questa analisi nella Monografia “Analisi spazio-temporale degli indicatori della Griglia LEA – Trend regionali 2001-2012”. L’analisi parte dal set di indicatori della Griglia LEA utilizzato nel corso dell’anno di Verifica Adempimenti 2012 (vedi documento “Adempimento mantenimento dell’erogazione dei LEA - anno 2012”).
http://www.sossanita.it/andamento_lea_2001_-_2012_903.html

Ti stanno tagliando i diritti, firma la petizione contro i tagli dei patronati: 15 novembre giornata di mobilitazione.
Non si ferma la protesta dei patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Per iniziativa del Ce.Pa. (il coordinamento che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital). Il 15 novembre prossimo si svolgerà la giornata nazionale di protesta, con iniziative unitarie in tutte le province italiane e, laddove stabilito, con manifestazioni regionali. Nelle principali piazze saranno allestiti stand e si terranno incontri pubblici, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione vitale per il rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti. Firma la petizione contro i tagli: http://www.tituteliamo.it/inca-la-petizione-no-ai-tagli-ai-patronati/

Interventi. Salute Mentale, OPG e diritti umani. di Emilia Grazia De Biasi. Gli “ergastoli bianchi” restano nei loro ospedali. di Gugliemo Pepe. A Grosseto l’incontro annuale del club SPDC no restraint. di Giovanni Rossi. La tassazione del tabacco è uno strumento di salute pubblica. I numeri del cancro in Italia 2014. di Silvia Rossi, Roberta De Angelis. TBC: è online il Rapporto globale OMS. di Antonietta Filia.
Sistemi sanitari, pubblico può essere efficiente, oltre che efficace. di Giulio Formoso.
Premessa: l’interesse privato è un “motore” necessario nell’assistenza sanitaria?
Molto si è scritto su quanto l’austerity imposta dagli organismi economici internazionali sia sbagliata e pericolosa, da un punto di vista strettamente economico e dal punto di vista della salute pubblica. I molti articoli scritti sull’argomento, anche su questa rivista, supportano ampiamente questi concetti, analizzando i rischi legati al funzionamento del sistema economico (in termini di mancati stimoli alla crescita) gli effetti negativi di breve e di lungo periodo sul capitale umano (sviluppo delle potenzialità, formazione) e sulle disuguaglianze sociali, e i rischi sulla salute. Per valutare meglio tutti gli elementi che spingono verso il dimagrimento del welfare e in particolare del carattere pubblico dell’assistenza sanitaria, proviamo qui per un attimo ad analizzare i concetti cardine e i valori su cui in genere si basano le scelte di finanza pubblica “austere” che i sistemi politici ed economici cercano di adottare in risposta alle crisi, estendendoci poi al punto di vista di chi ritiene l’austerity non solo un’opportunità da cogliere in quanto foriera di trasformazioni politiche ed istituzionali altrimenti inattingibili, ma addirittura salutare alla morale pubblica perché foriera di una sorta di rinnovamento della società, ripristinando concetti da “etica protestante”. http://www.sossanita.it/doc/2014_11_FORMOSO_SSPUBBLICO.pdf

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter del 12 novembre 2014.
Medicina difensiva. La ricerca dell’Agenas. Costa 10 mld l’anno ed erode il 10,5% della spesa sanitaria.
Il 93% dei medici ritiene che il fenomeno sia destinato ad aumentare. Per il 64% si tratta di uno strumento che ha garantito la diminuzione della probabilità di errore ma, allo stesso tempo, il 69% la considera un fattore limitante. Tra le cause principali alla base del problema, il 31% indica una legislazione sfavorevole.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24296

Dalla Newsletter del 13 novembre 2014.
Dodici anni di Lea. Rapporto Ministero Salute 2001-2012.
Calano vaccinazioni antinfluenza. Ancora pochi screening. Migliora la domiciliare ma poche residenze per anziani e disabili. Stabili le vaccinazioni per i bambini. Finalmente diminuiscono i ricoveri per malattie croniche e, più in generale, scende il tasso di ospedalizzazione. Aumentano gli interventi ad over 65 con frattura del collo del femore operati entro 2 giorni, ma questo solo grazie ad alcune regioni del Nord, del Centro e del Sud, dove si registra un incremento molto importante. Questi alcuni dati emersi dall’analisi del Ministero della Salute.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=24327
La monografia: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=7085147.pdf

