Nel 2006 nati in provetta 7.507 bambini.

fonte: Da “ASI” n. 21, del 22 maggio 2008

E’ stata pubblicata la Relazione 2007 del Ministero della Salute sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, da cui risulta che le percentuali di gravidanze ottenute nel 2006 sono perfettamente sovrapponibili a quelle dell’anno precedente, denotando un mancato incremento, che si registra invece in tutti gli altri Paesi europei. Nel 2006, nei 345 Centri di procreazione medicalmente assistita sono state trattate con tecniche di primo, secondo e terzo livello 52.206 coppie. Sono stati iniziati 70.695 cicli e sono state ottenute 10.608 gravidanze; di queste, 2.500 sono state perse e dalle 8.108 gravidanze monitorate sono nati vivi 7.507 bambini. Dai dati emerge un lieve aumento dei Centri autorizzati all’applicazione delle tecniche di Pma; permane tuttavia un’offerta ancora inadeguata e particolarmente eterogenea sul piano territoriale: nel Sud il ricorso ai centri privati, a carico dei cittadini, è superiore rispetto alle regioni del Nord. Nel 2006 si assiste inoltre ad un aumento, anche se minimo, dell’età delle donne che accedono alle tecniche di Pma, che si riflette negativamente sui risultati delle stesse. La percentuale di gravidanze ottenute decresce infatti al crescere dell’età delle pazienti, con una riduzione di più del 65% per le pazienti con età superiore a 42 anni. La rilevante incidenza di gravidanze gemellari (oltre il 18%) e trigemine (pari al 3,3%) della popolazione femminile più giovane conferma, secondo il ministro Turco, le riflessioni critiche relative al dettato della legge 40.

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