Block Notes n. 20, ottobre 2011

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Esenzione ticket sanitari: i sindacati chiedono una moratoria
Esenzione ticket: a dicembre niente più code
Sanità, Bresciani:numero unico emergenza funziona
Sla, Formigoni: impegno per ricerca e cura
S. Raffaele, Formigoni:presenza strategica da salvaguardare
L'assessore con il ministro Fazio al convegno sull'obesità
San Raffaele, Regione replica a opposizioni
Boscagli a Cisl: più assistenza a casa? Già fatto
Edilizia sanitaria, 12 milioni per 4 interventi
Non autosufficienza, servono i finanziamenti
Caos esenzioni: il Pd chiede l’intervento di Formigoni con un’interrogazione

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali 
Tagli a politiche sociali. Documento della Conferenza Regioni del 22.09.2011
Istat: elenco amministrazioni pubbliche 
Focus Fondo sociale e non autosufficienze. Le risorse dal 2004 al 2011 
Corte dei Conti: riforma fiscale non ha copertura
11° Rapporto Caritas-Fondazione Zancan sulla povertà
Veneto punta sulla medicina territoriale. Coletto: medicine di gruppo integrate 
AIDS e infezioni a trasmissione sessuale sempre pi diffusi tra gli anziani
L’Alzheimer potrebbe essere contagioso
Le malattie croniche: update meeting e pubblicazioni
Dall’Ue un rapporto sulla valutazione delle disuguaglianze
Obesity day. Contrasto a sovrappeso e obesità, determinanti di malattia

3. Links
La voce.info.
Se il fabbisogno standard premia i meno virtuosi
Le tre povertà degli italiani

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Da Cgil Cisl Uil Lombardia
23.9.2011. Comunicato stampa Cgil, Cisl, Uil, sindacati dei Pensionati e della Funzione Pubblica della Lombardia su “Esenzione ticket sanitari: i sindacati chiedono una moratoria sulla certificazione finchè il sistema non funzionerà a regime”.
“Il combinato disposto delle sbagliate ed estemporanee iniziative assunte negli ultimi anni dal ministero dell’economia e della inadeguata gestione e organizzazione messe in opera dall’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia, che non facilita la vita dei cittadini lombardi, hanno, come avevamo previsto e denunciato già mesi fa, come unico risultato l’assalto di migliaia di cittadini, soprattutto anziani, alle ASL per capire come comportarsi per avere diritto all’esenzione. Molti, che avrebbero dovuto ricevere a casa la comunicazione di essere stati inseriti nell’elenco dell’anagrafe tributaria quali aventi titolo all’esenzione, non l’hanno ad oggi ricevuta. Altri, che hanno diritto all’esenzione per reddito, non avendo fatto la dichiarazione dei redditi nel 2009 e avendo solo il CUD della loro pensione non risultano – INCREDIBILE ! – negli elenchi del Ministero e perciò sono sconosciuti alla Regione che quindi non ha inviato nulla. Altri ancora, con un reddito tra 36.500 e 38.000 euro, aventi quindi titolo all’esenzione in ragione delle norme regionali, non avendo ricevuto alcunché e non sapendo quale sia la loro condizione si affrettano a rivolgersi alle ASL. I medici e le strutture sanitarie, non volendo sapere “né leggere ne scrivere” a chi non ha la tanto agognata lettera della regione per l’esenzione dicono solo: “Andate all’ASL”. Insomma: dilettantismo allo stato puro sulla pelle dei cittadini, per di più di quelli più deboli, cioè i malati e gli anziani, ma anche caricata sulle spalle degli operatori delle ASL che, nel numero ridotto di organici in cui si ritrovano in Lombardia fanno del loro meglio – a proposito: grazie davvero! – per sollevare per quanto possibile i cittadini dai disagi, informandoli e aiutandoli a compilare moduli e moduli. Chiediamo subito una moratoria, fino a quando l’intero sistema non sarà pienamente a regime, inserito nella tessera sanitaria in modo che ovunque il cittadino si rechi (dal medico, in ambulatorio, all’ospedale…) esibendo la tessera ottenga il suo sacrosanto diritto all’esenzione, senza dover diventar matto per poterlo esercitare. E che fino all’accertato e reale pieno funzionamento del sistema i cittadini possano, come in passato, continuare a certificare il loro status di esenti apponendo la loro firma sulla ricetta.”

