Block Notes n. 14, maggio 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Cgil Fp, Cisl Fps, Uil Fpl su Fondazione Maugeri
Città della Salute: per il PD serve una riflessione generale
Città salute, Formigoni chiede tempi brevi su area
Welfare, Boscagli: a Lecco 293 punti informativi
Palazzolo. Don Gnocchi, inaugurata onco-geriatria
Lombardia. 56 milioni per ospedale di Bergamo, Besta e Tumori

2. Links
LombardiaSociale.it
La voce.info. Servizio sanitario: pregiudizio e orgoglio

1. Dalle agenzie di stampa regionali.
Dalla Cgil Lombardia.
09.05.2012. Comunicato stampa unitario Cgil Fp, Cisl Fps, Uil Fpl su Fondazione Maugeri
“Nelle scorse settimane la Sanità Lombarda è stata nuovamente al centro delle attenzioni della stampa. Purtroppo non per sottolineare episodi di eccellenza, che pur non mancano, ma a seguito degli esiti di indagini giudiziarie della Magistratura. Dagli organi di informazione infatti, abbiamo appreso del coinvolgimento di una importante struttura di cura e riabilitazione lombarda, la Fondazione Maugeri di Pavia, in una vicenda di malaffare. Il Presidente della Fondazione, insieme ad altre quattro persone tra cui un ex Assessore e un personaggio già coinvolto nelle indagini sul San Raffaele, sarebbero accusati di aver distolto con la creazione di “fondi neri” risorse di decine di milioni di euro (56/70) dai bilanci della Fondazione Maugeri di Pavia. Questo in sintesi quanto riportano gli organi di stampa. Auspicando che in breve la Magistratura faccia piena chiarezza sugli episodi denunciati, anche a tutela dei Cittadini Lombardi, visto il coinvolgimento di una struttura che eroga prestazioni sanitarie di alta specializzazione in regime di accreditamento, corre l’obbligo esprimere alcune sottolineature. Esiste forte preoccupazione fra le lavoratrici ed i lavoratori della Fondazione Maugeri per la tenuta dei livelli occupazionali e salariali dopo i fatti resi noti. A queste legittime preoccupazioni le Istituzioni, Regione per prima, devono dare risposte. Così come la Fondazione Maugeri deve confermare a tutti i livelli di contrattazione la disponibilità al confronto sulla tenuta dei bilanci e sulle prospettive occupazionali. Non può essere messa in discussione la professionalità e la qualità delle prestazioni rese in tutti questi anni dagli operatori tutti della Fondazione Maugeri. Sono oramai troppi i casi che vedono coinvolti a vario titolo strutture sanitarie private accreditate nella nostra Regione, e ciò ci preoccupa. Occorre a nostro parere aprire una seria riflessione, che coinvolga anche le forze sociali, circa le modalità, i criteri e il sistema dei controlli delle strutture private accreditate, anche a partire per esempio dalle necessità di rendere esigibili a tutti i livelli il CCNL di lavoro. Siamo disponibili come sempre al confronto su questi temi, per provare a costruire regole che rendano sempre più difficile la penetrazione di chi usa il sistema sanitario regionale come strumento di arricchimento, a danno dei milioni di Cittadini Lombardi e non solo che godono delle prestazioni di qualità del SSR. L’utilizzo di risorse pubbliche deve sottostare a un controllo rigido delle Istituzioni e della Politica, con regole certe trasparenti e di garanzia, soprattutto in una fase estremamente delicata di crisi economica che colpisce inevitabilmente le fasce più deboli della popolazione”.

Da “Settegiorni PD”, Notiziario del gruppo PD in Consiglio regionale
È uscito il n. 183, del 4 maggio 2012.
Città della Salute: per il PD serve una riflessione generale.
