Block Notes n. 5, marzo 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa nazionali
CGIL “Assistenza continua h 24 nel Distretto socio sanitario”
CGIL CISL UIL: aprire confronto su nuovo Patto per la Salute
Patto Salute: definite linee di indirizzo
Regioni a Monti: pronte a confronto su nuovo Patto per la Salute
Intesa su riparto Fondo Sanitario Nazionale 2012
Regioni: sbloccati fondi per trasporto pubblico locale ed edilizia sanitaria
Sanità: il riparto delle risorse 2012
Sanità: Veneto e Friuli Venezia Giulia discutono di riforma
Rapporto Auser. anziani al tempo della crisi
Spi-Cgil: Nel 2011 -63% di risorse dallo Stato. Meno welfare e più tasse
29 febbraio: giornata delle malattie rare, sono 8mila nel mondo
“Cresce il welfare, cresce l’Italia”. “Investire” sul sociale: l’appello di 50 organizzazioni
Lombardia, senza cure mediche fino a 40 mila immigrati comunitari
Corte dei Conti. De Dominicis: “Su spesa sanitaria Lazio gravissimi illeciti”
Patto Salute. Le cinque aree d’intervento proposte dalle Regioni
Non sparate sul Pronto Soccorso
Cure primarie “H 24”. Per la Cgil riforma non più rinviabile
Lombardia. Dal 1 marzo i cittadini sapranno quanto costano le cure ricevute
Cgil Medici. Abolire la Guardia medica. Pari dignità con gli altri medici di famiglia
Diabete. Un terzo in più i malati in meno di 10 anni
Cancro. Europa 2012: previsti 1,3 milioni di morti. Ma i tassi stanno scendendo
Dossier non autosufficienza. Tanti soldi spesi male
Eutanasia a domicilio. In Olanda boom di richieste in due giorni
Rapporto Sdo. Ricoveri in calo del 3,3% tra il 2009 e il 2010
Sistema Passi. Diseguaglianze sociali e salute: report 2007-09
Sistema Passi. Rapporto nazionale 2010: network e descrizione del campione
Medici di MG o di “famiglia”. Il nuovo ruolo in un nuovo contesto sociale
Salute al femminile

1. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Dalla Cgil, Dipartimento Welfare: www.cgil.it
28/2/2012. CGIL, “Assistenza continua h 24 nel Distretto socio sanitario”.
Con il documento vengono fornite Linee guida per la contrattazione sociale: proposte per rilanciare l’assistenza distrettuale con le cure primarie. Infatti, le ripetute raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unione Europea sull’esigenza di fronteggiare, con prevenzione e assistenza sociosanitaria di base, prima che ospedaliera, la trasformazione del quadro epidemiologico e la transizione demografica, sono ancora disattese. In alcune regioni i processi di riqualificazione dell’ospedale - sostenuti da innovazioni: tecnologiche, dei processi terapeutici e organizzative - e di riconversione verso i servizi territoriali sono stati intensi e hanno “irrobustito” il Livello Essenziale di Assistenza Distrettuale. In altre regioni l’assistenza distrettuale è ancora molto carente, in modo particolare per le cure primarie, l’assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale (e in generale per l’area dell’integrazione sociosanitaria). Persiste un eccesso di offerta - e di spesa - per l’assistenza ospedaliera, con indicatori che segnalano aree consistenti di inappropriatezza, fino a condizioni di rischio per i cittadini. Ecco perché bisogna insistere per riconvertire il nostro sistema sanitario, che in alcune regioni è ancora “ospedalocentrico”, verso i servizi nel territorio e per superare l’attuale rigida separazione fra assistenza sociale e sanitaria. E’ una scelta non più rinviabile, anche per controllare la spesa sanitaria. Queste le ragioni che ci portano ad insistere nelle proposte per la contrattazione socio sanitaria regionale e territoriale: per potenziare prevenzione e cure primarie nei servizi integrati socio sanitari del territorio. E’ imminente la presentazione anche del documento FPCGIL Medici “Il medico delle cure primarie”.
http://www.cgil.it/Archivio/Welfare/Sanit%C3%A0/Distretto_sociosanitario_H_24_CGIL.pdf

