Block Notes n. 1, gennaio 2011


Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1.Dalle Agenzie di stampa regionali
Il Tar Lombardia dà ragione alla Cgil. I contenuti della sentenza sulla legge 194
Formigoni: soddisfatti per lavoro svolto, scelti i migliori
Sanità, varato piano di prevenzione 2010-2012
Lombardia. Aborto, Formigoni: sentenza Tar non cambia nulla
Sanità. Formigoni a nuovi DG:lavorare in squadra

2.Dalle Agenzie di stampa nazionali
La nuova Linea guida sulla Gravidanza fisiologica
Sanità: in Gazzetta Accordi su farmaci innovativi e libera professione
Istat: Rapporto sulla coesione sociale
La salute nei Paesi Ocse: il rapporto Health at a Glance 2010
Le vaccinazioni tra diritto e dovere: quale comunicazione per facilitare la scelta?

3.Links
Agenas.it
Irer.it
“SOS Sanità”: www.sossanita.it

1.Dalle Agenzie di stampa regionali
Dalla Cgil lombardia.
3 gennaio 2011. Comunicato stampa.
Il Tar Lombardia dà ragione alla Cgil. I contenuti della sentenza sulla legge 194.
Il TAR della Lombardia ha recepito integralmente i contenuti del ricorso presentato dalla Cgil Lombardia, insieme a otto medici ad essa iscritti, contenente la richiesta di annullamento delle Linee guida regionali, emanate il 22 gennaio 2008, di cosiddetta attuazione della legge 194/78 in materia di interruzione volontaria di gravidanza ma che invece tendevano a restringerne il campo di applicazione. La sentenza è particolarmente importante perché il TAR Lombardia: 1. sancisce in più parti, richiamando non solo i principi contenuti nella legge ma anche una sentenza della Corte Costituzionale (sentenza n. 35 del 10/2/97), che una legge nazionale non può essere modificata, neanche parzialmente, da disposizioni regionali; 2. ribadisce che la legge 194 ha un contenuto costituzionalmente vincolato poiché il legislatore nazionale ha tutelato e bilanciato i diritti fondamentali sia della donna che del concepito come riconosciuto dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 35 del 1997; 3. ricorda che l’equilibrio giuridico individuato dal legislatore nazionale nel 1978 contempera la tutela giuridica del concepito (ricompresa nell’art. 2 della Costituzione sui diritti inviolabili dell’uomo) con i casi in cui può essere sacrificata per evitare gravi pericoli alla salute e alla vita della madre (articolo 3 della Costituzione e successive pronunce della Consulta che impongono di dare “prevalenza al bene salute di chi sia già persona rispetto a chi persona deve ancora diventare”); 4. sottolinea che un atto regionale non può modificare una legge nazionale pena la regionalizzazione dell’interruzione di gravidanza in violazione dell’art. 117 della Costituzione che riserva alla competenza esclusiva dello Stato la fissazione dei livelli essenziali delle prestazioni sia in termini di accesso che in termini di erogazione delle medesime; 5. evidenzia che numerose sono state le modifiche alla 194 apportate dalla Regione: l’introduzione del termine delle 22 settimane oltre il quale non procedere al trattamento quando invece la legge nazionale prevede non un termine standard ma un parametro medico da valutare ad hoc in ogni singolo e specifico caso per accertare se vi sia la possibilità o meno di vita autonoma del feto; l’imposizione della presenza dello psicologo/psichiatra; la doppia certificazione; la modifica delle procedure per le minorenni; ed altro ancora. Dal che il Tar conclude per l’accoglimento integrale del ricorso, riconoscendo che la nuova disciplina impartita dalla Regione ha carattere inscindibile e unitario e dunque non può essere annullata solo parzialmente. La Cgil Lombardia esprime la propria soddisfazione per una sentenza che riconosce tutte le motivazioni addotte dall’organizzazione sindacale e dai medici ricorrenti, rappresentati nel ricorso dagli avv. Ileana Alesso, Vittorio Angiolini,e Marilisa D’Amico. Così come la Cgil Lombardia ha sempre rispettato i principi etici espressi dalla maggioranza di governo in Regione, invitiamo la Giunta Regionale ad avere altrettanto rispetto per le motivazioni contenute nella sentenza, dando alla stessa piena applicazione”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 23 dicembre 2010 Formigoni: soddisfatti per lavoro svolto, scelti i migliori.
La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori regionali alla Sanità, Luciano Bresciani e alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha varato le nomine dei direttori generali delle 15 Asl, delle 29 Aziende ospedaliere della Lombardia e dell’Areu, l’Azienda regionale emergenza e urgenza. “Siamo soddisfatti - ha detto Formigoni - del lavoro che è stato fatto. Abbiamo voluto scegliere queste persone secondo un criterio di meritocrazia, cercando i migliori. I direttori, come prevede la legge, sono legati anche da un rapporto fiduciario perché devono tradurre in fatti le indicazioni che la Regione dà attraverso il Piano socio sanitario e gli altri documenti di programmazione”. Formigoni ha ricordato il giro di consultazioni svolto nei giorni scorsi che ha visto gli incontri con i presidenti delle Conferenze dei sindaci delle Asl venerdì 17, con la Consulta della sanità lunedì 20, con il Tavolo del Terzo Settore martedì 21 e il confronto con il mondo universitario mercoledì 22. I direttori generali resteranno in carica 5 anni (la durata cioè della programmazione regionale del Piano socio sanitario che è appunto quinquennale) ma con due passaggi di verifica: una “ghigliottina” (come l’ha definita Formigoni) dopo 3 anni e una “mezza ghigliottina” dopo 18 mesi. In altri