18.10.2011. Comunicato stampa Cgil, Cisl, Uil e sindacati dei Pensionati della Lombardia su: “Esenzione ticket: a dicembre niente più code. La Regione si impegna con le organizzazioni sindacali a prorogare il titolo a tutto il 2012.
Pur non accogliendo la richiesta di moratoria fino alla fine dell'anno facendo valere l'autocertificazione sulla ricetta, l'assessorato alla sanità della Regione Lombardia ha dichiarato la propria disponibilità ad applicare le norme sull'esenzione dai ticket con la massima elasticità possibile, dando indicazioni ai direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere di non esigere il pagamento laddove la persona dichiari il diritto all'esenzione, pur non disponendo ancora del codice. Inoltre è stato assicurato che sono ormai più di 1,8 milioni i nominativi caricati sul sistema informatico SISS accessibile ai medici di famiglia e che nelle prossime settimane il processo dovrebbe completarsi. I sindacati hanno anche chiesto come si intenda applicare la norma nel 2012. Su questo l'assessorato, accogliendo le richieste sindacali, ha garantito che, a partire dalla fine del primo trimestre dell'anno prossimo, dovranno recarsi agli sportelli Asl, in deroga alla normativa nazionale, solo coloro che hanno cambiato la propria condizione reddituale, mentre per tutti gli altri varrà il titolo all'esenzione rilasciato nel 2011. Questo è il risultato dell'incontro tra sindacati confederali e del pensionati della Lombardia con l'assessorato alla Sanità della Regione, anche in ragione delle gravi difficoltà vissute dalla popolazione anziana in queste settimane. La Regione e i sindacati fisseranno un nuovo appuntamento entro novembre prossimo per una discussione sull'insieme delle misure di esenzione dal ticket per il 2012 da adottare in Lombardia, oltre che per fare il punto sulle sperimentazioni che si avvieranno su CREG (presa in carico dei malati cronici) e posti letto per sub-acuti nei diversi territori”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 26 settembre 2011 
Sanità, Bresciani: numero unico emergenza 112 funziona.
Il Numero Unico Emergenza 112 funziona. La sperimentazione iniziata nel giugno 2010 ha dato risultati positivi, il sistema è diventato ancor più efficace ed è stato in grado di gestire in queste 65 settimane di attività 850.271 chiamate con una media giornaliera di 1.844. Notevole il lavoro di filtro garantito dal “call center laico”: quasi il 50 % delle chiamate non è stato inoltrato alle centrali operative di secondo livello (deputate a intervenire sulle emergenze segnalate), che sono state così liberate dal peso di molti contatti 'fasulli'. E' stato dunque possibile - ha sottolineato l'assessore Bresciani - misurare fin dall'inizio della sperimentazione un significativo incremento dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione nella gestione delle chiamate di emergenza da parte di tutte le centrali operative coinvolte, con un sensibile miglioramento della gestione operativa e un'ampia soddisfazione della cittadinanza coinvolta. Tra le caratteristiche principali del nuovo servizio 112 vi è la localizzazione, cioè la possibilità per gli operatori di individuare subito il punto da cui parte la chiamata e l'accessibilità sia per i disabili, con un apposito servizio di messaggistica, sia per gli stranieri, grazie al contributo di interpreti specializzati. “In questo modo, ha detto l'assessore regionale alla Sanità, i nostri cittadini avranno la certezza di poter accedere in tempi rapidissimi e con grande efficienza a un aiuto plurispecializzato”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 27 settembre 2011
Sla, Formigoni: impegno per ricerca e cura.
Regione Lombardia conferma il proprio impegno per sostenere la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e per garantire cure e assistenza a chi viene colpito da questa patologia. Nel suo intervento introduttivo al secondo convegno di AriSLA (Agenzia di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, nata nel dicembre 2008 con l'obiettivo di promuovere, finanziare e coordinare la ricerca scientifica sulla SLA, sostenendone il rapido trasferimento dei risultati alla pratica clinica), il presidente Roberto Formigoni ha ribadito come, per Regione Lombardia, la promozione e il sostegno a iniziative che possano aprire nuovi fronti nella lotta alle malattie più gravi e invalidanti, come la SLA, e attraverso le quali si possa dare la migliore assistenza possibile alle persone che ne sono colpite siano una priorità. In meno di tre anni di attività AriSLA ha saputo qualificarsi come il primo ente nazionale e uno dei primi in Europa e nel mondo per la dotazione di budget da dedicare alla ricerca sulla SLA, ha raccolto 240 proposte in soli 3 bandi di ricerca pubblicati dal 2009 a oggi e ha mobilitato oltre 400 ricercatori sul territorio nazionale. Assistenza domiciliare. Sul fronte del potenziamento dell'assistenza domiciliare Regione Lombardia stanzia 12 milioni di euro all'anno, a partire dal 2007, come risorse aggiuntive destinate all'ambito della lunga assistenza, in cui è importante il valore, anche terapeutico, di quella domiciliare. Dal 2008 invece sono stati attivati altri interventi sperimentali a favore delle persone affette da SLA: contributo economico mensile alle famiglie di 500 euro, per valorizzare la cura a domicilio; ricovero di sollievo gratuito fino a 90 giorni presso strutture accreditate da Regione Lombardia (RSA e RSD). Piano d'azione 2010-2020 per i disabili. All'inizio di quest'anno, è stato presentato il Piano d'Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, che ha come obiettivi principali il miglioramento dell'attività di comunicazione sull'offerta dei servizi e l'armonizzazione e razionalizzazione delle risorse per migliorare la qualità della risposta ai bisogni. Secondo le più recenti stime sono circa 365.000 i cittadini lombardi portatori di disabilità, di cui quasi 30.000 in età scolare. Centro clinico nemo. Un altro importante esito del lavoro congiunto tra Regione Lombardia e gli operatori del settore sul tema delle malattie neurodegenerative è stata la nascita del Centro Clinico Nemo, creato grazie a un modello virtuoso di collaborazione pubblico/privato e che rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello del nostro Sistema Sanitario. Questo primo Centro nato qualche anno fa a Milano, ha fatto da apripista a Centri analoghi, che sono stati aperti dall'Ente, sulla scorta di questo modello, in altre regioni d'Italia: al Presidio Ospedaliero di Arenzano (10 posti letto), in collaborazione con l'Asl di Genova, e a Messina, in collaborazione con l'Azienda Policlinico Maggiore (22 posti letto). Tra i piani di Nemo c'è inoltre una prossima apertura a Roma e futuri programmi di sviluppo in sedi europee. Ricerca. "Guardo con grande favore, ha concluso Formigoni, ad iniziative come quelle del Centro Nemo e all'attività di AriSLA, che rispecchiano da vicino obiettivi e finalità del governo regionale nei confronti della ricerca. Ci stiamo infatti adoperando con il massimo sforzo, in collaborazione con tutti i soggetti del settore, per promuovere e sostenere questo settore: siamo ben consapevoli infatti di come l'innovazione rappresenti la chiave del successo, e questo vale anche e soprattutto in momenti di difficoltà come quelli attuali, in cui è necessario continuare a investire nella ricerca, consolidando così la forza del nostro sistema".

