Block Notes n. 9, maggio 2011


Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Comunicato sulla questione dei farmaci generici
Farmaci equivalenti, annullati aumenti di prezzo. La Regione si accolla i costi
Diabete, Formigoni: proseguire con la ricerca
Welfare, Regione in campo per cambiare il sistema
Sicurezza lavoro, patto regione-forze sociali. Morti bianche:-44% tra 2007 e 2010
Riallineamento farmaci generici, Aifa annuncia la cessazione dei disagi per gli utenti
Legge 194: prevenzione fondamentale, ma niente esclusiva sui fondi Nasko
Anche Regione Lombardia finalmente rimborsa la differenza sui farmaci generici
Pochi i contratti di specializzazione in ginecologia appena assegnati dal ministero
News book

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
CGIL, è caos sull’esenzione ticket
CGIL: sciopero del 6 maggio anche contro tagli sanità
Servizio sanitario: accordo per la ripartizione del fondo
Sanità: riparto 2011
Oms: accordo per contrastare le influenze pandemiche
Oms: primo status report globale sulle malattie croniche
The Lancet pubblica i dati sulla mortalità neonatale del 2009

1.Dalle Agenzie di stampa regionali
Da Spi e Cgil Lombardia.
4.5.2011 Comunicato sulla questione dei farmaci generici.
Dopo le iniziative dello SPI e della CGIL, la Regione Lombardia interviene con una delibera a coprire il ticket imposto dal Governo sui farmaci generici. Una prima vittoria della grande mobilitazione che ha visto protagonisti i territori SPI della Lombardia. La Regione Lombardia ha deciso di coprire la spesa ingiusta imposta dal Governo ai cittadini più fragili e malati, sulla falsariga di quanto già fatto dalla Regione Toscana, vale a dire la differenza tra il costo del farmaco generico e quanto garantito a copertura della spesa dal sistema sanitario nazionale. Riteniamo che la scelta della Regione Lombardia sia anche frutto della mobilitazione dello Spi e della Cgil per contrastare la manovra del Governo, che era a totale danno dei cittadini. Si è bloccato così un prelievo ingiusto, a danno dei cittadini più fragili e dei malati cronici, che sono i maggiori utilizzatori dei farmaci generici. La visibilità data su tutta la stampa e le televisioni locali alle nostre iniziative contro la manovra governativa, relativa all’imposizione di ticket sui farmaci generici a carico dei cittadini e attraverso i volantinaggi ai mercati e le denunce fatte dallo Spi, hanno alla fine costretto la Regione, in un momento di passaggio elettorale difficile, a coprire con una delibera la confusione generata dal Governo Berlusconi, delibera che diventerà operativa in questi giorni. In una situazione occupazionale ancora difficile, dove la crisi economica del paese non è superata, la scelta di tagliare indiscriminatamente soprattutto i servizi per le persone più deboli sta producendo una situazione di vera emergenza sociale. In questa situazione un Governo sempre più lontano dai bisogni delle persone si appresta a nuovi e più pesanti tagli sulle spese sociali (asili, scuole, ospedali), fino a ipotizzare l’introduzione di un nuovo ticket di 10 euro a carico dei cittadini. Noi siamo intenzionati a contrastare tutto questo, il Governo troverà sul suo cammino la Cgil e lo Spi con le sue leghe, i suoi delegati, i tanti cittadini che ci danno fiducia nella lotta che da sempre facciamo a tutela delle persone che altrimenti non avrebbero né voce né forza per contrastare chi, come questo esecutivo, taglia i servizi, cancella i diritti e tutela solo gli interessi dei cittadini più ricchi e i poteri economici più forti.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 4 maggio 2011
Farmaci equivalenti, annullati aumenti di prezzo. La Regione si accolla i costi.
A partire da domani, giovedì 5 maggio, e (in via sperimentale) fino al 31 maggio i cittadini potranno tornare ad acquistare al prezzo di prima certi farmaci equivalenti (cioè con il brevetto scaduto), generici ma non solo, che nelle scorse settimane venivano fatti pagare di più. La Regione ha deciso di accollarsi la differenza di prezzo, evitando quindi che essa continuasse a ricadere sui cittadini come era accaduto nei giorni scorsi. L’operazione ha vigore in tutte le 2.600 farmacie convenzionate con il Ssr. L’impegno economico fino al 31 maggio è stimato in circa 1 milione di euro. La Regione conta sul fatto che entro la fine del mese il problema possa essere risolto alla radice anche attraverso un nuovo provvedimento di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e con la nuova immissione nel mercato di farmaci a più basso prezzo. L’aggravio per i cittadini era nato dalla decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco dello scorso 8 aprile, che ha a sua volta applicato una disposizione della Finanziaria (DL 78 del 31 maggio 2010), in cui era previsto l’abbassamento, in percentuali variabili dal 10 al 40%, del “prezzo di riferimento” (cioè la quota di rimborso a carico delle casse pubbliche) di circa 4.200 farmaci “fuori brevetto”. Alcune aziende farmaceutiche non hanno abbassato di conseguenza il prezzo di vendita al pubblico di questi stessi farmaci, con il risultato che la differenza tra il prezzo di vendita e il “prezzo di riferimento” (cioè il rimborso massimo stabilito da AIFA) è ricaduta sugli assistiti, che hanno dovuto pagarla di tasca propria. In alcuni casi si trattava di pochi centesimi, ma in altri casi anche di somme più consistenti. Regione Lombardia ha deciso dunque di intervenire, accollandosi questi costi, in attesa che, come auspicato da più parti, le aziende farmaceutiche decidano di riallineare i prezzi di vendita al pubblico con quelli “di riferimento”, annullando la differenza tra i due importi e ristabilendo di fatto dunque la
situazione precedente alla decisione dell’AIFA dell’8 aprile.

