Sanità: tensione fra governo e regioni. errani, “incontro molto negativo”.

fonte: Dalla Conferenza delle Regioni

Newsletter Regioni.it n. 1186 del 16 luglio 2008.

È scontro aperto tra regioni e governo sul pacchetto sanità, contenuto nella manovra in queste ore all’attenzione del Parlamento. Al termine dell’incontro che si è svolto la sera del 15 luglio a Palazzo Chigi per discutere della manovra ed in particolare della sanità, il giudizio delle regioni è stato categorico: “l’incontro è andato male - ha detto il Presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani - il governo non ha fatto nuove proposte ed ha confermato i tagli annunciati, che non rispettano il patto per la salute 2007-2009 di 834 milioni di euro”. Nel corso dell’incontro, dove per il governo erano presenti il ministro Giulio Tremonti il ministro dei rapporti con le regioni Raffaele Fitto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, vi è stato poi uno scambio di battute particolarmente acceso tra il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, e il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. La conferenza delle Regioni era rappresentata dai Presidenti Vasco Errani (Emilia-Romagna), Michele Iorio (Molise), Roberto Formigoni (Lombardia) Agazio Loiero (Calabria), Maria Rita Lorenzetti (Umbria), Piero Marrazzo (Lazio) e da molti Assessori. ‘‘Per noi - ha detto Vasco Errani - l’incontro è stato molto negativo valuteremo nei prossimi giorni le iniziative da prendere”. Il Presidente della Conferenza delle Regioni si riferisce ad una riunione dei Presidenti che si svolgerà giovedì 17 luglio, in vista della Conferenza Stato-Regioni nella quale è praticamente quasi scontato - a meno che non ci siano delle novità - che il provvedimento sarà bocciato dalle regioni.”Sulla sanità - ha continuato Errani - il governo non ha trovato nessuna disponibilità, non si è posto il problema di governare la sanità. Ci troveremo di fronte ad una situazione nella quale le regioni saranno costrette a ridurre i servizi. È un danno gravissimo per il paese ed è un errore madornale perché si interrompe un percorso; noi avevamo dato piena disponibilità a ragionare su un rafforzamento del nuovo patto in modo che, a cominciare dalla regioni, ciascuno potesse assumersi le proprie responsabilità”. Vasco Errani ha quindi parlato di una situazione che per i cittadini sarà particolarmente difficile: “sui ticket - ha ribadito - bisogna essere ben chiari e dire che la responsabilità è del governo. Mancano 834 milioni, in questi due anni si era avviato un processo virtuoso di governo della spesa sanitaria, anche la Corte dei Conti lo aveva sottolineato. Ora questo percorso si è interrotto”.

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