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 30 settembre 2011
S. Raffaele, Formigoni:presenza strategica da salvaguardare.
“La presenza dell'ospedale San Raffaele è strategica non solo per il territorio lombardo bensì per l'intero territorio nazionale, grazie alle eccellenze che esprime nel campo sanitario, della ricerca e della didattica universitaria”. E' quanto ha ribadito ancora una volta oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. “Regione Lombardia, ha spiegato Formigoni, segue attentamente
l'evolversi della situazione ed è impegnata ad onorare i propri obblighi contrattuali (sia in ambito sanitario che di ricerca) con la consueta rapidità, e auspica vivamente che il piano di risanamento finanziario che sarà presentato dai vertici dell'ospedale nei prossimi giorni potrà essere la soluzione definitiva che salvaguarda le immense potenzialità del personale che vi opera, dei ricercatori, dell'università e, soprattutto, che garantisce le tante persone che fruiscono con grande soddisfazione e riconoscenza delle prestazioni rese quotidianamente dal San Raffaele. Il piano dovrà altresì creare le condizioni affinché non si verifichino situazioni di pericolo per le attività industriali e imprenditoriali che attualmente operano con e per l'ospedale”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 3 ottobre 2011
L'assessore con il ministro Fazio al convegno sull'obesità.
Regione Lombardia sta lavorando da tempo per realizzare una rete territoriale in grado di garantire continuità assistenziale ai pazienti cronici, attraverso diversi interventi: riconoscimento della funzione territoriale per gli ospedali; introduzione dei letti per le cure sub acute; sperimentazione in 5 Asl del Cronic Related Gruop (CReG), una innovativa modalità di presa in carico, che coinvolge i diversi soggetti coinvolti nelle attività di cura. E' quanto ha ribadito oggi l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, intervenendo al convengo “Nuove linee di indirizzo in tema di riabilitazione: l'obeso grave come paziente ad alta complessità”, presso l'ospedale San Luca di Milano. Presente all'incontro anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. "E' proprio in questo sistema, ha spiegato Bresciani, che trova spazio la cura dell'obesità grave, che rappresenta una grande sfida nell'ambito della cronicità. Una sfida che noi vogliamo vincere attraverso la prevenzione, la presa in carico e l'approccio multi disciplinare". L'obesità, è stato ricordato nel corso dei lavori, rappresenta un problema di crescente rilevanza. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati, il 35% dei bambini italiani è obeso (13%) o in sovrappeso (23%). "Oggi, ha detto ancora Bresciani, il 37% dei cronici risiedono nelle aree ci cura per acuti. Questo è inappropriato. La sfida è portare questo 37% verso le cure domiciliari potenziando il ruolo dei medici di medicina generale e delle cure territoriali".

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 6 ottobre 2011
San Raffaele, Regione replica a opposizioni.
Con una Nota ufficiale, la Presidenza di Regione Lombardia risponde alle dichiarazioni degli esponenti del Pd, dell'Udc e di Sel del Consiglio Regionale sulla vicenda dell'ospedale San Raffaele. "Le dichiarazioni di alcuni esponenti dell'opposizione, si legge nella Nota, stanno a dimostrare come gli stessi non conoscano le regole che dettano il funzionamento del Sistema Sanitario. Infatti le Regioni hanno competenza sui controlli sanitari delle prestazioni e non hanno alcun potere di verifica sui bilanci e sugli organi delle Fondazioni o Società accreditate dal Servizio Sanitario Regionale. Se mai, le domande impropriamente rivolte a Regione Lombardia, andrebbero poste agli organi di vigilanza previsti dalle leggi dello Stato e dal Diritto Societario. Sarebbe opportuno quindi evitare sterili polemiche e attendere con fiducia la decisione del Tribunale Fallimentare che la prossima settimana esaminerà il piano di razionalizzazione e consolidamento che sarà presentato dal Cda della Fondazione".