Diabete, Formigoni: proseguire con la ricerca.
È assolutamente necessario promuovere interventi mirati ed efficaci per il trattamento del diabete, che sappiano tener conto di tutti i fattori in gioco nel promuovere un effettivo miglioramento della qualità di vita di chi ne è colpito. A questo proposito “il Governo lombardo si è attivamente impegnato in questi anni non solo a garantire un sistema adeguato di cura di questa malattia, ma anche a sostenere le attività finalizzate alla prevenzione, alla ricerca e alla corretta e opportuna sensibilizzazione dell’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente Formigoni, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione delle attività e dei progetti di ricerca della Fondazione Italiana Diabete Onlus. I dati. Secondo i rilevamenti del Sistema Epidemiologico Regionale il diabete interessa già oggi più di 400.000 cittadini lombardi - pari a quasi il 5 per cento della popolazione, con costi sociali diretti e indiretti sensibilmente superiori a 1 miliardo di euro l’anno. L’incidenza del diabete è quindi particolarmente preoccupante, dato che in Lombardia si stimano circa 20.000 nuovi casi ogni anno. Le cure. I dati della letteratura dimostrano che nella patologia diabetica una cura efficace e tempestiva tende a limitare l’insorgenza di complicanze, migliora la qualità della vita dei diabetici, riduce il numero dei ricoveri e contiene i costi. Occorre un’organizzazione adeguata, che deve prevedere: accordi formalizzati tra ASL e AO per la costruzione di percorsi diagnostici terapeutici condivisi e per la valutazione dei risultati clinici ed economici; il coinvolgimento dei medici di medicina generale e degli specialisti anche attraverso modalità innovative di collaborazione; l’attivazione di adeguati sistemi informativi, che facilitino la condivisione dei dati sulle azioni di formazione degli operatori e di informazione ai cittadini. Pubblico e privato. Altro punto fondamentale è la collaborazione tra pubblico e privato: un esempio è rappresentato dall’attività della Fondazione Italiana Diabete. Nata nel 2009, in collaborazione con l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano e con il Diabetes Research Institute (DRI) di Miami (uno dei maggiori centri di ricerca sul diabete a livello mondiale), si occupa di ricerca, educazione e cura. In particolare sta realizzando una ricerca sulla trapiantologia e la medicina rigenerativa e sta promuovendo la nascita di un Centro di Diabetologia Pediatrica presso l’ospedale Niguarda. A queste azioni si affianca anche il lancio di una campagna di comunicazione. Unire gli sforzi nella ricerca. Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario che le attività di ricerca condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva, che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti, in particolare in un momento di contrazione di risorse e razionalizzazione degli investimenti come quello attuale. La Fondazione Italiana Diabete è la prima Onlus privata italiana interamente focalizzata sulla ricerca in questo settore ed è stata capace fin da subito di promuovere un’attività di eccellenza e di sinergie ai massimi livelli internazionali.

