Block Notes n. 14, giugno 2011


Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalla stampa di settore
Lauree sanitarie, lavoro sicuro
Punti nascita, 170 le mini strutture da chiudere

2. Dalle Agenzie di stampa regionali
Sottoscritta l’intesa regionale sulla riorganizzazione del servizio di emergenza 118
Sanità. Accordo con i sindacati per emergenza
Farmaci, Bresciani: più sinergie ricerca-industria

3. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Piani di Rientro sanitari: la CGIL sulla sentenza del TAR Abruzzo
Servizi trasfusionali e banche sangue cordone ombelicale
Sanità, con il federalismo risparmi per 4-5 miliardi
Milano: nuovo reparto di Oncogeriatria
Cedap 2008: l’evento nascita in Italia

4. Links
La voce.info “Concorrenza, il punto debole della sanità di Obama”
Prospettive sociali e sanitarie: http://pss.irs-online.it
Convegno “Disegniamo il welfare di domani”

1. Dalla stampa di settore
Da “Il Sole 24ore Sanità” n. 23, del 14-20 giugno 2011
Lauree sanitarie, lavoro sicuro.
Ad un anno dalla laurea, oltre l’84% dei professionisti della salute (medici e professioni sanitarie non mediche) lavora; la percentuale sale al 91% al Nord ma diminuisce all’81% al Centro ed al 75% al Sud. Sopra la media si collocano Piemonte (93%), Liguria, Veneto e Lombardia (92%), Friuli e Sardegna (91%), Emilia Romagna (89%) e Toscana (84%). Sotto la media si collocano invece Abruzzo (82%), Umbria (80%), Lazio e Sicilia (77%), Puglia (75%), Campania (74%) e Calabria (63%). Nei successivi tre anni di conseguimento del titolo il tasso occupazionale sale al 95%. Al top della classifica tracciata dall’Osservatorio delle professioni sanitarie, ci sono gli infermieri, occupati nel 93% dei casi ad un anno dal diploma, con un rapporto domande/posto di 2,2 dovuto alla grande disponibilità di posti: 16mila circa ogni anno, su un totale di 28mila per tutte le 22 professioni sanitarie. Situazione opposta per le dietiste e le ostetriche, con un tasso occupazionale ad un anno rispettivamente del 63% e del 57%. Il 98,6% dei medici, invece, a tre anni dalla laurea si sta specializzando (la specializzazione è considerata un lavoro retribuito a tempo determinato), ma il 56% ha un lavoro e nel 36,5% dei casi è a tempo indeterminato. Tra le professioni di area sanitaria (28mila profili e circa 9.000 medici) la parola disoccupazione è rara e queste figure professionali battono tutte le altre attività sia nei livelli occupazionali, sia in quelli retributivi.

Da “Il Sole 24ore Sanità” n. 24, del 21-27 giugno 2011
Punti nascita, 170 le mini strutture da chiudere.
I punti nascita che effettuano meno di 500 parti l’anno - e sono quindi da chiudere - sono 170, mentre 182 sono quelli che, con meno di 1.000 parti (121 con meno di 800 e 61 con meno di 1.000), sono da riorganizzare. Secondo il piano sulla sicurezza dei parti del Ministero della Salute, approvato a dicembre dalle Regioni, più della metà dei 562 centri che ogni anno fanno nascere oltre 500.000 bambini sono a rischio. A fornire gli ultimi dati, aggiornati al 2008, è l’ottavo Rapporto Cedap (Certificati di assistenza al parto). Il 67% dei parti si concentra in strutture in cui avvengono almeno 1.000 nascite, mentre il 9,11% avviene in strutture con meno di 500 parti annui. Vi sono però, anche in questo caso, differenze territoriali: nelle regioni del Nord (Emilia Romagna, Veneto e Piemonte) oltre l’85% dei parti avviene in punti nascita di grandi dimensioni (con oltre 1.000 parti), mentre al Sud (Sicilia, Sardegna e Basilicata) oltre il 26% dei parti avviene in strutture con meno di 500 parti l’anno, con una prevalenza di parti nelle strutture con meno di 800 parti (in Sardegna il 51,5%). Si nasce più nel pubblico (88,4%) che nel privato (11,4%). Nel 2008 sono aumentate anche le madri straniere (sono il 16,9%, contro il 15,9% del 2007, sono però il 20% al Centro-Nord ed un quarto in Emilia Romagna). L’età media della madre è di 32,4 anni per le italiane, mentre scende a 28,9 per le straniere; nel caso del primo figlio è di 31 anni per le italiane e 27 per le straniere. Le donne italiane effettuano inoltre troppi esami durante la gravidanza: nell’84,6% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a quattro e nel 73,2% si effettuano più di tre ecografie. La percentuale di donne italiane che effettuano la prima visita oltre la 12° settimana è del 4,4%, mentre è del 16,2% per le donne straniere. Il rapporto sottolinea ancora l’eccessivo ricorso al parto cesareo, che avviene per il 37,8% dei parti, con una differenza: è il 34,8% negli ospedali pubblici ed il 60,5% nelle case di cura accreditate.