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 7 ottobre 2011
Boscagli a Cisl: più assistenza a casa? Già fatto.
“La Cisl ha la memoria corta? Regione Lombardia con uno stanziamento straordinario di 40 milioni di euro sta già potenziando l’assistenza domiciliare”. Con queste parole l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli commenta le dichiarazioni del segretario generale dei Pensionati Cisl della Lombardia, Attilio Raimoldi, pronunciate durante un incontro sul welfare lombardo. “La Cisl, prosegue Boscagli, dovrebbe ricordarsi più spesso l’impegno e il lavoro che Regione Lombardia sta portando avanti con un dialogo continuo e proficuo con tutte le forze sindacali. Nel Piano Socio Sanitario, approvato a novembre, abbiamo affermato che l’ospedalizzazione non è sempre la risposta più adeguata e non deve essere scelta per mancanza di alternative. Per questo, nonostante i tagli, la Giunta ha deciso di investire 40 milioni di euro aggiuntivi sulla domiciliarietà e potenziare gli interventi per le persone in stato vegetativo con 10 milioni. Un investimento che sta garantendo la sperimentazione in sei Asl di equipe multidisciplinari che valutino in modo univoco i bisogni e indirizzino l’accesso ai servizi di assistenza, un nuovo ruolo di informazione e supporto per l’attivazione dell’assistenza domiciliare garantito anche dalle farmacie e la formazione di personale sempre più specializzato. L’obiettivo che abbiamo è chiaro: favorire l’evoluzione di un modello di welfare che sia non solo economicamente sostenibile ma anche più aperto, partecipato, plurale, capace di rispondere alle esigenze espresse dalle persone e dalle famiglie attraverso una presa in carico complessiva dei bisogni”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 14 ottobre 2011 
Edilizia sanitaria, 12 milioni per 4 interventi.
La Giunta della Regione Lombardia, ha deciso di destinare 12.331.630,54 euro per la realizzazione e il completamento di quattro interventi di edilizia sanitaria negli ospedali di Morbegno (So), Melzo (Mi), Varese (Macchi) e Milano (Sacco). Lo stanziamento complessivo deriva per il 95% da fondi statali (11.715.049,01 euro di economie su altri lavori) e per il restante 5% da fondi regionali (616.581,53 euro). “Grazie alla disponibilità di questa somma, commenta Bresciani, c’è la possibilità di completare quattro interventi importanti, aumentando ancora di più i livelli di sicurezza delle strutture e potenziando il parco tecnologico. D’altra parte la realizzazione di nuovi ospedali e i lavori di adeguamento e ammodernamento delle strutture (oltre 500 gli interventi realizzati negli ultimi anni) rappresenta una priorità delle nostre politiche”. Questo il dettaglio dei finanziamenti: Ospedale di Morbegno (So), 5.778.827,43 euro per l’intervento di consolidamento strutturale del Padiglione Mattei e il completamento dei reparti ai piano primo (blocco operatorio) e terzo (degenza di medicina generale e lungodegenza) dei Padiglioni Mattei e Vanoni; Ospedale di Melzo (Mi), 2.442.623,35 euro per la realizzazione del nuovo settore ambulatoriale e del blocco chirurgico; Ospedale Macchi di Varese, 1.559.490,92 euro per l’intervento di adeguamento normativo e messa a norma per la realizzazione di ambulatori odontoiatrici presso padiglione S. Maria; Ospedale Sacco (Milano), 2.550.688,84 euro per l’acquisto di arredi e attrezzature per la nuova piastra laboratori di diagnosi e ricerca Sacco-Besta.

Da “Settegiorni Pd”, Notiziario del gruppo Pd in Consiglio regionale
È uscito il n. 154, del 23 settembre 2011 
Non autosufficienza, servono i finanziamenti.
Progetto di legge del Pd per rivedere il sistema di welfare lombardo e sostenere le famiglie. In Lombardia si invecchia più velocemente che nel resto d’Italia e i dati in prospettiva prevedono oltre 500mila anziani non autosufficienti nel 2020. Riflettendo su questo dato il Pd propone di rivedere il sistema di welfare lombardo per venire incontro al progressivo invecchiamento della popolazione regionale. La proposta è stata depositata in consiglio tramite un progetto di legge, già a disposizione della commissione sanità e in attesa di essere discusso. “Il finanziamento e la regolamentazione di un fondo regionale per la non autosufficienza è indispensabile e ancor più impellente, visti i pesantissimi tagli che il Governo ha effettuato sui trasferimenti alle Regioni in tema di politiche sociali - spiega Carlo Borghetti, primo firmatario del progetto di legge -. Azzerando il fondo nazionale per la non autosufficienza, la Lombardia vede ridurre del 77% in un anno le risorse statali in merito”. Borghetti definisce, inoltre, “iniquo e ingiusto” il sistema dei tagli lineari attuato dal Governo di centrodestra. Tuttavia un fondo regionale per la non autosufficienza, fa sapere il consigliere, “è previsto ma, a oggi, non è mai stato finanziato né regolato. Il nostro progetto di legge mira a implementare il finanziamento, stabilendo anche a chi e in che modo distribuire le risorse”. Proposito fondamentale del Pd è quello di migliorare l’identificazione dei cittadini realmente bisognosi, istituendo un piano distrettuale per la non autosufficienza raccordato a un piano regionale, e la creazione di un osservatorio che serva a valutare costantemente l’appropriatezza e l’efficacia delle misure di assistenza. Misure che prevedono l’incentivazione del welfare alle famiglie, permettendo ai parenti che si fanno carico della cura e assistenza dei soggetti non autosufficienti di disporre di parte del fondo o la compartecipazione della Regione al pagamento delle rette di strutture di accoglienza, come case di riposo o residenze sanitarie per disabili. In Lombardia, tuttavia, si stanno affermando formule diverse da quelle che rientrano nelle proposte del Partito democratico. Come afferma Gian Antonio Girelli, “è in corso una involuzione con quello che viene definito welfare della responsabilità che, in realtà, è un modo per scaricare sulla pelle di anziani e disabili e sulle spalle dei loro famigliari il peso della cura in una situazione di risorse pubbliche scarse. Un’impostazione irrazionale - prosegue Girelli - a cui noi siamo culturalmente e politicamente contrari”. I tagli del Governo porteranno una netta diminuzione dei servizi minimali per le famiglie lombarde, aggiunge il collega Mario Barboni: “Con questo e con altri progetti di legge, come quello sulla revisione dell’Isee, vogliamo contribuire a soccorrere le famiglie che non riescono a fare fronte ai costi delle cure. Il principio è che chi più ha, più comparteciperà alla spesa, mentre chi ha meno deve essere meglio sostenuto, pur senza venir meno all’universalità del servizio”.

