Block Notes n. 9, marzo 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Ricerca Cisl. Famiglie, territori, equità
Sanità: Censis, più spesa privata meno qualità servizi
Finanziarie e sanità. Dossier dal 2005 al 2011
Anziani, “spesa sociale azzerata”
Fondo per le non autosufficienze: l’Anci Lombardia chiede un tavolo regionale
Crisi del Pronto soccorso è solo un sintomo della crisi del Ssn
Cisf. Single, monogenitoriali, coppie senza figli (58%): le altre “forme” dell’amore
Mobilità sanitaria per il 2012. La tabella, Regione per Regione
Assistenza domiciliare. Indagine Spi-Cgil: “Solo per un anziano su cinque”
Emilia Romagna docet: la collaborazione tra pubblico e privato è vincente
San Raffaele. In testa tra gli Irccs per produttività scientifica
Riordino cure primarie. Il documento dei sindacati
Un progetto per migliorare la qualità dell’assistenza per gli anziani
Programma del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie

1. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 16 marzo 2012.
Sanità: indagine Censis sui tagli conferma tutte le preoccupazioni CGIL. Attività del Ministero, rapporto sui primi cento giorni dall’insediamento del Ministro Balduzzi. StopOPG Campania: allarme mini OPG.
Interventi. Non Autosufficienza, una questione nazionale, di Luigi Colombini. Opg, chiuderne sei per aprirne quanti? di Maria Grazia Giannichedda. Ricerca medica e falsificazione dei dati, di Giovanni Peronato.
Approfondimenti. Quale sanità dopo i tagli? Censis. La salute delle donne, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012, Conferenza Stato Regioni. Programma CCM 2012, Centro nazionale Prevenzione e Controllo malattie.
Ricerca Cisl. Famiglie, territori, equità.
La ricerca su “Le politiche per la famiglia nelle principali regioni italiane” (gennaio 2012), promossa dal Dipartimento Confederale CISL Nazionale e dalla FNP CISL e curata da Aretés (Modena), si pone l’obiettivo di analizzare il grado di orientamento alla famiglia delle regioni e dei welfare regionali del nostro Paese. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso l’applicazione dell’Indice sul Grado di Familiarità dei territori e delle politiche(IGF). Già sperimentato dalla Cisl nel 2005, l’IGF è oggi uno strumento collaudato in grado di misurare, attraverso l’applicazione di sedici indicatori, la capacità dei contesti e dei welfare regionali di valorizzare, sostenere e promuovere il loro potenziale familiare. La ricerca riguarda otto regioni italiane: Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia.
http://www.sossanita.it/Approfondimenti/cislFAMIGLIERicerca2012.pdf

Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1995 del 15 marzo 2012
Sanità: Censis, più spesa privata meno qualità dei servizi
Più spesa privata, meno qualità dei servizi in sanità. Lo sostiene una ricerca del Censis. Dopo i tagli alle risorse la spesa pubblica è sempre meno adeguata ai bisogni sanitari dei cittadini, ma nel contempo la spesa privata è sempre più alta. E sempre secondo gli intervistati dal Censis, peggiora la qualità della sanità soprattutto nelle Regioni dove i tagli sono maggiori. Gli italiani spendono di tasca propria 30,6 miliardi di euro, una cifra aumentata dell’8% rispetto al periodo 2007-2010. Si tratta di un’indagine realizzata dal Censis nel mese di febbraio 2012: il 58,4% valuta come adeguati i servizi sanitari della propria regione, contro il 41,6% che li reputa non adeguati (tab. 5); per il 55,3% degli intervistati il Servizio sanitario della propria regione è rimasto uguale negli ultimi due anni, per il 31,7% è peggiorato (erano il 21,7% nel 2009), mentre per il 13% è migliorato (erano il 20,3% nel 2009). Coloro che parlano di peggioramento sono il 18% in più di coloro che parlano di miglioramento. Coloro che si esprimono nei termini di un peggioramento sono più numerosi nel Meridione (38,5%) e al Centro (34,2%) rispetto al Nord-Ovest (21,2%) e al Nord-Est (15,6%); ed anche la percentuale di coloro che al Sud e nelle isole segnalano performance sanitarie in miglioramento è più bassa (pari al 7%) che al Nord, dove sono il 9,7% al Nord-Ovest e addirittura oltre il 32% al Nord-Est.. Per quanto riguarda la mobilità sanitaria dei ricoveri ospedalieri: nell’8,8% dei casi dipende da fattori inevitabili, come l’assenza di particolari prestazioni nella regione di residenza, una fisiologica mobilità transfrontaliera e cause contingenti (come gli eventi patologici durante un soggiorno in un’altra regione); nel 91,2% dei casi dipende invece da fattori che sarebbero evitabili, come in particolare l’esigenza di livelli qualitativi migliori di quelli presenti in loco (strutture, medici, rapporti umani, 66,2%), condizionamenti pratico logistici (conoscenze, facilità di accesso, familiari sul posto, 30,9%) e ritardi e tempi di attesa (26,2%). Inoltre dai dati dell’indagine Monitor Biomedico 2011 emerge che l’attribuzione alle Regioni di maggiori responsabilità in materia di sanità continua a riscuotere un sostegno maggioritario tra i cittadini italiani (pari al 57% circa), anche se meno intenso rispetto a un paio di anni fa. Si tratta però di un supporto territorialmente marcato, con quote più alte di favorevoli al Nord-Est (73,4%), al Centro (57,9%) e, in misura minore, al Nord-Ovest (54,2%) rispetto al Sud-isole (50,1%).
Leggi tutto: http://www.regioni.it/it/show-1995/newsletter.php?id=1492#art9538

