Block Notes n. 18, ottobre2014

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle agenzie di stampa regionali.
Operazione zero ticket? Un flop
Maroni: per me fondamentale confronto con sindacato e parti sociali
Lombardia. Operazione ticket, nessun flop: 2014 riduzione di 2mil.
Mantovani: più sicurezza per i punti nascita

Dalle agenzie di stampa nazionali.
Gli effetti della crisi sul sistema sanitario
Riforma del Terzo Settore: il Disegno di Legge, la relazione
La mortalità riconducibile ai servizi sanitari e disuguaglianze di salute in Italia
Il sistema sanitario tedesco
Oms. Salute 2020. Un modello di politica europea
Monitor 36 sul Patto per la Salute
Nota aggiornamento DEF 2014
Passi d’Argento. Dati nazionali
Cancro alla mammella: la survey della Commissione europea
Suicidi: il primo report Oms
Il fenomeno suicidario in Italia
Ebola in Africa
Prevenzione algologica
Politiche sanitarie. Strategia europea Health 2020
Consumo di antibiotici
Giornata mondiale del “Cuore”: Oms evidenzia troppo consumo sale
Rapporto PIT salute: cittadini in fuga dal Servizio sanitario

1. Dalle agenzie di stampa regionali.
 Da “Settegiorni PD”, newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale
È uscito il n. 285, del 3 ottobre 2014
Operazione zero ticket? Un flop.
Nei cinque mesi di applicazione i lombardi hanno pagato quasi 2 milioni in più. Il presidente della Regione Lombardia è tornato lunedì scorso ad annunciare l’intenzione di cancellare i ticket sanitari regionali, con un primo intervento nel 2015. Intanto, però, la prima manovra fatta dall’amministrazione Maroni sui ticket farmaceutici, in vigore da aprile 2014, si sta dimostrando un flop. Al momento della presentazione dell’intervento Maroni spiegò che la Regione avrebbe investito 40 milioni di euro per cancellare i ticket farmaceutici a 800mila lombardi (su 10 milioni). Fu anche lanciata la campagna di comunicazione “zero ticket”, con affissioni di manifesti in tutte le città lombarde, per il costo dichiarato di 200mila euro a carico dei contribuenti. Nei fatti, la Regione estendeva l’esenzione del ticket farmaceutico per gli anziani over65 poco abbienti, spostando il limite di reddito massimo da 11 a 18mila euro. Alla luce dei dati ufficiali, su ormai cinque mesi di applicazione, i numeri danno torto alla Regione. Da aprile ad agosto l’ammontare dei ticket pagati dai lombardi non solo non è diminuito, ma è addirittura cresciuto. Nei cinque mesi i lombardi hanno pagato circa 2 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%), quando la misura non era in atto. E se i cittadini hanno pagato di più, la Regione ha invece risparmiato, perché la spesa farmaceutica complessiva (quanto Palazzo Pirelli deve alle farmacie per i farmaci acquistati dai lombardi) è sostanzialmente diminuita per oltre 25 milioni di euro, grazie soprattutto alla maggior diffusione dei farmaci generici. Per la regione c’è dunque un guadagno netto, l’esatto contrario di quanto prospettato. Leggi l’art. con le tabelle relative ai ticket pagati in ogni provincia: http://www.pdregionelombardia.it/novita7ggdettaglio.asp?ID=7750