Caos esenzioni: il Pd chiede l’intervento di Formigoni con un’interrogazione.
Migliaia di cittadini in coda agli sportelli delle Asl. Continuano e si fanno sempre più folte le code davanti agli sportelli delle Asl lombarde, come denunciato da diversi organi di stampa da quando, dal 15 settembre 2011, non è più accettata l’autocertificazione dei cittadini esenti dal ticket per reddito. Fino al 31 marzo 2012 farà dunque fede la lettera inviata da Regione Lombardia, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle entrate, con cui si comunica che il destinatario rientra nei limiti di reddito per ottenere appunto l’esenzione. La verifica spetterà al medico curante che effettuerà gli appositi controlli visionando i registri dell’anagrafe regionale informatizzata, in corso di compilazione e poi apporrà un codice. “Il rischio da noi paventato si è puntualmente verificato - denunciano Alessandro Alfieri e Sara Valmaggi - ossia il caos totale agli sportelli. Per questo il Gruppo regionale del Pd ha presentato già da alcuni giorni alla Giunta Formigoni un’interrogazione in cui si chiedeva di semplificare la procedura di accesso alle esenzioni attraverso la Carta sanitaria, che è già in mano a tutti i cittadini e dovrebbe essere lo strumento unico anche per l’attestazione delle varie tipologie di esenzione - dicono Valmaggi e Alfieri -. Perciò Formigoni intervenga subito per dare esatte indicazioni alle Aziende sanitarie locali, così da porre fine rapidamente a inaccettabili situazioni di disagio che colpiscono i più anziani”. In queste ore anche le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil sono intervenute in merito chiedendo subito una moratoria fino a quando l’intero sistema non sarà pienamente a regime.

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1875 del 23 settembre 2011.
Tagli a politiche sociali. Documento della Conferenza Regioni del 22.09.2011.
Durante i lavori della Conferenza delle Regioni del 22 settembre, presieduta dal presidente Vasco Errani, è stato approvato un documento che fa il punto sullo stato delle politiche sociali nel nostro Paese dopo il varo definitivo della manovra economica. Il testo è stato pubblicato sul sitoal link :
www.regioni.it/download.php?id=224355&field=allegato&module=news

Regioni.it n. 1881 del 3 ottobre 2011.
Istat: elenco amministrazioni pubbliche
In base al sistema europeo dei conti, l’Istat ha predisposto l’elenco delle unità istituzionali che fanno parte del settore delle Amministrazioni Pubbliche, i cui conti concorrono alla costruzione del Conto economico consolidato delle Amministrazioni Pubbliche. L’Istat è tenuto ai sensi della legge di contabilità e di finanza pubblica n. 196 del 31/12/2009 a pubblicare annualmente tale lista sulla Gazzetta Ufficiale. Elenco che infatti è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 228 del 30 settembre 2011 e le unità classificate nel Settore delle Amministrazioni Pubbliche sono: a) gli organismi pubblici che gestiscono e finanziano un insieme di attività, principalmente consistenti nel fornire alla collettività beni e servizi non destinabili alla vendita; b) le istituzioni senza scopo di lucro che agiscono da produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita, che sono controllate e finanziate in prevalenza da amministrazioni pubbliche; c) gli enti di previdenza.
Link: http://www.istat.it/it/archivio/6729

Regioni.it n. 1886 del 10 ottobre 2011.
Focus Fondo sociale e non autosufficienze. Le risorse dal 2004 al 2011.
Il settore Salute e Politiche sociali della Segreteria della Conferenza delle Regioni ha fatto il punto sullo stato delle politiche sociali nel nostro Paese. Si tratta di un Dossier che mette insieme gli ultimi anni di lavoro e di provvedimenti sul sociale: le Intese con il Governo, le disposizioni nelle manovre finanziarie e i documenti della Conferenza delle Regioni. In particolare si documenta l’andamento delle risorse finanziarie del Fondo nazionale politiche sociali per gli anni 2004-2011 e del Fondo per le non autosufficienze.
Link al Dossier Le risorse finanziarie del FNPS 2004_2011 e fondo per le non autosufficienze.
http://www.regioni.it/home_art.php?id=152

Regioni.it n. 1887 dell’11 ottobre 2011.
Corte dei Conti: riforma fiscale non ha copertura.
La riforma fiscale non ha copertura, anche perchè parte delle entrate sono state usate dal decreto di agosto. Bisogna quindi tassare beni ‘‘personali e reali’’, evitando i tagli lineari alle agevolazioni che ‘‘sarebbero recessivi’’. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti alla commissione Finanze della Camera.
Link: http://www.regioni.it/it/show-1887/newsletter.php?id=1393#art8920

