Block Notes n. 21, ottobre 2011

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Sanità, il ticket si paga on-line, stop a code
Boscagli, voucher per assistere pazienti fragili
Via a fondazione regionale per rilancio di Nerviano
Call center potenziato, in outsurcing dal 2014
Approvata all’unanimità in aula la mozione del PD sul San Raffaele

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Veneto punta sulla medicina territoriale. Coletto: medicine di gruppo integrate
Spesa farmaceutica: i dati AGENAS
Sanità: Fazio propone ticket anche per codici verdi
Riforma assistenziale stroncata dalla Corte dei conti. Fish: “Finalmente!”
Il welfare del nord e il welfare del sud Forum sulla non autosufficienza 2011
Uno studio per spiegare l’insonnia degli anziani
Gli anziani europei e la malnutrizione
Malattie cardiovascolari: è utile ridurre il consumo di sale?

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 19 ottobre 2011
Sanità, il ticket si paga on-line, stop a code.
Dopo la sperimentazione condotta negli ultimi dieci mesi dagli Istituti Clinici di Perfezionamento e dall’Azienda Ospedaliera di Treviglio (Bg), il servizio di pagamento on-line dei ticket sanitari si estende all’Asl di Lecco e alle Aziende Ospedaliere di Cremona, Lecco e Sondrio, oltre che al Sacco di Milano. A partire dai prossimi giorni, grazie all’attivazione di una nuova funzionalità della Carta Regionale dei Servizi, i ticket delle visite e delle prestazioni ambulatoriali prenotate in queste strutture potranno dunque essere pagati on-line, da casa o da qualunque postazione internet, tramite la Carta Regionale dei Servizi (CRS) e il lettore di smart card. Il sistema, chiamato “PagoCRS”, è uno strumento elettronico di facile utilizzo, veloce e sicuro. Si attiva con una semplice registrazione iniziale. Per accedere al servizio si può utilizzare il sito www.pagocrs.com o i link presenti sui siti delle diverse Aziende Ospedaliere o dell’Asl di Lecco.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 22 ottobre 2011
Boscagli, voucher per assistere pazienti fragili.
In Lombardia sono circa 500 le persone in stato vegetativo quotidianamente assistite, di cui l’82% in strutture residenziali e il 18% presso la propria abitazione, con un investimento regionale annuo che si aggira sui 26 milioni di euro. Il dato è stato ricordato dall’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia Giulio Boscagli, intervenuto al convegno organizzato a Bergamo dall’onlus “Il sostegno”, associazione per la cura e la presa in carico delle persone in stato vegetativo e dei loro familiari. “La Lombardia si distingue - ha sottolineato l’assessore Boscagli - per l’attenzione che da tempo riserva alle persone che si trovano in queste condizioni di salute complesse e molto delicate. Regione Lombardia è stata, infatti, la prima in Italia a garantire la gratuità dei ricoveri di sollievo transitorio o definitivo alle persone in stato vegetativo, e dal 2009 a erogare ai familiari che si dedicano all’assistenza a domicilio un contributo mensile di 500 euro. Da agosto abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, lanciando una nuova sperimentazione: ai pazienti vengono erogati voucher di valore variabile, tra i 100 e i 180 euro al giorno a seconda della gravità, finalizzati all’acquisto delle prestazioni previste da un Piano di Assistenza Individuale. Questo è stato reso possibile grazie ad un ulteriore investimento di 10 milioni di euro.” La sperimentazione ha introdotto anche nuovi criteri di valutazione e diagnosi della condizione di stato vegetativo, che misurano il grado di coscienza e di risposta agli stimoli portando ad ampliare la platea di persone assistite, da 