Block Notes n. 23, luglio 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle Agenzie di stampa regionali
Welfare lombardo: non basta la propaganda di Formigoni per impedire i tagli ai diritti dei cittadini
In Lombardia i ticket più alti d’Italia
Dopo gli scandali di San Raffaele e Maugeri, con ritardo si corre ai ripari
Modello sanitario in panne e Formigoni in ritardo corre ai ripari
La rete ospedaliera non si taglia, si ridisegna
Sanità, Formigoni: non abbiamo ticket più alti
Sanità,nuove regole per i contratti dei privati
Formigoni apre il cantiere delle riforme 2013
Sanità, Formigoni: nessun taglio di posti letto

Dalle Agenzie di stampa nazionali
Spending review: il testo del decreto legge. Al Senato il Ddl di conversione
Sanità: Balduzzi su nuovi Lea e Ticket con franchigia
Spending review e sanità: i dati pubblicati da “Il Sole 24 Ore”
Spending review: parere negativo delle Regioni
Politiche sociali: fondo al lumicino, Regioni negano l’intesa
Pma. Relazione 2012 al Parlamento
Oncologia. Cittadinanzattiva-Tdm
Intramoenia. Balduzzi conferma volontà del Governo per riforma in tempi brevi
Lombardia. Scandalo sanità. Maxi sequestro di 60 milioni di euro della GdF
Corte Costituzionale. Stop ai nuovi ticket del 2014. “Lo Stato non può decidere da solo”
Esclusivo. Cure primarie. La riforma “Balduzzi”
Lombardia. Formigoni: “Non è vero che abbiamo i ticket più alti”
Spending review. La mazzata di Bondi su mense, pulizie e manutenzione ospedali
Allarme Ocse. La sanità non è uguale per tutti. I “ricchi” si curano di più e meglio
Conferenza Stato Regioni e Unificata. Arrivano in discussione i provvedimenti in sospeso
Spending review. Regioni: “Non ci sono le condizioni per il nuovo Patto per la salute”
Lombardia. Procura notifica avviso di garanzia a Formigoni
Lombardia. Scandali sanità. Cambiano regole per accreditamento privati
Intervista a Formigoni: “La sanità lombarda è salda, nonostante la spending review”
La guerra dei “generici”. Aifa: “Stessa qualità, sicurezza ed efficacia degli altri”
Operatori sociosanitari. Fp Cgil: “Documento utile, a tutti i livelli”
Famiglie senza lavoro, cresce la povertà assoluta. Stabile quella relativa (11,1%)
Il Dpa e 18 società scientifiche stilano un documento sui danni della cannabis
Spending review, ecco cosa cambia per cooperative e associazioni
Spending review, l’Anpas
Fondo nuovi nati, “presto sarà riattivato”
Le regioni al Governo: “Subito un tavolo per le politiche sociali”
Guerra: “Indennità di accompagnamento non sarà assoggettata all’Isee”
Non autosufficienza. Il 47% degli italiani si affiderebbe alle strutture pubbliche
Il consumo di sale nella popolazione adulta italiana
Aggiornamento delle linee guida sull’utilizzo degli antiretrovirali

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Agenas

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
Dalla Cgil Funzione PubblicaLombardia.
27/7/2012. Comunicato stampa
“Welfare lombardo: non basta la propaganda di Formigoni per impedire i tagli ai diritti dei cittadini. Nel corso della riunione odierna della Consulta della Sanità sull’impatto del D.L. 95 del 6 luglio 2012 (cd. Spending review) sul territorio, una delegazione della Funzione Pubblica CGIL Lombardia, composta dal segretario generale Florindo Oliverio, dal segretario responsabile del welfare Alberto Villa e dalla segretaria della FP CGIL Medici, ha manifestato le proprie preoccupazioni per l’intero sistema dei servizi alla persona chiedendo l’immediata attivazione del confronto sulla gestione delle risorse e sul mantenimento dei livelli occupazionali, pubblici e privati, perché non bastano le rassicurazioni di Formigoni e l’elogio dell’eccellenza lombarda. La Funzione Pubblica CGIL è contraria alla “sperimentazione della riforma del welfare” del presidente Formigoni basata “sulla domanda anziché sull’offerta”. Essa è il capitolo finale dell’ideologia della “libertà di scelta”, che abbandona i singoli cittadini al loro bisogno di salute nel rapporto con il mercato delle prestazioni sanitarie e socioassistenziali. In questo modo Regione Lombardia si chiama fuori dal governo del welfare facendolo diventare una sorta di “supermercato” dove i cittadini sono costretti a spendere in ragione delle convenienze economiche del mercato anziché in ragione dell’appropriatezza delle prestazioni. E ci saranno effetti devastanti anche per gli erogatori, spinti nella competizione sui costi del lavoro penalizzando la stessa qualità dei servizi. Non tranquillizzano perciò le dichiarazioni roboanti di Formigoni contro il governo centrale e tantomeno le rassicurazioni circa il taglio di “solo poco più di 2.000 posti letto”. Vogliamo sapere quali effetti ci saranno sul personale, sia pubblico sia privato, e con quali criteri i tagli riguarderanno le diverse specialità mediche. Va attivato il confronto con le organizzazioni sindacali per individuare le voci di spesa su cui intervenire, a partire da quelle per consulenze, sugli appalti e sulle sperimentazioni gestionali, facendone finalmente un bilancio trasparente sui costi sostenuti e gli effettivi benefici per le comunità. L’istituzione regionale è ormai discreditata dalle vicende giudiziarie che stanno interessando il sistema sanitario e bisognerebbe trarne le conseguenze. Si dica quanto incidono sul bilancio della sanità lombarda i finanziamenti al centro delle inchieste e, soprattutto, si faccia chiarezza sul teorema esposto da alcuni personaggi coinvolti nelle inchieste, secondo cui il ricorso a erogatori privati è, per Regione Lombardia, anche il modo per ridurre costi e diritti del personale che opera nei servizi sanitari lombardi.”