2. Dalle Agenzie di stampa regionali
Da Cgil-Cisl-Uil e Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl Lombardia
Comunicato stampa del 15 giugno 2011
Sottoscritta l’intesa regionale sulla riorganizzazione del servizio di emergenza 118”.
“Il 14 giugno 2011 presso la Regione Lombardia è stato sottoscritto tra l’Assessore alla sanità e le Organizzazioni sindacali e di categoria Cgil Cisl Uil Lombardia, un protocollo di intesa sulla riorganizzazione del sistema emergenza/urgenza 118 regionale. Il processo di riorganizzazione del sistema emergenza urgenza, che si pone l’obiettivo di migliorare la programmazione dell’attività di soccorso nel territorio regionale per rendere omogenea l’erogazione del servizio e ridurre i tempi di attesa di intervento, riguarda 297 mezzi di soccorso e coinvolge circa 1500 operatori del SSR e oltre 40.000 tra volontari e dipendenti degli enti ed associazioni del terzo settore. Il progetto di riorganizzazione prevede un incremento di risorse dedicate al sistema, la riorganizzazione delle Centrali Operative di Emergenza Urgenza 118, la revisione delle procedure di assegnazione delle postazioni dei mezzi di soccorso di base, la ridefinizione dei percorsi formativi per il personale medico, infermieristico, e operatori del terzo settore, il potenziamento della infrastruttura tecnologica. Cgil Cisl Uil, Fp Cgil Cisl Fp Uil FPL Lombardia esprimono una valutazione positiva del percorso di confronto realizzato, che ha consentito di condividere importanti obiettivi di efficientamento della programmazione dell’attività di soccorso, attraverso un significativo incremento di risorse nel sistema dell’emergenza, nonché la garanzia dei livelli occupazionali, al fine di qualificare la risposta in riferimento ai bisogni espressi dai cittadini”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 15 giugno 2011
Sanità. Accordo con i sindacati per emergenza.
Il processo di riorganizzazione del sistema emergenza urgenza, avviato sulla base dell’aggiornamento e revisione della normativa di riferimento e in concomitanza con la realizzazione del progetto NUE 112 attivato in fase sperimentale nella provincia di Varese, ha visto nella giornata di ieri un momento di condivisione importante tra Regione Lombardia, nella persona dell’assessore alla sanità Luciano Bresciani, AREU, e Cgil Cisl e Uil regionali, che hanno firmato un documento programmatico basato sulla condivisione di obiettivi e ipotesi organizzative. Il documento rappresenta il primo passo dell’iter di approvazione del progetto nel suo complesso e sarà presentato a breve in Commissione Terza. Il progetto elaborato da AREU e Regione Lombardia si pone l’obiettivo di migliorare la programmazione dell’attività di soccorso nel territorio regionale al fine di rendere più omogenea l’erogazione del servizio e perseguire un ulteriore qualificazione del sistema. Incremento e ridistribuzione dei mezzi di soccorso, revisione dell’attività e dell’organizzazione delle COEU, revisione delle procedure di accreditamento e assegnazione delle postazioni dei mezzi di soccorso di base, ridefinizione dei percorsi formativi per il personale, potenziamento della infrastruttura tecnologica e sviluppo della telemedicina sono i contenuti del progetto in via di approvazione. Assessorato, AREU e Forze sindacali hanno convenuto di proseguire il percorso di condivisione in ambito regionale in riferimento ai temi individuati e di attivare specifici momenti di confronto in ambito territoriale.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 16 giugno 2011
Farmaci, Bresciani: più sinergie ricerca-industria.
E’ necessario trovare un equilibrio tra le diverse esigenze legate al consumo dei farmaci branded o di quelli bioequivalenti. La cura e la tutela del paziente sono al primo posto ma occorre agire in sinergia con l’industria. E’ la convinzione espressa questa mattina dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani nel suo intervento introduttivo al convegno su “Appropriatezza terapeutica nell’era di alta disponibilità di farmaci a brevetto scaduto”. “Il tema del consumo dei farmaci, ha spiegato Bresciani, è di grande importanza e ha riflessi notevoli anche sulla sostenibilità economica. Il dibattito è acceso ma occorre trovare più armonia”. Il punto più importante, secondo l’assessore, è quello dell’appropriatezza: “Regione Lombardia ha il bilancio in pareggio da 8 anni; grazie al lavoro di tutti i professionisti e alla conquista del sapere abbiamo tagliato i costi impropri e vogliamo continuare a farlo, mentre altre Regioni non hanno ancora intrapreso questa strada”. Il tutto però va realizzato in sinergia con il mondo della ricerca e con l’industria. “Una sanità appropriata costa meno, la qualità in sanità costa meno” ha ribadito l’assessore, ricordando la tendenza alla crescita della spesa e il dato secondo cui il 60 % della spesa farmaceutica e il 70 % di quella territoriale è riservata a pazienti con oltre 65 anni di età, ovvero l’area della cronicità. Proprio sul tema della cronicità è stata avviata, il 30 marzo scorso, la sperimentazione in 5 Asl (Milano, Milano 2, Bergamo, Como, Lecco) di un nuovo modello organizzativo per coordinare e integrare i servizi extraospedalieri a favore dei pazienti cronici (con la nascita dei Chronic Related Group). Attraverso una quota di risorse stabilita in anticipo devono essere garantiti con continuità ai pazienti tutti i servizi extraospedalieri necessari per una buona gestione della patologia cronica (prevenzione secondaria, follow up, monitoraggio persistenza terapeutica, specialistica ambulatoriale, protesica, farmaceutica). “La strategia - ha concluso Bresciani - anche in tema di farmaci è fare chiarezza attraverso sperimentazioni da condurre in sinergia con il mondo della ricerca e dell’industria, per arrivare a realizzare azioni di informazione e formazione agli operatori sulla base delle evidenze scientifiche”.

3. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Dalla Cgil: www.cgil.it
13/6/2011. Nota di Vera Lamonica e Stefano Cecconi, inviata al Governo e alla Conferenza delle Regioni su: “Piani di Rientro sanitari: la CGIL sulla sentenza del TAR Abruzzo”.
“La sentenza del TAR Abruzzo del 17 maggio 2011, che annulla parti di tre delibere attuative il piano di rientro sanitario della regione, solleva il problema dei “poteri” dei commissari ad acta e delle garanzie per i cittadini di ricevere l’assistenza sanitaria prevista nei LEA. E potrebbe avere conseguenze in tutte le regioni. Ora sulla sentenza è atteso il pronunciamento del Consiglio di Stato...”. Leggi la nota del Dipartimento Welfare della Cgil nazionale:

http://www.cgil.it/Archivio/Welfare/CGIL_Piani_di_rientro_sanitari_sulla_

Sentenza_TAR_Abruzzo.pdf

Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1818 del 16 giugno 2011.
Servizi trasfusionali e banche sangue cordone ombelicale
Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale gli Accordi Stato-Regioni relativi ai requisiti minimi delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e alle linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale. Link agli accordi:
“Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica”:
http://www.regioni.it/upload/Attivitatrasfusionali170511.pdf
“Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale”.

http://www.regioni.it/upload/Banchesanguecordoneombelicale170511.pdf

Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 18 giugno 2011. Basta Tagli ora Diritti: mobilitazione 23 giugno 2011. Maxi manovra economica: per la Sanità si scrive risparmi si legge tagli. Riappare il trucco dei costi standard per ridurre il finanziamento. Case di Riposo, la Sentenza TAR Veneto: per la retta vale la situazione economica del cittadino assistito (e non dei familiari).
Interventi. Un nuovo rapporto dinamico ed integrato tra professione medica e professione infermieristica, di Saverio Proia. Piani di Rientro sanitari: la CGIL sulla sentenza del TAR Abruzzo, di Vera Lamonica, Stefano Cecconi. Disuguaglianze socio-economiche nell’utilizzo dei servizi di prevenzione, di Gianfranco Damiani, Caterina Bianchi. Lo scandalo degli OPG, di Maria Grazia Giannichedda. Come è possibile fare a meno degli OPG, di Luigi Benevelli
Approfondimenti. Accordo sul Fabbisogno di personale sanitario anno accademico 2011/2012, Conferenza Stato Regioni.

