Block Notes n. 22, novembre2014

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle agenzie di stampa nazionali.
Salute globale e ricerca sui sistemi sanitari: un’agenda contesa
TTIP e dintorni. Il liberismo in sanità: per chi suona la campana
Ebola. Commissione europea stanzia 24,4 mln per la ricerca
Lombardia. Istituto Bruno Leoni: “Il Libro Bianco mette a rischio il modello regionale”
Infermiere di famiglia e comunità. La Lombardia apripista del nuovo ruolo
Censis. Quasi cinque italiani su dieci bocciano i servizi sanitari regionali
Salvaguardare la natura pubblica del Ssn passa per l’eliminazione degli sprechi
Dossier Smi. Quanto costa il lavoro medico. Medici di famiglia in vetta
Rapporto Crea. Al Sud spesa sanitaria procapite fino al 50% più bassa che al Nord
La sanità alla Leopolda. Sei Tavoli dedicati: dalla spesa alla non autosufficienza
Il lavoro in sanità da “valore” è diventato “costo”
Mammografia. Bilancio dello screening: ecco le nuove indicazioni OMS
Speciale. Cinque questioni legate all’integrazione sociosanitaria
Come ricapitalizzare il lavoro in sanità? Trasformando i lavoratori in shareholders
Le diseguaglianze sanitarie in Europa e la posizione critica dell’Italia
“Siamo l’unico Paese che affida la scelta delle cariche agli organismi politici”
Invecchiamento. Nel mondo più di 1 miliardo gli over-60
“La causa del sovraffollamento dei Ps è l’impossibilità di ricoverare nei reparti”.
Italia: “Resta anomalia dei troppi parti cesarei”
Patto salute. Pronta prima bozza del ddl delega su gestione e sviluppo delle risorse umane
Assistenza per disabilità gravi: osservazioni su proposte di legge
Riforma del terzo settore: Osservazioni
Disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza: proposta di Accordo
Sanità: 10° Rapporto dell’Università Tor Vergata di Roma
Istat: reddito e condizioni di vita in Italia. Al Sud maggior rischio povertà
Schizofrenia, disturbi dell’umore e della personalità. Proposta per un Accordo Stato-Regioni
Rifinanziato Fondo per le non autosufficienze con 400 milioni
Sanità: si fa presto a dire “tagliamo la spesa”
Meglio più nidi che bonus. Dossier
Ma i bebè non sono tutti uguali
Ma lo Stato è avaro con i non autosufficienti
I bambini di oggi, contribuenti di domani

Dalle agenzie di stampa nazionali.
 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 24.10.2014.
Primo piano. Illuminiamo la Salute: seminario nazionale della Rete per l’Integrità il 5 e 6 novembre alla Certosa di Avigliana. Programma Nazionale Esiti 2014: valutazioni comparative di efficacia e qualità delle cure nel SSN. Legge 194 relazione al Parlamento: si conferma la tendenza storica alla diminuzione dell’Ivg. Legge stabilità, i testi ufficiali: non tocca fondo sanitario ? i tagli ci sono eccome, e calano i fondi per il sociale.
Malattie Rare: approvato il Piano Nazionale delle malattie rare 2013 – 2016.

 http://www.sossanita.it/piano_mal_rare_13_16_862.html

Interventi. Legge Stabilità, la sanità affonda ma non è colpa degli sprechi. di Federico Spandonaro. Il Patto stracciato e l’idea shock di Rossi. di Gavino Maciocco. Per essere davvero equa la manovra dovrebbe toccare ticket e pensioni più alte. di Enrico Rossi. Medicina generale spinta verso il baratro. Difendere il SSN. di Nicola Preiti. Per rilanciare il servizio sanitario pubblico, più fatti e meno annunci. di Tonino Aceti. Ancora sulla legge 180 bis. di Giovanni Rossi.
Salute globale e ricerca sui sistemi sanitari: un’agenda contesa. di Chiara Bodini.