 Da “Settegiorni PD”, Notiziario del gruppo PD in Consiglio regionale
È uscito il n. 194, del 20 luglio 2012.
In Lombardia i ticket più alti d’Italia. Sia sulla diagnostica che sulla farmaceutica i lombardi pagano di più.
In Lombardia si paga il ticket sulla farmaceutica più alto d’Italia, torna a ripetere il Pd (dato 2011 di Federfarma), dopo le recenti dichiarazioni di Formigoni che evidenziano grandi risparmi secondo un non ben chiarito “metodo di calcolo”. I cittadini lombardi pagano mediamene 3,06 euro per ogni ricetta contro l’1,77 del Piemonte e l’1,38 dell’Emilia Romagna e sono penalizzati persino nel confronto con le regioni meno virtuose a cui il governo ha imposto piani di rientro. “E’ fuorviante il paragone con l’Emilia Romagna in termini di aumento percentuale annuo come dice Formigoni, perché l’Emilia - costretta dalla manovra Tremonti - ha introdotto i ticket solo dal 2011, mentre i Lombardi pagano il ticket dal 2003” ha detto Alessandro Alfieri. Anche per i ticket sulla diagnostica è inutile confondere le carte, il costo delle prestazioni parla da sé: una colonscopia o una scintigrafia in Lombardia costano 66 euro per tutti, mentre gli stessi esami nelle altre regioni con i conti in ordine costano al massimo 46 euro per i redditi alti, 36 euro per i redditi più bassi. “In diverse altre regioni - ha puntualizzato Alfieri - i cittadini con redditi bassi e medio bassi, grazie al principio della progressività, o non pagano o pagano molto meno il superticket sulla diagnostica. Restiamo convinti che sia giusto introdurre il criterio della progressività del reddito unito ad una fascia di esenzione, anzichè, come deciso dalla Regione Lombardia, modulare il ticket sul valore della prestazione”.

Dopo gli scandali di San Raffaele e Maugeri, con ritardo si corre ai ripari. Bilanci certificati per le fondazioni accreditate dalla sanità regionale.
Bilanci certificati da terzi per tutte le fondazioni che operano in sanità e intendono stipulare un contratto per erogare prestazioni con il servizio sanitario regionale: l’Assessore Bresciani ha annunciato che queste nuove regole saranno presenti all’interno di una delibera che potrebbe essere approvata settimana prossima. E il Pd ricorda a Bresciani di aver fatto questa richiesta già da molto tempo. “L’assessore decide di intervenire a tempo scaduto, quando ormai i buoi sono abbondantemente scappati dalla stalla, dicono Sara Valmaggi e Gian Antonio Girelli. Chiediamo da tempo che le fondazioni sanitarie accreditate presentino i loro bilanci alla Regione se vogliono entrare nel sistema sanitario regionale e ricevere risorse pubbliche. Ancora il mese scorso la giunta ci ha risposto che non era possibile a causa della natura giuridica stessa delle fondazioni. Il problema, è evidente, sono quelle fondazioni, come il san Raffaele, che erogano prestazioni sanitarie come enti non profit, salvo poi avere sotto di sé una serie di società partecipate che fanno profitti. Ci aspettiamo che su questo aspetto si faccia finalmente una riflessione seria”.