termini il lavoro dei manager sarà sottoposto ad una prima verifica dopo 18 mesi e ad una più stringente allo scadere dei tre anni. Se dopo tre anni gli obiettivi non saranno stati raggiunti il contratto verrà revocato. Ecco i nomi. Aziende Ospedaliere: Bergamo: Carlo Nicora, Brescia: Cornelio Coppini, Busto Arsizio: Armando Zozzini, Chiari: Danilo Gariboldi, Como: Marco Onori, Crema: Luigi Abbondi, Cremona: Simona Mariani, Desenzano: Fabio Russo, Gallarate: Maria Cristina Cantù, Garbagnate: Ermenegildo Maltagliati, Lecco: Mauro Lovisari, Legnano: Carla Dotti, Lodi: Giuseppe Rossi, Mantova: Luca Stucchi, Melegnano: Angelo Cordone, Fatebenefratelli: Giovanni Michiara, Ao Pini: Amedeo Tropiano, Icp: Alessandro Visconti, Sacco: Callisto Bravi, Niguarda: Pasquale Cannatelli, San Carlo: Antonio Mobilia, San Paolo: Andrea Mentasti, Monza: Francesco Beretta, Pavia: Daniela Troiano, Seriate: Amedeo Amadeo, Valtellina Valchiavenna: Luigi Gianola, Treviglio: Cesare Ercole, Varese: Walter Bergamaschi, Vimercate: Paolo Moroni. Azienda Regionale Emergenza Urgenza: Alberto Zoli. Aziende Sanitarie Locali: Bergamo: Mara Azzi, Brescia: Carmelo Scarcella, Como: Roberto Bollina, Cremona: Gilberto Compagnoni, Lecco: Marco Votta, Lodi: Claudio Garbelli, Mantova: Mauro Borelli, Milano: Walter Locatelli, Milano 1: Pietrogino Pezzano, Milano 2: Germano Pellegatta, Monza e Brianza: Humberto Pontoni, Pavia: Giuseppe Tuccitto, Sondrio: Nicola Mucci, Vallecamonica: Renato Pedrini, Varese: Pierluigi Zeli.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 30 dicembre 2010
Sanità, varato piano di prevenzione 2010-2012.
Negli ultimi anni in Lombardia si sono registrati importanti risultati nelle politiche di prevenzione, come la riduzione degli infortuni sul lavoro e, per quanto riguarda gli stili di vita, livelli di obesità nell’adulto al di sotto dei valori medi nazionali, abitudine diffusa alla pratica sportiva e all’attività fisica e tendenza complessiva alla riduzione del fumo. Partendo da questi e altri obiettivi, già raggiunti e da migliorare, è stato elaborato il ‘Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012’, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Sanità Luciano Bresciani. Il documento (133 pagine) prende le mosse dal ‘Piano Nazionale di prevenzione 2010-2012’ e affronta questo tema a 360 gradi. Partendo dalla conoscenza e dall’esplicazione dei principali dati demografici, sociali ed economici - punto di avvio essenziale per qualunque strategia efficace - vengono indicate le linee di azione puntuali nei diversi ambiti, secondo un approccio basato sui principi cardine di semplificazione, responsabilità, efficacia, integrazione e trasversalità. ‘Da un punto di vista metodologico - sottolinea l’assessore Bresciani - negli ultimi anni siamo passati da un criterio esclusivamente basato sull’osservanza di norme e leggi, a una impostazione che rafforza l’impegno su attività utili, di dimostrata efficacia, basate su evidenze scientifiche, nell’ottica di consentire un effettivo e misurabile ‘guadagno di salute’ per tutti i cittadini’. ‘La vera sfida per i prossimi anni - prosegue Bresciani – è quella di sapere mantenere i livelli di prestazioni e i conseguenti guadagni di salute già ottenuti, riguardo ad infortuni e malattie professionali, incidenti stradali, sicurezza alimentare, coperture vaccinali ed estensione/adesione degli screening oncologici, igiene delle abitazioni e delle strutture di vita collettiva’. ‘Un ruolo importante - spiega ancora Bresciani - lo gioca la scuola, nell’aumentare la consapevolezza verso il benessere e stili di vita più sani, nella disponibilità di ambienti, strutture e iniziative che invitano a muoversi di più e a non fumare e nell’offerta di cibi che contemperino gusto e salute’. Il percorso innovativo della prevenzione in Lombardia ha trovato una sintesi in leggi regionali che negli ultimi anni hanno semplificato molte procedure burocratiche per i cittadini (abolendo ad esempio alcuni certificati) e le imprese (con l’introduzione delle Dichiarazioni Inizio Attività Produttive) e si sono rilanciati obiettivi, reali e misurabili, in tutti i campi della prevenzione (lavoro, sicurezza stradale, incidenti domestici, attività produttive, ecc). Il Piano esplicita le priorità d’azione da qui al 2012 ed è organizzato in macro aree di intervento: obiettivi raggiunti; obiettivi da mantenere; responsabilità nelle scelte individuali, attenzione e sensibilità alla domanda di salute (la sfida delle diseguaglianze); diagnosi precoce, cura e riabilitazione (la persona al centro di percorsi di qualità). Queste le aree specifiche di intervento. Ambienti di vita e lavoro. L’obiettivo è mantenere il trend di riduzione degli infortuni sul lavoro già registrato negli anni scorsi. In particolare si vuole ottenere un ulteriore calo del 15 per cento degli infortuni mortali e invalidanti, in linea con quanto previsto a livello europeo. Stesso discorso per le tossinfezioni alimentari, di cui va mantenuto il trend di riduzione. Malattie infettive. Questi i principali punti: mantenere gli obiettivi di eliminazione di poliomelite, difterite, epatite B, morbillo, rosolia congenita; ridurre l’incidenza delle malattie sessualmente trasmesse come l’infezione da HIV, incrementando anche le diagnosi precoci. Qualità della vita. Attraverso anche un programma sperimentale di promozione della salute nelle scuole e nei luoghi di lavoro, si intende promuovere comportamenti e stili di vita salutari: attività motoria, alimentazione sana, ecc. Rientrano in questo ambito anche