500 a 600. “Le scelte che abbiamo fatto in tema di stati vegetativi e di minima coscienza, ha concluso Boscagli, sono in linea con quel processo di riforma del welfare di cui il nostro Paese ha grande bisogno. Stiamo incentrando le nostre politiche sulla persona e sulla famiglia: gli strumenti di valutazione multidimensionale dei bisogni, che tengono conto anche delle condizioni e delle risorse economiche, fisiche, relazionali delle famiglie, sono perciò parte integrante di questa riforma, così come lo sono la necessità di spostare i finanziamenti dall’offerta alla domanda e di attuare pienamente il principio della libertà di scelta nelle politiche sociosanitarie e sociali”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 26 ottobre 2011
Via a fondazione regionale per rilancio di Nerviano.
La Lombardia si è dotata di una Fondazione regionale per la ricerca biomedica. La Giunta regionale ha definitivamente approvato la proposta, ufficializzando la costituzione dell’organismo. Con la stessa delibera è stato anche approvato il testo dello Statuto e sono stati nominati i tre membri del Consiglio di amministrazione: l’avvocato Alberto Sciumè (presidente), Angelo Fracassi e Marco Nicolai. Si tratta di un ente con organi molto snelli, un solo fondatore (Regione Lombardia), un Consiglio di amministrazione, appunto di tre soli membri, eventualmente aumentabile a cinque in caso di ingresso di nuovi ‘partecipanti’, un direttore generale, un comitato scientifico e un organo di revisione contabile. Scopo della Fondazione è di promuovere e sostenere in Lombardia: la ricerca e l’innovazione nel settore scientifico, con particolare riguardo alla farmacologia molecolare; lo sviluppo tecnologico nei campi applicativi della produzione, distribuzione e utilizzazione di farmaci; la ricerca scientifica finalizzata all’applicazione di nuove metodologie per la prevenzione, diagnosi e cura di forme patologiche. L’apertura è a tutto campo; certamente la soluzione Fondazione è stata messa a punto anche come piattaforma ottimale per il piano di rilancio del Nerviano Medical Science e come strumento per massimizzare le sinergie tra quest’ultimo e la Regione, in particolare il suo sistema sanitario. Si completa in questo modo il percorso che ha permesso il salvataggio e l’avvio del rilancio del Nms (con la salvaguardia dei suoi 600 ricercatori e del grande patrimonio di conoscenze scientifiche) attraverso, prima, l’acquisizione da parte della Congregazione dei Figli dell’Immacolata e, ora, il definitivo approdo alla costituenda Fondazione regionale. “L’integrazione con Regione Lombardia, commenta il presidente Formigoni, produrrà sicuramente un considerevole miglioramento dei risultati del Piano di rilancio del Nms, cogliendo tutte le opportunità di sviluppo offerte dalla collaborazione e dalle sinergie con gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico: Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e S. Matteo di Pavia, ndr) e con tutto il sistema Sanitario regionale”. E le azioni concrete sono già in atto. Il Nms sta perfezionando accordi con le case farmaceutiche, per valorizzare i proventi della commercializzazione delle molecole dei nuovi farmaci; ha in corso un processo di valorizzazione del know-how interno connesso al potenziamento dei servizi del Centro di riferimento oncologico; sta organizzando la messa a disposizione delle proprie competenze ai soggetti di ricerca medica per accompagnare l’iter dalla scoperta alla brevettazione alla commercializzazione; infine, sta sviluppando la dimensione internazionale della sua attività (ad esempio mediante la partecipazione a piattaforme e network a livello europeo e mondiale).