Dalla Cgil, Dipartimento Welfare: www.cgil.it
29/2/2012. CGIL CISL UIL scrivono a Ministro Balduzzi e a Presidente Errani: aprire confronto su nuovo Patto per la Salute.
Mentre prosegue il confronto tra Governo e Conferenza delle Regioni sul nuovo Patto per la Salute, i segretari di CGIL, CISL, UIL, Vera Lamonica, Pietro Cerrito e Carlo Fiordaliso hanno sollecitato con una lettera la convocazione di un incontro al Presidente Errani e al Ministro Balduzzi. CGIL, CISL e UIL ritengono che la definizione del nuovo Patto per la Salute debba essere l’occasione per investire nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, duramente colpito dalle ultime manovre finanziarie, come strumento di equità sociale e fattore di crescita, elementi indispensabili anche per affrontare la difficile crisi che investe il nostro Paese. Il Patto, sostengono CGIL, CISL e UIL, deve selezionare alcune priorità, indispensabili per riqualificare i servizi e la spesa sanitaria. Si tratta di scegliere come sostenere in modo mirato i processi di riorganizzazione e di riconversione dei servizi: assistenza distrettuale, cure primarie, integrazione socio sanitaria, non autosufficienza, come alternative forti e visibili al solo ricovero ospedaliero (e per ridurre gli stessi gravi disagi nei servizi di pronto soccorso riscontrati con tanto clamore anche in questi giorni). L’obiettivo è quello di garantire ai cittadini, in tutto il territorio nazionale i Livelli Essenziali di Assistenza: condizione che, per CGIL CISL UIL, deve pesare quanto quella dell’equilibrio di bilancio. Questo può aprire una nuova fase per le regioni impegnate nei piani di rientro, passando dalle logiche dei tagli lineari, dell’inasprimento fiscale e della compartecipazione alla riconversione dell’offerta dei servizi, e quindi della spesa inappropriata, causa principale dei disavanzi sanitari. Per affrontare questo impegnativo appuntamento, i segretari di CGIL, CISL, UIL ribadiscono che serve la partecipazione dei principali attori istituzionali e sociali, e responsabilità che anche il Sindacato confederale intende mettere a disposizione.

 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 3 marzo 2012. Conferenza Regioni approva il riparto del Fondo Sanitario 2012: conferma dei criteri 2011, aggiornati con aumento popolazione regionale. CGIL CISL UIL scrivono al Ministro Balduzzi e al Presidente Errani: aprire il confronto sul nuovo Patto per la Salute. Serve un nuovo DNA per il nostro welfare, di Nerina Dirindin. OPG dieci domande sulla nuova legge, di Franco Rotelli. Assistenza continua “h24” nel Distretto socio sanitario (linee guida per la contrattazione sociale), Cgil nazionale. Il welfare è un potente antidoto al debito pubblico: si è conclusa la Conferenza nazionale “Cresce il Welfare, cresce l’Italia”. La documentazione della Conferenza (relazioni, interventi introduttivi nei gruppi di lavoro, ecc…) è disponibile al link: www.fishonlus.it

Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 1979 del 23 febbraio 2012
Patto Salute: definite linee di indirizzo.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha definito oggi le linee di indirizzo per il confronto di merito con il Governo sul nuovo Patto per la Salute (2013-2015). Si tratta di una piattaforma con la quale tutte le Regioni sottolineano che l’universalità del servizio sanitario nazionale deve assicurare i livelli essenziali di assistenza (LEA), l’appropriatezza dei servizi resi e la garanzia dei relativi finanziamenti. In questo quadro le Regioni sono pronte a fare in fondo la loro parte promuovendo processi di riorganizzazione e di riqualificazione del sistema per assicurarne l’equilibrio economico. E’ fondamentale garantire un adeguato finanziamento per assicurare la sostenibilità dell’attuale sistema pubblico, pregiudicato dalle ultime manovre finanziarie. Per le Regioni sono fondamentali una serie di interventi strutturali con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’appropriatezza dell’assistenza e i servizi resi ai cittadini: in particolare per quanto riguarda: 1. le cure primarie con lo sviluppo di forme associative complesse; 2. lo sviluppo delle reti che permettano una maggiore presa in carico dei cittadini, soprattutto con riferimento alla cronicità e alla non-autosufficienza; 3. una forte integrazione con il sistema socio-sanitario; 4. nuove regole per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo per assicurane l’efficacia dal punto di vista della qualità dei servizi e del governo della spesa; 5. la garanzia di investimenti adeguati per poter sostenere le innovazioni e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche.

