Block Notes n. 6, marzo 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Lombardia: ai malati si comunica il costo delle prestazioni
Bresciani, diabete: utile la campagna di informazione
Sanità, dall’1/3 valore prestazioni trasparente
San Raffaele, Formigoni: rendo nota io la lettera
L’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere non deve scomparire
San Raffaele: nella lettera di Formigoni ammissioni gravissime
2. Links
Agenas.it

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Dalla Cgil Lombardia.
1/3/2012. Comunicato stampa di Cgil e Spi Cgil lombardia su: “Lombardia: ai malati si comunica il costo delle prestazioni. Per trasparenza o per altre ragioni?
Dal 1° marzo nella nostra regione scatta l’obbligo di comunicazione agli ammalati dei costi che il servizio sanitario regionale sostiene per erogare le prestazioni di ricovero o specialistiche ambulatoriali. Riteniamo che questa scelta, pensata per rendere trasparenti i costi e le spese sostenute dal servizio sanitario nazionale, possa aumentare la consapevolezza nei cittadini della necessità di contribuire, con la fiscalità generale, al mantenimento di un sistema universalistico e solidale. Certamente questo ragionamento vale soprattutto per coloro che pagano quanto dovuto come tassazione generale e particolare (ticket), forse un po’ meno per coloro che, evadendo le tasse, sottraggono risorse preziose al finanziamento del sistema. Certo è che in Lombardia i cittadini contribuiscono già oggi in modo significativo alla spesa sanitaria con il pagamento di ticket che ci pongono ai primi posti fra le regioni in tema di compartecipazione alla spesa sanitaria; non vorremmo quindi che questo passaggio fosse un “subdolo” tentativo di giustificare preventivamente un ulteriore incremento della loro entità. Anche per questo noi continueremo, come più volte chiesto alla Giunta Regionale, a rivendicare che il pagamento dei ticket sia commisurato alle reali e certificate condizioni di reddito dei soggetti, favorendo così le fasce di popolazione con minor capacità di spesa.

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 28 febbraio 2012
Bresciani, diabete: utile la campagna di informazione.
E’ cresciuto del 33 per cento in Italia il numero delle persone con diabete nell’ultimo decennio: da 2.250.000 a 3.000.000, secondo i dati Istat. Mentre nel 2002 era il 3,9 per cento degli italiani a soffrire di questa malattia, nel 2010 la percentuale è salita al 4,9; contestualmente è cresciuta anche la popolazione, passata da 57,3 a poco più di 60 milioni di abitanti. A questi vanno aggiunte inoltre quasi 1 milione di persone che hanno il diabete senza saperlo e che alzano la percentuale stimata per il nostro Paese a circa il 6 per cento. In Lombardia la situazione presenta questi numeri. Su un totale di 9.642.406 abitanti, di cui 4.930.919 donne, i diabetici sono 448.935, corrispondenti al 4,7 per cento della popolazione residente: in particolare 208.698 donne (46,5 per cento) e 240.237 (53,5 per cento) uomini. In pratica si registrano in Lombardia 47 diabetici ogni 1000 abitanti. I consumatori di farmaci sono 422.6954, corrispondenti al 94 per cento della popolazione diabetica. Il punto della situazione è stato fatto oggi dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani durante il suo intervento in occasione della presentazione della campagna di comunicazione sociale “Chi ha il diabete non corre da solo”. La spesa totale in termini assoluti per il trattamento dei pazienti diabetici in Regione Lombardia è pari a 1.387.596.938 euro. La spesa media regionale per assistito diabetico per ricovero è pari a 1.573 euro all’anno. Per questa tipologia, l’Asl di Brescia sostiene la spesa più elevata, ovvero 1.776 euro, mentre l’Asl di Varese quella più contenuta, pari a 1.460 euro. La spesa media per assistito diabetico per l’attività ambulatoriale è pari a 575 euro all’anno. L’Asl di Milano 3 sostiene quella maggiore, pari a 643 euro, mentre per l’Asl di Mantova questo valore, il più contenuto, è di 497 euro. La campagna è curata da ‘Diabete Italia’ (DI), che rappresenta le associazioni fra persone con diabete e le Società scientifiche legate all’assistenza alla persona con diabete.

