Censis. sanità, il sistema “scricchiola”.

fonte: Da “ASI” n. 24, del 12 giugno 2008

Il Censis ha presentato un’analisi sul welfare italiano: 100mld. di euro, oltre 600.000 dipendenti tra operatori sanitari ed amministrativi la “colossale macchina del Ssn”, una sanità “post-devolution” in cui “si sentono scricchiolii che non possono lasciare indifferenti”. Il Ssn è solo uno degli indicatori di una crisi profonda del welfare che, impastato in regressioni burocratiche e corporativismi, ha esaurito la sua spinta e non è più in grado di fornire una copertura dei bisogni. Il rapporto punta il dito sull’”avarizia” del welfare italiano verso le donne e le famiglie (la spesa sociale è solo l’1%del Pil), sul crescente disagio dei giovani e sui bisogni di una popolazione che invecchia. Il sistema di offerta di servizi e prestazioni è chiaramente asimmetrico rispetto a nuovi bisogni come la non autosufficienza. La permanenza a casa, a carico delle famiglie, di quasi 3 milioni di non autosufficienti è stata sia una necessità per mancanza di alternative, sia una scelta, permessa dalla rivoluzione dell’assistenza low cost delle badanti, il cui numero effettivo è nettamente superiore ai dati ufficiali; stime prudenziali fissano a 700-800.000 le persone che lavorano in famiglia ed a 10 mld. di euro il valore annuale della loro attività. Quello che emerge per il Ssn è, secondo il Censis, “una lunga deriva di erosione dei livelli di tutela raggiunti”, uno scarto tra epidemiologia, con la crescita delle malattie croniche ed il contenuto dell’offerta sanitaria, in termini di strutture e di servizi, il che determina sia inappropriatezza, sia insoddisfazione dei cittadini. Esiste una persistente inadeguatezza organizzativa delle modalità di accesso ai servizi, rappresentata dalle liste di attesa, che nei fatti raziona in modo occulto la domanda sanitaria, smistando una quota importante di utenti verso il privato. Da qui la necessità di migliorare la capacità di fare “triage” e di distinguere tra ciò che ha necessità di risposta sanitaria e ciò che non lo ha.

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