Welfare, Regione in campo per cambiare il sistema.
“La riforma del welfare non è un problema secondario, poiché il sistema che abbiamo conosciuto fino ad ora sta cambiando”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Famiglia Giulio Boscagli, intervenendo al convegno “Welfare plurale. Sfida di comunità” organizzato a Milano da Cisl Lombardia. Oltre all’assessore Boscagli sono intervenuti, tra gli altri, Gigi Petteni (segretario generale Cisl Lombardia), Riccardo Bonacina (presidente e direttore editoriale del settimanale Vita), Attilio Rimoldi (segretario generale Cisl pensionati Lombardia), Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Mariella Enoc (vice presidente Fondazione Cariplo) e Johnny Dotti (presidente Welfare Servizi Italia srl). “Nella nostra regione - ha spiegato Boscagli - la pensione di vecchiaia ha un importo medio di circa 1.000 euro mensili, mentre non c’è una RSA che costi meno di 1.500 euro al mese. Occorre affrontare con forza questa contraddizione, mettendo in gioco una pluralità di soggetti e spostando il finanziamento dei servizi dall’offerta alla domanda. Non si può pensare, ad esempio, che i ricoveri degli anziani in residenze sanitarie siano in buona parte coperte dall’intervento pubblico, mentre chi sceglie di curare in casa i propri cari venga lasciato solo e senza alcun sostegno”. Boscagli ha ricordato come la politica di Regione Lombardia sia orientata verso la forma del sostegno diretto della persona. “Stiamo traghettando il sistema esistente verso una forma che sostenga direttamente la persona attraverso la Dote socio sanitaria (assegnazione delle risorse direttamente in capo alle persone in funzione del fabbisogno di assistenza e della capacità economica). In questo modo è la persona che paga direttamente il servizio, non più l’Asl sulla base di budget assegnati agli erogatori in funzione della spesa storica. Sul lato dell’offerta invece stiamo intervenendo sia in via legislativa per garantire la più ampia apertura del mercato dei servizi, sia in via amministrativa attraverso la revisione dell’accreditamento, per assicurare l’esistenza di una pluralità di erogatori allo scopo di scongiurare i rischi della formazione di posizioni di rendita e di consentire una reale libertà di scelta da parte dei cittadini” L’assessore Boscagli ha spiegato come, proprio in prospettiva di costruzione e preparazione di questo nuovo sistema di welfare, tra poche settimane la Giunta regionale approverà la delibera di riforma degli interventi a sostegno della domiciliarità, stanziando 40 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 90 milioni già destinati, per sperimentare sui territori nuovi interventi, per creare una rete capillare di soggetti (con il coinvolgimento ad esempio delle farmacie e dell’Areu), per la realizzazione di iniziative formative mirate al personale che sarà coinvolto nelle diverse azioni sperimentali.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 5 maggio 2011
Sicurezza lavoro, patto Regione-forze sociali. Morti bianche:-44% tra 2007 e 2010.
Riduzione del 15% del numero assoluto di infortuni mortali e con esiti invalidanti; riduzione del 10% del tasso di incidenza degli infortuni gravi; emersione delle malattie professionali. Sono questi i principali obiettivi strategici, quantitativamente verificabili, contenuti nel “Piano regionale 2011-2013 per la promozione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro”. Il documento è stato realizzato da Regione Lombardia, in accordo con le parti sociali, i sindacati, il mondo dell’economia e dell’impresa e le istituzioni preposte all’attuazione e alla vigilanza della normativa in materia di tutela del lavoratore. I risultati del piano 2008-2010. Il nuovo Piano prosegue e rilancia l’impegno del programma 2008-2010, grazie al quale sono già stati ottenuti importanti risultati su questo tema. Nel periodo 2006-2009, ad esempio, il tasso d’incidenza degli infortuni sul lavoro denunciati ha subito una riduzione pari al 13,7% (dati INAIL -ISTAT); i casi di infortunio mortale si sono ridotti del 44,3% (passando da 104 eventi nel 2007 a 59 nel 2010). Nel 2009, il trend d’incremento delle segnalazioni di malattie professionali è risultato pari a +6,4% rispetto all’anno 2007 (l’emersione e quindi l’intervento sui casi è un fatto positivo). Le azioni del piano 2011-2013. Gli obiettivi per il periodo 2011-2013 saranno perseguiti attraverso diversi interventi. 1) Azione di sistema che, definendo ruoli e funzioni di tutti i soggetti coinvolti, affida maggiore responsabilità al titolare d’impresa, promuove sinergie con Enti e Associazioni di categoria, concorre alla revisione delle modalità d’azione della Pubblica Amministrazione. 2) Incremento del numero dei controlli nelle aziende, con priorità di intervento, da individuare a livello locale, nei comparti a elevato rischio per i lavoratori. 3) Integrazione programmatica ed operativa tra le Aziende Sanitarie Locali, le Direzioni Provinciali del Lavoro, gli Organismi Paritetici e tutti le articolazioni territoriali degli Enti del Sistema della Prevenzione, in attuazione del Progetto di Sperimentale avviato in accordo con il Ministro Sacconi in esito al Convegno Nazionale sulla sicurezza sul lavoro tenutosi a Milano il 12 ottobre 2009; 4) Sviluppo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione centrato sia sull’azienda (Impres@) sia sul profilo di salute del lavoratore (Person@), ideato e realizzato per condividere informazioni con tutti coloro che operano in tema di sicurezza sul lavoro, assicurando così la disponibilità di un agile strumento di coordinamento dell’attività di controllo. A questo proposito va menzionato il sistema informativo per la trasmissione on line delle notifiche di avvio cantiere. Regione Lombardia, in sinergia con la Direzione Regionale del Lavoro per la Lombardia, ha disposto che la comunicazione avvenga dal 1 gennaio 2010 tramite sistema informatizzato. Ha, così, acquisito nel primo anno di applicazione 62.014 notifiche che costituiscono l’anagrafica dei cantieri presenti in Lombardia. La trasmissione on-line, unica esperienza in Italia, rappresenta un traguardo in termini di semplificazione per il cittadino, che non deve più recarsi agli uffici postali ed inviare tre raccomandate e consente alle ASL, alle DPL, ai Comuni e agli Organismi paritetici territoriali di fruire immediatamente dell’informazione relativa all’apertura di un nuovo cantiere, programmando controlli efficaci in un settore in cui il numero degli infortuni sul lavoro è alto. 5) Anagrafica dei cantieri e dei controlli effettuati da tutti gli Enti del Sistema è strumento fondante di una programmazione che supera la prospettiva dell’intervento congiunto tra operatori di diverse Istituzioni, perché consente interventi autonomi ed indipendenti, ma inseriti in una medesima pianificazione. 6) Attivazione di sinergie, all’interno dei Comitati provinciali di Coordinamento, affinché le soluzioni operative/linee di indirizzo/vademecum per rischi specifici, già prodotti nella precedente pianificazione, siano applicate nelle aziende virtuose, consentendo così loro di godere dei meccanismi premiali, come la riduzione dei premi assicurativi. 7) Centralità della formazione per la promozione della cultura della sicurezza che si realizza attraverso un percorso dedicato alla scuola ed uno dedicato alle aziende, entrambi finanziati per complessivi 11,626 ml euro.