Maxi manovra economica: per la Sanità si scrive risparmi si legge tagli. Riappare il trucco dei costi standard per ridurre il finanziamento.
Sanità, con il federalismo risparmi per 4-5 miliardi. Di Roberto Turno
Non chiamateli tagli. La speranza di cura per mettere in ordine i conti di Asl e ospedali e produrre consistenti risparmi di spesa sanitaria, è affidata a due parole magiche: efficienza e qualità. Che dovranno portare con sé, senza sconti, la lotta agli sprechi. Snodo cruciale saranno i costi standard, che dovrebbero garantire tra i 4 e i 5 miliardi di risparmi. Accompagnando il tutto con altri interventi già in cantiere: dalla stretta sull’acquisto di beni e servizi ai farmaci, dal personale ai ricoveri. Senza tralasciare l’impulso sempre più deciso che sarà dato in prospettiva alla sanità integrativa, verso la quale indirizzare spese di più già ora trascurate dal Ssn, a cominciare da odontoiatria e long term care… (Il sole 24 ore del 9 giugno 2011).
Leggi l’articolo:

http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-06-08/sanita-federalismo-risparmi-miliardi-225827.shtml?uuid=AaCE0HeD&fromSearch

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 16.6.11. L’OMS Europa lancia l’allarme abusi sugli anziani. Un caff per non sentirsi soli. Milano: nuovo reparto di Oncogeriatria. Toscana: la regione premiata dagli anziani.

Milano: nuovo reparto di Oncogeriatria. (Centro Maderna)
Aprirà proprio in questi giorni, presso l’Istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano, il nuovo e innovativo reparto Oncogeriatrico finanziato dalla Regione Lombardia che includerà 27 posti letto accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale. Dopo il Day Hospital di oncologia geriatrica per la somministrazione della chemioterapia antitumorale, avviato dallo stesso istituto lo scorso 1° marzo, è ora la volta di un reparto di degenza che sarà formato da due unità operative: quella di Medicina Oncologica e Geriatrica, e quella di Riabilitazione Generale Geriatrica a indirizzo oncologico. Ad affiancare questo provvedimento, sarà un progetto (“Progetto di continuità assistenziale per pazienti anziani oncologici”) che la fondazione Don Gnocchi ha presentato alla Regione Lombardia, e che prevede l’accompagnamento dei pazienti anziani durante tutte le fasi della malattia oncologica, arrivando a coinvolgere anche i medici di base. Nonostante infatti le statistiche continuino a dimostrare che il rischio di sviluppare un tumore nelle persone con più di 65 anni è circa 40 volte più alto che nelle persone di tra i 20 e i 44 anni di età, pochi sono ancora gli sforzi in termini terapeutici, di riabilitazione e di supporto psicologico e reinserimento nella vita quotidiana indirizzati specificamente a questa particolare fascia della popolazione. (Vita.it, 9 giugno 2011)

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 394 del 16 giugno 2011. Infezioni da Escherichia Coli. Rimane alta l’attenzione per il focolaio di infezioni da E. coli complicate da sindrome emolitico uremica, registrato in Germania e in altri Paesi Ue nelle ultime settimane. Leggi il notiziario. Casi di colera in Ucraina. Le autorità sanitarie ucraine segnalano casi di colera nella città balneare di Mariupol e nella vicina Volnovakha e sperano di limitare la trasmissione attraverso le misure di sicurezza adottate dal governo locale. Sorveglianza degli accessi ai PS. Dodici sindromi sorvegliate con i dati di accesso ai Pronto soccorso trasmessi settimanalmente da 12 Regioni italiane. On line il primo bollettino sulla sorveglianza sindromica degli accessi ai PS. Passi, nuove pubblicazioni. Dati nazionali: nel pool di Asl partecipanti all’indagine 2010, la percentuale delle persone che riferiscono di aver ricevuto una diagnosi di diabete è del 5%. Dati locali: i dati 2007-2010 sul fumo dell’Ausl di Viterbo. Assistenza al parto: rapporto Cedap 2008. Nel 2008, in Italia, l’88,4% dei parti è avvenuto in istituti di cura pubblici, l’11,4% nelle case di cura e lo 0,2% altrove. Lo riferisce il rapporto Cedap 2008. Il documento conferma un ricorso eccessivo al taglio cesareo. Qualità dell’ambiente urbano. Il settimo rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale riunisce i principali indicatori riferiti a 48 tra i maggiori centri urbani del Paese.

