Federalismo fiscale. il ministero simula l’effetto del nuovo calcolo del fabbisogno.

fonte: “Sole 24 ore Sanità”

n. 38 del 30 settembre - 6 ottobre2008

Il ministro del Welfare Sacconi ha garantito, nel corso di un’audizione della “Commissione bicamerale per le questioni regionali” un risparmio di almeno 4,3 mld. di euro di spesa sanitaria, applicando i costi standard di due Regioni virtuose, Lombardia e Veneto. Il ministro ha ricordato che la spesa sanitaria costituisce l’80% della spesa corrente, per cui proprio questo settore deciderà più di ogni altro “se il federalismo sarà un disastro oppure l’inizio di una stagione virtuosa per la conduzione della finanza pubblica da parte delle Regioni”. Fare riferimento a Lombardia e Veneto, secondo il ministro, “significa anche ispirarsi ad un modello di successo che prevede il superamento di tutta la rete ospedaliera marginale”. Il costo medio standard, calcolato come media del costo pro-capite delle due Regioni, è stato di 1.692 euro nel 2007. Confrontando questa cifra con il costo pro-capite delle altre regioni, solo Lombardia, Marche e Sardegna presentano costi inferiori (rispettivamente di 33, 8 e 19 euro), mentre tutte le altre si collocano al di sopra (dai 12 euro dell’Umbria ai 460 di Bolzano). In questo caso la minor spesa a livello nazionale sarebbe di 4,3 mld. di euro, pari a 74 euro pro-capite. Anche le regioni che attualmente sono interessate da piani di rientro dovrebbero contenere la spesa: 442 mil. la Liguria (275 euro pro-capite), 1,7 mld. il Lazio (309 euro), 137 mil. l’Abruzzo (104 euro), 73 mil. il Molise (227 euro) 323 mil. la Campania (56 euro) 161 mil. la Sicilia (32 euro). Tuttavia, anche le regioni virtuose dovrebbero risparmiare, a partire dallo stesso Veneto (158 mil., pari a 33 euro pro-capite), l’Emilia Romagna (279 mil., 65 euro) e la Toscana (314 mil., 85 euro). Il costo standard favorirebbe inoltre le Regioni del Sud, che hanno un costo pro-capite più basso (ma non necessariamente perché la loro spesa è migliore); infatti, Piemonte, Trento e Friuli dovrebbero rientrare rispettivamente di 106, 243 e 94 euro pro-capite, mentre Puglia, Basilicata e Calabria solo di 52, 44 e 32 euro.

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