Da “Settegiorni Pd”, Notiziario del gruppo Pd in consiglio regionale
E’ uscito il n. 137, del 29 aprile 2011.
Riallineamento farmaci generici, Aifa annuncia la cessazione dei disagi per gli utenti.
Pd: “Regione scaricabarile, vigileremo”. Dalla metà di aprile come conseguenza della Finanziaria di Tremonti i cittadini si trovano a dover pagare ancora di più per i farmaci generici anche se acquistati con la ricetta. Infatti l’Agenzia italiana per il Farmaco ha abbassato i rimborsi per i farmaci equivalenti così da far risparmiare il sistema complessivo 600 milioni di euro l’anno e a questo provvedimento non sono seguite immediatamente le previste riduzioni di prezzo da parte delle industrie farmaceutiche e a pagarne le spese sono stati, come sempre, gli utenti. Dalla fine di questa settimana, l’Aifa ha fatto sapere che al fine di eliminare i “brevi disagi” causati ai cittadini, la maggior parte delle case farmaceutiche allineerà il prezzo di riferimento facendo cessare ogni difficoltà. E senza bisogno di alcun intervento da parte pubblica. In Lombardia l’assessore Colozzi si era limitato a dare la colpa a una legge scritta male (del Governo di cui è rappresentante sul territorio), senza peraltro proporre soluzioni sulla scorta dell’esempio di regioni virtuose come la Toscana che hanno scelto di compensare immediatamente con risorse proprie la differenza. “Ci aspettiamo ora che i disagi cessino effettivamente come annunciato da Aifa, dicono Sara Valmaggi e Gianantonio Girelli. Vigileremo a partire dai prossimi giorni affinché l’allineamento sia concreto da parte delle case farmaceutiche. Resta il fatto che la direttiva di Aifa ha un valore discrezionale e che il Governo deve colmare questo vuoto normativo a tutela degli utenti, soprattutto i malati cronici che in questi giorni, pur in presenza di esenzioni totali, si sono trovati a dover pagare costi aggiuntivi”.