Regioni.it n. 1999 del 21 marzo 2012
Finanziarie e sanità. Dossier dal 2005 al 2011.
La segreteria della Conferenza delle Regioni (settore salute e politiche sociali) ha predisposto un aggiornamento al Dossier su “La sanità nelle manovre finanziarie dal 2005 al 2011”. La documentazione in particolare fa il punto su tutte le leggi e i provvedimenti nei periodi che vanno dal 2005 al 2008 e dal 2008 al 2011.
http://www.regioni.it/cms/file/Image/SANITA/Dossier_Sanita_manovre_finanziarie_I-II_Parte.zip

Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.
Dalla Newsletter del 15 marzo 2012.
Anziani, spesa sociale azzerata. Tagli e ritardi anche al Fondo di premialità per il Sud.
Indagine Spi-Cgil. Di fronte alla crisi, segnalato non solo l’azzeramento o la forte riduzione dei fondi statali a carattere sociale, ma anche i tagli e i ritardi registrati nell’erogazione dei fondi per l’assistenza domiciliare alle regioni meridionali.
Anziani, sono ormai 12 milioni. E due milioni i non autosufficienti.
Indagine Spi-Cgil. Dal 2005 al 2010 gli over 65 sono cresciuti di 768 mila unità: una tendenza all’aumento che riguarda anche il numero dei non autosufficienti. Nei prossimi anni toccheranno quota 3 milioni.
Non autosufficienza, assistenza domiciliare per una persona su cinque.
Indagine Spi-Cgil. La forte domanda di servizi non trova risposta nel welfare pubblico: le famiglie si arrangiano con servizi privati, assistenti familiari o ricoveri in strutture residenziali. Non autosufficienti, assistenza domiciliare per mezzo milione.
Assistenza domiciliare, primato all’Emilia-Romagna. Male Piemonte, Campania, Puglia e Sicilia. L’Emilia assiste l’11,6% del totale della popolazione anziana presente nella regione. Seguono l’Umbria con il 7,7%, il Friuli Venezia Giulia con il 6,8%, il Veneto con il 5,5% e la Basilicata con il 5%.

Dalla Newsletter del 16 marzo 2012.
Fondo per le non autosufficienze: l’Anci Lombardia chiede un tavolo regionale.
Fondo per le non autosufficienze: l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) della Lombardia chiede l’apertura di un tavolo regionale agli assessori alla sanità e alla famiglia. “Ci auguriamo che, a fronte dei drastici tagli nazionali sulle politiche sociali e l’azzeramento del fondo per le non autosufficienze (dai 59 milioni del 2010), afferma Giacomo Bazzoni, presidente del dipartimento welfare di Anci Lombardia, sia possibile instaurare un confronto costruttivo tra i Comuni e i due assessorati per risolvere problematiche di comune interesse e per lo sviluppo delle reti sul territorio”. È sempre più difficile per i comuni lombardi assistere le persone non autosufficienti. “Il fondo regionale stesso necessita di rifinanziamento per il 2012. In particolare, aggiunge Buzzoni, i Comuni incontrano enormi difficoltà nel far fronte alle richieste di assistenza. I settori della sanità e quello del supporto ai non autosufficienti sono strettamente collegati tra loro. La priorità condivisa deve essere assicurare assistenza di qualità a ogni livello e di questo auspico che si possa parlare al tavolo di lavoro regionale”.