Regioni.it n. 1901 del 17 ottobre 2011.
11° Rapporto Caritas-Fondazione Zancan sulla povertà.
Rapporto Caritas sulla povertà: in quattro anni (2007-2010) sono aumentate dell’80,8% le richieste di aiuto economico rivolte ai Centri di Ascolto delle Caritas Diocesane. Nell’11° rapporto Caritas-Fondazione Zancan si evidenzia come siano aumentate del 19,8% (69,3% al sud) le persone che si sono rivolte ai centri. Fra gli italiani, con un +42,5% l’incremento maggiore delle persone che si sono rivolte ai centri mentre fra gli stranieri si è avuto il +13,9%. Al primo posto la povertà economica, seguono l’occupazione e la casa, poi i problemi familiari. Nel 2008 la spesa sociale complessiva pro capite più alta è stata quella della Provincia autonoma di Trento (280,52 euro), seguita dalla Valle d’Aosta (262,98), dal Friuli Venezia Giulia (211,15) e dalla Provincia autonoma di Bolzano (209,15). Secondo i dati Istat, elaborati dalla Fondazione Zancan, agli ultimi posti per spesa sociale pro capite ci sono invece Calabria (30,33), Molise (41,32), Campania (53,69), Puglia (55,16) e Basilicata (57,77). Riguardo alla spesa destinata alle persone con disagio economico, nel 2008, quella più alta si è registrata in Sardegna (51,04), Friuli Venezia Giulia (44,94) e Piemonte (40,80) mentre risulta più bassa in Calabria (4,74), Abruzzo (8,22), Basilicata (9,43) e Molise (9,51). Per le persone povere, invece, nel 2008 hanno speso di più Friuli Venezia Giulia (28,58), Provincia autonoma di Bolzano (19,44), Sardegna (19,38), Provincia autonoma di Trento (17,68), Lazio (12,56).
Link: http://www.caritas.it/templates/0/Benvenuti.asp

Regioni.it n. 1902 del 18 ottobre 2011. 
Veneto punta sulla medicina territoriale. Coletto: medicine di gruppo integrate.
Il Veneto rafforza la medicina territoriale che sarà organizzata in rete e operativa 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana. Con una delibera approvata su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, la Giunta regionale ha dato il via ad un’articolata riorganizzazione della medicina territoriale che, una volta a regime, potrà garantire al cittadino un’assistenza sul territorio (medici di base, guardie mediche, distretti). Sono previste le “medicine di gruppo integrate”, forme associative di medici di medicina generale che garantiranno sempre la disponibilità, ovviamente operando in rete ed in sinergia con le guardie mediche. “E’ un’operazione, sottolinea con soddisfazione Coletto, che risponde appieno ad uno dei cardini fondamentali del nuovo piano socio sanitario regionale: rafforzare la medicina sul territorio, spostare dall’ospedale al territorio tutti i servizi non prettamente ospedalieri, alleggerire la pressione dei codici bianchi impropri sui pronto soccorso, portare insomma la sanità più vicina al cittadino, che possa così trovare vicino a casa tutti quei servizi che non riguardano le acuzie, per le quali ci sono gli ospedali”. Coletto ha posto l’accento anche sull’impronta socio-sanitaria della nuova organizzazione: “ le medicine di gruppo integrate infatti, sottolinea l’assessore, saranno supportate anche dalla presenza di figure professionali importanti come gli infermieri e gli assistenti sociali”.

Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 29 settembre 2011. Dopo la risoluzione del Senato continua la mobilitazione di STOP OPG. Cambiamo la manovra: medici, veterinari e dirigenti SSN, 13 ottobre manifestazione nazionale a Roma. Quando il troppo è troppo. L' "onorevole" assistenza sanitaria integrativa.
di Marco Geddes e Guido Benedetti. Disegnamo il welfare di domani. Manovra: Tagli a Politiche Sociali documento di Regioni, Province, Comuni.
Approfondimenti. Osservazioni al Piano Socio Sanitario Regionale, CGIL Veneto. Rapporto 2011 malattie croniche, OMS. Nota sulla Delega fiscale e assistenziale, CGIL nazionale.

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 23.9.11. Convegno: Le competenze relazionali nel lavoro di cura con i malati di Alzheimer. AIDS e infezioni a trasmissione sessuale sempre pi diffusi tra gli anziani. Alzheimer: ancora molti i casi non diagnosticati.

AIDS e infezioni a trasmissione sessuale sempre pi diffusi tra gli anziani. (Centro Maderna)
Con l’allungamento della vita media e il miglioramento dello stato di salute delle persone anziane, si è spostata sempre più avanti negli anni la fine dell’attività sessuale, soprattutto nei paesi più industrializzati, dove oggi problemi quali la menopausa e le disfunzioni erettili sono sempre più curati e influiscono sempre meno sulla vita delle persone. D’altro canto fenomeni quali l’immigrazione, la diffusioni dei viaggi internazionali e lo stesso Internet rendono ogni giorno sempre più facile fare nuovi incontri e trovare nuovi partner, con una conseguente diffusione delle infezioni a trasmissione sessuale, come clamidia e gonorrea, e dello stesso AIDS anche tra gli ultra sessantenni. Le campagne di sensibilizzazione contro l’AIDS o più in generale a favore del sesso sicuro o protetto hanno sempre avuto come target il pubblico giovanile, lasciando quasi ad intendere alle persone di una certa età, già meno propense al sesso sicuro perché non soggette al rischio di gravidanze non desiderate, di essere “immuni” da questo tipo di malattie. Paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per ora quelli con la maggior percentuale di incidenza di questo tipo di malattie tra i cittadini anziani, stanno lanciando l’allarme, avviando studi e campagne volti a limitare il problema. Per le strade di New York in questi giorni non è infatti difficile imbattersi in manifesti con gli slogan “Sex never gets old” (Il sesso non invecchia) oppure “Age is not a condom” (L’età non è un preservativo”).