Legge 194: prevenzione fondamentale, ma niente esclusiva sui fondi Nasko.
Valmaggi commenta l’intervista al prof. Buscaglia in merito all’importanza dei centri di aiuto alla vita. Nessuno scandalo rispetto alle parole del professor Mauro Buscaglia, che “pone un problema vero”, semmai la sottolineatura, ancora una volta, che la Regione Lombardia ha riservato ingiustamente ai Cav funzioni proprie dei consultori. È la posizione espressa da Sara Valmaggi dopo aver letto l’intervista a Repubblica con la quale il medico del San Carlo di Milano, storico alfiere dalla 194, dichiara di voler aprire alla presenza di un centro di aiuto alla vita nel suo ospedale. “Il professor Buscaglia pone un tema vero, dichiara Valmaggi. Se il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza è negli anni progressivamente diminuito, il fenomeno è in aumento fra le giovanissime e le donne provenienti da altri Paesi. Per questo ciò che è fondamentale, oltre alla tutela della libertà di scelta, è la prevenzione. La prevenzione si fa essenzialmente tramite l’incremento di risorse umane e strumentali ai consultori, a partire da quelli pubblici. Per quanto concerne i fondi Nasko, ciò che continuiamo a ritenere inaccettabile è che i Cav abbiano di fatto un’esclusiva nella gestione dei fondi e dei progetti di accompagnamento delle donne, scavalcando in questo modo la funzione prioritaria dei consultori”.

E’ uscito il n. 138, del 6 maggio 2011.
Anche Regione Lombardia finalmente rimborsa la differenza sui farmaci generici.
La Giunta accoglie la sollecitazione del Pd che con una mozione chiedeva di garantire la copertura sino al riallineamento previsto da parte delle case farmaceutiche. In ritardo di quasi un mese su Toscana e Piemonte, Regione Lombardia ha deciso di garantire la copertura sui prezzi dei farmaci generici dopo 20 giorni in cui i cittadini hanno dovuto sborsare di tasca propria la differenza tra il prezzo di vendita e il rimborso da parte del servizio sanitario nazionale. “Auspichiamo che il provvedimento appena approvato dalla Giunta in risposta alla mozione che il Pd ha presentato settimana scorsa sia temporalmente sufficiente al progressivo riallineamento che le case farmaceutiche stanno operando e contemporaneamente auspichiamo che nel caso in cui non si verificasse un totale riallineamento la Regione proroghi questa sperimentazione - ha spiegato Sara Valmaggi. Chiediamo insomma la disponibilità a prorogare anche oltre il 31 maggio questa sperimentazione se ce ne fosse necessità”. La scelta di andare a ritoccare al rialzo il costo del farmaco generico in una Regione che è fanalino di coda in Italia (29% è la spesa per i generici sulla spesa farmaceutica totale a fronte di regioni dove essa supera il 35%) ha fatto sì che il Pd torni a ribadire la necessità dell’abolizione del ticket sul generico che non è uno strumento di contenimento della spesa come era stato presentato ma oggi appare più che altro un metodo per fare cassa. Infatti la spesa farmaceutica negli ultimi anni è progressivamente aumentata.

Pochi i contratti di specializzazione in ginecologia appena assegnati dal ministero.
IL Pd chiede all’Assessore di colmare la carenza che mette in difficoltà le aziende sanitarie. Il decreto appena approvato dal Ministero dell’Istruzione e Università per l’assegnazione dei contratti di formazione specialistica nelle facoltà di Medicina e Chirurgia prevede per la Lombardia solo 32 assegnazioni su 220 contratti a livello nazionale, pur avendo la Lombardia 4 centri di eccellenza in oncologia ginecologica, un altissimo numero di parti e di cicli di riproduzione assistita. Nonostante questi volumi, la regione non viene premiata nell’assegnazione del numero dei contratti di specializzazione e la conseguente carenza di medici in questa specialità mette in difficoltà le aziende sanitarie. I consiglieri del Pd a questo proposito hanno appena presentato un’interrogazione per chiedere all’assessore se intende compensare questa carenza con l’attivazione di un maggior numero di contratti finanziati con risorse regionali o se intenda richiedere al Ministero che l’attribuzione dei contratti venga parametrata sugli indicatori di cui si è detto sopra (numero di parti, numero di interventi, numero di centri di eccellenza, ecc).