Dalla Newsletter del 15 novembre 2014.
Il Papa ai medici cattolici: “Obiezione di coscienza scelta coraggiosa e controcorrente”. E poi: “Con tanti anziani si fa eutanasia nascosta”.
“L’opposizione della Chiesa all’aborto non è un problema religioso, ma scientifico, perché lì c’è una vita umana e non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema”. “Tutti sappiamo che con tanti anziani, in questa cultura dello scarto, si fa eutanasia nascosta”. Aumenta la possibilità di guarigione fisica ma “sembra diminuire la capacità di prendersi cura della persona, soprattutto quando è sofferente, fragile e indifesa”.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=24369

Dalla Newsletter del 16 novembre 2014.
Prematuri. Lorenzin: “In Italia ne nascono 50mila ogni anno. Ecco il piano per tutelarli”
In un’intervista all’Ansa, il ministro della Salute, spiega che la tutela dei neonati ‘fragili’ dovrebbe concentrarsi su tre punti cardine: prevenzione, sicurezza dei punti nascita e assistenza post-ospedaliera. Ma c’è anche un’altra criticità da affrontare: “Sbloccare il turnover soprattutto nelle Regioni del Sud”. Il 17 novembre la Giornata mondiale dei nati prematuri.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=24362

Dalla Newsletter del 17 novembre 2014.
Ddl delega lavoro sanità. Rossi (Omceo Milano): “No al medico ospedaliero degradato”.
“La verità è che a causa dell’imminente uscita dalla professione di molti medici, per una scarsa programmazione dei posti in scuola di specialità e soprattutto per una scarsa volontà di investire nel personale medico si trova più comodo degradare gli ufficiali a sottufficiali per pagarli di meno”.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24382

 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2603 dell’11 novembre 2014
Ocse: dati sui diversi sistemi sanitari dei Paesi membri
L’Ocse ha pubblicato uno studio sulle variazioni nei Paesi membri dei sistemi sanitari. Naturalmente si riflettono non solo le differenze da Nazione a Nazione, ma anche quelle relative all’interno dello stesso Paese o alla diversa domanda di salute, così come le capacità gestionali, le preferenze dei pazienti o la diffusione di una innovazione terapeutica. Alcune di queste variazioni sono considerate nella valutazione della stessa qualità fornita dai servizi sanitari. Questo studio documenta anche le variazioni geografiche per le procedure ad alto costo e di alta qualità in alcuni paesi OCSE. Per l’Ocse si dovrebbero impostare delle politiche sanitarie adeguate al fine di migliorare i diversi sistemi sanitari per evitare interventi inutili e garantire che tutti abbiano lo stesso accesso a un’assistenza sanitaria di qualità. I governi devono anche affrontare le differenze sanitarie regionali. http://www.regioni.it/it/show-2603/newsletter.php?id=2096&art=13174&utm_source=emailcampaign1878&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+2603+-+marted%C3%AC+11+novembre+2014

Da Regioni.it n. 2606 del 14 novembre 2014
Rapporto Glocus su sanità e spending review. Organizzazione, trasparenza e digitalizzazione.
E’ uno studio sulla spesa sanitaria, che viene indicata al 9,2% del Pil. Una spesa che, secondo queste analisi, permetterebbe “ampi margini di risparmio e riduzione anche senza incidere sulla qualità e sul numero di prestazioni offerte ai pazienti. Per intervenire non sono sufficienti, dunque, tagli lineari che nel penalizzare tutti allo stesso modo non riescono però ad impattare su stili manageriali inefficienti. Appare dunque necessario instaurare un circolo virtuoso tramite manager capaci di individuare le spese improduttive e riorganizzare l’attività delle singole strutture”. Per la revisione dei costi del Servizio sanitario nazionale sono indicati tutta una serie di interventi, dalla trasparenza alla lotta alla corruzione. http://www.regioni.it/it/show-2606/newsletter.php?id=2099&art=13190&utm_source=emailcampaign1887&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_campaign=Regioni.it+n.+2606+-+venerd%C3%AC+14+novembre+2014