 http://www.sossanita.it/doc/2014_10_salute_globale_BODINI-signed.pdf

Le news del 31.10.2014.
Primo piano. Legge di stabilità, Chiamparino: Regioni chiedono tavolo tecnico per verificare le loro proposte. X Rapporto Sanità Crea - Università Tor Vergata: investimenti, innovazione, selettività, scelte obbligate per il futuro del SSN. La salute nel mediterraneo: le conclusioni della conferenza di Roma. EveryOne, basta mortalità infantile: la campagna globale di Save the Children. Tagli ai Patronati: tagli ai servizi e ai diritti dei cittadini, appello al Presidente Napolitano. Droghe, eseguire una pena illegittima: per cancellare le pene derivanti dalla Fini Giovanardi dopo la sentenza della Consulta. Salviamo la Salute: le prossime tappe della campagna che attraversa l’Italia.
Interventi. Quell’instabile equilibrio del Patto per la salute. di Nino Cartabellotta. La sanità e il TTIP (trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). di Federico Vola, Sara Barsanti. La malattia dell’inefficienza. di Chiara Saraceno. Terzo settore, innovarsi per affrontare le sfide attuali. di Alessandro Geria. Ma i bebè non sono tutti uguali. di Massimo Baldini. Stili di vita: fondamentali anche nella lotta ai tumori. di Stefania Salmaso. Sulle disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare. di Linda Laura Sabbadini.

TTIP e dintorni. Il liberismo in sanità: per chi suona la campana. di Gavino Maciocco
La crisi economica che dal 2008 sta martellando l’Europa rende sempre più difficile la resistenza nei confronti delle spinte liberiste in sanità perché, come Naomi Klein ha descritto in molte differenti situazioni, quelli che si oppongono al welfare state non sprecano mai una buona crisi. Come si è visto in Spagna, dove nel 2012 è stato abolito il sistema universalistico. Come sta succedendo in Italia, dove il servizio sanitario nazionale viene fatto dissanguare, nell’indifferenza generale.

 http://www.sossanita.it/doc/2014_10_maciocco_TTIP_E_DINTORNI.pdf

Le news dell’11.11.2014.
Primo piano. Legge di stabilità, le audizioni: le valutazioni e le proposte di Regioni, Comuni, Sindacato, Associazioni. Ti stanno tagliando i diritti, firma: la petizione contro i tagli dei patronati, 15 novembre giornata di protesta nazionale. Mettiamoci in gioco: al via una nuova campagna di sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo. Salute Mentale, OPG e diritti Umani: il seminario promosso dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato. Mortalità per parto e infantile: gravidanza e parto causa di morte per 289.000 donne e 1 milione di neonati muoiono nelle prime 24 ore, la campagna Save the Children. Salviamo la Salute: le prossime tappe della campagna che attraversa l’Italia.
Interventi. NHS si cambia in meglio, si spera. di Gavino Maciocco. OPG, bene la Relazione al Parlamento: dimostra che non servono nè proroghe, nè Rems ma più assistenza nel territorio. di Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella, Denise Amerini. Ma lo Stato è avaro con i non autosufficienti. di Massimo Baldini. Nella legge di stabilità nessuna misura per fronteggiare il precariato in sanità.di Massimo Cozza. Le parole della salute mentale. Conversando con Eugenio Borgna. di Anita Eusebi. Welfare e no profit, le nuove sfide per il sindacato. di Pietro Cerrito. Legge di stabilità: il taglio al fondo patronati è un grave attacco ai diritti dei cittadini. di Morena Piccinini.

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter del 23 ottobre 2014.
Ebola. Commissione europea stanzia 24,4 mln per la ricerca. Obiettivo: sviluppare vaccini e cure.
Il finanziamento sarà destinato a cinque progetti, che vanno da una sperimentazione clinica su larga scala di un potenziale vaccino ai test sui composti esistenti nonché su quelli di nuova concezione. Per avviare le attività quanto prima il denaro verrà erogato da Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’UE.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=23975