Call center potenziato, in outsurcing dal 2014.
Aumentano gli utenti del call center di Regione Lombardia. Il traffico di 4 milioni di chiamate all’anno sta per raggiungere i 5 milioni. La Giunta regionale, con un provvedimento a firma del presidente Roberto Formigoni e dell’assessore alla Sanità Luciano Bresciani, ha messo le basi per l’adeguamento e l’evoluzione di questo importante servizio reso a 10 milioni di Lombardi, che vi ricorrono per le prestazioni sanitarie, soprattutto le prenotazioni ospedaliere e le informazioni sull’utilizzo della Carta regionale dei servizi (in costante aumento). Traguardo finale del provvedimento varato dalla Giunta è la completa esternalizzazione del servizio (attualmente realizzato tramite affitto di un ramo d’azienda di Lombardia Informatica) dal 2014. La fase di transizione prevede che, entro fine febbraio 2012, Lombardia Informatica abbia concluso la gara per l’affidamento del servizio, con l’aggiunta, rispetto alla configurazione attuale, di (presumibilmente) 50 postazioni. Ciò in base a una prima stima, che verrà perfezionata, con la conclusione dell’apposito studio entro il mese di novembre.

Da “Settegiorni Pd”, Notiziario del gruppo Pd in Consiglio regionale
È uscito il n. 158, del 21 ottobre 2011
Approvata all’unanimità in aula la mozione del PD sul San Raffaele.
E’ stata votata all’unanimità martedì scorso in Consiglio regionale una mozione in cui si impegna la Giunta a operare per garantire la continuità dell’attività ospedaliera, la salvaguardia dei posti di lavoro e incoraggiare azioni dirette alla dismissione delle attività non legate ai servizi di carattere sanitario. Successivamente, in commissione Sanità, di fronte alle domande dell’opposizione, l’Assessore si è però mostrato omissivo e vago, nonostante la sua stessa maggioranza in Consiglio abbia votato la mozione del Pd. “Sul San Raffaele la giunta è omissiva, attacca la vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi, mantenga gli impegni presi da tutto il Consiglio all’unanimità. Alla Giunta abbiamo chiesto anche di prevedere meccanismi che garantiscano maggiore controllo, appropriatezza e trasparenza nell’assegnazione dei finanziamenti aggiuntivi nella sanità; questo proprio per evitare che si ripetano in futuro vicende come quella del San Raffaele. Di questo chiederemo conto nella prossima commissione Sanità nella quale saranno di nuovo all’ordine del giorno proprio i nuovi bandi riferiti a questo genere di finanziamenti, ossia i progetti presentati dai privati per ottenere contributi extrabudget”.

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1902 del 18 ottobre 2011.
Veneto punta sulla medicina territoriale. Coletto: medicine di gruppo integrate.
Il Veneto rafforza la medicina territoriale che sarà organizzata in rete e operativa 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana. Con una delibera approvata su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, la Giunta regionale ha dato il via ad un’articolata riorganizzazione della medicina territoriale che, una volta a regime, potrà garantire al cittadino un’assistenza sul territorio (medici di base, guardie mediche, distretti). Sono previste le “medicine di gruppo integrate”, forme associative di medici di medicina generale che garantiranno sempre la disponibilità, ovviamente operando in rete ed in sinergia con le guardie mediche. “E’ un’operazione, sottolinea con soddisfazione Coletto, che risponde appieno ad uno dei cardini fondamentali del nuovo piano socio sanitario regionale: rafforzare la medicina sul territorio, spostare dall’ospedale al territorio tutti i servizi non prettamente ospedalieri, alleggerire la pressione dei codici bianchi impropri sui pronto soccorso, portare insomma la sanità più vicina al cittadino, che possa così trovare vicino a casa tutti quei servizi che non riguardano le acuzie, per le quali ci sono gli ospedali”. Coletto ha posto l’accento anche sull’impronta socio-sanitaria della nuova organizzazione: “ le medicine di gruppo integrate infatti, sottolinea l’assessore, saranno supportate anche dalla presenza di figure professionali importanti come gli infermieri e gli assistenti sociali”.

Regioni.it n. 1904 del 20 ottobre 2011.
Spesa farmaceutica: i dati AGENAS.
L’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha pubblicati on line sul sito www. agenas.it, i dati del primo semestre 2011 relativi alla spesa farmaceutica convenzionata di tutte le Regioni. I dati pubblicati contengono le variabili di numero di ricette, sconto, spesa lorda, spesa netta (ottenuta come differenza tra spesa lorda, importo del ticket e importo dello sconto). I dati presentati sono stati validati dalle Regioni e aggiornati al14 Settembre 2011. Il ticket comprende sia la compartecipazione del cittadino nella scelta tra il farmaco di marca e il generico, sia il “ticket fisso” che risulta dalle manovre messe in atto dalle Regioni per il contenimento della spesa farmaceutica. Le Regioni dove vengono applicati i ticket sono elencate in nota nella prima pagina del documento. Dall’analisi dei dati del primo semestre 2011 emerge che si è verificata una diminuzione della spesa farmaceutica convenzionata a livello nazionale del – 6,4 % rispetto allo stesso periodo del 2010, come effetto delle manovre di contenimento messe in atto sia a livello centrale che regionale.
Link: www.regioni.it/download.php?id=227861&field=allegato&module=news 