Valmaggi-Girelli: “La grande Milano e la sua area metropolitana hanno necessità di un’efficace rete pubblica sanitaria di istituti di eccellenza”. Ancora nessuna decisione sulla città della salute. Mentre il comune di Milano chiede tempo e Sesto si candida per la sede dell’ex area Falck, il Pd regionale propone una riflessione sull’offerta sanitaria dell’area metropolitana milanese e sui bisogni dell’utenza. Il sistema sanitario lombardo è una realtà complessa e ricca di offerte le quali, a seconda della propria natura, selezionano utenze diverse: se un ospedale generale, anche di buon livello, ma privo di eccellenze, accoglie solitamente una utenza zonale, ospedali di riferimento a livello regionale e nazionale (come sono gli Istituti Tumori e Besta) hanno utenze diverse e devono perciò avere come requisito indispensabile l’accessibilità e il fatto di essere ben serviti da mezzi pubblici. Serve dunque, secondo il Pd, per la Città della salute, un sistema infrastrutturale già collaudato e funzionante. L’area metropolitana ha infatti bisogno che si intervenga in maniera radicale sulle sedi di due Istituti d’eccellenza le cui strutture sono vetuste, sia da un punto di vista edilizio sia impiantistico, al punto da compromettere la buona qualità dell’assistenza e della ricerca. L’integrazione degli Istituti Tumori e Neurologico Besta è una concreta occasione di realizzare nell’area metropolitana di Milano un centro di ricerca pubblico che affianchi e bilanci le realtà private già esistenti e future che hanno la caratteristica di essere monospecialistiche. “La necessità, affermano Sara Valmaggi e Gianantonio Girelli, è quella di configurare nella grande Milano, intesa come area metropolitana che si estende oltre i confini del capoluogo, un efficace sistema sanitario a rete capace di utilizzare le migliori professionalità, garantendo un’adeguata accessibilità per gli operatori e i pazienti e prevedendo il coinvolgimento delle strutture territoriali”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 3 maggio 2012
Città salute, Formigoni chiede tempi brevi su area.
Regione Lombardia dà notizia in un Nota che, come era stato concertato nel corso dell’ultimo incontro, è arrivato oggi in Regione il completamento della documentazione relativa alla Città della Salute da parte dei Comuni di Milano e Sesto San Giovanni. Tale documentazione sarà esaminata dagli uffici tecnici e poi trasmessa alla Giunta regionale per la decisione definitiva sull’area. Il presidente Roberto Formigoni ha ricevuto ieri una lettera dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia, nella quale, tra l’altro, si chiede di “soprassedere allo stato nella individuazione definitiva della localizzazione al fine di arrivare, con i tempi dovuti, alla elaborazione di un progetto che tenga conto delle reali esigenze del settore e delle strutture”. Il presidente Formigoni si è dichiarato disponibile a venire incontro a questa ulteriore richiesta del sindaco di Milano, pur segnalando la stringente esigenza di dover decidere in tempi ristretti, anche sulla base delle intese intercorse con gli organi di controllo. Nei prossimi giorni si procederà dunque a ulteriori valutazioni comuni.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 4 maggio 2012
Welfare, Boscagli: a Lecco 293 punti informativi.
A Lecco sono le informazioni a spostarsi, non i cittadini. Nasce con questo obiettivo “Più” (acronimo di Punto Informativo Unico) il nuovo sistema che offre notizie, suggerimenti, indicazioni, ai cittadini che richiedono servizi di carattere sanitario, socio-sanitario e sociale. Sono attualmente 293 i punti della provincia di Lecco, oltre alla città, in grado di fornire informazioni ai cittadini, anche se il numero di questi “sportelli” è destinato ad aumentare. Ciascuno di essi è presidiato da un operatore, opportunamente formato, che è in grado di gestire le richieste di assistenza dei cittadini raccogliendole presso i luoghi che vengono abitualmente frequentati: la farmacia, l’ambulatorio medico, la Asl, il Comune, la Residenza Sanitaria Assistenziale. Qui trovano uno dei “Più” collegato alla rete Internet e dal quale si possono consultare le pagine del portale raggiungibile all’indirizzo https://www.asl.lecco.it/PIU che è composto da pagine dei siti web dei soggetti partner dell’iniziativa: Asl, Comuni, Medici di Medicina Generale, Sindacati, Farmacie, RSA. Alla presentazione di questo nuovo modo di concepire il servizio ai cittadini in base ad un innovativo modello organizzativo per l’accesso unificato alle informazioni sulle prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali è intervenuto l’assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli. Anche i sindacati, in particolare la Cgil lecchese ha espresso apprezzamento per questa iniziativa, così come Guido Agostoni, Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 7 maggio 2012
Palazzolo. Don Gnocchi, inaugurata onco-geriatria.