Da “Newsbook”, Rassegna stampa settimanale di sanità, sociale, attualità, informazione, a cura di ReteLombardaSalute: ReteLombardaSalute@fastwebnet.it
News book n. 104, del 9 maggio 2011. La copertina: Il punto su: i farmaci equivalenti: che cosa sono, perché se ne parla tanto in questi giorni. Comunicati stampa. Notizie di politica sanitaria: cronaca dalle Regioni, dall’Europa, dal Governo. Allegato N°1: Dai quotidiani. Dalle Agenzie. Allegato N°2: Appuntamenti della settimana e oltre…, dalle associazioni, in libreria, bandi, concorsi.

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Dalla Cgil: www.cgil.it
29/04/2011 Comunicato di Stefano Cecconi, responsabile politiche della salute CGIL nazionale e Massimo Cozza, Segretario nazionale FP CGIL Medici su: “CGIL, è caos sull’esenzione ticket. Il decreto Tremonti non danneggi cittadini e medici”.
“Il decreto Tremonti sui controlli di esenzione per reddito dei ticket sanitari, che dovrebbe essere operativo in diverse regioni dal prossimo 1° maggio, rischia di gettare nel caos i cittadini e gli stessi medici”. Lo sostengono Stefano Cecconi, responsabile politiche della salute CGIL nazionale e Massimo Cozza, Segretario nazionale FP CGIL Medici. “Si tratta di un provvedimento, spiegano i due sindacalisti, che, volendo imporre ai medici in modo improprio e inappropriato il compito amministrativo di controllare l’esenzione dal ticket in base al reddito, potrebbe causare confusione e mancata applicazione”. Si dovrebbe agire in tuttaltro modo. “In presenza dei gravi ritardi della sanità digitale” spiegano Cecconi e Cozza, a partire dal sistema tessera sanitaria, che dovrebbe rendere immediatamente noti tutti i dati, “riteniamo necessario - dicono - un confronto sindacale finalizzato a una maggiore flessibilità nell’applicazione del decreto attraverso tempi e modi che diano le massime garanzie a cittadini e medici”. I sindacalisti avvertono “le straordinarie potenzialità della digitalizzazione del sistema sanitario non vengano svilite, come già avvenuto in altri casi di mancate modernizzazioni, da una propaganda governativa che punta troppo sull’effetto annuncio e troppo poco sui risultati.

04/05/2011 Dichiarazione di Vera Lamonica, segretaria confederale: “Sciopero del 6 maggio anche contro tagli sanità”.
Con lo sciopero generale del 6 maggio la CGIL contesta anche i tagli alla sanità operati dal Governo, pari a tre miliardi nel 2011 e 2012, e lo sollecita invece a rispettare il Patto per la Salute. E’ necessario “stanziare subito i 486,5 milioni previsti per evitare il ‘super ticket’ di 10 euro che altrimenti scatterà da giugno su ogni ricetta, in aggiunta al ticket sulle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale”. Un provvedimento del governo, spiega la dirigente sindacale, “necessario anche per completare il riparto del finanziamento sanitario del 2011 come approvato dalla Conferenza delle Regioni in questi giorni”. Ma la sindacalista rivendica inoltre “risorse vincolate alla riorganizzazione e alla riqualificazione dei servizi (in particolare per la riconversione della rete ospedaliera a favore dei servizi socio sanitari nel territorio), scelta necessaria ovunque, ma urgente nelle regioni con i piani di rientro, anche per evitare che a pagare siano i cittadini ed i lavoratori. Ciò può favorire i percorsi di convergenza verso gli standard assistenziali delle regioni più virtuose”. Infine serve “adeguare il finanziamento per la sanità, che in Italia è al di sotto della media dei paesi OCSE, e indirizzarlo in modo appropriato per qualificare l’assistenza verso i bisogni dei cittadini, è il modo più serio per contribuire alla difesa e allo sviluppo del welfare e, per questa via, dare solidità alla crescita del nostro paese”.