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 1° ottobre 2014
Maroni: per me fondamentale confronto con sindacato e parti sociali.
“Con il sindacato ho voluto un confronto costante perché è utile, perché mi aiuta a governare meglio e serve a risolvere i problemi, per questo ho voluto che anche nella riforma per noi più importante, quella della sanità, il sindacato fosse il nostro primo interlocutore, perché rappresenta non solo i lavoratori del comparto ma anche i cittadini. E l’avviso comune che abbiamo siglato ci consentirà di scrivere questa riforma mettendo come punto di rifermento fondamentale i cittadini e i lavoratori e in questo il sindacato ci ha dato una grossa mano”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 2 ottobre 2014
Lombardia. Operazione ticket, nessun flop: 2014 riduzione di 2ml.
“In Regione Lombardia l’importo del ticket da gennaio ad agosto 2014 ha subito una riduzione di oltre 2 milioni di euro e non è aumentato come erroneamente affermato da alcuni Consiglieri Regionali”. È quanto precisa la nota dell’Assessorato alla Salute di Regione Lombardia in risposta ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa. “Ciò che è aumentato, continua la nota, è il differenziale tra la quota pagata dai cittadini per avere il farmaco di marca rispetto a quello equivalente, una situazione che dipende dalla normativa nazionale e non da disposizioni regionali. Se non fosse aumentata tale quota, i cittadini lombardi avrebbero da gennaio ad agosto 2014 pagato circa 7 milioni di euro in meno”. “Le azioni intraprese da Regione Lombardia per la riduzione dei ticket farmaceutici, aggiunge Mario Mantovani, assessore alla Salute di Regione Lombardia, hanno consentito una importante azione di razionalizzazione dei costi per la salute a carico dei lombardi, anche a differenza di altre regioni d’Italia come Emilia Romagna e Toscana, dove si registra un aumento del 4.5% e del 5%. Si conferma pertanto la bontà politica intrapresa dalla Giunta Maroni che mira all’abbattimento dei ticket farmaceutici nei prossimi anni”.

 Da “Lombardia notizie”, notiziario della giunta regionale del 7 ottobre 2014
Mantovani: più sicurezza per i punti nascita.
Aumentare i livelli di sicurezza, migliorare la qualità e l’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita, attraverso un piano riorganizzativo dei punti nascita che interessa le Aziende Ospedaliere di Treviglio, Lecco e Melegnano. È quanto ha deliberato questa mattina la Giunta di Regione Lombardia. Linee d’indirizzo nazionali. Le linee di indirizzo nazionali del 16/12/2010 stabiliscono la razionalizzazione e l’ottimizzazione dei punti nascita con particolare attenzione a quelli che fanno registrare annualmente un numero di parti inferiore a 500. Da qui l’atto odierno che vede direttamente interessati i punti nascita dell’Ospedale Civile San Giovanni Bianco, della G. B. Mangioni Hospital S.p.A. e dell’Ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio che termineranno la loro attività al 31 dicembre 2014. La normativa prevede più parti. Da diversi anni i punti nascita dell’Ospedale Civile San Giovanni Bianco, della G.B. Mangioni Hospital S.p.A. e dell’Ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio registrano un numero di parti inferiore a quello indicato dalla normativa. “Senza aspettare direttive regionali, già i cittadini di questi territori privilegiano da anni altre strutture. Regione Lombardia, spiega Mario Mantovani, alla luce dei dati ufficiali, pertanto da una parte prende atto delle scelte di questi territori, dall’altra vuole valorizzare comunque le singole realtà andando ad incrementare servizi ed opportunità. Il percorso della nascita deve essere adeguatamente supportato, come giustamente richiestoci dai sindaci delle varie comunità interessate”. Più assistenza ambulatoriale per mamme e neonati. “In accordo con la dirigenza di ASL ed AO locali, avvieremo così l’implementazione di attività ambulatoriali e di assistenza per donne e neonati, oltre che il rafforzamento del servizio di continuità assistenziale. Nel caso dell’Ospedale di San Giovanni Bianco provvederemo in particolare al potenziamento di una serie di servizi di pronto soccorso e di emergenza più consoni alle esigenze di un territorio prevalentemente di montagna com’è quello di questa zona della bergamasca”. Su 971 nascite 809 mamme sono andate altrove. Nell’Ospedale Civile ‘San Giovanni Bianco’ dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio, dal 2011 al 2013 si è registrata una continua diminuzione del numero dei parti. Nel 2011 sono stati 216; nel 2012 sono stati 180; nel 2013 sono stati 162. In particolare nel 2013 sono stati 971 i nuovi nati da parte di residenti nei comuni che insistono territorialmente sull’Ospedale di San Giovanni Bianco. Solo 162 le famiglie che hanno scelto questa struttura. 809 parti sono avvenuti altrove. Con la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale è stata accolta la proposta dell’ASL di Bergamo relativamente alla riorganizzazione del punto nascita dell’Ospedale e nel contempo si dà mandato all’Azienda Ospedaliera di procedere agli adeguamenti organizzativi e strutturali previsti: -potenziamento del servizio di anestesia e rianimazione per consentire di far fronte, anche in territorio di montagna, alle emergenze, rendendo più sicuro il Pronto Soccorso con la previsione di un affiancamento h24 di un anestesista al medico di turno; -potenziamento dell’offerta dei servizi ambulatoriali per la diagnostica in gravidanza, l’ecografia ostetrica e ginecologica, la diagnosi preventiva in ambito ginecologico; -potenziamento della diagnostica invasiva e della piccola chirurgia ginecologica. G. B. Mangioni hospital di Lecco. Presso il punto nascita della G. B. Mangioni Hospital di Lecco si registra una media parti inferiore ai 500 anno con un trend negativo negli ultimi anni. Nel 2011 sono stati 469; nel 2012 sono stati 443; nel 2013 sono stati 441. In particolare nel 2013 sono stati 816 i nuovi nati da parte di residenti nei comuni che insistono territorialmente su questo ospedale. Solo 441 i parti avvenuti all’interno della G.B Mangioni Hospital. Altri 375 parti sono avvenuti altrove. La delibera di oggi ha conferito all’ASL di Lecco il mandato di procedere agli adeguamenti organizzativi e strutturali, con particolare riferimento alle attività ambulatoriali al fine di mantenere elevato il livello di assistenza offerto ai cittadini, assicurare il potenziamento delle attività tese a garantire la continuità assistenziale, oltre ad un’attività di monitoraggio che consenta un puntale adeguamento dei punti nascita limitrofi coerente a criteri di sicurezza. Unica unità al S. Maria delle Stelle. Il provvedimento della Giunta prevede anche la riorganizzazione complessiva dei punti nascita dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano, con la concentrazione in unico punto delle attività attualmente svolte presso i due presidi Uboldo a Cernusco sul Naviglio e S. Maria delle Stelle a Melzo. La costituzione di un’unica unità organizzativa presso l’Ospedale ‘S. Maria delle Stelle’ a Melzo è fortemente favorita dagli elevati standard garantiti da questa struttura sanitaria. In quest’ottica si colloca, quindi, la decisione di potenziare le attività di tale presidio al fine di incrementarne ulteriormente l’attrattività per il territorio. La Giunta regionale ha quindi autorizzato l’Azienda Ospedaliera di Melegnano di procedere all’adeguamento delle attività ambulatoriali dei presidi di Cernusco sul Naviglio e Melzo, così da mantenere l’elevato livello di assistenza offerto alle donne ed ai neonati; -di potenziare le attività finalizzate alla continuità assistenziale ospedale/territorio; -di consolidare ulteriormente le attività ambulatoriali presso il presidio di Melzo al fine di incrementare l’indice di attrazione ed il numero di parti all’anno.