Regioni.it n. 1980 del 24 febbraio 2012
Regioni a Monti: pronte a confronto su nuovo Patto per la Salute.
“Le Regioni sono pronte al confronto con il Governo e ad assumersi le loro responsabilità in merito al nuovo Patto per la Salute”. Lo ha dichiarato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni. “La Conferenza delle Regioni ha già definito le linee di indirizzo sul nuovo Patto per la Salute (2013-2015) e intende quindi proseguire nel confronto con il ministro della sanità e il Governo. E’ infatti fondamentale continuare a garantire l’universalità del servizio sanitario nazionale, assicurando i livelli essenziali di assistenza (LEA), l’appropriatezza dei servizi resi ai cittadini e garantendo l’equilibrio finanziario. E per questo è necessario un Fondo Sanitario Nazionale adeguato a raggiungere questi obbiettivi. E’ importante che il presidente del Consiglio Mario Monti ritenga fondamentale il Nuovo Patto per la Salute. Ora ci attende un lavoro molto impegnativo e difficile, ma gli obbiettivi che abbiamo davanti sono essenziali e dobbiamo raggiungerli insieme. Su questo le Regioni saranno protagoniste”.
http://www.regioni.it/home_art.php?id=262

Regioni.it n. 1983 del 29 febbraio 2012
Intesa su riparto Fondo Sanitario Nazionale 2012.
E’ stato approvato nella prima delle due giornate previste di Conferenza delle Regioni il riparto del Fondo sanitario Nazionale 2012. “L’intesa è arrivata in tempi molto rapidi, ha sottolineato il presidente Vasco Errani, ed è un fatto molto positivo. Le regioni hanno dimostrato, ancora una volta, una grande coesione e un forte senso di responsabilità’’. Il riparto 2012 “conferma l’impianto del riparto 2011, ha spiegato Errani, e riconosce l’aumento di popolazione aggiornato agli ultimi dati Istat del 2011. Sulla base di questo lavoro c’è stata un’intesa unanime di tutte le regioni”. Il Fondo sanitario nazionale 2012 ammonta a 108,8 miliardi di euro. E il primo marzo i presidenti delle regioni incontreranno il ministro della Salute, Renato Balduzzi, con il quale discuteranno anche dell’utilizzo di una parte delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale. Errani infine dichiara: “Siamo anche pronti ad avviare con il Ministero, e più in generale con il Governo, il confronto sul nuovo Patto salute 2013-2015. Si tratta di un passaggio fondamentale in cui è necessario reimpostare la strategia per il futuro della sanità italiana, coniugando un adeguato finanziamento con le esigenze di razionalizzazione, equità, sostenibilità e universalità del Servizio Sanitario Nazionale e garantendo i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio. Il nuovo patto deve rappresentare l’opportunità per rilanciare le cure primarie, lo sviluppo delle reti sul territorio soprattutto per far fronte a cronicità e non-autosufficienza, per una forte integrazione del Sistema Socio-sanitario, l’elaborazione di regole migliori per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo e uno sforzo congiunto Governo–Regioni per una politica di investimento adeguati finalizzati all’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche”.

Regioni.it n. 1984 del 1° marzo 2012
Regioni: sbloccati fondi per trasporto pubblico locale ed edilizia sanitaria
Sbloccati i 425 milioni di fondi pregressi per il TPL, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha definito “importante lo sblocco delle risorse per l’edilizia sanitaria”. Da quanto è emerso al termine del tavolo di confronto sono circa 970 milioni di euro i fondi per l’edilizia sanitaria resi così disponibili.