l’offerta di maggiori opportunità, in particolare per le donne, di smettere di fumare, così come la prevenzione degli infortuni stradali e domestici (entrambi in calo negli ultimi anni). Medicina predittiva. Promuovere la ricerca in questo ambito e condividere i risultati tra i professionisti, individuando le linee di intervento più interessanti e promettenti. Questo l’obiettivo principale in questo campo. Patologie croniche. L’ambito di intervento riguarda in particolare la prevenzione di tumori, malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie e malattie osteoarticolari. Tra gli obiettivi principali, l’estensione dell’adesione agli screening oncologici(carcinoma della mammella, del colon retto e della cervice uterina) per ottenere una riduzione dell’incidenza/mortalità di queste patologie. Complicanze e recidive Approfondimento sugli indicatori epidemiologici, protezione e promozione della salute negli anziani, prevenzione dei comportamenti a rischio, verifica dei modelli assistenziali. Queste le più importanti azioni in questo campo.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 2gennaio 2011
Lombardia. Aborto, Formigoni: sentenza Tar non cambia nulla.
“Dopo la sentenza del Tar tutto rimane come prima negli ospedali lombardi, perché le pratiche contestate dal Tar sono di puro buon senso e coerenti con le scoperte scientifiche degli ultimi anni. Tali pratiche sono già state adottate spontaneamente da anni dai ginecologi negli ospedali lombardi e continueranno a essere utilizzate”. Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta la sentenza del Tar riguardante le linee guida sull’aborto. “Infatti, sbagliando, il Tar sostiene di aver annullato le linee guida - prosegue il presidente -. In realtà, l’atto della Lombardia era e resta un atto di indirizzo tutt’ora valido. La differenza è sostanziale perché con l’atto di indirizzo non si impone una disciplina, ma si indicano a tutti gli ospedali lombardi le migliori pratiche definite in accordo con i migliori professionisti che operano in Lombardia, anche di diverso e opposto orientamento politico”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 12gennaio 2011
Sanità. Formigoni a nuovi DG:lavorare in squadra.
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, affiancato dagli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale), ha incontrato in mattinata a Palazzo Pirelli i 45 nuovi direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere e Areu. Si è trattato del primo incontro dopo le nomine varate dalla Giunta il 23 dicembre scorso. Il confronto di oggi rappresenta l’avvio di una “collaborazione costante, continua e intensa. Nessuna azienda - ha detto Formigoni - e quindi nessun direttore generale può pensare di essere indipendente. Noi tutti facciamo parte di un unico, grande sistema sanitario. A ciascuno è stata affidata una responsabilità particolare e specifica ma sempre nell’ottica di un sistema, che è la stessa Regione Lombardia nel suo complesso”. “Al di là delle specificità locali e al di là soprattutto delle appartenenze politiche e partitiche - ha aggiunto il presidente - voi siete autorità istituzionali ed è questo il ruolo che dovete esercitare. Il vostro riferimento è Regione Lombardia e in particolare il presidente e gli assessori alla Sanità e alla Famiglia”. Formigoni ha quindi indicato come compito fondamentale dei direttori quello di realizzare gli obiettivi e i contenuti del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR), chiedendo “un rispetto rigoroso e puntuale delle procedure previste dalle disposizioni normative e regolamentari, nonché degli indirizzi previsti dalla sede centrale”. A cominciare dalla scelta dei diretti collaboratori (direttore sanitario e direttore amministrativo in particolare) l’attività e i comportamenti dei direttori generali, secondo quanto indicato ancora dal presidente, si devono improntare ai principi di “professionalità, legalità, legittimità e trasparenza”. Formigoni ha poi sottolineato l’importanza dei rapporti con il territorio e con gli amministratori locali, sempre nell’ottica complessiva di sistema. “Il nostro obiettivo principale - ha aggiunto il presidente – è la prevenzione e la cura della malattie e degli stati di fragilità. L’attenzione alle persone e alle famiglie si manifesta non solo con la prestazione sanitaria di qualità, ma anche con l’attenzione all’accoglienza del malato e della sua famiglia. Questo obiettivo imprescindibile va sempre coniugato con le risorse disponibili e mantenendo le spese sotto controllo”. L’assessore Bresciani, dal canto suo, ha sottolineato come i direttori generali siano la “forza operativa di un sistema che è fra gli otto migliori al mondo”, ricordando la necessità di lavorare in squadra e in concerto, abbandonando la logica del solismo. “I principi su cui si basa la squadra sono due – ha spiegato l’assessore - e cioè la disciplina e il sostegno reciproco. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno e il massimo appoggio per rispettare questi due principi e per proseguire nell’opera di miglioramento continuo della qualità del sistema”. L’assessore Boscagli, rivolgendosi in particolare ai direttori delle Asl, suoi interlocutori principali, ha ricordato come sia in atto la sfida del rinnovo del sistema del welfare, che nella sua forma attuale non ha prospettive né risorse sufficienti a mantenersi. “La Regione, con il PRS e il PSSR, - ha aggiunto Boscagli - ha già intrapreso la strada del rinnovamento; vi chiedo di sintonizzarvi fin da subito su questa linea”.