2. Dalle agenzie di stampa nazionali.
 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 12.9.2014.
Primo piano. Ancora tagli alla Salute ? Rivolta di Regioni e Sindacati, “quasi” smentita del Governo. Giù le mani dal Fondo Sanitario: Cittadinanzattiva su spending review, non sia come in passato. Salviamo la Salute: attraversa l’Italia, le prime tappe di una campagna lunga un anno. Prevenzione e controllo Influenza: le raccomandazioni per la stagione 2014-2015. Un altro anno di blocco dei contratti ?: inaccettabile, per Cgil, Cisl, Uil è mobilitazione. Illuminiamo la Salute: seminario nazionale della Rete per l’Integrità il 5 e 6 novembre alla Certosa di Avigliana. Oecd Health Statistics 2014: spesa sanitaria comincia a salire ma rimane debole in Europa. Prevenzione suicidi: primo rapporto OMS, il 75% dei suicidi si verifica nei Paesi a basso e medio reddito.
Interventi. La salute al centro dell’agenda post 2015. di Osservatorio Italiano sulla Salute globale. Il Grillo microbiologico. di Gavino Maciocco. Standard ospedalieri, il regolamento non riforma l’ospedale ma lo “deospedalizza”. di Ivan Cavicchi.
Gli effetti della crisi sul sistema sanitario. di Ettore Jorio:

 http://www.sossanita.it/doc/2014_09_Jorio_effetti_crisi.pdf

Riforma del Terzo Settore: il Disegno di Legge, Relazione illustrativa, analisi tecnica, analisi impatto della regolamentazione: http://www.sossanita.it/3_settore_rif_ddl_camera_751.html

