Spesa farmaceutica ospedaliera a rischio - verso la riforma della libera professione.

fonte: “Il Settimanale del Ministero della Salute”

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Indice del n. 39 del 1° novembre 2008. Influenza stagionale: in corso la campagna di vaccinazione. ECM: insediata nuova Commissione nazionale. Spesa farmaceutica ospedaliera a rischio. Verso la riforma della libera professione.

Spesa farmaceutica ospedaliera a rischio.
“Temiamo che la spesa farmaceutica ospedaliera vada fuori controllo. Se non interveniamo, l’anno prossimo avremo un buco di oltre 200 milioni di euro”. A lanciare l’allarme è il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, intervenuto a Milano a un convegno sui tumori rari. Secondo Fazio, è necessario intervenire tempestivamente. Il rimedio, suggerisce, potrebbe essere quello “di trasferire a questa voce parte del risparmio ottenuto con gli extrasconti sui farmaci generici”. Al tavolo con le Regioni, ricorda, il Governo è riuscito infatti a concordare un “risparmio di 250 mln di euro. L’idea è riversare questa quota sulla farmaceutica ospedaliera. Ma non so se ce la facciamo perché la situazione del Paese è critica”. L’ipotesi annunciata da Fazio è in questo momento in corso di valutazione al ministero dell’Economia. “Il grosso della spesa - conclude il sottosegretario - riguarda l’oncologia e i farmaci intelligenti, una voce che purtroppo sta andando fuori controllo”.


Verso la riforma della libera professione.
Sì all’attività professionale privata dei medici del Servizio sanitario nazionale, a patto che il numero di prestazioni a pagamento sia uguale e non superiore a quelle convenzionate con il Ssn. Un sistema sul quale vigilerà un ente terzo: l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Sono questi i principi cardine su cui dovrebbe poggiare la riforma della libera professione dei camici bianchi in forza negli ospedali, al vaglio del ministero del Welfare proprio in questi giorni. A tratteggiare le novità è il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio, intervenuto a Milano all’inaugurazione dell’anno accademico 2008-2009 dell’università Vita-Salute San Raffaele del capoluogo lombardo. “Stiamo trasformando l’Agenas in ente terzo per la valutazione delle prestazioni ospedaliere (ricoveri, prestazioni ambulatoriali e diagnostiche) e dei medici - spiega Fazio a margine dell’evento - Saremo così in grado, in tempi brevi, di fare il calcolo del numero delle prestazioni dei medici e della qualità della loro attività. Questo ci consente di disegnare il nuovo sistema della libera professione”. L’idea, precisa, “non è ancora formalizzata. La metteremo giù nei prossimi giorni e siamo aperti a suggerimenti del mondo politico e professionale”. “Noi pensiamo a un unico rapporto di lavoro esclusivo - continua Fazio - dove il medico può, alla fine dell’orario di lavoro, fare attività professionali dentro o anche fuori dall’ospedale a sua scelta. Ovviamente sono cose che vanno regolamentate”. Il punto cruciale è che “il medico - annuncia il sottosegretario - non dovrà, nell’ambito della sua attività professionale, fare più prestazioni private di quelle che fa all’interno dell’ospedale”. Lo spirito della riforma, secondo Fazio, è quello di “ridare la professionalità al medico ed eliminare quella figura di medico ‘pedina’ della politica della struttura ospedaliera. Dall’altro lato vogliamo garantire che il medico lavori per i cittadini”, senza abusare perciò della libera professione. “Se il medico vorrà fare molta attività libero professionale - conclude il sottosegretario - dovrà fare ancora di più attività pubblica”.

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