2.Dalle Agenzie di stampa nazionali
Da “governo.it” la newsletter del Governo italiano.
Dalla newsletter n. 1, dell’11 gennaio 2011.
La nuova Linea guida sulla Gravidanza fisiologica.
On line la nuova linea guida sulla Gravidanza fisiologica, realizzata con il coordinamento del Sistema nazionale per le linee guida dell’Istituto superiore di sanità, su mandato del Ministero della salute. La nuova linea guida è frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare e multiprofessionale di esperti: specialisti in ginecologia e ostetricia, ostetriche, medici di medicina generale, neonatologi, pediatri, sociologi, epidemiologi, metodologi di linee guida, documentalisti esperti in ricerche bibliografiche e rappresentanti delle associazioni che si occupano di nascita. Il Documento ha l’obiettivo di fornire ai professionisti e alle donne che affrontano una gravidanza strumenti e informazioni basati sulle prove di efficacia disponibili per poter scegliere i trattamenti più appropriati in molteplici circostanze. In particolare la linea guida valuta l’ accuratezza e l’efficacia degli screening (malformazioni fetali, percorso diagnostico della sindrome di Down, malattie infettive, problemi ematologici, diabete, depressione, nascita pretermine) e l’appropriatezza di interventi per la valutazione dell’accrescimento del benessere fetale e per l’assistenza di particolari condizioni cliniche, come la presentazione podalica o la gravidanza a termine. Alcune sezioni del documento sono dedicate agli stili di vita, al trattamento dei comuni sintomi e all’esame clinico della gestante. Non meno importante delle raccomandazioni è l’Agenda della gravidanza che correda questo documento e illustra i temi che, trimestre dopo trimestre, la donna in gravidanza si troverà ad affrontare.
Link al Dossier: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/guida_gravidanza_fisiologica