Le news del 25.9.2014.
Primo piano. #Pubblico6Tu, 8 novembre manifestazione nazionale: per difendere i servizi pubblici dei cittadini e il salario dei lavoratori. Fecondazione eterologa: Conferenza delle Regioni fissa tariffa unica, con ticket da 400 a 600 euro, ma in Emilia Romagna sarà gratuita mentre in Lombardia i cittadini pagheranno il costo integrale. Cento città contro il dolore: dall’Italia all’Australia “no alla sofferenza inutile”. Ancora tagli alla Salute ? dopo la rivolta di Regioni e Sindacati (forse) no ma Lorenzin “reclama” 900 milioni di risparmio entro l’anno (e nuovo sistema ticket). PIT Salute 2014 (sanità) in cerca di cure: il Tribunale dei Diritti del Malato presenta il XVII Rapporto.
Interventi. La drug policy che funziona. di Giorgio Bignami. Relazione al Parlamento sulle dipendenze, impostazione troppo simile a quella del duo Giovanardi-Serpelloni. di Riccardo De Facci. Chi è condizionato dalla sofferenza e dalla malattia non è un uomo libero. di Carlo Fiordaliso. Chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari: superare ritardi e incongruenze. di Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella. Il ventennale delle professioni sanitarie. di Saverio Proia.
La mortalità riconducibile ai servizi sanitari e disuguaglianze di salute in Italia. di Maria Pia Fantini, Jacopo Lenzi. Da Salute internazionale.it
L’OCSE ha introdotto la mortalità riconducibile ai servizi sanitari tra le misure più importanti per la valutazione della performance dei sistemi sanitari. In Italia i decessi riconducibili ai servizi sanitari contribuiscono fortemente alle disuguaglianze tra Nord, Centro e Sud nei livelli di mortalità per tutte le cause della popolazione con età inferiore a 75 anni.
http://www.sossanita.it/doc/2014_09_DISUGsaluteMORTALITA-signed.pdf

Approfondimenti. Riforma del Terzo Settore: i risultati definitivi della consultazione pubblica. da Ministero LPS. Rapporto Ocse 2014: Ridurre l’alta variabilità dell’assistenza sanitaria in Italia. da Ocse.
Il sistema sanitario tedesco (di Ilaria Bellini). da salute internazionale.info.
La Germania spende molto per la sanità, ma più ancora produce un’enorme quantità di servizi, con un basso livello di spesa diretta da parte dei pazienti. Ciò dimostra che ci troviamo di fronte a un sistema tecnicamente efficiente. Ma non è tutto oro quello che riluce.
http://www.sossanita.it/doc/2014_09_SIST_saniTEDESCO_Bellini-signed.pdf

Le news del 3.10.2014.
Primo piano. Nota aggiornamento DEF 2014: severo peggioramento economico, revisione al ribasso previsione Pil. Salute 2020 OMS: migliorare la salute della popolazione e ridurre le disuguaglianze con una governance partecipata. PIT Salute 2014 (sanità) in cerca di cure: troppi ticket e liste di attesa, XVII Rapporto del Tribunale dei Diritti del Malato.
Interventi. Cina una transizione difficile. di Gavino Macciocco. Il piano di azione 2014-2016 sul bere dei giovani e sul binge drinking. di Emanuele Scafato. Scontro sul lavoro anche in Sanità. La protesta dovrebbe assumere la forma della disobbedienza. di Ivan Cavicchi. La Corte Costituzionale e le farmacie. di Nicola C. Salerno.
Approfondimenti. Epidemia da virus Ebola in Africa occidentale, aggiornamento al 1 ottobre 2014. da Epicentro/ISS. Dall’Europa un action plan contro l’abuso di alcol tra i giovani. da Epicentro/Iss. Dossier gestione associata Servizi Sociali. da Grusol.