Dalla Newsletter del 23 ottobre 2014.
Lombardia. Istituto Bruno Leoni: “Il Libro Bianco mette a rischio il modello regionale”.
Lo scorso luglio la Regione ha diffuso un Libro Bianco che dovrebbe definire le linee guida per un aggiornamento del Ssr. Un Policy Paper a cura di Silvio Boccalatte, Fellow dell’Istituto Bruno Leoni. “Le premesse poste dallo stesso Libro Bianco non espongono un quadro tale da legittimare una riforma complessiva, incisiva e rivoluzionaria”.
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=5260343.pdf

Dalla Newsletter del 27 ottobre 2014.
Infermiere di famiglia e comunità. La Lombardia apripista del nuovo ruolo per la professione.
Anticipando le scelte di Governo e Regioni che stanno per definire l’intesa nazionale sulle competenze specialistiche delle professioni sanitarie i rappresentanti della Regione hanno presentato il progetto regionale per il riconoscimento della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità Competenze specialistiche: ecco l’infermiere di famiglia. Un infermiere dedicato alla promozione della salute e alla prevenzione della malattia, alla riabilitazione, all’assistenza ai cronici e ai malati terminali, che gestisce il processo assistenziale, analizza i bisogni di salute della famiglia e della comunità, garantisce la continuità assistenziale. Un infermiere che in Lombardia sta diventando realtà. Mentre nel fine settimana a Roma assessori alla sanità e Governo hanno avviato la discussione per giungere all’intesa Stato-Regioni che formalizzerà definitivamente il nuovo percorso delle competenze specialistiche della professione infermieristica e delle professioni sanitarie e hanno dato il via al tavolo previsto dal nuovo Patto per la salute per ridisegnare nel complesso i ruoli di tutto il personale sanitario, al Pirellone di Milano i Collegi Ipasvi della Lombardia (Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese) e i rappresentanti della Regione hanno presentato il progetto regionale per il riconoscimento della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità “quale risorsa per un reale sviluppo del territorio a favore dei bisogni assistenziali della popolazione e per una gestione ottimale” – anche dal punto di vista economico con una gestione ottimale delle risorse – dei servizi sul territorio.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24024

Censis. Quasi cinque italiani su dieci bocciano i servizi sanitari regionali. Colpa delle liste d’attesa.
E la percentuale degli insoddisfatti sale soprattutto al Sud. Per il 45% degli italiani il ticket è una tassa iniqua e per il 35% i farmaci garantiti dal Ssn sono insufficienti Gli Italiani sono anche sempre più informati, ma rassegnati al “fai da te”. È quanto emerge dal Monitor Biomedico 2014 presentato oggi a Roma. http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24028

Salvaguardare la natura pubblica del Ssn passa per l’eliminazione degli sprechi.
Secondo Spandonaro, i limiti economici debbono per forza limitare qualcosa e qualcuno, la possibilità ammessa dal pensiero moderno che essi possano trasformarsi cambiamento per lui non esiste. Ma l’Agenas sostiene che esistono 6mld di sprechi tra frodi e abusi: se questo è vero, il ragionamento è invalidato.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24037

Dalla Newsletter del 28 ottobre 2014.
Dossier Smi. Quanto costa il lavoro medico. Medici di famiglia in vetta. Guadagnano il 38% in più degli ospedalieri.
Uno studio presentato all’ultimo congresso dello Smi svela le retribuzioni medie annue dei camici bianchi italiani. Con non poche sorprese. Se un medico di medicina generale percepisce in media 60,7 euro l’ora, il collega dirigente ospedaliero non arriva a 38 euro. Per scendere ai 24 euro orari della guardia medica. Ma non basta, il costo dei medici rapportato al numero di abitanti, varia anche da Regione a Regione.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24062
Link alle tabelle: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4913967.pdf

Dalla Newsletter del 29 ottobre 2014.
Rapporto Crea. Al Sud spesa sanitaria procapite fino al 50% più bassa che al Nord. Rischio razionamento per farmaci innovativi.
Smentito il luogo comune che vedrebbe un Nord sanitario efficiente e parsimonioso e un Sud spendaccione e inefficiente, almeno per quest’ultimo dato. Enorme anche il gap tra Italia e Paesi EU14: spendiamo il 25,2% in meno. I nuovi farmaci di fatto razionati per ritardi nelle autorizzazioni al rimborso e così ne usufruiamo molto meno degli altri Paesi UE.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24067
Il rapporto in sintesi: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=680790.pdf