È uscito il n. 195, del 27 luglio 2012.
Modello sanitario in panne e Formigoni in ritardo corre ai ripari. Il Pdl presenta una mozione per limitare i rimborsi ai privati in sanità.
Più pubblico meno privato. Formigoni cerca di correre ai ripari, ora chi i buoi sono scappati e l’eccellente sistema lombardo non sembra godere più di ottima salute, proponendo una revisione del sistema nel suo complesso. A tal fine il Pdl ha presentato una mozione per limitare i rimborsi alle strutture private a partire dalle funzioni non tariffabili. La Lombardia è infatti sinora la regione italiana che paga di più la sanità privata che accredita. Ora che è stata annunciata la ricerca di un migliore equilibrio tra prestazioni sanitarie pubbliche e private potrebbe però presto abbassarsi la quota di prestazioni sanitarie fatte dai privati in Lombardia. Ad oggi l’assistenza erogata da enti privati convenzionati e accreditati rappresenta il 43,8% dei costi totali della sanità lombarda su 17 miliardi di euro totali del bilancio. Il resto, ovvero il 56,2%, è il peso dell’assistenza erogata a gestione diretta, cioè dagli ospedali e dagli IRCCS pubblici. In questa classifica la Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane, anche quelle che le sono davanti se si prende come unico indicatore il numero di posti letto (Lazio, Calabria, Campania, Lombardia e Puglia). All’interno di quel 43,8% ci stanno il pagamento dei DRG (funzioni tariffate), il pagamento delle funzioni non tariffate (risorse redistribuite in maniera discrezionale a pagamento dell’eccellenza) e i progetti speciali destinati al privato no profit. La Lombardia riserva alle funzioni non tariffabili circa il 6% del fondo sanitario regionale, seguita dal Lazio, Veneto e Puglia. In Lombardia valgono il 15% dell’intera spesa ospedaliera. Un miliardo di euro l’anno su 17 miliardi di euro (dati 2011) è dunque la cifra che Regione Lombardia riconosce alle strutture sanitarie con evidenti margini di discrezionalità, più che in ogni altra regione italiana. Nell’ambito dei cambiamenti e di un maggiore controllo, dopo i fatti della Maugeri e del San Raffaele, dopo aver detto che le verifiche sui bilanci delle strutture accreditate non spettano alla Regione ma al Ministero, Formigoni fa marcia indietro e fa approvare una delibera che annuncia l’obbligo per le strutture private accreditate all’interno del sistema sanitario regionale di depositare i bilanci: “una contraddizione in termini” dicono Sara Valmaggi e Gian Antonio Girelli. La vicepresidente del Consiglio regionale e il responsabile Sanità e Welfare del Pd lombardo accusano il governatore di correre ai ripari quando ormai è troppo tardi. “Chiediamo da tempo che le fondazioni sanitarie accreditate presentino i loro bilanci alla Regione se vogliono entrare nel sistema sanitario regionale e ricevere risorse pubbliche. Ancora il mese scorso la giunta ci ha risposto che non era possibile a causa della natura giuridica stessa delle fondazioni. Il problema, è evidente, sono quelle fondazioni, come il san Raffaele, che erogano prestazioni sanitarie come enti non profit, salvo poi avere sotto di sé una serie di società partecipate che fanno profitti. Ci aspettiamo che su questo aspetto si faccia finalmente una riflessione seria”.