Oms. Salute 2020. Un modello di politica europea a sostegno di un’azione trasversale al governo e alla società a favore della salute e del benessere.
La traduzione in italiano dell’ultima edizione della strategia europea Health 2020, pubblicata dall’Oms nel 2013. Il documento OMS si propone di migliorare la salute della popolazione e la ridurre le diseguaglianze, attraverso una leadership e una governance efficaci, fondate sulla partecipazione (partecipatory governance).
Scarica il documento “Salute 2020. Un modello di politica europea a sostegno di un’azione trasversale al governo e alla società a favore della salute e del benessere”:

http://www.sossanita.it/doc/2014_09_SALUTE_2020_OMS-signed.pdf

Il numero della Rivista Monitor 36 dedicato al Patto per la Salute. da Agenas.
È online Monitor 36 la rivista trimestrale di Agenas. In questo numero, il dossier centrale della rivista Focus on è interamente dedicato al Patto per la salute 2014-2016, il cui testo, nella versione integrale, è introdotto, e ampiamente commentato, nelle interviste al Ministro della salute Beatrice Lorenzin e al Presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Nell’editoriale, a firma del Direttore Generale di Agenas Francesco Bevere, viene ripercorso il cammino che ha portato all’Intesa sul Patto, sottolineando il ruolo che l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dovrà avere nel promuovere gli adempimenti previsti dall’Accordo e rendere, quindi, operativo quanto concordato dal Governo e dalle Regioni per rendere più efficiente ed efficace il Ssn, in termini sia di qualità che di costi.
Scarica Monitor n. 36: http://www.sossanita.it/doc/2014_10_Monitor_36.pdf

Nota aggiornamento DEF 2014 (con segnalate le pagine sul welfare) da MEF.

 http://www.sossanita.it/nota_agg_def_2014_812.html


 Da “Epicentro”: www.epicentro.iss.it
Dal n. 537 del 4.9.2014
Virus Ebola in Africa occidentale. Dall’inizio dell’epidemia ad oggi sono stati segnalati all’Oms oltre 3000 casi clinici (sospetti, probabili e confermati) di malattia da virus Ebola e oltre 1500 decessi. Leggi le informazioni sull’epidemia, l’analisi sul rischio d’introduzione del virus nell’Ue e le misure di prevenzione in Italia.
Passi d’Argento. Dati nazionali. Sono disponibili on line i dati nazionali 2012 su abitudine al fumo e depressione della popolazione anziana.
http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/fumo.asp
http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/depressione.asp

Cancro alla mammella: la survey della Commissione europea.
Una panoramica sull’organizzazione del complesso ed eterogeneo percorso legato ai diversi aspetti del cancro della mammella in Europa (organizzazione dei servizi, programmi di screening, sicurezza dei pazienti, controllo di qualità, ecc): è ciò che offre il documento “Report of a European survey on the organisation of breast cancer care services”, pubblicato recentemente dalla Public Health Policy Support Unit della Commissione europea (Ce). Il documento rappresenta una risorsa utile per chi si occupa di sanità pubblica a livello nazionale e internazionale, riportando i dati riferiti volontariamente da 25 Paesi europei (su 30 Stati contattati). Il report evidenza una chiara disomogeneità all’interno dell’Europa per quanto riguarda i sistemi sanitari e i modelli di controllo della qualità per il cancro alla mammella e sottolinea l’incoraggiamento della Commissione a sviluppare un modello unico, flessibile e evidence-based di controllo della qualità. Per maggiori informazioni visita il sito della Commissione Europea alla voce “Cancer Policy Support” e scarica il documento completo.
http://www.epicentro.iss.it/temi/tumori/aggiornamenti.asp

Dal n. 538 dell’11.9.2014
Suicidi: il primo report Oms. Con oltre 800 mila decessi l’anno nel mondo, i suicidi si confermano come la seconda causa di morte tra i 15 e i 29 anni. L’Oms pubblica il primo report su questo argomento, analizzando gli interventi nazionali e proponendo strategie per implementare le politiche esistenti. Il commento di Antonella Gigantesco e Angelo Picardi (Iss). http://www.epicentro.iss.it/temi/mentale/OmsSuicidi2014.asp