Dalla Conferenza delle Regioni: http://www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1714 del 12 gennaio 2011
Sanità: in Gazzetta Accordi su farmaci innovativi e libera professione.
Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio 2011 i due Accordi in materia di sanità, su cui la Conferenza Stato-Regioni si era espressa favorevolmente il 18 Novembre 2010: l’”Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sull’accesso ai farmaci innovativi”. (Repertorio atti n. 197/CSR). (11A00064).
Link: http://www.regioni.it/upload/Accordofarmaciinnovativi.doc
l’”Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente l’attività libero-professionale dei dirigenti medici, sanitari e veterinari del Servizio sanitario nazionale”. (Repertorio atti n. 198/CSR). (11A00065).
Link: http://www.regioni.it/upload/Accordodirigentimedici.doc

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 5.1.2011. Toscana: una ricerca sui grandi anziani. Istat: Rapporto sulla coesione sociale. Auser: crescono i volontari anziani. Anziani dopo i 75 anni.
Istat: Rapporto sulla coesione sociale. (Centro Maderna)
L’Istat ha diffuso il Rapporto sulla coesione sociale (periodo di riferimento: 2009-2010). Nella prima sezione sono presenti tre quadri informativi di scenario sui contesti socio-demografico, economico e del mercato del lavoro. Nella seconda sezione si rappresentano alcuni fenomeni rilevanti come il capitale umano, la conciliazione tempo di lavoro e cura della famiglia, la povertà. Nell’ultima sezione sono raccolti i dati sulla spesa e sugli interventi per la coesione sociale, sulla spesa delle amministrazioni pubbliche, distinta per funzione e per livello istituzionale, comprese le spese sostenute in ambito locale per la erogazione di servizi sociali e di cura dell’infanzia, sul sostegno del reddito dei pensionati e delle famiglie, nonché sui beneficiari delle politiche attive del lavoro.