Da “governo.it” la newsletter del Governo italiano.
Dalla Newsletter n. 17, del 3 maggio 2011.
Servizio sanitario: accordo per la ripartizione del fondo.
Trovato l’accordo tra governo e regioni su come ripartire i fondi 2011 per il Servizio Sanitario Nazionale che ammontano a oltre 106 miliardi di euro. L’accordo siglato nella Conferenza unificata del 20 aprile contiene, da un lato, alcuni elementi innovativi, dall’altro, riconferma puntualmente i contenuti del Patto della Salute 2010-2012. Nell’accordo, l’impegno a definire dal 2012 nuovi criteri di riparto delle risorse e dei relativi sistemi di ponderazione, contemplando tutti i fattori che incidono sulle cause determinanti le condizioni di salute. I criteri di riparto: come avvenuto per l’anno 2010, il finanziamento “Indistinto”, pari a 103.711.906.387, viene ripartito tra le Regioni e Pa sulla base della frequenza dei consumi sanitari della popolazione residente, distintamente per Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e per fasce di età della popolazione stessa. I dati relativi alla popolazione sono quelli stimati ISTAT al 1 gennaio 2010. Il finanziamento “Finalizzato” pari a 669.000.000 viene ripartito tra le Regioni e Province Autonome, distintamente per ciascuna delle sue componenti, in base ai medesimi criteri adottati nel 2010. Per quanto riguarda il finanziamento “Vincolato” sia per le Regioni sia per gli altri Enti da ripartire con la presente proposta, è pari a 401.843.350 euro. Il riparto provvede ad accantonare tra le quote vincolate l’importo di 70.000.000 euro, quale ammontare di risorse destinate alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle amministrazioni pubbliche per i dipendenti assenti dal servizio per malattia.
Dossier: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riparto_risorse_ssn_2011/index.html

Dalla Conferenza delle Regioni: http://www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1788 del 3 maggio 2011
Sanità: riparto 2011.
E’ stato pubblicato dal Ministero degli Affari regionali il riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2011. In particolare si tratta dell’Intesa sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l’anno 2011, avendo acquisito l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano. L’Intesa è espressa nei termini sulla proposta del Ministro della salute di determinazione del fabbisogno ante mobilità per l’anno 2011 ai fini del finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza e del finanziamento delle quote finalizzate, per un importo complessivo pari a euro 104.380.906.387, da ripartirsi secondo la rimodulazione formulata dalle Regioni e Province autonome di cui alla colonna “Fabbisogno finale ante mobilità con 347,5 milioni e 70 milioni e con riequilibrio di solidarietà delle Regioni” contenuta nel documento menzionato in premessa, Allegato A, parte integrante del presente atto.
Link: http://www.regioni.it/upload/DOC_031500_80csr.pdf

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 4.5.11. Convegno nazionale Anziani oggi: il ruolo degli anziani attivi nella famiglia e nella società. L’Europa lancia il nuovo sito sull’invecchiamento attivo. Progetto WeDo. Suonare uno strumento può avere effetti benefici cognitivi. Il finger food entra in geriatria.

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 387 del 28 aprile 2011. Okkio alla salute: report regionali. È la volta di Abruzzo e Provincia Autonoma di Trento con i report regionali dell’indagine 2010 di OKkio alla Salute Indagati stato ponderale, abitudini alimentari e attività fisica dei bambini delle scuole primarie. Hbsc: dati regionali 2009-2010. Sul sito italiano di Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) sono disponibili i primi report regionali relativi all’ultima indagine svolta (2009-2010): Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Lazio e Provincie autonome di Trento e Bolzano. Passi, pubblicazioni dal Piemonte. Dal Piemonte nuove pubblicazioni regionali: il report 2009, le schede tematiche obesità e diabete. Su Passi leggi anche il capitolo del Rapporto nazionale 2010 sull’uso dei dispositivi di sicurezza stradale. Influenza: risposta alle pandemie. Proteggere la salute pubblica ricercando politiche per migliorare le capacità di risposta contro l’insorgenza di nuove pandemie: 193 Paesi membri dell’Oms trovano un accordo sulla preparedness globale. Guadagnare salute: al via la Fad. Al via la formazione a distanza realizzata nell’ambito del progetto PinC. Inaugura il percorso il “Dossier Fumo”. Sulla piattaforma le istruzioni per registrarsi. Al completamento dei 4 temi, il rilascio di 8 crediti Ecm. Acqua e salute in Europa. Dall’Oms un documento rivolto alle autorità in cui sono disponibili informazioni generali sulla situazione idrica della regione e consigli per implementare la gestione dei programmi idrici nazionali.