Regioni.it n. 1985 del 2 marzo 2012
Sanità: il riparto delle risorse 2012. Errani: dalle Regioni scelta di equilibrio e responsabilità.
“Una scelta di equilibrio e di responsabilità”, così il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani commenta l’intesa raggiunta lo scorso 29 febbraio sulla ripartizione delle risorse destinate al servizio sanitario per l’anno 2012. “A causa delle programmazione finanziaria del precedente Governo ci siamo trovati di fronte ad un ‘incremento’ del fabbisogno rispetto al 2011 dell’1,65%, ben al di sotto del tasso di inflazione e lontanissimo dal tendenziale della spesa sanitaria. La soddisfazione è quindi legata al fatto che, in condizioni difficili e in un quadro di risorse limitate, le Regioni abbiano dimostrato grande equilibrio e senso di responsabilità riuscendo a concordare il riparto delle risorse disponibili e non è certo legata alla dotazione finanziaria complessiva che pone non pochi problemi. Adesso ci attende un lavoro importante, relativo al Patto per la salute 2013-2015, che vogliamo basare su un confronto costruttivo con il Governo e che abbia tre macro-obiettivi: 1) sostenibilità finanziaria del servizio sanitario; 2) garanzia dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio; 3) rilancio degli investimenti in sanità per l’ammodernamento delle strutture e servizi migliori per i cittadini. Ho riscontrato nei primi incontri grande attenzione ed interesse da parte del Presidente del Consiglio sul tema sanità: se sapremo lavorare bene fondando i confronti futuri sul principio della leale collaborazione, conclude Errani, potremo fare passi in avanti, valorizzando ancora di più il servizio sanitario come uno dei fattori qualificanti del sistema Paese, frutto della professionalità e del lavoro di tanti medici e operatori sanitari”. Link al riparto: http://www.regioni.it/home_art.php?id=262

Regioni.it n. 1986 del 5 marzo 2012
Sanità: Veneto e Friuli Venezia Giulia discutono di riforma.
In Veneto e Friuli Venezia Giulia si discute di riformare la sanità, sia regionale che nazionale. Proprio in quest’ultima Regione il presidente Renzo Tondo avvia il confronto con gli Enti locali sul DDL Riforma regionale. Tondo ha ricordato che in questa legislatura è stato già deciso di semplificare la struttura di governo della Sanità, facendo confluire nella direzione regionale Salute le funzioni prima svolte dall’Agenzia regionale della sanità. “Non c’è solo la necessità, ha osservato Tondo di un maggiore coordinamento, ma anche di impiegare meglio le risorse, perchè in un settore come questo, di fronte a una sempre più ampia incidenza delle patologie croniche e dell’invecchiamento, non un euro deve essere sprecato”. Bisogna razionalizzare la spesa, evitando per esempio le duplicazioni e utilizzando con maggiore flessibilità, in orari più estesi, i costosi macchinari diagnostici ad alta tecnologia”. L’obiettivo principale è quello di “omogeneizzare i servizi su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, servizi oggi molto difformi”. Tondo non ha nascosto, nel ridisegnare l’assetto della Sanità regionale, la sua preferenza per un’Azienda sanitaria territoriale unica, ma questo “non è un totem”. Anche nel Veneto la riforma sanitaria è all’ordine del giorno, in particolare quella nazionale. Per l’assessore veneto alla sanità, Luca Coletto, “senza criteri e costi standard, che sono la trasposizione della riforma federalista in sanità, non si va da nessuna parte: non si incide sugli sprechi, non si razionalizza la spesa, non si costringe chi spende troppo a fare attenzione a come spende, non si riconoscono i giusti meriti alle Regioni virtuose come il Veneto. Basta tasse, basta ticket (di quelli ipotizzati sui ricoveri non se ne parla nemmeno): è l’ora di una seria riforma della sanità italiana, come quella che stiamo attuando in Veneto, dove criteri e costi standard fanno già parte del nostro bagaglio di riforme: abbiamo già iniziato ad applicare progressivamente questo metodo nel riparto del Fondo sanitario 2011 e lo faremo anche in quello 2012, tenendo naturalmente conto delle specificità territoriali come montagna e laguna. Non a caso, peraltro, una delle caratteristiche più significative del nostro nuovo Piano Sociosanitario è proprio quella di definire dei criteri standard, che guideranno la nuova programmazione e porteranno a cascata a definire i costi standard”.

Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.
Dalla Newsletter del 22 febbraio 2012
Rapporto Auser. Meno consumi, più bollette e un piede nella povertà: anziani al tempo della crisi. con la crisi, le manovre, la riforma delle pensioni sono tempi duri per gli over65. Calano i servizi comunali (-28%), crescono le liste di attesa per gli interventi di contrasto alla non autosufficienza, aumentano le spese per le utenze.
Residenti al sud, donne e grandi vecchi: questi i più deboli tra i deboli. In Lombardia la pensione media più alta (914 euro), in Molise la più bassa (487). Una donna del sud percepisce mediamente 477 euro mensili, contro i 1.183 euro di un uomo al nord
La Liguria è la regione più vecchia d’Italia, la Campania la più giovane. In Liguria si concentrano le percentuali più basse di popolazione tra gli 0 e i 14 anni (11,5%) e i valori più alti per la componente over65 (26,7%). Altre regioni particolarmente “vecchie” sono la Toscana e il Friuli Venezia Giulia