Sanità: Fazio propone ticket anche per codici verdi. Sud dovrà dotarsi di reti oncologiche nell’ambito dei Piani di rientro.
Le Regioni, anche quelle del Sud, dovranno dotarsi di reti oncologiche “nell’ambito dei Piani di rientro”. E dovranno “presentare un progetto per screening oncologici”. Lo ha sostenuto il ministro della Salute Ferruccio Fazio riferendosi ai ritardi negli interventi chirurgici e oncologici accumulati negli ospedali del Meridione. “In ogni caso, ha spiegato Fazio, entro fine anno avremo il dispositivo di una legge precedente, con finanziamenti particolari per le Regioni del Sud. Nell’ambito delle reti oncologiche le Regioni del Sud si dovranno dotare anche delle varie unità di patologia oncologica settoriale, e mi sembra afferma Fazio che stiano già lavorando in questa direzione. L’oncologia del Sud è realmente un problema: e anche per questo abbiamo una mobilità passiva importantissima. C’è una quota rilevante di persone che da Sud va a Nord, e anche questo spiega il dato statistico di più casi di tumore al Nord che al Sud”. Il ministero della Salute intende “proporre alle Regioni di incamerare i nuovi ticket” e di inserire differenze sulla base del “censo, quoziente familiare e appropriatezza”. Fazio ritiene opportuna quindi l’introduzione di un ticket per la medicina d’urgenza “anche nei codici verdi. Non solo per quali bianchi”, pur ribadendo che un paziente da codice verde non dovrebbe recarsi al pronto soccorso. “Dovremo prevedere una compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria - ha detto Fazio - ma introducendo tre elementi: il primo è che si faccia per censo, il secondo è introdurre e rivedere il quoziente familiare nelle esenzioni, il terzo e’ l’appropriatezza. Assolutamente imprescindibili” le reti territoriali, per dare risposte concrete ed efficienti al cittadino-paziente. “E’ chiaro che se non c’è un rete territoriale il cittadino va al pronto soccorso anche per codici bianchi o verdi, e non deve essere così. Vanno previsti percorsi separati anche fisicamente, per evitare che medici ed anestesisti, ad esempio, debbano occuparsi di patologie di lieve entità”.

Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.

Dalla Newsletter del 19 ottobre 2011.
Riforma assistenziale.
Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap): “Ddl delega inemendabile”.
L’associazione, ricevuta dalla Commissione Finanza della Camera spiega tutte le ricadute che la norma, se approvata, produrrebbe nel tessuto sociale del Paese. Critiche sia formali che nel merito.

Riforma assistenziale stroncata dalla Corte dei conti. Fish: “Finalmente!”
Pesanti critiche della Corte al disegno di legge delega di riforma fiscale e assistenziale in questi giorni in Commissione Finanze alla Camera: “Misure poco praticabili”. La soddisfazione della Fish: “Queste cose le sosteniamo da anni”

Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili): “No al disegno di legge delega sulla riforma assistenziale”
Audizione davanti alle Commissioni Affari Sociali e Finanze a Montecitorio: giudizio negativo sui tagli indiscriminati di spesa, sui principi della non cumulabilità delle esenzioni o agevolazioni fiscali con i diritti di assistenza sociale.

Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 20 ottobre 2011. Poveri di diritti. XI Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia Fondazione Zancan – Caritas. Salute Fondamentale Diritto: il documento (verso il 18 novembre). Dossier manovre finanziarie e sanità 2005 – 2011. Nessun dorma + equità + diritti + giustizia manifestazione nazionale 28 ottobre Roma. Forum Non Autosufficienza 9 - 10 novembre 2011. Tavolo interministeriale su Salute, carcere e psichiatria (OPG). Interventi. I vincoli del bilancio della sanità alla luce del processo federalista: il caso del Lazio, Tommaso Antonucci. Crisi economiche e salute dei bambini - Giorgio Tamburini. Un nuovo redditometro, Vasco Errani. Approfondimenti. Rapporto ISEE 2011 - Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali. Osservazioni al DdL del Governo “Delega Fiscale e Assistenziale”- Corte dei Conti. Dossier manovre finanziarie e Sanità, Conferenza delle Regioni e P.A. Accordo Stato Regioni Rete Trapianti, Conferenza Stato Regioni

Le news del 26 ottobre 2011. Pensionati 28 ottobre in Piazza manifestazione nazionale a Roma. Salute Fondamentale Diritto: il Manifesto per la giornata di mobilitazione del 18 novembre. Facciamo un pacco alla camorra. Manifesto per i budget di Salute. Interventi: I Fondi sanitari e le trasformazioni del sistema di welfare italiano, di Emmanuele Pavolini, Stefano Cecconi, Ilaria Fioretti, Stefano Neri . Il welfare del nord e il welfare del sud, di Ugo Ascoli. Accesso sicuro al parto gratuito e alla cura del neonato, di Giovanni Putoto, Chiara Di Benedetto. Approfondimenti: Assistenza Sanitaria Wish list per gli immigrati - Il Pensiero Scientifico (da Eugate), Scheda sulla manovra bis D.L. 138/2011, UIL. Droghe: 2° Libro bianco sulla Legge Fini Giovanardi - Antigone, CNCA, Forum Droghe, La Società della Ragione, Interpretazione L 122/10 D.L. 78/2010 per norme su personale SSN- Conferenza Regioni.

Il welfare del nord e il welfare del sud. di Ugo Ascoli
Guardando alle caratteristiche del welfare in Italia occorre superare definitivamente l’idea di un sistema di welfare italiano e domandarsi piuttosto se mai ci sia stato un sistema italiano di welfare. Guardando sia ai servizi sia ai trasferimenti, oltreché alle problematiche fiscali, sembrano emergere con nettezza almeno due modi di fare welfare: 1) perché le stesse misure hanno impatti assai dissimili nelle due Italie, a causa soprattutto di tessuti societari troppo diversi e del controllo economico e sociale esercitato in molte aree meridionali in modo asfissiante dalle grandi organizzazioni “mafiose”; 2) perché il welfare dei servizi non è mai decollato nel Mezzogiorno; gli stessi sistemi universalistici pubblici della scuola e della sanità, formalmente presenti anche nelle regioni del Sud, appaiono caratterizzati da deficit di rendimento drammatici, le cui cause molteplici possono essere fatte risalire sia alle fortissime disuguaglianze sociali presenti in quei territori, che alle locali patologie del ceto politico ed alla scarsa autonomia delle classi dirigenti nei confronti delle organizzazioni malavitose. I divari nel funzionamento dei vari servizi di welfare a livello regionale sono ampiamente noti, ma desta ancora più interesse come , guardando ai servizi per l’infanzia, al sistema scolastico, al sistema universitario ed al sistema sanitario, emerga un ampliamento delle differenze. Nessun paese in Europa mostra una distanza così elevata fra il suo «Nord» e il suo «Sud» in termini di sviluppo economico e, contemporaneamente, di qualità del suo sistema di welfare. Osservando tale dualismo da vicino proprio dal punto di vista delle caratteristiche dei servizi, così come dei trasferimenti, non si può non ricavare la sensazione che siano all’opera oggi sempre di più nel nostro paese due diversi sistemi di welfare… Leggi tutto: http://www.sossanita.it/Interventi/Il%20welfare%20del%20nord%20e%20il%20welfare%20del%20sud%20Ugo%20Ascoli.pdf

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 13.10.11. Convegno: “Alzheimer e lavoro di cura: sono possibili nuove proposte?”. Forum sulla non autosufficienza 2011. Mostra fotografica a favore dell’Alzheimer. Approvata in Senato la mozione sull’Alzheimer. Demenza: pensarsi malati pu diventare fattore di rischio.