Sanità, dall’1/3 valore prestazioni trasparente.
A partire dal 1° marzo i cittadini che riceveranno cure (ricoveri o prestazioni ambulatoriali) nelle strutture sanitarie della Lombardia saranno informati sui costi medi che il Servizio Sanitario Regionale sostiene per quelle prestazioni di cui hanno usufruito. Lo prevede la delibera sulle “regole” per il 2012 del Sistema socio sanitario lombardo, varate dalla Giunta regionale nello scorso mese di dicembre. Nella prima fase di implementazione di questa nuova attività l’entità dei rimborsi medi che la Regione dà alle strutture che erogano le diverse prestazioni verrà indicata solo per una parte di queste stesse prestazioni, quelle particolarmente significative in rapporto allo stato di salute, in modo da favorire una maggiore consapevolezza dei cittadini. Ad esempio saranno comunicati i costi di prestazioni come la cataratta, la Pet, l’endoscopia del pancreas e la risonanza magnetica del cuore ma non quelli relativi alla glicemia e al colesterolo. “Questa decisione, spiega l’assessore Bresciani, si iscrive all’interno di una politica di trasparenza e di rispetto al cittadino per ciò che versa per il funzionamento del sistema sanitario. Obiettivo di questa operazione di trasparenza è sicuramente quello di consentire al cittadino di prendere coscienza di come vengono investiti in ‘salute’ parte dei contributi versati. “Altro obiettivo, prosegue Bresciani, è quello di sensibilizzare il cittadino, anche con l’ausilio dei medici, sulla necessità di adottare stili di vita più sani per innestare un percorso virtuoso, che consenta di liberare risorse da convogliarle al ‘prendersi cura’.” 

Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 5 marzo 2012
San Raffaele, Formigoni: rendo nota io la lettera.
“Ho suggerito questa mattina al Corriere della Sera di pubblicare, per trasparenza, il testo integrale della lettera a me attribuita dal Corriere stesso, come inviata a don Verzé nel 2001”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. “Il Corriere, prosegue, non l’ha fatto, lo faccio io. Ed ecco la lettera di cui parla il Corriere”. “Carissimo don Luigi, ritengo che il tuo giudizio nei confronti della struttura regionale, per come emerge dalla tua ultima, sia un po’ ingeneroso. Lo dico alla luce di una volontà positiva di addivenire alla soluzione di molti problemi che attanagliano il San Raffaele come altre strutture lombarde, e alla luce dei fatti che questa volontà ha già prodotto. Dalla definizione della retta per l’anno 1994 fino alla transazione per il quinquennio 1995-1999 è stato un susseguirsi di tentativi di trovare soluzioni a problemi, ovviamente nel rispetto delle leggi. Non sono poche le soluzioni che sono state trovate, e molte altre se ne troveranno: siamo decisamente impegnati in questa direzione. Ti allego breve sintesi, fornitami dalla struttura, relativa alle soluzioni trovate in questi anni, e ti saluto con molta cordialità. tuo Roberto Formigoni”. “Come si può notare, sottolinea Formigoni, io non scrivo affatto, come invece riporta il Corriere di stamattina, di ‘favori resi al San Raffaele’, e in effetti favori da parte mia non ci sono mai stati né nei confronti del San Raffaele, né nei confronti di nessun altro. Tutto è stato sempre fatto nel rispetto delle leggi. Parlerò con i miei legali per valutare eventuali azioni a tutela del mio buon nome. Per quanto riguarda dichiarazioni rese o sottoscritte da dirigenti pubblici, questi ne sono per legge integralmente responsabili.”