Indice della Newsletter del 6.10.11. Convegno: "Alzheimer e lavoro di cura: sono possibili nuove proposte?". Carenza di vitamina B 12 e demenza. L’Alzheimer potrebbe essere contagioso.

L’Alzheimer potrebbe essere contagioso. (Centro Maderna)
Uno studio pubblicato oggi sulla rivista online “Molecular Psychiatry” sembra suggerire che alcune forme sporadiche della malattia possano avere origine da una sorta di contagio che sarebbe simile a quello del morbo della mucca pazza, dove una proteina normale che si altera è in grado di diffondersi, trasformando proteine sane in malate. I ricercatori dell’University of Texas Health Science Center di Houston sono arrivati a questa conclusione dopo aver iniettato nel cervello di alcuni topi dei piccoli quantitativi di tessuti di cervello umano malato di Alzheimer e aver scoperto che gli animali così trattati sviluppavano la malattia, al contrario di quelli nei quali era invece stato iniettato tessuto umano sano. “I nostri risultati”, ha commentato Claudio Soto, ricercatore a capo dello studio, “aprono alla possibilità che alcune forme sporadiche di Alzheimer possano originarsi da un processo infettivo che si verifica in altre malattie neurologiche, come la mucca pazza. Attualmente poi stiamo lavorando per capire se la trasmissione della malattia possa verificarsi anche nella vita reale, attraverso vie di esposizione più 'naturali'.”

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 403 del 22 settembre 2011. Malattie croniche: meeting e pubblicazioni. L’assemblea Onu, un focus durante il 60mo Who Regional Committee for Europe e nuove pubblicazioni. Il denominatore comune: le malattie non trasmissibili, il loro impatto nella produttività e nella crescita economica dei Paesi e i vantaggi connessi alla prevenzione. Il “Valore” dei vaccini contro l’Hpv.Valutazione locale e regionale delle campagne per la vaccinazione anti-Hpv: al via le indagini del progetto Valore, coordinato dal Cnesps-Iss.Più tempestivi contro l’Alzheimer. Diagnosi e interventi precoci possono fare molto per i malati di Alzheimer: il punto della giornata mondiale 2011.

Le malattie croniche: update meeting e pubblicazioni.
Con 9 milioni di decessi ogni anno, le malattie croniche sono la principale causa di morte tra la popolazione sotto i 60 anni di età e, più in generale, sono responsabili del 63% dei decessi annui totali. Nei Paesi ad alto e medio reddito questi dati sono più elevati e possono arrivare a rappresentare il 70% dei decessi totali, tuttavia il numero di morti sotto i 60 anni varia molto rappresentando il 13% dei decessi nei Paesi ad alto reddito, il 25% nei Paesi a reddito medio-alto, il 28% nei Paesi a reddito medio-basso e il 41% nei Paesi a basso reddito. Sono alcuni dei dati che hanno spinto le autorità mondiali a organizzare un’assemblea all’Onu, a dedicarne un focus durante il 60mo “Who Regional Committee for Europe” e discuterne in due pubblicazioni dell’Oms.
http://www.epicentro.iss.it/temi/croniche/summitNY2011.asp

Sul numero 404 del 29 settembre 2011. Settimana dell’allattamento materno. Basse prevalenze, veloce svezzamento e differenze regionali con un gradiente negativo delle prevalenze dal Nord al Sud del Paese: la riflessione di Laura Lauria (Cnesps) sulla situazione italiana in occasione della Settimana per l’allattamento materno (1-7 ottobre), promossa dal Mami. Prevenzione e sanità: manuale Snlg. Guidare la stesura di linee guida per interventi di prevenzione in sanità pubblica. Dal Sistema nazionale linee guida (Snlg) un nuovo manuale metodologico. Giornata mondiale contro la rabbia. Con 55 mila decessi annui la rabbia è un problema di salute pubblica globale nonostante esistano vaccini animali efficaci. Il 28 settembre si celebra il World rabies day. Reti internazionali: EpiSouth. On line il numero 14 del bollettino elettronico. Tema del focus è il report del programma Med-Pact (Local Authorities Partnership Programme in the Mediterranean). Disuguaglianze di salute nell’Ue. Proporre metodi di misurazione adeguati a descrivere le diseguaglianze di salute e monitorarne la variazione in tutti i livelli d’indagine: è l’obiettivo di un nuovo rapporto Ue.