E’ stato inaugurato ufficialmente questa mattina il nuovo reparto di Oncologia Geriatrica dell’istituto Palazzolo-Fondazione Don Gnocchi di Milano. Dotato di 27 posti letto convenzionati con il Servizio Sanitario (14 di Medicina Oncologica e 13 di Riabilitazione e orientamento oncologico) accoglie pazienti affetti da tumore, di età superiore ai 65 anni o anche di età inferiore particolarmente fragili. L’insorgenza e la cura di un tumore in età avanzata è accompagnata molto spesso da una serie di altre problematiche che rendono il trattamento della persona anziana particolarmente complesso e per il quale è necessaria una fortissima integrazione tra competenze specialistiche differenti. Da qui la nascita di questa nuova Unità operativa, già in attività da alcuni mesi. Modello innovativo. “Si tratta di un centro di assoluta avanguardia, ha detto il presidente della Regione Formigoni, che permette di potenziare ulteriormente e in modo significativo l’offerta in ambito socio-sanitario. Grazie a questa iniziativa, infatti, è nato un vero e proprio centro di riferimento a livello nazionale in un ambito, quello dell’oncologia geriatrica, ancora scarsamente indagato nelle sue specifiche necessità terapeutiche, riabilitative, di supporto e reinserimento”. Legge non profit. Per la realizzazione di questo Centro, Regione Lombardia ha stanziato 2,7 milioni di euro nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla legge 34/07 relativa ai soggetti non profit operanti in ambito sanitario, “quella stessa legge, ha commentato Formigoni, oggetto nelle scorse settimane di polemiche strumentali e pretestuose. Regione Lombardia guarda con molto interesse a questo progetto, nella convinzione che il suo contenuto fortemente innovativo possa rappresentare un modello replicabile di presa in carico”. Il carattere d’avanguardia delle cure dell’Istituto Palazzolo si è già esplicitato negli anni scorsi con le sperimentazioni di servizi come il custode sociosanitario e le cure sub-acute. Sanità religiosa. “Quella religiosa, ha detto ancora il presidente, è una sanità che ancora oggi si differenzia nettamente dagli altri soggetti attivi nel settore, sia per organizzazione interna che per missione e visione, basata sui principi cattolici di ospitalità e carità. Essa, occupandosi spesso di categorie di pazienti particolarmente complesse e che richiedono un elevato impegno assistenziale, svolge un importante servizio pubblico. Altro che cure poco critiche e lucrose a cui vi dedichereste, come qualcuno dice. Regione Lombardia continuerà al vostro fianco nella direzione tracciata oggi”.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 9 maggio 2012
Lombardia. 56 milioni per ospedale di Bergamo, Besta e Tumori.