Dalla Newsletter del 27 febbraio 2012
Spi-Cgil: “Nel 2011 -63% di risorse dallo Stato”. Meno welfare e più tasse. Il sindacato ha effettuato un’analisi dei bilanci di previsione di 7.537 comuni. A fronte di una perdita pesante dei vari Fondi nazionali, registrato un aumento delle tasse (+11% per l’imposta sui redditi e +12% di Tarsu) e di entrate extratributarie.
Cantone (Spi-Cgil): “Collasso welfare, ripristinare uno stato degno”. “Il welfare nel nostro paese è al collasso. Stiamo raccogliendo i frutti avvelenati di scelte scellerate e profondamente sbagliate di chi ci ha governato fino a poco tempo fa, che ha deciso di azzerare la spesa sociale.
Comuni: la spesa per il welfare è al 30% (-1%). Macchina burocratica assorbe 60% delle risorse. L’analisi dello Spi-Cgil. La spesa sociale dei comuni è diminuita nel 2011 dell’1,8% con una riduzione di 166,5 milioni di euro e una minore incidenza sulla spesa corrente dello 0,6%. Spesa per gli investimenti in caduta verticale.

Dalla Newsletter del 29 febbraio 2012
29 febbraio: giornata delle malattie rare, sono 8mila nel mondo. “Rari, ma forti insieme’’: è lo slogan che quest’anno accompagna la Giornata delle malattie rare che cade in un giorno ‘raro’ anch’esso, il 29 febbraio. Nel mondo sono 8mila le patologie di questo tipo, ogni settimana se ne scoprono 5 nuove.
Giornata malattie rare, 583 quelle incluse nei Lea. In Italia sono centinaia di migliaia i pazienti affetti da patologie rare che affrontano spesso difficoltà così pesanti da pregiudicare la qualità della vita di interi nuclei familiari.
Malattie rare, registro nazionale copre il 90% territorio. Iss: l’Italia guida gruppo di studio linee guida malattie rare. L’Italia è alla guida del gruppo di lavoro e studio che entro un anno produrrà un manuale utile ai paesi Ue (e non solo) per dare vita a linee guida nazionali sulle malattie rare.

Dalla Newsletter del 2 marzo 2012
“Cresce il welfare, cresce l’Italia”. “Investire” sul sociale: l’appello di 50 organizzazioni.
“Cresce il welfare, cresce l’Italia”: presentate le proposte per rifondare il patto per il sociale. “Il welfare non è un costo ma un investimento”. Due giorni di lavoro al Centro congressi Frentani. La sociologa Saraceno: “Il modello sociale europeo? Non è affatto morto, va ripensato”.
Dirindin (gruppo Abele): lo stato sociale è minacciato “dal taglio delle risorse, ma anche dalla dequalificazione dei servizi. No al ridimensionamento dei Leas, sì al miglioramento del rapporto con gli utenti”.
Carmassi (Pd): “Il welfare non é un capitolo di spesa ma leva sociale”. La responsabile del Terzo settore del Partito Democratico: “Non ci può essere una politica dei due tempi, prima si risana e poi si pensa alla giustizia sociale, e non può esserci sviluppo senza la componente sociale”.
Il modello sociale europeo? Saraceno: “Non è affatto morto, va ripensato”. La sociologa al convegno “Cresce il welfare, cresce l’Italia”. “Agenda Europa 2020 riduce lo stato sociale al contrasto della povertà”. Leon: “Il divorzio tra Stato e banche ha prodotto la crisi economica del welfare”.
Welfare, “solo in Italia e in Grecia non c’è stata una riforma nazionale”. Gori (Forum Terzo Settore” alla Conferenza nazionale “Cresce il Welfare cresce l’Italia”: “Nel 2012, per la prima volta, riduzione del 13% per servizi sociali e socio educativi dei comuni. Dal 1996 al 2009, crescita delle risorse inadeguata”.