 Da “Il Sole 24 ore Sanità”
Dalla Newsletter del 23 ottobre 2014
Dossier Aifa: “Metodo Stamina anarchia terapeutica”.
Il metodo Stamina viene portato avanti con “una sorta di anarchia terapeutica” e “l’analisi globale” della documentazione “non evidenzia miglioramenti” sui malati. È quanto scrive l’Aifa in uno studio sulle cartelle cliniche dei pazienti in cura agli Spedali Civili di Brescia a luglio e agosto. Una bocciatura supplementare che da oggi entra negli atti dell’inchiesta della procura di Torino.
Il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha consegnato il rapporto Aifa al tribunale del riesame durante l’udienza dedicata alla discussione dei ricorsi di una decina di famiglie (cui si è aggiunto quello di Davide Vannoni, il padre della metodica) contro il sequestro che ha bloccato i trattamenti nel presidio sanitario bresciano. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-10-22/dossier-aifa-metodo-stamina-200131.php?uuid=Ab4oPBXK

Caso Englaro: il diritto a una morte naturale. Il dossier di Lex 24-Il Sole 24 Ore Sanità.
Nessuna visione della malattia e della salute, nessuna concezione della sofferenza e, correlativamente, della cura, per quanto moralmente elevata o scientificamente accettata, afferma la sentenza, può essere contrapposta o, addirittura, sovrapposta e comunque legittimamente opposta dallo Stato o dall’amministrazione sanitaria o da qualsivoglia altro soggetto pubblico o privato, in un ordinamento che ha nel principio personalistico il suo fondamento, alla cognizione che della propria sofferenza e, correlativamente, della propria cura ha il singolo malato.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dibattiti-e-idee/2014-10-22/caso-englaro-diritto-morte-161611.php?uuid=Abm158WK Vai al Dossier: http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Dibattiti-e-Idee/englaroPDF.PDF?uuid=2557ced0-5a0d-11e4-b047-1852231b22ea

Dalla Newsletter del 31 ottobre 2014
Epatite C, ecco la lista dei 37 centri che erogheranno terapie interferon free.
Allo scopo di aumentare l’accesso alle terapie antiepatite C, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha comunicato che l’uso terapeutico della combinazione interferon free ABT-450/r-ombitasvir e dasabuvir di AbbVie sarà inizialmente previsto per individui con infezione da HCV sostenuta da genotipo 1 intolleranti o non eleggibili ad una terapia con interferone che rientrino in una delle categorie individuate dall’Agenzia. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-10-30/epatite-ecco-lista-centri-144220.php?uuid=AbVc0EZK

Dalla Newsletter del 1° novembre 2014
La Camera spiega la manovra: ecco il documento del servizio studi.
In tema di salute si interviene sia con misure di diverso contenuto, attuative dell’Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome sul nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016, sancita il 10 luglio 2014, sia con norme varie concernenti il personale del Servizio sanitario nazionale e il risanamento del Servizio sanitario del Molise.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/in-parlamento/2014-10-31/camera-spiega-manovraecco-documento-182846.php?uuid=AbXBYdZK La relazione del Servizio sudi di Montecitorio: http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/In-Parlamento/MANOVRA_CAMERA1.pdf?uuid=bb7156b0-6125-11e4-ac1d-e7d060af862c

Dalla Newsletter del 5 novembre 2014
Svolta nella diagnosi prenatale: super amniocentesi stana l’80% delle malattie.
Una super amniocentesi in grado di stanare oltre 12mila mutazioni di quasi 300 geni, ovvero l’80% delle patologie che potrebbero affliggere il bambino, dalla fibrosi cistica alle talassemie, dalle displasie scheletriche a malattie neurologiche come la sindrome di Rett, fino ad alcune forme di autismo. Allargando a dismisura lo spettro di informazioni a disposizioni delle coppie in attesa di un figlio, che finora potevano conoscere in fase prenatale appena il 7% delle malattie. Si chiama Ngpd, Next Generation Prenatal Diagnosis, la nuova metodica sviluppata da un gruppo di ricercatori italiani della Sidip, l’Italian College of fetal maternal medicine, e oggi disponibile presso cinque centri a Roma, Milano, Bari, Catania e Umbertide (Perugia). Il costo è intorno ai 1.500 euro, a carico della paziente. Che in pochi giorni può ricevere la mappatura del genoma del feto, filtrata secondo criteri di targetizzazione prefissati («etici», dicono i medici coinvolti) e avere una consulenza del genetista per capire il responso e operare una scelta consapevole. Una rivoluzione nella diagnosi prenatale. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/medicina-e-scienza/2014-11-04/svolta-diagnosi-prenatalesuper-amniocentesi-200558.php?uuid=AbtZRnaK