Dalla Newsletter del 30 ottobre 2014
La sanità alla Leopolda. Sei Tavoli dedicati: dalla spesa alla non autosufficienza.
Nella due giorni di Renzi, ampio spazio dedicato alle tematiche sanitarie. Ma ad oggi è disponibile un solo documento, quello “Per una sanità più equa e solidale: tagli agli sprechi e tutela dei servizi”, coordinato da Federico Gelli. “Più programmazione per eliminare gli sprechi senza tagliare i servizi”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=24089
Link al documento: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4107875.pdf

Dalla Newsletter del 31 ottobre 2014.
Il lavoro in sanità da “valore” è diventato “costo”. Di Ivan Cavicchi
La questione politica è che se non ribaltiamo il costo del lavoro in valore del lavoro, non c’è futuro. Ma non si può passare dal costo al valore, senza prima ripensare il lavoro. Per produrre qualcosa di diverso rispetto a quello che si produce ora è necessario che il lavoro esca dalla prigione dell’invarianza e della regressività. Bisogna prendersi la responsabilità di fare proposte.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24107

Dalla Newsletter del 1° novembre 2014.
Mammografia. Bilancio dello screening: ecco le nuove indicazioni OMS.
In un nuovo position paper l’OMS analizza il “bilancio tra benefici e danni” dello screening mammografico, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce e del controllo. Complessivamente, tale screening riduce del 20% la mortalità associata al cancro della mammella. Ad oggi oltre il 30% di tutti i tumori potrebbe essere prevenuto. Il tumore del seno è uno dei più diffusi e più aggressivi per le donne.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=24122

Dalla Newsletter del 3 novembre 2014.
Speciale. Cinque questioni legate all’integrazione sociosanitaria
Parlare di integrazione oggi vuol dire proporre strade rinnovate che accettano la vera complessità dell’obiettivo e chiedono a tutte le parti in gioco di cedere una parte della propria indipendente sovranità per costruire i luoghi e gli strumenti comuni dell’integrazione. E’ necessario organizzare la governance del sistema sociosanitario territoriale attraverso una serie di azioni strutturali.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24139

Come ricapitalizzare il lavoro in sanità? Trasformando i lavoratori in shareholders.
L’idea è di andare oltre il lavoro dipendente o convenzionato ed entrare nella logica di una nuova specie di “operatore azionista”. In quanto shareoldern i lavoratori della sanità considerano il lavoro come un loro capitale che dovranno valorizzare il più possibile. Anche il management dovrà essere distribuito in modo diverso e con pesi diversi, tra direttori generali e operatori.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24134

Dalla Newsletter del 5 novembre 2014.
Le diseguaglianze sanitarie in Europa e la posizione critica dell’Italia.
In Italia il blocco del turnover, il precariato, la mancanza di una vera politica di formazione professionale continua, la forte difficoltà a raggiungere una vera autonomia professionale, la struttura ottusamente burocratica, lo spreco di risorse sotto forma di inefficienze amministrative, quando non corruttive, spiegano una perdita di quota nella classifica dei sistemi sanitari.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=24172

Corruzione in sanità. Cantone: “Siamo l’unico Paese che affida la scelta delle cariche agli organismi politici”.
Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, in un convegno alla Cattolica di Roma, ha osservato. “Fatti passi in avanti, ma sono ancora pochi se si continua a chiedere quale tessera di partito ha quel primario o quel direttore generale o direttore amministrativo”. Bevere, direttore generale Agenas, suggerisce. “Rafforzare senso di appartenenza del personale alla sanità”.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=24186

Dalla Newsletter del 6 novembre 2014.
Invecchiamento. Nel mondo più di 1 miliardo gli over-60. OMS: “Invecchiare bene priorità globale”. Ecco come
Una sfida sia a livello sanitario che a livello sociale, quella di individuare strategie efficaci per migliorare la salute e la qualità di vita delle persone con più di 60 anni. Una ‘Serie’ di studi su The Lancet e l’OMS affrontano l’argomento. L’obiettivo è una popolazione più sana, più felice e più produttiva.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=24190