Oms: accordo per contrastare le influenze pandemiche
Proteggere la salute pubblica: è il concetto chiave che emerge nell’accordo raggiunto, a seguito dei negoziati avviati nel 2007, da un gruppo di lavoro composto da 193 Paesi membri dell’Oms, a cui si sono aggiunti i rappresentanti dell’industria, della società civile e delle organizzazioni coinvolte nella lotta contro le pandemie. L’obiettivo del gruppo di lavoro è stato la ricerca delle politiche da adottare per migliorare le capacità di risposta contro l’insorgenza di nuove pandemie e in particolare rafforzare le attività di sorveglianza, importanti per definire le caratteristiche epidemiologiche e virologiche di un potenziale virus pandemico e migliorare l’accesso ai vaccini e ai farmaci antivirali. Le raccomandazioni contenute nell’accordo sono in attesa di essere discusse dall’assemblea dell’Oms durante la quale dovranno essere approvate.
Leggi l’articolo: http://www.epicentro.iss.it/focus/influenza/influenza.asp

Sul numero 388 del 5 maggio 2011. Vaccinazioni. Condividere strategie e best practices, migliorare la comunicazione, costruire la collaborazione tra tutte le figure professionali coinvolte. Questo e altro i temi discussi nella settimana europea della vaccinazione. Passi, ci vuole passione. Riprende la pubblicazione di Passi-one: un numero che riflette su Passi e il suo futuro. Dal territorio: dati preliminari dello studio CometeS, le pubblicazioni di Emilia-Romagna, Trento e Piemonte. Le news sul sito Passi. Okkio alla salute: report regionali. Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano pubblicano i report regionali dell’indagine 2010 di OKkio alla Salute, il sistema di sorveglianza che monitora i bambini della terza classe primaria. Hbsc: dati regionali 2009-2010. Continua la pubblicazione dei report 2009-2010 relativi allo studio Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children). Sul sito italiano del progetto sono disponibili i dati di Marche, Liguria, Toscana. Malattie croniche. L’Oms pubblica il primo status report globale sulle malattie croniche: è possibile consultare i dati relativi ai singoli Paesi, i fattori di rischio e le politiche sanitarie necessarie per contrastare il fenomeno. Mortalità neonatale: i dati 2009. Con circa 2,6 milioni di bambini nati morti nel 2009, i decessi neonatali rappresentano un problema soprattutto nei Paesi a basso reddito. The Lancet pubblica i dati 2009 sulla mortalità neonatale.

Oms: primo status report globale sulle malattie croniche
Nel 2008, nel mondo, sono morte 17 milioni di persone a causa di malattie cardiovascolari, 7,6 milioni in seguito all’insorgenza di tumori, 4,2 milioni come conseguenza di disturbi respiratori e 1,3 milioni a causa del diabete. Questi dati, che rappresentano l’80% dei 36 milioni di decessi causati dalle malattie croniche (pari al 63% dei morti totali del 2008), sono presenti nel documento dell’Oms “Global status report on noncommunicable diseases 2010” (pdf 3,5 Mb), il primo rapporto globale sulle malattie croniche pubblicato dall’Oms. Il report permette di consultare i dati relativi ai singoli Paesi, i fattori di rischio e le politiche sanitarie necessarie per contrastare il fenomeno. Per maggiori informazioni scarica il documento “Global status report on noncommunicable diseases 2010” (pdf 3,5 Mb). Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/croniche/aggiornamenti.asp

The Lancet pubblica i dati sulla mortalità neonatale del 2009
Nel 2009, con circa 2,6 milioni di bambini nati morti e una media di 7200 casi quotidiani, i decessi neonatali continuano a rappresentare un problema soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, in cui si verificano il 98% dei casi. In particolare si stima che il 66% dei casi totali coinvolga l’Afghanistan, il Bangladesh, la Cina, la Repubblica Democratica del Congo, l’Etiopia, l’India, l’Indonesia, la Nigeria, il Pakistan e la Repubblica Unita della Tanzania. Dai dati, pubblicati dalla rivista The Lancet, emerge che le 5 cause di morte più comuni (complicazioni durante il parto, infezioni contratte nel corso della gravidanza, disturbi della salute materna come ipertensione e diabete, alterazioni della crescita fetale e anomalie congenite) possano essere ridotte attraverso il rafforzamento delle politiche sanitarie. Per maggiori informazioni leggi The Lancet Stillbirth Series e il comunicato stampa sul sito dell’Oms.
Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/materno/indice-materno.asp

 

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