Dalla Newsletter del 2 marzo 2012
Lombardia, senza cure mediche fino a 40 mila immigrati comunitari.
Da quando, nel 2007, Romania e Bulgaria sono entrati a far parte dell’Unione europea, è molto più difficile per gli immigrati neocomunitari farsi curare dal sistema sanitario italiano. In particolare in Lombardia, visto che la regione finora non ha fatto nulla per aiutarli. Infatti hanno diritto alle cure mediche solo coloro che hanno un lavoro in regola oppure la Tessera europea di assicurazione malattia (Team) che viene rilasciata dal Paese d’origine. Non tutti i romeni e i bulgari hanno però la Team. Di conseguenza i disoccupati e persino i familiari a carico di chi ha un’occupazione in regola non hanno diritto alle cure. Secondo il Naga, associazione di medici volontari, in Lombardia sono dai 20 mila ai 40mila senza assistenza sanitaria (circa 6mila a Milano). La Lombardia rappresenta un caso particolare. Molte Regioni infatti per evitare che ci fossero persone senza assistenza sanitaria sono corse ai ripari istituendo il codice Eni (Europei non iscritti), che apre le porte di ospedali e medici di base. La Lombardia no: in una circolare (la 4 del 2008) ha riconosciuto a tutti il diritto alla salute, ma non ha stabilito come. E così i romeni e bulgari privi di qualsiasi tessera sanitaria quando si presentano ai centri prenotazione degli ospedali per visite ambulatoriali vengono rifiutati. E non hanno possibilità di scegliere un medico di base, senza il quale non è possibile avere la prescrizione per i farmaci. Sono cittadini comunitari, ma per la Regione Lombardia di serie B. In un sistema sanitario che burocraticamente dipende tutto da codici, il fatto di essere senza tessera trasforma l’ammalato in un fantasma. In effetti gli stranieri irregolari extracomunitari hanno diritto all’assistenza sanitaria, perché il Testo unico sull’immigrazione riconosce loro la possibilità di ottenere il codice Stp (Straniero temporaneamente presente). Romeni e bulgari no. Nei casi gravi i pronto soccorsi rappresentano un’ancora di salvezza. Ma anche qui non mancano i problemi. La stragrande maggioranza viene dimesso senza alcuna ricetta medica e, non avendo il medico di base, non possono acquistare i farmaci.

Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Quotidiano sanità è un quotidiano on-line di informazione sanitaria. Studi, Analisi, Notizie da Governo e Parlamento, Regioni e Asl, su Lavoro e Professioni, Scienza e Farmaci. L’iscrizione alla newsletter è gratuita.
Dalla Newsletter n. 208, del 22 febbraio 2012.
Corte dei Conti. De Dominicis: “Su spesa sanitaria Lazio gravissimi illeciti”.
Il procuratore regionale ha denunciato gli sprechi e le truffe per 137 mln di euro che hanno portato al sequestro del San Raffaele di Velletri e la situazione “grottesca” dell’Ares 118 con ambulanze non usate per mancanza di barelle utilizzate nei pronto soccorso. Già nella relazione dell’anno scorso venne evidenziato lo spreco di denaro pubblico e le vere e proprie truffe nel settore riabilitativo delle prestazioni sanitarie. Oltre agli illeciti riscontrati nelle convenzioni con le case di cura del gruppo San Raffaele s.p.a., le inchieste istruttorie in corso hanno, inoltre, segnalato “danni ingentissimi al Ssn”. Di recente, la Procura regionale per il Lazio ha chiesto alla competente Sezione Giurisdizionale il sequestro conservativo di beni immobili appartenenti al San Raffaele Spa (ex Tosinvest spa), per 134 milioni di euro, a garanzia del corrispondente danno subito dal Servizio Sanitario Regionale, per effetto di un’indagine relativa alla “fittizia o irregolare erogazione di prestazioni di riabilitazione eseguite presso strutture convenzionate”.

Dalla Newsletter n. 211, del 27 febbraio 2012.
Non sparate sul Pronto Soccorso
I pronto soccorso ospedalieri sono oggetto di una campagna mediatica senza precedenti. A bene vedere, però, prendersela con loro significa valutare (negativamente) la punta dell’iceberg trascurando il magma che c’è sotto. Lì, pronto ad esplodere.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=7640

Dalla Newsletter n. 212, del 28 febbraio 2012.
Cure primarie “H 24”. Per la Cgil riforma non più rinviabile
Il sindacato torna a insistere sulla necessità della riforma dell’assistenza extra ospedaliera puntando alla creazione nel territorio di luoghi strutturati aperti tutto il giorno con assistenza medica e infermieristica e con capacità di rispondere all’emergenza dei codici bianchi e verdi.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=7674