La rete ospedaliera non si taglia, si ridisegna.
Dopo l’apertura del dibattito sulla riorganizzazione della rete ospedaliera lombarda da parte di Luigi Macchi, direttore generale del Policlinico di Milano, sul Corriere della sera Sara Valmaggi è intervenuta con un proprio contributo che qui riportiamo. “La riorganizzazione del sistema sanitario lombardo non può attendere. Il Partito democratico lo sostiene da anni ma Regione Lombardia ha finto di non saperlo fino ad oggi. La crisi economica e i tragici scandali di San Raffaele e Maugeri hanno portato alla luce criticità tanto note quanto ignorate. Quello che stiamo pagando è la mancata programmazione degli ultimi 15 anni, che ha portato a distorsioni del sistema, dovute a convenienze economiche e non ai bisogni dei pazienti. La proposta stimolante lanciata del direttore generale del Policlinico, Luigi Macchi, indirettamente lo conferma: avvia una critica al sistema attuale ed evidenzia implicitamente l’errore di aver lasciato eccessivo campo libero alle strutture private. Il sistema va rivisto nel suo complesso, ragionando su scala regionale e non solo guardando al capoluogo. A ispirare la revisione non può essere solo il risparmio economico, non si può ridurre tutto alla semplice soppressione di qualche primariato. Da una parte va intensificato il sistema dei controlli sui finanziamenti, che non possono continuare ad essere erogati con la discrezionalità usata finora, dall’altra vanno aumentati quelli sulle strutture, che non possono essere solo quantitativi ma devono divenire qualitativi. Quello che serve è una razionalizzazione basata su criteri di qualità, di efficacia degli interventi e di sicurezza dei pazienti. La revisione deve prevedere non solo una più efficiente e meno dispendiosa concentrazione delle aree specialistiche ma deve ispirarsi a un nuovo modello di rete ospedaliera definito “hub and spoke”. Si tratta di un sistema basato sulla suddivisione degli ospedali in base alla complessità delle patologie: l’hub è il perno del sistema dove sono concentrate le equipe specializzate per le cure ad alta intensità di tutte le patologie, ossia per gli interventi più complessi quali la cardiochirurgia, la neurochirurgia, i trapianti. Negli spoke si riuniscono invece le strutture che si occupano della media e bassa intensità di cura, degli interventi più semplici e della cura dei pazienti dimessi dall’hub , terminata la fase acuta. In questo modo sarebbe garantita, come ora non accade, la continuità di cura: i pazienti sarebbero seguiti in ospedale dalla fase acuta della malattia fino a quella meno grave. Le proposte del Partito democratico sono chiare. Alla giunta regionale chiediamo di mettere finalmente le carte in tavola e chiarire cosa intende fare per riorganizzare un sistema che non è più sostenibile.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 18 luglio 2012
Sanità, Formigoni: non abbiamo ticket più alti. Risparmi in due prestazioni su tre, migliora l’appropriatezza. Esenti 5 milioni. Farmaceutica: aumenti sotto media italiana.
“Non è vero, come continua a sostenere qualcuno, che in Lombardia si pagano i ticket sanitari più alti d’Italia. Al contrario, grazie al nostro metodo di calcolo, ci sono risparmi per i cittadini su tutte le ricette fino a 36 euro di valore, che costituiscono il 63 per cento delle prestazioni totali. Ciò significa che due prestazioni su tre costano meno”. E’ quanto ha chiarito il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, rispondendo ad alcune domande a margine della conferenza stampa dopo Giunta. “Grazie al nostro metodo, ha proseguito Formigoni, c’è stato anche un miglioramento nell’appropriatezza delle prestazioni più complesse, a volte erogate in maniera impropria”. Ricette sotto 5 euro. Su tutte le ricette inferiori o uguali a 5 euro di valore non viene infatti richiesto nessun incremento, a differenza della normativa nazionale che applica in maniera indiscriminata la maggiorazione di 10 euro. Per le prestazioni ad alto costo, come ad esempio Tac e Risonanze magnetiche, l’aumento del ticket regionale è comunque fino a un massimo di 30 euro. Farmaceutica. Per quanto riguarda invece la farmaceutica, nel 2011 in Lombardia il ticket complessivo è cresciuto del 18,7 per cento rispetto al 2010, mentre a livello nazionale si è registrato un incremento medio del 24,6 per cento e in alcune regioni, come l’Emilia Romagna, addirittura del 70 per cento. Questo incremento è stato dovuto anche al provvedimento di Aifa di aprile 2011, che ha ridotto i prezzi rimborsati dal Servizio sanitario nazionale dei farmaci cosiddetti ‘equivalenti’, ovvero quelli a brevetto scaduto. Molte aziende di fatto non si erano allineate a questa riduzione, facendo ricadere la differenza di spesa sul cittadino. Regione Lombardia è dunque intervenuta a favore degli assistiti con due provvedimenti specifici, a maggio e a luglio del 2011, mettendo a carico del Sistema sanitario regionale la quota che sarebbe ricaduta sui cittadini, cosa che altre Regioni non hanno fatto. Esenzioni. Regione Lombardia ha introdotto da diversi anni fasce di esenzione ulteriori rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale, grazie alle quali circa la metà della popolazione lombarda è totalmente esente (circa 5 milioni di cittadini), sia sul fronte delle prestazioni ambulatoriali sia sulla farmaceutica.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 25 luglio 2012
Sanità,nuove regole per i contratti dei privati. Da 2013 obbligatori certificati antimafia e bilanci in ordine. Formigoni:mancano leggi statali, ci attribuiamo più competenze.
Cambiano le regole e i requisiti necessari alla stipula dei contratti tra il Servizio Sanitario Regionale e le strutture private accreditate lombarde. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Luciano Bresciani. “In assenza di un intervento delle norme nazionali che ci dia competenze più ampie come chiediamo da tempo per poter controllare anche le Fondazioni e gli IRCCS, ha spiegato il presidente Roberto Formigoni in conferenza stampa, ci siamo auto-attribuiti poteri di verifica e controllo; speriamo che il Governo non impugni questo nostro provvedimento che è al limite delle nostre competenze. Bisogna ricordare che la Regione non ha mai potuto esercitare controlli su Fondazione e IRCCS che invece competono a Ministero della Salute, Prefetture e Collegi sindacali”. Le nuove regole. A partire dal 2013 per poter stipulare i contratti sarà necessario che tutte le strutture sanitarie trasmettano la certificazione antimafia relativa non solo al soggetto gestore ma anche alla proprietà. Viene inoltre introdotto l’obbligo per i soggetti privati accreditati e a contratto, comprese fondazioni ed enti no profit, di trasmettere alle Asl ogni anno per le relative verifiche, prima della firma dei contratti di valore superiore a 800.000 euro, una relazione sul bilancio delle singole strutture e sul bilancio consolidato della proprietà redatta da una primaria società di revisione contabile o, per le fondazioni e i soggetti no profit, dal collegio sindacale con funzioni di società di revisione. La documentazione prodotta dovrà contenere: - l’attestazione della regolarità della continuità gestionale e finanziaria a garanzia dell’affidabilità della struttura e dell’eventuale gruppo di appartenenza; - la dichiarazione del legale rappresentante di essere in regola con gli obblighi previdenziali; - una relazione dell’organismo di vigilanza, previsto dalla d.lgs. 231/2001 (in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche), volta a verificare l’efficacia e la corretta applicazione del Modello Organizzativo. Sarà compito delle Asl verificare la corretta tempistica di trasmissione e la regolarità dei documenti delle strutture sanitarie e applicare le relative diffide, messe in mora o sanzioni (fino alla sospensione o alla revoca del contratto) a seconda dei casi.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 26 luglio 2012
Formigoni apre il cantiere delle riforme 2013. Dal welfare ai trasporti:servizi più moderni, meno burocrazia.
100 milioni di euro di investimenti per interventi sociali, sperimentazione della riforma del welfare basato sulla domanda anziché sull’offerta, introduzione di forme di alto apprendistato, attuazione della riforma del trasporto pubblico locale con la ripartizione dei fondi in base ai costi standard e, inoltre, messa a regime della fatturazione elettronica. Sono alcuni dei capisaldi del programma di lavoro della Regione Lombardia per il 2013. Di questo ha parlato il presidente Roberto Formigoni in occasione degli Stati generali del Patto per lo sviluppo, svoltosi a Palazzo Lombardia: al centro dell’incontro la presentazione del documento strategico per il 2013. Programmazione condivisa. È corposa la lista di impegni presentati da Formigoni ai protagonisti del mondo imprenditoriale, istituzionale e sindacale lombardo: “Vogliamo condividere con tutto il sistema lombardo il documento strategico, in cui sono disegnate le linee strategiche impegnative e sfidanti per il 2013” ha detto il presidente della Regione. Nuovi servizi alla persona. Per quanto riguarda gli interventi sociali per il 2013 la Lombardia investirà 100 milioni di euro. “Siamo la Regione che investe di più in questo settore” ha sottolineato Formigoni. Per quanto riguarda la sanità, con un budget di oltre 17 miliardi di euro, la Regione è “impegnata in una riflessione per migliorare sempre di più i servizi ai cittadini”. In quest’ottica si colloca la riforma del welfare che, dopo essere stati fissati i pilastri portanti, “andrà valutata e sperimentata nel 2013 in base alla situazione economica e al quadro dei trasferimenti statali”. L’obiettivo è quello di passare dall’offerta alla domanda, costruendo un sistema che permetta di partire dal bisogno reale delle famiglie e che si confronti con le dinamiche in atto nei territori.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 27 luglio 2012
Sanità, Formigoni: nessun taglio di posti letto. potranno essere effettuate riconversioni ma non soppressioni. medici in allarme per i 144 mln di tagli previsti dal governo.
“Non chiuderemo neanche un posto letto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni in occasione dell’incontro con la Consulta della sanità, convocato a Palazzo Pirelli. Di fronte ai rappresentanti degli operatori sanitari, dell’industria farmaceutica e degli Enti locali il presidente, affiancato dagli assessori regionali Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale), ha illustrato la strategia della politica sanitaria regionale, incontrando il loro favore e plauso: mantenimento dei posti letti e dei livelli occupazioni e, al contempo, attivazione di reti di specialità. Riconversione posti per acuti. In Lombardia, dunque, non sono in discussione i posti letto: “Se necessario, ha spiegato Formigoni, riconvertiremo i letti riservati agli acuti in letti riservati ai subacuti. Nel comparto della sanità nessun servizio salterà o subirà significativi incrementi di costi rispetto alla situazione attuale, né tanto meno nessun posto di lavoro verrà perso”. Il riferimento è alla riduzione dei letti prevista dal
Governo nazionale nella percentuale dello 0,2 per mille abitanti. Tagli per 144 milioni per il 2012. Gli operatori della sanità guardano con preoccupazione all’incidenza dei tagli annunciati dal Governo con il decreto legge sulla spending review: “Il nostro Fondo sanitario regionale avrà per quest’anno, ha sottolineato il presidente, una capienza inferiore di 144 milioni di euro rispetto a quanto inizialmente previsto. Si tratta, senza dubbio, di un taglio molto pesante, che ci sta imponendo uno sforzo ulteriore di razionalizzazione e ricerca della massima efficienza”. Il governo chiarisca sui Lea. Unanimi, a questo proposito, sono le grida di allarme levate dai membri della Consulta della sanità lombarda: “Non ci sono le condizioni, ha risposto Formigoni, per continuare a lavorare per il Patto per la salute. Di fronte ai tagli imposti da Roma le Regioni sottolineano l’impossibilità di garantire i Livelli essenziali di assistenza”. Negativo, a questo proposito, è il giudizio del presidente sulla bocciatura dell’emendamento sulla virtuosità presentato in Commissione Bilancio del Senato, in occasione della discussione del decreto legge sulla spending review. “Il Governo si assuma la responsabilità di dire, ha proseguito Formigoni, che sono cambiati i livelli essenziali di assistenza e che non tutte le prestazioni potranno essere gratuite”. Attivazione delle reti di specialità. Di fronte ai tagli preventivati dal Governo nazionale Regione Lombardia è al lavoro per recuperare risorse ed efficienze, incrementando al contempo la qualità del servizio. “Vogliamo agire, ha chiarito Formigoni, sulla definizione e l’attivazione di reti di specialità secondo il modello basato sui cosiddetti ‘centri di riferimento’. Si tratta di creare un sistema ospedaliero più aperto e interconnesso, al fine di incrementare efficienza, qualità e sicurezza dell’assistenza a beneficio dei nostri pazienti. Questa e altre proposte sono al centro di un disegno complessivo di riorganizzazione, che è allo studio in queste settimane”. Il tutto, ha assicurato, in assenza della
riduzione delle unità complesse secondo tagli lineari”.

3. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 2074 del 12 luglio 2012
Spending review: il testo del decreto legge. Al Senato il Ddl di conversione.
E’ approdato in Senato il ddl di Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (titolo breve: Revisione spesa pubblica - S.3396). Il disegno di legge di conversione del decreto è stato ssegnato alla 5ª Commissione permanente (Bilancio) in sede referente. Sono prevsiti i pareri delle Commissioni 1ª (Aff. cost.),1ª (Aff. cost.) (presupposti di costituzionalità), 2ª (Giustizia), 3ª (Aff. esteri), 4ª (Difesa), 6ª (Finanze), 7ª (Pubb. istruz.), 8ª (Lavori pubb.),9ª (Agricoltura), 10ª (Industria),11ª (Lavoro), 12ª (Sanita’), 13ª (Ambiente), 14ª (Unione europea),Questioni regionali. Il decreto legge è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 6 luglio. Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e il Ddl di conversione presentato al Senato sono disponibili anche sul sito www.regioni.it.

Regioni.it n. 2077 del 17 luglio 2012
Sanità: Balduzzi su nuovi Lea e Ticket con franchigia.
Il ministro della Sanità, Renato Balduzzi, annuncia che arriverà entro l’estate una proposta di rimodulazione dei cosidetti ‘nuovi’ Lea (Livelli essenziali di assistenza) da parte del ministero della Salute. Lo ha affermato intervenendo davanti alla commissione Bicamerale sul Federalismo Fiscale. “I nuovi Lea, che non sono mai diventati efficaci, non sono piu’ tanto nuovi - ha spiegato il ministro in proposito - per questo mi riservo di fare una proposta nel corso dell’estate proprio in questa direzione”. Tra gli obiettivi, ha aggiunto Balduzzi, quello di fare uno sforzo per “rendere piu’ cogenti alcune indicazioni di appropriatezza, come quelle che vengono normalmente individuate per quanto riguarda le prestazioni di diagnostica strumentale”. C’è anche una ipotesi di sostituire i ticket sanitari, che dovrebbero partire dal primo gennaio 2014, con una franchigia per reddito, “piu’ equa e trasparente”, ha sostenuto Balduzzi. “La manovra del luglio 2011 - spiega il ministro - ha previsto che dal gennaio 2014 ci siano ticket aggiuntivi per due miliardi di euro. Ho sempre pensato che questo profilo della manovra avesse aspetti fortemente problematici e ne sono rimasto ancora piu’ convinto dopo l’applicazione del ticket di 10 euro per la ricetta specialistica, prima rimasto in sospeso e poi applicato dal luglio 2011, e che ammontava a 834 milioni di euro”. Per il ministro, l’applicazione di questo strumento “e’ stata molto difficile, quindi mi sono chiesto se ci fossero strade alternative per migliorare le caratteristiche di equita’, omogeneita’ e trasparenza per la compartecipazione della spesa sanitaria”. Balduzzi propone quindi di “avviare una discussione sulla possibilita’ di individuare sistemi alternativi”, come ad esempio una franchigia in base al reddito. “E’ un’ipotesi che serve per avviare la discussione. Il governo in carica, trattandosi di qualcosa che scatteà dal 2014, non avrebbe l’esigenza di proporre ora questa riflessione. Ma ci e’ parso necessario per motivi di responsabilita’”. La franchigia ha comunque due criticita’: la prima legata “alla sua strutturazione; si dovrebbe lavorare sui mezzi e gli strumenti”, capire dunque se si possa trattare “di una tessera sanitaria o di un chip”. L’altro aspetto riguarda l’applicazione: c’e’ infatti il rischio che “l’utente possa abusare della gratuita’ - conclude il ministro - dopo aver superato il tetto. Anziche’ avere appropriatezza si avrebbe inappropriatezza”.

Regioni.it n. 2080 del 20 luglio 2012
Spending review e sanità: i dati pubblicati da “Il Sole 24 Ore”.
Cosa significherà la spending review per la sanità italiana sarà più chiaro nei prossimi giorni. Già da oggi è possibile però immaginare che i risparmi previsti comporteranno dei tagli alle risorse disponibili per asl e Ospedali. Una anticipazione di quello che potrà essere il quadro la fornisce “il Sole 24 Ore” del 20 Luglio che preannuncia un più ampio servizio su “il Sole 24 ore Sanità”. “Nel mirino – si legge sul quotidiano economico-finanziario - sono finite le spese 2011 per beni e servizi non sanitari sostenute da ogni asl, ospedale gestito dalle asl e ospedale-azienda. Per le asl s’è calcolato il costo rispetto al bacino di popolazione, per gli ospedali rispetto al numero di dimissioni”. Naturalmente risultati e metodo hanno suscitato diverse perplessità. “Per gli acquisti delle Asl il risparmio teorico è stimato in 1,1 miliardi, il 31% dei costi attuali: dal top per valore assoluto del Lazio con 202 milioni ai 6 milioni della Basilicata, ma con picchi percentuali che vanno (escluse le “speciali”) dal 47% dell’Umbria e dal 44% della Liguria fino al 6% della Lombardia, all’8,4% della Campania e al 16% della Sicilia. Altri 831 milioni (media del taglio del 23%) dovrebbero risparmiare gli ospedali gestiti dalle asl: il Veneto dovrebbe tagliare 202,7 milioni (36,58% dei suoi costi) e il Lazio 120 milioni (40,3%), solo le briciole il Sud tra Sicilia (1%), Puglia (5%), Molise (11%) ma anche al Nord la Liguria (9,3%). Infine - si legge sempre su Il Sole 24 Ore -ospedali-azienda e Irccs (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) che potrebbero risparmiare 1,3 miliardi: 477 milioni dalla Lombardia (27% di taglio) ma il Lazio lascerebbe sul campo il 45% delle spese attuali e il Veneto ne perderebbe il 40%, mentre la Sicilia avrebbe un taglio del 3,7% e la Puglia del 6,3% su una media nazionale del 24,4 per cento. Una scure, che si abbatterebbe su mense, carburanti, utenze e rifiuti di Asl, ospedali e Irccs”. Difficile immaginare che tali conseguenze non abbiano una ricaduta sulla qualità del servizio sanitario.