La Giunta della Regione Lombardia ha approvato un finanziamento complessivo di oltre 56 milioni di euro, attinti dal Fondo di Rotazione dell’edilizia sanitaria 2012, per il nuovo ospedale di Bergamo (23,7 milioni), per l’Istituto Besta di Milano (11,1 milioni) e per l’Istituto dei Tumori di Milano (21,4 milioni). I finanziamenti serviranno a realizzare diversi lavori di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento delle strutture. Interventi necessari. “Come avevamo già anticipato nei giorni scorsi, spiega il presidente Formigoni, abbiamo messo a disposizione somme importanti per interventi necessari e urgenti sulle attuali sedi degli Istituti Besta e Tumori. Siamo infatti consapevoli delle criticità delle due strutture e vogliamo dire a chi lavora e a chi si cura in questi Istituti che, mentre provvediamo immediatamente alle sedi attuali, lavoriamo per le nuove sistemazioni nella Città della Salute. Un finanziamento importante è anche destinato al nuovo ospedale di Bergamo per i lavori di completamento e sistemazione indispensabili per l’attivazione della struttura. Proseguiamo così nell’opera di rinnovamento dei nostri ospedali, che ha visto negli ultimi 10 anni la realizzazione di oltre 600 interventi, con un investimento di circa 4,5 miliardi”. Umanizzazione delle cure. “In un momento difficile per le finanze pubbliche, aggiunge l’assessore Bresciani, Regione Lombardia, grazie allo strumento del Fondo di Rotazione, che ci permette di ovviare al blocco dei trasferimenti statali sull’edilizia sanitaria, compie una scelta che va nella direzione di confermare il livello di eccellenza del sistema sanitario e anche di favorire l’ulteriore umanizzazione delle cure e delle prestazioni”. Ospedale di Bergamo. I fondi per l’ospedale di Bergamo serviranno a realizzare alcuni interventi di completamento delle nuova struttura del nosocomio Papa Giovanni XXIII. Si tratta, in particolare, di questi interventi: completamento Casa Frati; completamento centro congressi; adeguamento quartiere detenuti; integrazioni protezioni murali; adeguamenti impiantistici e lay out; laboratorio P3-microbiologia; realizzazione parcheggi protetti (dializzati e oncologici) e integrazione parcheggi PS; integrazione segnaletica; lavori aree esterne; finalizzazioni. Istituto Besta. Per quanto riguarda l’Istituto Besta i lavori riguarderanno invece: ristrutturazione sale operatorie; rinnovo impianti di continuità elettrica; adeguamenti alla normativa di prevenzione incendi; adeguamenti strutturali ed impiantistici di alcuni reparti e servizi; rifacimento spogliatoi e servizi igienici; sostituzione e potenziamento dei gruppi frigoriferi di condizionamento. Istituto Tumori. Queste infine le opere da realizzare all’Istituto Tumori: bonifica amianto; adeguamenti alla normativa di prevenzione incendi; interventi di contenimento acqua di falda per sicurezza dei reparti di Medicina Nucleare e di Radiologia; interventi di mitigazione acustica; riqualificazione e adeguamento normativo D.P.R. 14.01.1997 Blocco 1 degenze, Day Hospital e piastra ambulatoriale; decoro degli stabili per miglioramento della fruibilità; tecnologie biomedicali per diagnostica/clinica; sistema ad alta tecnologia - Acceleratore lineare - per sviluppo area Radiologica.

3. Links
LombardiaSociale.it
LombardiaSociale.it è un progetto realizzato da IRS-Istituto per la ricerca sociale e promosso da Acli Lombardia, Caritas Ambrosiana, Confartigianato Persone, Confcooperative, Gruppo Segesta, FNP Cisl Lombardia, Fondazione Cariplo, Legacoopsociali, SPI Cgil Lombardia, UIL Pensionati. Il progetto ha come obiettivo di analizzare i cambiamenti in atto nel welfare lombardo ed è realizzato presso l’Istituto per la Ricerca Sociale (Irs), ente indipendente che da oltre 40 anni si occupa di consulenza, formazione e ricerca nel campo delle politiche pubbliche.
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La voce.info
3.5.2012. Servizio sanitario: pregiudizio e orgoglio. di Vittorio Mapelli
Gli italiani non amano il servizio sanitario nazionale per l’eccesso di burocrazia, la disorganizzazione endemica dei servizi, le lunghe liste d’attesa, le code in ambulatorio, la mancanza di informazioni. Se si guardano i dati si scopre invece che il Ssn è un sistema che garantisce una speranza di vita tra le più alte al mondo e un tasso di mortalità standardizzato tra i più bassi in assoluto. Anche sulla disabilità abbiamo ottimi risultati. Eliminare sprechi, inefficienze e tangenti è sacrosanto. Ma dobbiamo imparare ad apprezzare le nostre eccellenze.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003051.html

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