Dalla Newsletter del 7 novembre 2014
Fecondazione assistita: ecco il dossier di Lex24 alla luce della sentenza della Consulta
Con la sentenza n. 162, la Corte Costituzionale ha posto termine alle innumerevoli richieste di intervento che le sono pervenute negli anni, dai giudici del merito che, trovandosi a dover decidere sulle istanze dei cittadini, non potevano fare a meno di dubitare della coerenza con i principi costituzionali di quella parte dell’articolato normativo della legge 40 che disponeva il divieto “assoluto” di procedere all’accesso alla fecondazione di tipo eterologo, in un modo che è stato, definitivamente, considerato contrario allo spirito della Costituzione.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/giurisprudenza/2014-11-06/fecondazione-medicalmente-assistita-ecco-162217.php?uuid=AbuQwObK Vai al dossier di Lex24: http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Giurisprudenza/LEX24_fecondazione_def.pdf?uuid=9fd360b8-65cd-11e4-9135-4008b635015a

Dalla Newsletter dell’8 novembre 2014
L. 194. I ginecologi non obiettori a congresso a Napoli.
Nel mondo le morti conseguenti a un aborto non sicuro sono state nel 2008 quasi 50mila. Le donne la cui salute è stata compromessa questa scelta 8 milioni e mezzo. Sembrano numeri lontani eppure anche in Italia, in nome dell’obiezione di coscienza, oggi il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) non è sempre garantito. Secondo la relazione del ministero della Salute dello scorso 16 ottobre, fanno ricorso all’obiezione il 69,6 per cento di ginecologi e una percentuale intorno al 50 per cento tra anestesisti e personale ospedaliero. Gli specialisti che applicano correttamente la legge 194 per la tutela sociale della maternità e per l’aborto, di conseguenza sono sempre meno. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/commenti/2014-11-07/ginecologi-obiettori-congresso-napoli-111502.php?uuid=Ab2bpcbK

Dalla Newsletter dell’11 novembre 2014
IX Forum Meridiano Sanità/ Performance italiana in bilico.
Altro che terzi in classifica (dopo, si noti, Singapore e Hong Kong), come riportato a ottobre dalla multinazionale Bloomberg nella sua più recente “top ten” sull’efficienza dei sistemi sanitari mondiali. A guardar bene, l’Italia scivola ben più giù, anche soltanto considerando il panorama europeo. Dove, tra i “big”, si piazza “soltanto” al 9° posto. A riconsiderare la performance complessiva del nostro Paese è il “Meridiano sanità index”, che viene presentato oggi a Roma in occasione della IX edizione del Forum Meridiano Sanità “Oltre i confini della sanità. Salute, innovazione e crescita”. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dibattiti-e-idee/2014-11-10/forum-meridiano-sanita-performance-100525.php?uuid=AbO4MQcK Vai al report 2014: http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Dibattiti-e-Idee/Rapportocompleto.pdf?uuid=b08dbdfe-68d4-11e4-8f95-edbe878b4fb9

Dalla Newsletter del 12 novembre 2014
Studio Agenas: boom medicina difensiva, costa 10 mld l’anno.
Troppi controlli, troppe prestazioni inappropriate, troppi soldi sprecati. Sono vorticosi i numeri della medicina difensiva nel nostro Paese. Il 58% dei medici dichiara di praticarla e per quasi tutti (93%), il fenomeno è destinato ad aumentare. Gli esami inutili valgono il 10% del totale della spesa sanitaria (9-10 mld) con un costo pro capite di 165 euro su un totale di 1847 euro. Sono i dati snocciolati nello studio pilota elaborato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e presentato oggi durante il workshop “Medicina difensiva - Sperimentazione di un modello per la valutazione della sua diffusione e del relativo impatto economico”. Lo studio pilota è stato effettuato su quattro regioni: Lombardia, Marche, Sicilia, Umbria, su un campione di circa 1.500 medici ospedalieri.http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-11-11/studio-agenas-boom-medicina-132505.php?uuid=AbhPRncK Vai alla sintesi della ricerca: http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Dal-Governo/risultati_ricerca_medicina_difensiva.pdf?uuid=7934dea8-69a8-11e4-a79d-cb9a636935c5