Dall’Ue un rapporto sulla valutazione delle disuguaglianze.
Proporre metodi di misurazione adeguati a descrivere le diseguaglianze presenti all’interno della popolazione target e monitorarne la variazione in tutti i livelli dell’indagine: sono i due obiettivi principali presenti nel rapporto “Expert review and proposals for measurement of health inequalities in the European Union” (pdf 7,4 Mb). Il documento, realizzato dall’Unione europea, analizza le metodologie d’indagine, i dati disponibili e propone indicatori chiave utili nel monitoraggio della salute pubblica. Link: http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globale.asp

Sul numero 405 del 6 ottobre 2011. Tbc: indagine sui casi di Roma. Descrizione dei casi, identificazione della coorte degli esposti, azioni intraprese: i dettagli dell’indagine sul sospetto di contagio in un reparto maternità di Roma. Giornata della salute mentale. Il 10 ottobre si celebra il World Mental Health Day 2011. Antonella Gigantesco e Angelo Picardi (Cnesps) riflettono sulla necessità di politiche di prevenzione. Popolazione immigrata. Molte conferme e qualche novità nel secondo rapporto sulla salute della popolazione immigrata a Reggio Emilia. In progressivo aumento soprattutto le donne. Odesity day. Il contrasto ai principali fattori di rischio per la salute e la costruzione di strategie di sanità pubblica sono al centro delle agende. EpiCentro offre una carrellata di dati informativi da approcci diversi su sovrappeso e obesità, proponendo documenti e materiali utili. Giornata della salute mentale. Il 10 ottobre si celebra il World Mental Health Day 2011. Antonella Gigantesco e Angelo Picardi (Cnesps) riflettono sulla necessità di politiche di prevenzione.

Sul numero 406 del 13 ottobre 2011. Obesity day 2011. Dal Trentino e dall’Asl di Milano le pubblicazioni dedicate all’Obesity day con i dati su stato nutrizionale ed eccesso ponderale della popolazione locale. Leggi anche la carrellata di dati informativi da approcci diversi su sovrappeso e obesità con documenti e materiali utili. Progetto Con Me: il convegno. Sono disponibili on line le diapositive del convegno, svoltosi all’Iss il 7 ottobre scorso, in cui sono stati presentati i risultati del progetto Con Me (Conoscere la Menopausa). Malattie infettive ed Ebm. Trovare nuovi approcci alla prevenzione delle malattie infettive integrando metodologie classiche con quelle dell’evidence based medicine. È l’obiettivo di un report Ecdc. Antibioticoresistenza. Uso appropriato degli antibiotici, prevenzione delle infezioni resistenti e nuove strategie: il rapporto della Transatlantic Taskforce on Antimicrobial Resistance. Qualità dell’aria e salute. Più di 2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa della presenza di particelle Pm10 nelle città in cui vivono. Dall’Oms un database sulla qualità dell’aria.

Obesity day. Contrasto a sovrappeso e obesità, determinanti di malattia: i diversi approcci dell’epidemiologia.
Con l’autunno 2011 è riemerso ancora, e con sempre maggiore forza, il tema della lotta alle malattie non trasmissibili, di cui sovrappeso e obesità sono tra i principali fattori di rischio. Il meeting delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie croniche, che si è svolto a New York nel mese di settembre, ha infatti riportato l’attenzione su queste patologie offrendo documenti per supportare i governi ad adottare approcci di prevenzione e interventi di popolazione. D’altronde, l’evidenza parla chiaro: la diffusione di sovrappeso e obesità è ormai un problema prioritario di salute pubblica a livello mondiale, con un grosso impatto sui sistemi sanitari nazionali.
Link: http://www.epicentro.iss.it/problemi/obesita/ObesityDay2011.asp

3. Links
LombardiaSociale.it
Il nuovo sito si propone come luogo di confronto sulle scelte dell’amministrazione regionale e quale strumento per l’attività dei servizi nel territorio, fornendo materiali di facile fruizione, utili a sostenere il lavoro di responsabili ed operatori. Tutti coloro che sono impegnati, con diversi ruoli, nel welfare lombardo possono trovare materiali, chiari e di facile fruizione, utili al proprio lavoro. LombardiaSociale.it è promosso e finanziato dalla maggior parte dei soggetti della società civile operanti nel welfare lombardo. Questi hanno tra loro opinioni e obiettivi diversi ma ritengono utile costruire uno spazio comune di confronto tecnico, che valorizzi esperienze e dati di realtà. Il sito non è finanziato dall’amministrazione regionale né da nessun altra amministrazione pubblica.

La voce.info
Newsletter dell’11.10.2011.
Se il fabbisogno standard premia i meno virtuosi. di Enza Caruso
Con la manovra di luglio, i concetti di fabbisogno sanitario nazionale e regionale standard, introdotti dal decreto legislativo 68/2011 sul federalismo regionale, cominciano a entrare tra le disposizioni di razionalizzazione della spesa sanitaria. Poiché permangono forti ambiguità sulla ricostruzione ex-post dei livelli di fabbisogno sanitario regionale standard rispetto alla distribuzione ex-ante delle risorse ordinarie assegnate alle Regioni, la norma sui tetti di spesa dei dispositivi medici non è esente da distorsioni, che potrebbero favorire le Regioni meno efficienti.
Link: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002595.html

Newsletter del 18.10.2011.
Le tre povertà degli italiani. Di N. Amendola, M. C. Rossi e G. Vecchi
La crisi economica rende sempre più attuale il tema delle condizioni di vita degli italiani. A definire la povertà sono tre concetti cruciali. La povertà relativa è essenzialmente una misura della disuguaglianza. La soglia di povertà assoluta, invece, è identificata dal valore di un paniere di beni e servizi ritenuti essenziali nel contesto sociale di riferimento. In Italia è oggi essenzialmente un problema del Sud. Ma particolarmente interessante è guardare alla “vulnerabilità alla povertà”, che misura la povertà di domani. Nel nostro paese potrebbe avere dimensioni drammatiche.
Link: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002602.html

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