Dal n. 539 del 18.9.2014
Il fenomeno suicidario in Italia. In termini assoluti in Italia, come nel resto del mondo, la quota maggiore di suicidi si registra tra gli anziani. Tuttavia, in termini relativi, i suicidi sono solo lo 0,2% del totale dei decessi tra gli ultra 70enni, mentre arrivano al 12% tra i giovani (15-29 anni). Alla luce del report Oms sulla prevenzione del suicidio, Monica Vichi e Susanna Conti (Iss) forniscono un’analisi sull’Italia.

 http://www.epicentro.iss.it/temi/mentale/SuicidiItalia2014.asp
Ebola in Africa. Leggi: il punto della situazione sull’epidemia in Africa occidentale e su quella in Congo, le informazioni generali sulla malattia e i dati aggiornati italiani e mondiali.
Ricoveri ospedalieri. Sono 9.842.485 i ricoveri ospedalieri erogati in Italia nel 2013. On line il rapporto annuale sull’attività ospedaliera, pubblicato dal ministero della Salute. http://www.epicentro.iss.it/focus/sdo/sdo.asp

Dal n. 540 del 25.9.2014
Prevenzione algologica. In Italia, sono oltre 1 milione i ragazzi al di sotto dell’età legale che fanno un consumo rischioso di alcol e 1 milione e 200 mila circa se si considerano i giovani sino a 24 anni. Dalla Commissione europea un nuovo action plan sul bere giovanile identifica sei aree su cui intervenire. http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/indice_alcol.asp
Politiche sanitarie. Disponibile sul sito del Dors la traduzione in italiano dell’ultima edizione della strategia europea Health 2020, pubblicata dall’Oms nel 2013.

 http://www.epicentro.iss.it/temi/politiche_sanitarie/aggiornamenti.asp

Dal n. 541 del 2.10.2014
Consumo di antibiotici. Online il terzo rapporto annuale della sorveglianza europea sul consumo di antibiotici (Esac-Net). Il testo fornisce informazioni sui 28 Paesi Ue più Islanda e Norvegia.

 http://www.epicentro.iss.it/focus/resistenza_antibiotici/aggiornamenti.asp

 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2572 del 29 settembre 2014
Giornata mondiale del “Cuore”: Oms evidenzia troppo consumo sale.
Il 29 settembre è la giornata mondiale del “Cuore”. E’ una campagna di comunicazione sanitaria che cerca di evidenziare l’importanza della prevenzione per le malattie cardiovascolari, quindi i pericoli e rischi dovuti a stili di vita sbagliati. L’attenzione quest’anno è dedicata in particolare agli “ambienti che siano salutari per il cuore”. Pertanto l’obiettivo dichiarato è quello di informare la popolazione sui rischi legati alle malattie cardiovascolari, che sono la principale causa di morte, con 17,3 milioni di decessi l’anno in tutto il mondo. Ad esempio consumare meno sale migliora la salute. Sono 4 i principali fattori di rischio: abitudine al fumo, alimentazione non corretta, inattività fisica e abuso di alcol. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha posto l’attenzione sulla prevenzione dal consumo eccessivo di sale, raccomandando anche dove sia diffuso il deficit di sodio l’utilizzo di sali iodati.

http://www.regioni.it/it/show-2572/newsletter.php?id=2065&art=12987&utm_source=emailcampaign1826&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_
campaign=Regioni.it+n.+2572+-+luned%C3%AC+29+settembre+2014

Da Regioni.it n. 2574 del 1° ottobre 2014
Rapporto PIT salute: cittadini in fuga dal Servizio sanitario.
Il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva ha presentato il 30 settembre la 17° edizione del Rapporto Pit Salute “(Sanità) in cerca di cura”. L’analisi dimostra che l’incremento dei costi di molti servizi sanitari unito alla difficoltà di accesso portano molti cittadini a rinunciare alle cure. http://www.regioni.it/it/show-2574/newsletter.php?id=2067&art=12995&utm_source=emailcampaign1828&utm_medium=phpList&utm_content=HTMLemail&utm_

campaign=Regioni.it+n.+2574+-+mercoled%C3%AC+01+ottobre+2014

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