Lombardia. Dal 1 marzo i cittadini sapranno quanto costano le cure ricevute.
Caro paziente, ecco quanto mi costi. A partire da venerdì i cittadini che riceveranno cure nelle strutture sanitarie della Lombardia saranno informati sui costi medi sostenuti per le prestazioni di cui hanno usufruito. Lo prevede la delibera sulle “regole” per il 2012 varate dalla Giunta regionale nello scorso mese di dicembre.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=7673

Dalla Newsletter n. 213, del 29 febbraio 2012.
Cgil Medici. Abolire la Guardia medica. Pari dignità con gli altri medici di famiglia.
Lo prevede la proposta del sindacato presentata oggi al tavolo ministeriale. Segue a quella più generale della Cgil. Oltre alla guardia medica, il documento si occupa di accesso e ruolo unico per i medici convenzionati e della istituzione di una nuova figura: il medico delle cure primarie.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=7686
Link al documento: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato459591.pdf

Cancro. Europa 2012: previsti 1,3 milioni di morti. Ma i tassi stanno scendendo.
Le uniche patologie oncologiche che fanno eccezione al trend sono il tumore al polmone nelle donne e il carcinoma al pancreas. Ma per il resto, i tassi di mortalità per cancro stanno scendendo nel continente, grazie a terapie migliori e diagnosi più tempestive. E anche perché mangiamo meglio.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=7710

Dalla Newsletter n. 215, del 2 marzo 2012.
Dossier non autosufficienza. Tanti soldi spesi male. Al Sud boom invalidità ma pochi servizi.
Quasi 30 miliardi l’anno. A tanto ammonta la spesa per assistere i circa 4,1 milioni di italiani invalidi e non autosufficienti. Ma solo il 10% è vera assistenza sociale. Il resto se ne va in spese mediche e assegni di invalidità. E per chi sta a casa resta solo la badante. Vai al dossier.
Link al Dossier: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato5140231.pdf

Dalla Newsletter n. 216, del 5 marzo 2012.
Eutanasia a domicilio. In Olanda boom di richieste in due giorni
Da sabato in Olanda è attivo un programma di unità mobili che girano in tutto il Paese per rispondere alle richieste di eutanasia di malati terminali. Il servizio è offerto gratuitamente ai cittadini olandesi. Nei primi due giorni il programma ha ricevuto quasi 60 richieste.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=7761

Dalla Newsletter n. 217, del 6 marzo 2012.
Rapporto Sdo. Ricoveri in calo del 3,3% tra il 2009 e il 2010. Giornate di degenza al -2,1%.
Circa 380 mila ricoveri e 1,5 milioni di giornate in meno nel 2010 rispetto al 2009. Questo il trend registrato dal ministero della Salute con il Rapporto Sdo 2010. In tutto, i ricoveri sono stati 11.277.742 e le giornate di degenza 71.904.063. In calo del 4% i ricoveri per acuti in Day Hospital.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=7783
Link al Rapporto Sdo 2010: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6012917.pdf

Dalla Newsletter n. 218, del 7 marzo 2012.
Medici di MG o di “famiglia”. Il nuovo ruolo in un nuovo contesto sociale.
Si impone con sempre più forza il passaggio da un sistema assistenziale puntiforme e “passivo” ad uno costruito su forme di aggregazione territoriale di “iniziativa”, integrato con altre figure professionali. Ma al centro di ogni modello deve rimanere il paziente e la relazione medico-paziente.

 http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=7792

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 423 del 23 febbraio 2012. Stagione influenzale 2011-2012. Mentre in Europa, secondo l’Ecdc, l’attività influenzale continua a essere in crescita, in Italia la curva epidemica ha raggiunto il picco all’inizio di febbraio con un valore di incidenza pari a 9,6 casi per mille assistiti. Antonino Bella (Cnesps) fa un primo bilancio della stagione 2011-2012. Percorso nascita. Sono on line le diapositive del convegno di presentazione della Linea Guida sul taglio cesareo che si è tenuto il 31 gennaio 2012 all’Istituto superiore di sanità. Salute mentale. “Un programma innovativo per la rilevazione della qualità percepita nei servizi di salute mentale: lo studio Eusam”: c’è tempo fino al 2 marzo per iscriversi al workshop.