Dalla Newsletter del 19 marzo 2012.
Allarme della Dirigenza Ssn: “Crisi del Pronto soccorso è solo un sintomo della crisi del Ssn”.
L’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria lancia una nuova campagna contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e i tagli lineari dei costi fissi che “rischiano di affondare il diritto alla salute dei cittadini insieme con le capacità dei professionisti”. Prende il via oggi, con il lancio di un Manifesto-denuncia, la nuova campagna delle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria contro il peggioramento delle condizioni di lavoro perché, sottolinea l’Intersindacale (Anaao Assomed, Cimo-Asmd, Aaroi-Emac, Fp Cgil Medici, Fvm, Fassid Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Uil Fpl Medici, Sds Snabi, Aupi, Fp Cgil Spta, Sinafo): “i recenti fatti di cronaca che hanno fatto esplodere la crisi dei Pronto soccorso sono solo il sintomo della crisi generale del sistema sanitario”. “Denunciamo il peggioramento delle condizioni di lavoro, grazie al blocco del turn over ed all’esodo pensionistico, che determinano flessione del numero di medici a fronte di un aumento dell’attività, come dimostrano gli afflussi al Pronto soccorso. Denunciamo che si sia fatta cassa con le nostre buste paga e con le nostre pensioni. Denunciamo una minaccia alla libera professione intramoenia e agli istituti normativi ed economici contrattuali. Denunciamo l’attacco alla nostra autonomia professionale, previdenziale e contrattuale”.

Dalla Newsletter del 20 marzo 2012
Cisf. Single, monogenitoriali, coppie senza figli (58%): le altre “forme” dell’amore.
Rapporto del Centro internazionale studi sulla famiglia: in Italia solo una persona su tre vive in una famiglia composta da genitori e almeno un figlio. Il 50% degli intervistati vive in coppia. Sono ormai la maggioranza (58%) coloro che appartengono a altre “forme” di famiglie: monogenitoriali, coppie senza figli, single. È quanto emerge dal XII rapporto del Cisf (Centro internazionale studi sulla famiglia), presentato oggi a Milano, che si basa sulle interviste condotte su un campione di 4.053 persone, rappresentativo della popolazione italiana. I single sono il 28,4%, le coppie sposate senza figli il 21,9%, quelle con figli il 37,4% e le famiglie monogenitoriali l’8%.

Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Quotidiano sanità è un quotidiano on-line di informazione sanitaria. Studi, Analisi, Notizie da Governo e Parlamento, Regioni e Asl, su Lavoro e Professioni, Scienza e Farmaci. L’iscrizione alla newsletter è gratuita.
Dalla Newsletter n. 224, del 15 marzo 2012.
Mobilità sanitaria per il 2012. La tabella, Regione per Regione.
La Lombardia ha crediti verso le altre regioni ancora più alti dello scorso anno, mentre il Lazio ha raddoppiato il suo debito. In leggero calo le somme dovute da Campania e Sicilia. A confronto la mobilità per il 2011 e quella per il 2012 utile ai fini del riparto del fondo sanitario. Definiti tra le Regioni i conti della mobilità sanitaria 2011, che pesano ovviamente sul finanziamento 2012. La tabella è stata approvata lo scorso 29 febbraio, ovvero nella stessa seduta in cui la Conferenza dei presidenti regionali ha approvato il riparto delle risorse 2012. A fare la parte del leone, come sempre, Lombardia ed Emilia Romagna, che vantano crediti rispettivamente per 454 e 349 milioni di euro. I conti più salati, e anche questa non è una novità, li pagano invece Campania, Calabria e Sicilia, che hanno, nell’ordine, 300, 247 e 205 milioni di debiti.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=7954