Regioni.it n. 2083 del 25 luglio 2012
Spending review: parere negativo delle Regioni.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, ha approvato nella seduta del 25 luglio un documento sul provvedimento relativo alla Spending review. “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome valuta negativamente i contenuti del decreto-legge evidenziando quattro aspetti del provvedimento ritenuti fortemente critici che presentano anche profili di incostituzionalità. La Conferenza, in ragione della difficile congiuntura che il Paese sta attraversando, nel condividere gli obiettivi di razionalizzazione e efficientamento della spesa pubblica, ritiene indispensabile che sia garantita la coerenza tra il titolo del Decreto-legge e i contenuti dello stesso. Il provvedimento così come emanato comporta un taglio reale ai servizi essenziali a favore dei cittadini che la Conferenza vuole scongiurare. Per questa ragione si rende disponibile in ogni sede al confronto istituzionale per ricercare congiuntamente le migliori soluzioni. Sanità. Per quanto riguarda la Sanità le disposizioni del Decreto-legge apportano tagli insostenibili. Si chiede al Governo di attivare un Tavolo di lavoro congiunto con il supporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.Na.S.) per la verifica puntuale sui prezzi di riferimento, sui dati relativi al settore dei beni e servizi e delle tariffe. Le Regioni sono infatti intenzionate a dimostrare con dati reali che l’impianto del Decreto-legge, combinato agli effetti delle precedenti manovre finanziarie, Legge n. 111/2011, non consente di sottoscrivere il Nuovo Patto per la Salute 2013–2015, compromettendo la sostenibilità e la gestione del Sistema Sanitario Nazionale. In ogni caso, comunque, le Regioni chiedono il supporto all’Age.Na.S. per ottimizzare la spesa senza tagliare i servizi. Si evidenzia, inoltre, il pesante depauperamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che per l’anno 2012 risulta pressoché azzerato…”. Il documento integrale è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it ed il link è:
http://www.regioni.it/download.php?id=263425&field=allegato&module=news

Regioni.it n. 2084 del 26 luglio 2012
Politiche sociali: fondo al lumicino, Regioni negano l’intesa. Chiesto un confronto urgente con il Governo.
La Conferenza delle Regioni ha espresso la “mancata intesa” sul riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2012, prendendo “atto della consistenza del Fondo” che per il 2012 è “pari a 10,8 milioni di euro, a fronte di un accantonamento tre volte superiore (32,8 ml.) per le spese ministeriali “giudicate indifferibili”. Nel documento con cui le Regioni negano l’intesa al provvedimento, consegnato al Governo nel corso della Conferenza Unificata del 25 Luglio, si pone all’attenzione del Governo “il futuro delle Politiche Sociali”. “Per la gravità del momento e la delicatezza dei problemi sollevati”, la Conferenza delle Regioni “chiede al Governo un confronto ed un dialogo sugli intendimenti in ordine ai problemi sollevati, per affrontare il prosieguo delle politiche sociali, in ordine ai ruoli istituzionali e agli obiettivi di servizio, selezionando priorità indifferibili che, pur nella difficoltà dei tempi, trovino, per il bene di tutti i cittadini e particolarmente per chi è fragile, risorse adeguate”.
Il Documento consegnato al Governo è stato pubblicato sul sito www.regioni.it ed il link è:
http://www.regioni.it/download.php?id=263514&field=allegato&module=news

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter n. 309, del 12 luglio 2012.
Pma. Vi hanno fatto ricorso 69.797 coppie, 12.506 i nati vivi. Relazione 2012 al Parlamento.
Aumenta costantemente l’età media delle donne che vi ricorrono, ma le percentuali di successo in Italia non accennano a diminuire. E così sono sempre di più le mamme che riescono a portare a termine una gravidanza grazie alla Pma. Ecco la Relazione annuale 2012 del Ministro Balduzzi.
Link alla relazione: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7003788.pdf

Dalla Newsletter n. 310, del 13 luglio 2012.
Oncologia. Cittadinanzattiva-Tdm: “Attese fino a 60 giorni per la prima visita”. Il Rapporto.
E si può aspettare fino a 90 giorni per la radioterapia. Solo il 10% delle strutture adotta sistemi di registrazione in cartella clinica del dolore. È quanto emerge dal Rapporto “Oncologia: personalizzazione delle cure, rispetto del tempo, consenso informato” presentato a Roma.
Link al Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato8196654.pdf

