Più servizi per anziani sul territorio: meno ricoveri

fonte: Newsletter del “Centro Maderna”

Indice della Newsletter del 21.7.2008. Proposta di legge di iniziativa popolare per aumentare le pensioni di invalidità. Un manuale per i nonni. Un’immagine dei futuri anziani. Anziani toscani: arriva il bonus badante. Più servizi per anziani sul territorio: meno ricoveri. La domanda di residenzialità degli anziani.

Più servizi per anziani sul territorio: meno ricoveri
Avere più servizi di assistenza sanitaria sul territorio fa guadagnare più salute ai cittadini e fa anche risparmiare: solo i ricoveri in ospedale infatti possono ridursi fino al 50%. Anche le cure ospedaliere offerte nelle aree dove funziona di più la medicina del territorio, risultano più appropriate e quindi con un rapporto costo-beneficio migliore. Inoltre, nelle Asl in cui i medici di famiglia lavorano in gruppo, cioè condividono lo studio e l’organizzazione dell’assistenza, oltre a una riduzione dei ricoveri si registra anche l’aumento delle cure domiciliari integrate per gli anziani: vengono erogate al 15% della popolazione ‘over 65’ se i camici che lavorano in gruppo sono il 40% del totale, ma a meno del 4% degli anziani se il lavoro in gruppo dei camici bianchi non raggiunge il 10%. Questi i dati del laboratorio di ricerca sul governo del territorio della Federazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere (Fiaso), che li ha presentati il 10 luglio a Roma nel corso dell’assemblea ordinaria e che rappresentano il primo tentativo di ‘misurazione’ dei servizi del territorio, basato sui dati di 13 Usl in 11 regioni. Uno studio che tenta di colmare il vuoto sulla mancanza dei dati nel settore e che si avvale, oltre al coinvolgimento degli operatori sul territorio anche dell’esperienza del Centro di ricerca sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) dell’Università Bocconi di Milano. “Lo studio - spiega Francesco Ripa di Meana, presidente della Fiaso - nasce dalla percezione che sul territorio, come aziende sanitarie, non abbiamo fatto abbastanza. Non siamo riusciti a creare quelle sinergie tra servizi territoriali e continuiamo a ragionare su servizi nati in tempi successivi non sempre coordinati tra loro”.
(DoctorNews, 11 luglio 2008, n. 124).

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