Dalla Newsletter del 9 novembre 2014.
Emergenza urgenza. Simeu: “La causa del sovraffollamento dei Ps è l’impossibilità di ricoverare nei reparti”.
E non i codici bianchi. Tre accessi su dieci sono inappropriati, ma impegnano meno del 15% delle ore totali, mentre i casi più gravi restano molto di più in pronto soccorso, con aumento proporzionale dell’impegno del personale e conseguente rallentamento della presa in carico dei nuovi arrivi.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=24247

Paese che vai, sanità che trovi. Studio OCSE sulle disomogenità dell’assistenza sanitaria. Italia: “Resta anomalia dei troppi parti cesarei”.
I livelli di assistenza sanitaria cambiano notevolmente da Paese a Paese e, all’interno del singolo paese, fra le regioni. Le maggiori variazioni riguardano gli interventi cardiaci. In Italia, si rileva un’elevata disomogeneità rispetto al ricorso al parto cesareo. OCSE: “Nonostante sforzi attuati, ancora necessarie terapie mirate per ridurre il numero di parti cesarei”. Anche l’isterectomia sotto attenzione.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=24248

Dalla Newsletter del 10 novembre 2014.
Patto salute. Pronta prima bozza del ddl delega su gestione e sviluppo delle risorse umane. Tutte le novità per il personale Ssn. Dai requisiti di accesso alla carriera dei dirigenti. Requisiti d’accesso per il personale del Servizio sanitario nazionale, riforma degli ordinamenti didattici, disciplina della carriera della dirigenza con una distinzione tra carriera professionale e manageriale e stabilizzazione dei precari. Questi i temi affrontati dal Ddl delega su gestione e sviluppo delle risorse umane.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=24270

 Link alla bozza: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=6247061.pdf

 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2589 del 22 ottobre 2014
Assistenza per disabilità gravi: osservazioni su proposte di legge.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione dl 16 ottobre, ha approvato un documento sulle proposte di legge recanti disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare in discussione alla Camera. Un testo che è stato poi illustrato ai Deputati, nel corso di un’audizione alla Commissione affari sociali della Camera, da Lorena Rambaudi, Assessore della regione Liguria e coordinatore della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni. Il documento è stato pubblicato nella sezione Conferenze del sito www.regioni.it.

Da Regioni.it n. 2591 del 24 ottobre 2014
Riforma del terzo settore: Osservazioni.
La Conferenza delle Regioni ha espresso (nel corso della Conferenza Unifica del 16 ottobre) il parere sul Disegno di legge recante: “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”. Il giudizio favorevole è però condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti contenuti in un documento che è stato consegnato al Governo. Il testo integrale è pubblicato nella sezione Conferenze del sito www.regioni.it.

Da Regioni.it n. 2592 del 27 ottobre 2014
Disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza: proposta di Accordo.
La Conferenza delle Regioni del 16 ottobre ha approvato una proposta di accordo, che è stata trasmessa al ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, relativo agli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza. Il documento integrale è stato pubblicato nel sito www.regioni.it.