Forum sulla non autosufficienza 2011 (Centro Maderna)
Il 9 e 10 Novembre si terrà a Bologna, presso il Centro Congressi Savoia Hotel, il “Forum sulla non autosufficienza 2011”. Gli “anziani di oggi” hanno bisogno di risposte molto flessibili e differenziate in un percorso assistenziale individualizzato, che tenga conto della loro diversità e specificità. Questo deve coinvolgere non solo le famiglie, ma anche le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, gli enti con finalità religiosa, le libere associazioni; soggetti che devono concorrere, in forma autonoma e collaborativa, alla realizzazione di un più compiuto sistema di servizi alla persona, nella logica di una comunità solidale, che produce le condizioni per il proprio sviluppo. Oltre alle sessioni plenarie previste dal Forum, verranno proposti workshop sull’assistenza domiciliare, sullo yoga della risata, sulla customer satisfaction, sull’Alzheimer, sul problema dei costi e della qualità dei servizi, sull’importanza dell’esercizio fisico come prevenzione, cura e miglioramento dello stile di vita. I workshop e le sessioni plenarie garantiscono di fatto informazioni complete e aggiornamento costante. Per maggiori informazioni: http://www.nonautosufficienza.it/pdf/Programma_ForumNonA_2011.pdf

Indice della Newsletter del 19.10.11. Ridisegnare la relazione di cura con i pazienti affetti da Alzheimer. Insieme nella cura. Pet therapy a favore degli anziani. Uno studio per spiegare l’insonnia degli anziani.

Uno studio per spiegare l’insonnia degli anziani. (Centro Maderna)
L’insonnia negli anziani dipende, secondo uno studio, dagli occhi. Precisamente la causa risiederebbe nell’ingiallimento del cristallino, parte dell’occhio responsabile della messa a fuoco degli oggetti, sia da vicino che da lontano. Questo accade solo nelle persone avanti con l’età, poichè con il passare del tempo, questa “lente” del nostro corpo assume una colorazione giallina, a causa di una riduzione di quantità di luce blu che arriva alla retina. La luce blu, colore della notte, del riposo, che arriva alla retina è responsabile del rilascio di melatonina, l’ormone che regola il sonno. I nostri occhi, quando vengono in contatto con la luce blu, collegati al cervello, stanno avvisando che è ora di dormire. Quando il cristallino ingiallisce non permette alla luce blu di arrivare alla retina, ecco perché il meccanismo del sonno viene compromesso, causando una difficoltà nel dormire, o un risveglio durante la notte. L’ingiallimento è proprio oltre che degli anziani, anche dei diabetici, dei fumatori e delle donne. Questo è il risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista Sleep, condotto dai ricercatori dell’ospedale di Glostrup in Danimarca, guidati dalla dottoressa Line Kessel. Gli studiosi hanno coinvolto 970 volontari ai quali sono stati esaminati gli occhi, misurando la quantità di luce blu assorbita dalla retina, e valutando il collegamento tra questo e la difficoltà di dormire.