Dalla Newsletter n. 225, del 16 marzo 2012.
Assistenza domiciliare. Indagine Spi-Cgil: “Solo per un anziano su cinque”.
Questi i risultati di un’indagine dello Spi-Cgil su Adi e non autosufficienza. Il primato dell’offerta spetta all’Emilia-Romagna. Male Piemonte, Campania, Puglia e Sicilia. Spesa sociale azzerata. Fondo per le Politiche sociali passato da 930 milioni di euro a 43 milioni. Fondo per la non autosufficienza di 400 milioni di euro annullato. Tagli e ritardi anche al Fondo di Premialità per le regioni del Sud. Il risultato? I servizi dedicati alle persone fragili e agli anziani sono ridotti al lumicino. E così l’assistenza domiciliare interessa solo il 4,1% della popolazione anziana: appena 502.475 persone, ovvero solo un anziano su cinque. Una risposta insufficiente rispetto ad una domanda di servizi di assistenza per non autosufficienti in continua crescita. E ad una popolazione anziana che aumenta sempre di più: dal 2005 al 2010 gli over 65 sono cresciuti di 768mila unità, di cui 207mila al Sud, superando quota 12 milioni. Mentre le persone non autosufficienti, principalmente anziani, sono 2milioni e 600mila, con una previsione di crescita che toccherà quota 3 milioni. A puntare i riflettori sull’offerta di servizi dedicati alle persone fragili e alla Terza età è il rapporto “Gli interventi per la non autosufficienza e l’assistenza domiciliare integrata”.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=7987

Dalla Newsletter n. 227, del 20 marzo 2012.
Ospedalità privata. “Emilia Romagna docet: la collaborazione tra pubblico e privato è vincente”.
Il messaggio arriva dagli Stati generali dei Giovani dell’Associazione del privato accreditato (Aiop) in corso a Bologna, che propongono il riconoscimento istituzionale della filiera della salute puntando anche sullo sviluppo di nuove tecnologie e rendere la sanità più efficiente. Governance della sanità pubblica con erogatori sia pubblici, sia privati e sviluppo di nuove tecnologie per velocizzare il sistema rendendolo più efficiente: sono questi gli ingredienti necessari per fare diventare la sanità un volano di crescita per il Paese. Una ricetta già sperimentata e vincente. Basta guardare a quanto realizzato nella regione Emilia Romagna dove grazie ad un modello di relazioni costruttive tra Regione, Aiop e Confindustria si è sviluppato un servizio sanitario regionale efficiente e di qualità, gradito dai cittadini e riconosciuto dalle istituzioni. Un punto dal quale partire per immaginare la sanità del futuro.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=8030

San Raffaele. In testa tra gli Irccs per produttività scientifica.
Dal 2008 al 2011 le pubblicazioni sono salite da 740, con un Impact Factor (IF) di 3.870, a 937, con un IF di 5.404. Intanto proseguono i lavori del piano di salvataggio del gruppo ospedaliero. Il passaggio alla Newco potrebbe avvenire entro la metà di maggio.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=8032

Dalla Newsletter n. 228, del 21 marzo 2012.
Riordino cure primarie. Il documento dei sindacati.
21 MAR - Presentato al tavolo tecnico del Ministero della Salute sul riordino delle cure primarie un documento firmato dai segretari nazionali di tutti i sindacati della medicina convenzionata: Cimo, Fimmg, Fimp e Sumai. Il documento spiega le motivazioni che rendono necessario un intervento in questo settore: l’attribuzione alle Regioni, con la modifica del Titolo V,delle competenze in ambito organizzativo sanitario ha prodotto lo sviluppo di diversi modelli organizzativi “rischiano di condizionare profondamente i ruoli professionali e i modelli di relazione preesistenti” e per questo occorre “attraverso strumenti legislativi in capo allo Stato, riaffermare il ruolo del medico quale unico responsabile della diagnosi e terapia dei pazienti e dei processi gestionali che sottendono alle cure, sia nell’ambito ospedaliero che territoriale”. In particolare, per poter adeguatamente sviluppare l’assistenza territoriale e l’integrazione tra territorio e ospedale, il documento ribadisce la necessità di modificare l’articolo del d.lgs 502/92 secondo quattro linee essenziali: sviluppo del lavoro di gruppo; ristrutturazione del compenso che separi la quota dovuta all’attività professionale e quella destinata ai fattori di produzione; tendenza al ruolo unico per la medicina generale; coordinamento tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Il documento, inoltre, indica il Sistema di Emergenza ed Urgenza come “la ‘terza gamba’ della sanità italiana, ovvero la ‘cerniera’ tra ospedale e territorio”. Il modello organizzativo proposto è l’attivazione di un dipartimento di emergenza che comprende: il 118 (centrale Operativa e Unità Mobile di Soccorso), il Pronto Soccorso (PS), i Punti di Primo Intervento (PPI), la Breve Osservazione (OBI) e la Medicina di Urgenza. Il documento si conclude con alcune considerazioni sul tema della formazione, dove si ipotizza “una riduzione della durata dei corsi di specializzazione (uniformità alle norme europee) e di formazione specifica (omogeneizzazione dell’offerta formativa post laurea), in modo da mettere a disposizione più rapidamente risorse professionali necessarie alla sostenibilità del sistema”. Link: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6891651.doc

Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 22.03.12. Un progetto per migliorare la qualità dell’assistenza per gli anziani. Giornata mondiale della salute 2012 dedicata all’invecchiamento. Nasce la Società Italiana di Cardiologia Geriatria. La dieta mediterranea può prevenire l’Alzheimer: nuova ricerca spagnola.
Un progetto per migliorare la qualità dell’assistenza per gli anziani. (Centro Maderna)
Sono circa 250 mila gli anziani che vivono nelle residenze italiane, per il 76% donne, di età superiore agli 80 anni. I problemi di salute sono quelli legati all’avanzare delle malattie croniche, ma superata la soglia dei 75 anche l’anima è fragile. Ed ecco che, “se la prevalenza della depressione nell’anziano si attesta a quota 15-20%, nelle residenze per anziani fa i conti con il “mal di vivere” quasi un anziano su 3 (30%)”. È questo il quadro complesso che i medici e il personale delle strutture della Penisola, molto diverse fra loro per standard qualitativi e tipologia di offerta, anche a seconda della collocazione geografica, si trovano a gestire. A tratteggiarlo il geriatra Marco Trabucchi, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Roma Tor Vergata, componente del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia.”Di queste realtà si sente parlare poco. Ma dovrebbero tornare sotto i riflettori, diventare protagoniste di un processo di adeguamento ai nuovi bisogni di una società che invecchia”, sottolinea Trabucchi, motore insieme a Giuseppe Bellelli della Clinica geriatrica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ospedale San Gerardo di Monza, di un progetto presentato a Milano e realizzato con il contributo incondizionato di Sanofi. Si chiama M.a.r.a. e punta al miglioramento dell’assistenza nelle residenze per anziani. Con un gruppo di lavoro, composto da medici e operatori di residenze per anziani presenti in Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria, i due specialisti si sono occupati di elaborare raccomandazioni e indicazioni, raccolte in un volume. Obiettivo: rendere la vita degli anziani istituzionalizzati sempre più libera da sofferenze o inutili limitazioni.

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 426 del 14 marzo 2012. Influenza stagionale 2011/2012: il risk assessment Ecdc. Quest’anno, in quasi tutta Europa l’epidemia di influenza stagionale ha tardato a partire rispetto agli anni precedenti e non ha seguito una particolare progressione geografica. È la caratteristica principale sottolineata dall’annual risk assessment Ecdc. La riflessione di Caterina Rizzo (Cnesps). Acqua e salute. Il World Water Day 2012, il raggiungimento del Millennium development goal e lo studio Iss sui cianobatteri in acque destinate al consumo umano. Fumo da sigarette. Eurobarometro pubblica i risultati di uno studio pensato per valutare l’efficacia delle raccomandazioni sanitarie contenute sui pacchetti di sigarette.

Programma del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ccm) 2012.
Il programma annuale di attività per il 2012 del Ccm, anche quest’anno, sarà dedicato in modo prioritario al sostegno del Piano nazionale della prevenzione (Pnp) e del programma “Guadagnare salute”. Tra le linee di attività decise si è confermata la struttura dei programmi dei due precedenti anni, individuando come aree di intervento la sorveglianza epidemiologica innovativa, la prevenzione universale, la medicina predittiva, la prevenzione nelle persone a rischio, la prevenzione delle complicanze e recidive di malattia. In queste aree, i progetti che danno attuazione al programma dovranno basarsi su evidenze scientifiche e garantire la loro trasferibilità sul territorio, in coerenza col mandato istituzionale del Ccm.

 Scarica il programma:

http://www.ccm-network.it/documenti_Ccm/programmi_e_progetti/2012/programmaCcm2012.pdf

 

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