Da Regioni.it n. 2594 del 29 ottobre 2014
Sanità: 10° Rapporto dell’Università Tor Vergata di Roma.
La spesa sanitaria pro-capite nel nostro Paese è sotto la media europea, anzi aumentano le differenze economiche. Lo rileva l’ultimo Rapporto dell’Università di ‘Tor Vergata’ dal titolo ‘Investimenti, Innovazione e Selettività: scelte obbligate per il futuro del Ssn’. “Il gap fra la spesa pro-capite italiana e i Paesi EU14, afferma infatti la ricerca dell’Università di Tor Vergata, continua ad allargarsi ad un ritmo piuttosto impressionante: nell’ultimo anno rispetto al 2002 si è allargato del 5,7%, arrivando così al 25,2%”. La forbice diventa ancor più “drammatica” se si considera la spesa per gli over 65 (il 34,9% rispetto ai Paesi della zona Euro). Le Regioni settentrionali hanno un gap verso EU14 del 20,1%, “mentre in quelle meridionali il divario esplode raggiungendo il 33,3%”. E fra la Valle d’Aosta e la Campania il differenziale di spesa è del 48,3%. Altro dato interessante è quello relativo al fatto che in Italia, dal 2005 al 2012, il disavanzo in sanità si è ridotto di circa l’80%. Grazie ai Piani di rientro il disavanzo nazionale è infatti calato del 79,5%, passando da 5,8 mld a 1,2 mld. Rispetto ai servizi per gli anziani, solo una regione, l’Emilia Romagna, supera il tetto del 10% di anziani over 65 assistiti a domicilio. In ben 11 regioni (Valle d’Aosta, Bolzano, Toscana, Piemonte, Puglia, Campania, Marche, Calabria, Liguria, Trento, Molise) questa percentuale scende sotto il 4%. Inoltre il 10° Rapporto Sanità dell’Università Tor Vergata di Roma, elaborato dai ricercatori del Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità (Crea), evidenzia anche come per la non-autosufficienza si sono spesi nel 2012 circa 27,7 miliardi, di cui il 28,5% per prestazioni sanitarie e il resto per quelle sociali. La spesa privata è di circa il 7,7%. Dal Rapporto emerge che le cinque Regioni con maggiore disavanzo (P.A. di Trento, P.A. di Bolzano, Liguria, Lazio, Sardegna) producono oltre l’81% del disavanzo complessivo. Tra le proposte avanzate nel Rapporto c’è quella che prevede “l’opportunità di avere un quarto Lea per la prevenzione, estrapolandolo dall’assistenza collettiva, in modo da garantire che ci sia un vincolo di destinazione delle risorse e una possibilità di controllo sulla destinazione degli investimenti (urgentissimi in tema di stili di vita e prevenzione primaria)”. A questo deve seguire “la riforma strutturale, e in una logica selettiva, delle esenzioni e delle compartecipazioni, garantendo l’esenzione solo alle famiglie in assoluto più fragili ed estendendo la compartecipazione a tutte le prestazioni, diversificandola in base alla condizione economica”.

Da Regioni.it n. 2595 del 30 ottobre 2014
Istat: reddito e condizioni di vita in Italia. Al Sud maggior rischio povertà.
Sempre più poveri in Italia. Il 28,4% delle persone è a rischio povertà o esclusione sociale. È quanto emerge dall’indagine Istat ‘su reddito e condizioni di vita’ nel 2013. Cala ancora il dato rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2012, l’indicatore diminuisce di 1,5 punti. Il rischio povertà o esclusione diminuisce tra gli anziani soli, (dal 38,0% al 32,2%), ma c’è stato un peggioramento tra le famiglie con tre o più figli: dal 39,8% si sale al 43,7%. Il rischio di povertà o esclusione sociale mostra la diminuzione più accentuata al Centro e al Nord (-7,7% e -5,9% rispettivamente), mentre nel Mezzogiorno, dove si registra una diminuzione del 3,7%, il valore si attesta al 46,2% (più che doppio rispetto al resto del Paese). La diminuzione della grave deprivazione, rispetto al 2012, è determinata dalla riduzione della quota di individui in famiglie che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 16,8% al 14,2%), di coloro che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 42,5% al 40,3%) o non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (dal 21,2% al 19,1%). Oltre che nel Sud e nelle Isole, valori elevati dell’indicatore si osservano tra le famiglie numerose (39,8%), con un solo percettore (46,1%), con fonte di reddito principale proveniente da pensione o altri trasferimenti (34,9%) e tra quelle con altri redditi non provenienti da attività lavorativa (56,5%); è inoltre più elevato tra le famiglie con reddito principale da lavoro autonomo (30,3%) rispetto a quelle con reddito da lavoro dipendente (22,3%). Il reddito mediano delle famiglie che vivono nel Mezzogiorno è pari al 74% di quello delle famiglie residenti al Nord (per il Centro il valore sale al 96%). Il 20% più ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,7% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta il 7,9%.