Sistema Passi. Diseguaglianze sociali e salute: report 2007-09. Il documento indaga la dimensione delle disuguaglianze sociali in Italia in relazione a stili di vita, fattori di rischio, presenza di malattie croniche, adesione a programmi di screening, percezione dello stato di salute e sintomi depressivi.

http://www.epicentro.iss.it/passi/pdf2012/PASSI%20Disuguaglianze%20sociali%20e%20salute.pdf

Sistema Passi. Rapporto nazionale 2010: network e descrizione del campione.
Disponibili on line le pagine del Rapporto Passi. Indice: 1) Guadagnare salute: Attività fisica (indicatori "attività fisica"). Sovrappeso e obesità (indicatori "sovrappeso e obesità"). Consumi di frutta e verdura (indicatori "frutta e verdura"). Consumo di alcol (indicatori "alcol"). Abitudine al fumo (indicatori "fumo"). Fumo passivo (indicatori "fumo passivo"). Smettere di fumare. 2) Rischio cardiovascolare: Rischio cardiovascolare. Ipertensione arteriosa. Ipercolesterolemia. Diabete. Calcolo del rischio cardiovascolare. Fattori di rischio multipli. 3) Sicurezza: Dispositivi per la sicurezza stradale (indicatori "sistemi di sicurezza"), Guida sotto l’effetto dell’alcol (indicatori "alcol e guida"), Sicurezza in casa. 4) Programmi di prevenzione individuale: Diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero. Diagnosi precoce del tumore della mammella. Diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Vaccinazione per l'influenza stagionale. Vaccinazione antirosolia. 5) Benessere: Percezione dello stato di salute. Depressione. 6) Emergenze locali: Conseguenze a medio termine del terremoto del 6 aprile 2009.

 http://www.epicentro.iss.it/passi/R2010Indice.asp

Sul numero 424 del 1° marzo 2012. Guadagnare salute: guardando a Venezia. L’evento di Venezia è alle porte. C’è tempo fino al 18 maggio per partecipare alla seconda manifestazione di Guadagnare salute (21-22 giugno). Attenzione però: siamo al rush finale per l’invio degli abstract (scadenza 5 marzo). L’evento alternerà al convegno scientifico spazi informali e iniziative di partecipazione. Alcol: relazione al Parlamento. La riflessione di Emanuele Scafato (Cnesps) alla luce della Relazione annuale al Parlamento su alcol e problemi alcolcorrelati, pubblicata dal ministero della Salute.

Sul numero 425 dell’8 marzo 2012. Salute al femminile. In occasione della giornata internazionale della donna e poiché la specificità del dato femminile è significativa in molti aspetti di sanità pubblica, EpiCentro in collaborazione con i reparti del Cnesps propone una selezione di dati, materiali utili e riflessioni sui diversi aspetti che toccano la salute delle donne. Influenza aviaria. Dall’Ecdc il Rapid risk assessment sulle attività di ricerca sul virus aviario A/H5N1 condotte da uno studio di due gruppi di ricerca nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Malattie batteriche invasive. Paola Mastrantonio (Mipi) e Paolo D’Ancona (Cnesps) commentano i risultati del workshop “Sorveglianze delle malattie batteriche invasive”. Consulta anche il report del Simi.

Salute al femminile.
Il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) lavora su un ampio campo di attività condotte dai diversi reparti. Grazie alla loro collaborazione, in occasione della festa della donna 2012, EpiCentro ha selezionato una sintesi di dati, materiali utili e riflessioni sui diversi aspetti che toccano la salute delle donne. In quanto sistema di monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta (18-69 anni), attraverso la rilevazione sistematica delle abitudini, degli stili di vita e dello stato di attuazione dei programmi di intervento che il Paese sta realizzando per modificare i comportamenti a rischio, anche la sorveglianza Passi fornisce informazioni interessanti sulla salute delle donne italiane. Il Rapporto nazionale 2007-2009. Diseguaglianze sociali e salute (pdf 880 kb) riporta un’analisi sulla dimensione delle disuguaglianze sociali in Italia in relazione a stili di vita, fattori di rischio e presenza di malattie croniche, adesione a programmi di screening, percezione dello stato di salute e sintomi depressivi e, per ognuno di questi temi affronta le differenze di genere. Tra questi, alcuni determinanti di salute letti al femminile offrono una panoramica sullo stato di salute delle donne italiane. Link:

 http://www.epicentro.iss.it/temi/materno/8marzo2012.asp

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