Da “Settegiorni PD”, Notiziario del gruppo PD in Consiglio regionale
È uscito il n. 173, del 24 febbraio 2012.
L’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere non deve scomparire.
Il decreto svuota carceri determina la chiusura delle sei strutture presenti in Italia. Ma quella lombarda è di qualità. Gli ospedali psichiatrici giudiziari devono chiudere entro marzo, in accordo con il decreto “svuota carceri” del ministro Severino, e con essi anche la struttura lombarda di Castiglione delle Stiviere. Una decisione giusta a livello generale, ma che nel caso di Castiglione rischia di diventare spreco di competenze e di esperienze professionali. Un giudizio, questo, espresso dai consiglieri regionali Gian Antonio Girelli, segretario della commissione Sanità e assistenza del Pirellone, Fabio Pizzul e Giovanni Pavesi, che la scorsa settimana hanno fatto visita alla struttura e ne hanno apprezzato la qualità. Settant’anni di storia, 310 detenuti su una capienza tollerabile di 220, anche con gravi problematiche psichiatriche, l’Opg mantovano è il punto di riferimento italiano per le pazienti donne e per gli uomini della Lombardia e del Piemonte. Duecento gli operatori presenti, tutti in carico alla sanità lombarda: la struttura è di fatto assoggettata all’azienda ospedaliera Carlo Poma di Mantova. “L’Opg di Castiglione delle Stiviere non ha nulla a che fare con gli altri sei ospedali psichiatrici giudiziari sparsi in tutta Italia - spiega Girelli -. È una struttura di eccellenza, che può essere presa come modello per la riforma che giustamente il parlamento e il governo ritengono di dover fare. Chiudere Castiglione sarebbe una perdita per tutto il sistema giudiziario italiano, mentre una riorganizzazione potrebbe partire proprio dall’esperienza accumulata in quella struttura”. Secondo il Pd creare strutture più piccole potrebbe essere una soluzione e lo si potrebbe fare già a Castiglione, dove potrebbe trovare sede un modulo più contenuto, con un massimo di 100, 120 pazienti detenuti. “Il tempo stringe - dichiara Girelli - e mancano ancora risorse e indicazioni chiare per l’applicazione del decreto. Noi chiediamo che tanta esperienza sul fronte dell’accoglienza e anche della riabilitazione sia valorizzata. È importante che in tempi molto brevi anche la Regione si occupi dell’argomento e per questo chiederò alla prossima seduta che la commissione Sanità e Assistenza possa audire i responsabili dell’Opg”.

Dal Gruppo SEL in Consiglio regionale
5 marzo 2012 comunicato stampa su: “San Raffaele: nella lettera di Formigoni ammissioni gravissime. Domani l’aula si occupi della vicenda. Ne avrà la Commissione d’inchiesta per la vicenda San Raffaele di materiale su cui lavorare. A partire da questo scambio epistolare tra il Presidente Formigoni e don Verzé, diffuso a stralci dal Corriere della Sera. I due virgolettati a firma del governatore lombardo, l’uno sull’istituto per le malattie cardiache che avrebbe esercitato attività sanitaria pur senza autorizzazione, l’altro sulla trasformazione di posti letto di psichiatria in più remunerativa riabilitazione, già configurano da soli ammissioni di una gravità impensabile. Il centrodestra ci ha ripetuto per mesi, nel contrastare l’istituzione della Commissione, che Regione Lombardia nulla c’entrava con la gestione fallimentare dell’ospedale milanese e con le trame di contorno. Oggi, una volta di più, appare invece chiaro come sia organicamente coinvolta, sullo sfondo del metodo ormai consolidato di un utilizzo privatistico delle regole. E con il presidente Formigoni che sembra progressivamente perdere smalto nei vari tentativi di uscirne per l’ennesima volta immacolato. Perché i lunghi silenzi sulle proprie responsabilità politiche o le sdegnate dichiarazioni odierne sulle montagne che partoriscono topolini svelano sempre più la grande debolezza della sua posizione. Come nel caso dell’Asilo Mariuccia, stiamo parlando di ingenti risorse pubbliche finite nelle tasche di amici spesso arbitrariamente e comunque senza i dovuti controlli. Con le aggravanti, si apprende oggi nero su bianco, di accreditamenti irregolari e norme confezionate ad hoc. Crediamo che di tutto ciò Formigoni sia chiamato a rispondere immediatamente nelle sedi istituzionali. Per quanto ci riguarda, pretenderemo che la seduta di Consiglio programmata per domani affronti in via d’urgenza questo tema. E l’auspicio è che il Presidente si senta in dovere di presentarsi in Aula per dare conto all’assemblea legislativa di quanto emerso”.

2. Links
Agenas.it
È stato pubblicato sul sito dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali il n. 29 del 2012 di Monitor. Indice: editoriale “Il diritto alla salute e la manutenzione del sistema sanitario” di Renato Balduzzi, Focus on: Sanità e salute nella Costituzione, Sanità e salute nella giurisprudenza costituzionale di Alfonso Quaranta, L’articolo 32, primo comma, della Costituzione italiana di Massimo Siclari, L’articolo 32, secondo comma, della Costituzione italiana, di Marta Cartaria, La Sanità in Italia fra passato e futuro. Intervista a FrancescoTaroni, di Chiara Micali, Sanità e salute nella giurisprudenza costituzionale.
Link a Monitor: http://www.agenas.it/monitor2012.htm

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