Da Regioni.it n. 2596 del 31 ottobre 2014
Schizofrenia, disturbi dell’umore e della personalità: percorsi di cura. Proposta per un Accordo Stato-Regioni.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 16 ottobre, ha approvato una “proposta di accordo”, che poi dovrà essere recepita in Conferenza Stato-Regioni, per definire i percorsi di cura che vanno seguiti nei dipartimenti di salute mentale nei casi di disturbi schizofrenici, disturbi dell’umore e disturbi gravi della personalità. Il documento integrale di circa 120 pagine è stato pubblicato nella sezione “Conferenze del sito www.regioni.it.

Da Regioni.it n. 2600 del 6 novembre 2014
Rifinanziato Fondo per le non autosufficienze con 400 milioni.
Il Fondo per le politiche sociali è stato rifinanziato, in particolare è previsto uno stanziamento di 400 milioni per il Fondo per le non autosufficienze. È l’impegno del Governo, anche dopo aver ricevuto alcuni rappresentanti delle associazioni dei disabili. Infatti a seguito di questi incontri, il Sottosegretario Delrio ed il Ministro Poletti, spiega una nota di Palazzo Chigi, “dopo aver ribadito che con questa legge di stabilità il fondo per le non autosufficienze viene reso strutturale, e quindi nei prossimi anni non si dovrà ogni volta ripartire da zero come è finora avvenuto”. C’è anche l’impegno da parte del Governo di “partire dalle linee di lavoro per l’attuazione del piano di azione biennale”.

 Da La voce.info
Dalla Newsletter del 10.10.2014
Sanità: si fa presto a dire “tagliamo la spesa”.
È davvero possibile tagliare la spesa sanitaria senza compromettere i servizi erogati ai cittadini? Negli ultimi anni si è fatto ricorso a diversi strumenti, ma sono mancate le azioni strutturali e la capacità di investire sui processi di cambiamento e le competenze dei funzionari pubblici.

http://www.lavoce.info/archives/30339/sanita-tagliare-spesa-esercizio-complesso/

Dalla Newsletter del 21.10.2014
Meglio più nidi che bonus. Dossier
Il bonus bebè di 80 euro previsto dalla legge di Stabilità serve davvero a rafforzare le politiche per la famiglia? Un investimento sui nidi pubblici avrebbe effetti maggiori dei sussidi monetari. Bene che l’Italia segua l’esempio degli altri paesi europei.
http://www.lavoce.info/archives/30799/nidi-bonus-bebe/ Link al dossier:

http://www.lavoce.info/wp-content/uploads/2014/10/dossier-bebè-completo-.pdf

Dalla Newsletter del 24.10.2014
Ma i bebè non sono tutti uguali.
Quasi tutti i bambini sotto i tre anni potrebbero ricevere il bonus di 80 euro. Sussidi uniformi possono avere un ruolo importante, ma solo se il sistema prevede altre misure contro il rischio di povertà. Oggi in Italia non è così. In ogni caso, meglio diminuire o azzerare le rette dei nidi.
http://www.lavoce.info/archives/30689/80-euro-a-neomamme-tolgono-risorse-a-misure-contro-poverta/

Dalla Newsletter del 31.10.2014
Ma lo Stato è avaro con i non autosufficienti. di Massimo Baldini
Al di là delle risorse destinate dalla Legge di stabilità, l’Italia spende poco per le persone invalide e non autosufficienti. E si affida ai trasferimenti monetari, mentre i servizi sono scarsi. Così aumenta la dipendenza dal nucleo familiare ed è più difficile uscire da situazioni di esclusione.
http://www.lavoce.info/archives/30970/se-stato-avaro-non-autosufficienti/

Dalla Newsletter dell’11 novembre 2014
I bambini di oggi, contribuenti di domani.
Perché lo Stato dovrebbe incentivare i genitori ad avere più figli? La ragione è legata al sistema previdenziale e alla capacità contributiva dei futuri adulti. La politica ottimale dunque si compone di un insieme di misure bilanciate in modo tale da ottenere il miglior risultato complessivo.
http://www.lavoce.info/archives/31228/i-bambini-oggi-contribuenti-domani/

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