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 370 del 22 dicembre 2010. Le ultime dal Passi. I Cdc danno voce internazionale al Passi, gli ultimi capitoli del Rapporto 2009, Passi e Pinc al congresso della Simg, i contributi alla riflessione degli epidemiologi italiani: le novità sul sito Passi. La salute nei paesi Ocse. Nel 2007 l’aspettativa di vita alla nascita, nei Paesi Ue, ha raggiunto i 78 anni. Sono diminuiti alcuni fattori di rischio ma ne sono aumentati altri. On line il rapporto Health at a Glance 2010. Oms: manuale per l’Hpv. L’Oms pubblica un manuale sulla base delle conoscenze acquisite con gli studi per la standardizzazione internazionale delle prove di laboratorio per il papillomavirus umano. Pubblicazioni dall’Emilia-Romagna. Il servizio di Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna presenta il rapporto 2009 sulle coperture vaccinali nei bambini e il report 1999-2008 sull’epidemiologia della legionellosi nella Regione.

La salute nei Paesi Ocse: il rapporto Health at a Glance 2010.
Dal 1980 ad oggi, l’aspettativa di vita alla nascita nell’Ue è aumentata di 6 anni, raggiungendo i 78 anni nel 2007. La più alta aspettativa di vita alla nascita per le donne spetta alla Francia (84,4 anni), per gli uomini alla Svezia (78,8 anni), mentre quella più bassa si registra per le donne in Romania (76,2 anni) e per gli uomini in Lituania (65,1). È quanto emerge dal rapporto “Health at a Glance: Europe 2010”, pubblicato il 7 dicembre 2010 dall’Ocse. Il documento, che si focalizza sui temi sanitari nei 27 Paesi dell’Ue più Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia, fornisce una panoramica della salute della popolazione e dei sistemi sanitari europei attraverso 42 indicatori.
Link all’articolo: http://www.epicentro.iss.it/temi/politiche_sanitarie/ocse10.asp

Sul numero 371 del 10 gennaio 2011. Stagione influenzale 2010-2011. Il decesso associato al virus A/H1N1v in Friuli Venezia Giulia e i casi nel Regno Unito hanno richiamato l’attenzione sull’influenza. Su EpiCentro il commento del reparto di Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps). Vaccinazioni e comunicazione. Mentre il Bmj pubblica un nuovo articolo sulla frode scientifica di Wakefield, un convegno a Roma fa il punto sull’offerta vaccinale in Italia. Leggi sul sito dell’Iss l’intervento di Stefania Salmaso (Cnesps). Piemonte: mortalità infantile improvvisa. In Piemonte, il tasso di incidenza delle morti infantili improvvise è sovrapponibile a quelli registrati negli altri Paesi industrializzati. Lo riferisce un report con i dati relativi al 2004-2008. Oms e qualità dell’aria indoor. Dall’Oms Europa le linee guida sulla prevenzione dei rischi connessi all’esposizione della popolazione agli inquinanti presenti nell’aria indoor. Il documento è rivolto a operatori sanitari e autorità. Episouth numero 12. È disponibile on line il bollettino elettronico n.12 di EpiSouth. Focus di questo numero: il lavoro svolto dal Training programs in epidemiology and public health interventions network (Tephinet). Epiet: il bando 2011. L’Ecdc chiama: è on line il nuovo bando del programma europeo di formazione in epidemiologia (Epiet), rivolto a 20 persone. La deadline per partecipare è fissata al 6 febbraio 2011.
Le vaccinazioni tra diritto e dovere: quale comunicazione per facilitare la scelta?
Accanto agli indiscutibili successi nelle coperture vaccinali per le malattie sottoposte a obbligo, le difficoltà aumentano per le vaccinazioni raccomandate e per quelle recentemente introdotte. L’occasione di un convegno all’Istituto superiore di sanità, organizzato dal Cnesps insieme all’associazione “donneinrete” ha permesso un confronto tra le diverse esperienze di operatori dei servizi, medici, rappresentanti dei cittadini, politici. Al centro dell’incontro la riflessione su come migliorare la comunicazione. Leggi il Primo Piano sul sito dell’Iss con l’intervento di Stefania Salmaso, direttore del Cnesps-Iss.
http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=1126〈=1&tipo=6