Dalla Newsletter del 13 novembre 2014
Sanità, Rapporto Glocus: si possono tagliare 22 mld in 5 anni.
La revisione e la trasparenza di tutti i costi, anche degli attuali costi standard. La lotta senza quartiere alla corruzione, che è possibile e a portata di mano. Una cura massiccia di e-health per spendere meno e meglio. Un management scelto per le sua professionalità e non asservito alla politica e ai partiti. E una spuntatina d’unghie al potere regionale, riportando la barra al centro, con un’Agenzia nazionale che garantisca trasparenza, confronti e concorrenza tra pubblico e privato, monitoraggi costanti e un universalismo effettivo da nord a sud. Cinque carte per vincere (e risparmiare) al tavolo della spesa sanitaria. Per cambiare il dna del Ssn e salvare, migliorando la qualità dei servizi. Fino a far risparmiare il 20% ad asl e ospedali: 22 mld in meno in 5 anni. La sfida per fare dappertutto del Ssn una casa di vetro capace di coniugare buona (e minore) spesa e servizi all’altezza, arriva dal “Rapporto Glocus”. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dibattiti-e-idee/2014-11-12/anteprima-sanita-rapporto-glocus-103602.php?uuid=AboQx4cK

Dalla Newsletter del 14 novembre 2014
“Tutto Lea”: la mappa e i risultati di un’Italia ancora divisa a metà I Livelli essenziali di assistenza 13 anni dopo. Come si sono evoluti nelle Regioni, come il loro andamento è stato influenzato dal trend economico e dal federalismo sanitario. Sul sito del ministero della Salute, a cura dell’Ufficio IV della Dg Programmazione sanitaria, è pubblicata per la prima volta un’analisi sull’andamento dei singoli indicatori di monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza, con l’obiettivo di comprendere come le cure siano effettivamente garantite nei diversi contesti regionali e in che modo la differenziazione interregionale evolva nel periodo 2001-2012 rispetto agli specifici livelli di assistenza monitorati. In particolare, la monografia riporta la metodologia utilizzata e i risultati regionali specifici per ogni indicatore di monitoraggio dei Lea nel periodo 2001-2012, rappresentati attraverso 649 grafici fruibili attraverso una mappa interattiva e le relative tabelle (formato xls e formato ods) con i dati di ogni singolo indicatore. Per facilitare l’interpretazione dei dati, nel documento viene anche fornita una guida alla lettura degli indicatori (pdf). L’analisi parte dal set di indicatori della griglia Lea utilizzato nel corso dell’anno di Verifica adempimenti 2012 (vedi documento “Adempimento mantenimento dell’erogazione dei LEA - anno 2012”) e conferma l’estrema variabilità regionale. http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2014-11-13/tutto-mappa-risultati-unitalia-121849.php?uuid=AbgDwQdK

Dalla Newsletter del 15 novembre 2014
Sigaretta elettronica, i risultati del primo studio Iss: aiuta a smettere di fumare.
Saranno presentati domani a Torino, nell’ambito del convegno Sitab, i risultati del primo studio clinico sull’e-cig, condotto dall’Istituto superiore di sanità e dal Centro antifumo del S. Giovanni Bosco di Torino che sperimenta l’efficacia dell’uso della sigaretta elettronica nella disassuefazione dall’abitudine al fumo, misurando il dosaggio dei metaboliti della nicotina nei forti fumatori. E non è tutto, perché riduce anche il fattore di rischio respiratorio.
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dibattiti-e-idee/2014-11-14/sigaretta-elettronica-risultati-primo-114635.php?uuid=AbyY5jdK

 Da La voce.info
Dalla Newsletter del 14 novembre 2014
Nascite: meglio un bonus che niente.
Nel 2013 l’Italia ha registrato il più basso numero di nascite dai tempi dell’unificazione del paese. Colpa anche della crisi e del generale clima di sfiducia. In attesa di cambiamenti più strutturali e incisivi, il bonus di 80 euro per i neonati non va bocciato senza appello. Misura da valutare.
http://www.lavoce.info/archives/31292/nascite-bonus-niente/

Dalla Newsletter del 18 novembre 2014
Così gli immigrati aiutano la finanza pubblica inglese.
Il 44 per cento dei cittadini europei ritiene che gli immigrati ricevano di più in trasferimenti pubblici di quanto contribuiscano in tasse. Ma sono timori ingiustificati, almeno per quanto riguarda la Gran Bretagna. Il contributo netto di migranti più giovani e più istruiti degli inglesi.
http://www.lavoce.info/archives/31519/cosi-gli-immigrati-aiutano-finanza-pubblica-inglese/

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