Indice della Newsletter del 27.10.11. Dementia e malattia di Alzheimer. Convegno “Anziani Oggi”: on line i video degli interventi. Gli anziani europei e la malnutrizione. Cellule staminali nella cura del morbo di Parkinson - Veto della CdG UE. Una particolare variante genetica alla base del declino cognitivo.
Gli anziani europei e la malnutrizione (Centro Maderna)
Secondo gli esperti basterebbe gettare un’occhiata nel frigorifero delle persone anziane per capirne le condizioni di salute. La malnutrizione, termine spesso associato ai paesi del terzo mondo, è in realtà un problema diffuso anche in Europa: 30 milioni di persone ne sono colpite, e per la maggior parte si tratta di anziani. Con il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale dunque, si dovrebbe dare più importanza all’argomento della nutrizione anche nella fascia della terza e quarta età.”Un anziano su sei mangia troppo poco,” spiega Jean Pierre Baeyens, presidente della Società Gerontologica Europea nel corso di una conferenza stampa sul tema, “e l’argomento della malnutrizione viene spesso ignorato o comunque trascurato. Così i nutrienti essenziali necessari al sostentamento vengono rido tti, come si può evincere dal numero e dalla durata dei ricoveri ospedalieri”. La perdita di peso in età anziana viene spesso vista come normale, ma è invece un segnale di malnutrizione. Gli esperti dicono che “Al contrario dei giovani, negli anziani vige la regola che i robusti vivono più a lungo rispetto ai magri. Chi mangia troppo poco rischia di ammalarsi, o di non reagire alle cure farmaceutiche, e tra questi il tasso di mortalità è più alto.” Le cause della malnutrizione nella terza età sono spesso da ricercare nella perdita dei recettori del gusto dolce e salato, nei problemi ai denti e all’apparato masticatorio in generale. Anche la mobilità ridotta può essere una causa, così come i problemi cognitivi: i pazienti con l’Alzheimer, spesse volte, si dimenticano di mangiare, ma anche la depressione, patologia molte volte trascurata, porta chi ne è affetto a non avere voglia di nutrirsi. Un altro fattore decisivo è la condizione sociale: “Anche la povertà gioca un ruolo importante ” continua il Dott. Baeyens, “molti ottantacinquenni, una volta rimasti soli, iniziano a nutrirsi solo di latte, pane e formaggio, per spegnersi in questo modo, nell’arco di pochi mesi”.

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 407 del 20 ottobre 2011. Consumo di sale e malattie cardiovascolari. Uno studio pubblicato su Jama riconsidera l’evidenza scientifica mettendo in discussione le raccomandazioni per una riduzione generalizzata del consumo di sale a livello di popolazione. Il commento del reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari (Cnesps). Bollettino epidemiologico nazionale. Stili di vita: studio CAP sulla comunicazione per genitori e alunni della scuola primaria. Asl 2 Potenza: studio CAP sull’adesione allo screening del carcinoma della cervice. Tubercolosi nel mondo. L’epidemiologia della Tbc nel mondo e i progressi compiuti nell’ambito della prevenzione in 198 Paesi: ecco il Global tubercolosis control report 2011. Mortalità in Emilia-Romagna. Con il 70% dei decessi, le malattie del sistema circolatorio e i tumori sono le due principali cause di morte in Emilia-Romagna. On line i dati regionali 2003-2007 sulla mortalità. Infezioni da Hiv e Aids. Prevenire la trasmissione di infezioni tra chi fa uso di droghe iniettabili: è l’obiettivo di una linea guida Ecdc. È attivo il nuovo sito del Centro operativo Aids. Salute mentale. Uno strumento di aiuto per i responsabili di pianificazione sanitaria, ricercatori e professionisti che operano nell’ambito della salute mentale: è il Mental Health Atlas 2011. Sorveglianza Passi. Nuove pubblicazioni dal territorio e le presentazioni del terzo workshop del coordinamento nazionale 2011, dedicato ad approfondire i temi inerenti all’Obesity Day.

Malattie cardiovascolari: è utile ridurre il consumo di sale? Di Chiara Donfrancesco, Luigi Palmieri, Serena Vannucchi - reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari, Cnesp-Iss.
In netto contrasto con la letteratura scientifica, che da tempo associa un elevato consumo di sale a un aumentato rischio di ipertensione arteriosa e insorgenza di malattie cardiovascolari, uno studio europeo (Flemengho e Epogh), pubblicato su Jama a maggio 2011, riconsidera la consolidata evidenza mettendo in discussione le attuali raccomandazioni per una riduzione generalizzata del consumo di sale a livello di popolazione. I dati dell’indagine, considerata dagli epidemiologi cardiovascolari scarsamente significativa, riportano infatti che nel campione di popolazione arruolato (4547 persone, di cui però solo 3681 analizzabili per completezza dei dati, seguite per 7,9 anni) la pressione sistolica, e non la diastolica, è associata all’escrezione di sodio e questa associazione non si accompagna a un maggior rischio di ipertensione, né di malattie cardiovascolari
Leggi tutto: http://www.epicentro.iss.it/focus/cardiovascolare/dibattitoSale.asp

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