3.Links
Agenas.it
Sul sito dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sono stati pubblicati nel 2010 due nuovi numeri di Monitor, la rivista trimestrale dell’Agenzia di approfondimento di politiche sanitarie. Link: http://www.agenas.it/monitor2010.html
Monitor n.25. Focus on: Il nuovo patto per la salute. Il Patto per la salute: un punto di partenza, di Ferruccio Fazio. Le Regioni e il Patto per la salute, di Vasco Errani. Il Patto per la salute: un’occasione per rilanciare la programmazione, di Filippo Palombo. Il testo integrale del Patto per la salute. Allegati: Riparto 2010 FSN.

Monitor n.26 – Focus on: La medicina di genere, Dal concetto di saluto a quello di benessere. La salute in ottica di genere, di Bruno Rusticali e Federica Potetti. La medicina di genere come obiettivo strategico per la sanità pubblica, di Stefano Vella e Loredana Falzano. Per una farmacologia di genere, di Flavia Franconi, Ilaria Campesi e Antonio Sassu. Considerazione sull’appropriatezza del taglio cesareo. La ricerca Agenas, di Bruno Rusticali ed Emidio Di Virgilio. Valutazione nazionale degli esiti del parto: taglio cesareo, di Danilo Fusco, Marina Davoli, Adele Lallo e Carlo A. Peducci. Al via due nuove linee guida Agenas al femminile.

Irer.it
Sul sito dell’Irer, l’Istituto di ricerca regionale, sono disponibili alcune ricerche sull’organizzazione della medicina territoriale nella nostra regione, con particolare riferimento ai modelli di gestione dei Medici di Medicina Generale, con dati, analisi e proposte di riorganizzazione.
“Indagine sulla medicina territoriale, le politiche attivate e i problemi aperti” (2010).

Link: http://www.irer.it/ricerche/sociale/salute/2010C001-3.2
“Definizione di nuovi modelli di gestione dei Medici di Medicina Generale (MMG), differenziati in base alle specificità territoriali e coerenti con i bisogni dei cittadini e con il modello gestionale basato sul “consulto formativo”(2010).

Link: http://www.irer.it/ricerche/sociale/salute/2009B038
“Erogazione diretta da parte dei medici di medicina generale di prestazioni di diagnostica strumentale di primo livello” (2009). Link: http://www.irer.it/ricerche/sociale/salute/2008B042

“SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 23 dicembre 2010. Cittadini e salute, la soddisfazione degli italiani per la sanità. Federalismo: emendamenti a decreto su risorse per rimozione squilibri economici. Solidarietà al welfare, non è un lusso. Anci. Legge di Stabilità: Le norme di interesse per gli enti locali. Corretto uso dei servizi di emergenza urgenza. Campagna nazionale. Il Piano di rientro della Puglia.

Le news del 10 gennaio 2011. 6° Forum Salute Mentale 14 e 15 gennaio AVERSA. Federalismo sanitario: l’Intesa Stato Regioni sul Decreto. Monitor 26/2010 “la salute delle donne. Federalismo fiscale: documentazione on line. Indicatore €-coin: dicembre 2010. Proroga contratti lavoratori precari in sanità: accordi in Campania e Lazio.
 

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