Cedap 2008: l’evento nascita in Italia.
Nel 2008, in Italia, l’88,4% dei parti è avvenuto in istituti di cura pubblici, l’11,4% nelle case di cura e lo 0,2% altrove. Il 67,0% delle nascite si è svolto in strutture dove avvengono almeno 1000 parti ogni anno e il 9,11% dei parti ha avuto luogo in strutture che accolgono meno di 500 parti annui. I dati emergono dalla settima edizione del rapporto Cedap (Certificato di assistenza al parto).
La rilevazione 2008, con un totale di 551 punti nascita, presenta una copertura più ampia rispetto agli anni precedenti con il 48% di schede in più rispetto al 2002, un numero di parti pari al 96,6% di quelli rilevati con la scheda di dimissione ospedaliera (Sdo) e un numero di nati vivi pari al 95,8% di quelli registrati presso le anagrafi comunali nello stesso anno. Il rapporto conferma il ricorso eccessivo al taglio cesareo: in media, il 37,8% dei parti avviene per via chirurgica, con notevoli differenze regionali. La percentuale di tagli cesarei è più alta nelle case di cura accreditate (con il 60,5% dei parti contro il 34,8% degli ospedali pubblici) ed è più frequente nelle donne di cittadinanza italiana (39,8%) rispetto a quelle straniere (28,4%)…
Leggi l’articolo: http://www.epicentro.iss.it/temi/materno/cedap2008.asp
Link al rapporto Cedap: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1551_allegato.pdf

4. Links
La voce.info
Concorrenza, il punto debole della sanità di Obama. di Noemi Pace e Laura Zamengo
La corsa alle presidenziali americane del 2012 è già partita. A giocare un ruolo centrale sarà la riforma del sistema sanitario voluta da Obama. Effettiva dal 2014, punta ad ampliare la copertura del rischio sanitario tra la popolazione e parallelamente a contenere i costi crescenti. Vari aspetti sono però ancora da chiarire. Sulla struttura concorrenziale, in particolare. Oggi, il settore assicurativo privato è molto concentrato: i provvedimenti adottati saranno in grado di innestare una maggiore pressione competitiva tra le compagnie assicurative?
Leggi l’articolo: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002361.html

Prospettive sociali e sanitarie: http://pss.irs-online.it/
La rivista Prospettive Sociali e Sanitarie compie 40 anni. In questa occasione ha organizzato per il 29 Settembre prossimo il convegno “Disegniamo il welfare di domani”. Programma:
9.30-13.15 Prima sessione: “Complessità sociale,crisi economica, federalismo: una proposta di riforma, attuale e fattibile”.
Bisogni, diritti, quale politica, Emanuele Ranci Ortigosa (Pss, Irs)
Il federalismo fiscale, Alberto Zanardi (Università di Bologna)
Le risorse, Paolo Bosi (Capp, Università di Modena) e Maria Cecilia Guerra (Capp, Università di Bologna)
Il sistema di governo, Valerio Onida (Presidente emerito della Corte Costituzionale)
La produzione dei servizi e degli interventi sociali e sociosanitari, Francesco Longo (Cergas, Università Bocconi)
14.15-17,30 Seconda sessione: “Prepariamo il Welfare di domani”.
Workshop paralleli con interventi preordinati e dei partecipanti.
La relazione d’aiuto tra nuove domande e cambiamenti possibili. Interventi di Sergio Pasquinelli (Pss, Irs), Ariela Casartelli (formatrice, Irs).
Bisogni complessi e integrazione professionale sociosanitaria e socio educativa. Interventi di Ugo De Ambrogio (Pss, Irs), Dela Ranci (Terre Nuove), Anna Rotondo (Centro di psicologia e AT) Katja Avanzini (Irs, Concass)
Verso una progettazione sociale sostenibile. Interventi di Giorgio Sordelli (consulente, Pss), Valentina Ghetti (Irs)
Maggiori informazioni su: www.irsonline.it - http://pss.irs-online.it/ - pss@irsonline.it
 

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