Dalla Newsletter n. 311, del 16 luglio 2012.
Intramoenia. Balduzzi conferma volontà del Governo per riforma in tempi brevi
È iniziata a Montecitorio la discussione sul DL che proroga al 31 dicembre l’intramoenia allargata. In Aula il ministro ha assicurato che la riforma complessiva in materia si farà “al più presto”, ma il Governo ha preferito rimandare la discussione dopo l’estate per una discussione con una tempistica “più opportuna”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10006

Lombardia. Scandalo sanità. Maxi sequestro di 60 milioni di euro della Guardia di Finanza. L’operazione nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri e sulla bancarotta del San Raffaele. Sequestrati beni mobili ed immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie. Sigilli anche allo yatch che avrebbe ospitato le vacanze del presidente della Regione Formigoni.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=10001

Dalla Newsletter n. 312, del 17 luglio 2012.
Corte Costituzionale. Stop ai nuovi ticket del 2014. “Lo Stato non può decidere da solo”.
La Consulta ha dichiarato illegittima parte del decreto “Tremonti” del 2011. I ticket non si possono imporre con un regolamento ministeriale. “Nella disciplina del ticket, l’«intreccio» e la «sovrapposizione di materie» non rendono possibile «individuarne una prevalente», né tracciare una «precisa linea di demarcazione» tra le competenze”.
Linka. http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10020
Link alla sentenza: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato5691966.pdf

Dalla Newsletter n. 313, del 18 luglio 2012.
Esclusivo. Cure primarie. La riforma “Balduzzi” che rivoluzionerà l’assistenza territoriale
I medici convenzionati saranno obbligati ad associarsi, accesso unico alla professione, assistenza h24, compenso per quota fissa e variabile e inserimento dell’attività nei Lea. Come cambierà l’art.8 della 502/92 secondo il provvedimento allo studio del ministro e che siamo in grado di anticiparvi.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10034
Link al testo della riforma: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1151086.pdf

Dalla Newsletter n. 314, del 19 luglio 2012.
Lombardia. Formigoni: “Non è vero che abbiamo i ticket più alti”.
Il governatore nella conferenza stampa dopo la Giunta di ieri ha sottolineato che i lombardi arrivano a risparmiare su tutte le ricette fino a 36 euro di valore, che costituiscono “il 63% delle prestazioni totali. Ciò significa che due prestazioni su tre costano meno”.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=10047

Dalla Newsletter n. 315, del 20 luglio 2012.
Spending review. La mazzata di Bondi su mense, pulizie e manutenzione ospedali.
Svelate le cifre di quanto si vorrebbe risparmiare tagliando i prezzi delle forniture non sanitarie: 3,2 miliardi in meno, secondo quanto anticipato oggi dal Sole 24 ore. Ma Rossi (Toscana) avverte: “A rischio qualità e trasparenza delle forniture”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10082

Dalla Newsletter n. 316, del 23 luglio 2012.
Allarme Ocse. La sanità non è uguale per tutti. I “ricchi” si curano di più e meglio.
Analizzate le differenze di accesso alle cure in base al reddito. Sotto esame 19 Paesi Ocse. Ma manca l’Italia. Solo tre Paesi non discriminano: Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Slovenia. Le maggiori differenze nell’accesso alle cure specialistiche e negli scrrening oncologici.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=10093
Link alla ricerca (in inglese): http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato2207296.pdf

Dalla Newsletter n. 317, del 24 luglio 2012.
Conferenza Stato Regioni e Unificata. Arrivano in discussione i provvedimenti in sospeso.
Approdano nuovamente sul tavolo della Conferenza di domani 25 luglio, i provvedimenti rinviati nelle ultime sedute per la protesta delle Regioni contro la decisione di rinviare la discussione sul riparto del Fsn 2012. Sul tavolo anche il riparto del fondo per le politiche sociali, di 43.722.702.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10137
Link al riparto del FNPS: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1344366.pdf

Dalla Newsletter n. 318, del 25 luglio 2012.
Spending review. Regioni: “Non ci sono le condizioni per il nuovo Patto per la salute”.
“Si compromette così la sostenibilità e la gestione del Ssn”, si legge in un documento che le Regioni consegneranno al Governo in sede di Unificata. Chiesta l’attivazione di un tavolo di lavoro con Agenas per una verifica puntuale sui prezzi di riferimento, sui dati di beni e servizi e delle tariffe.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=10169

Lombardia. Procura notifica avviso di garanzia a Formigoni.
La procura di Milano in una nota stampa informa di aver notificato un avviso di garanzia al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Il governatore è indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. La notizia ufficiale delle accuse contestate al governatore della Lombardia è giunta con una nota del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Al presidente sono contestati i reati di corruzione e finanziamento illecito, in concorso con Pierangelo Daccò, Umberto Maugeri, Costantino Passerino e Antonio Simone. Nel comunicato stampa, il procuratore precisa che si fa riferimento a “fatti commessi a Milano e all’estero dal 2001 a novembre del 2011”. Inoltre, insieme all’avviso di garanzia, nella nota stampa vi è un “contestuale invito a presentarsi”.

Dalla Newsletter n. 320, del 26 luglio 2012.
Lombardia. Scandali sanità. Cambiano regole per accreditamento privati
Approvata delibera dell’assessore alla Sanità Bresciani. Dal 2013 i privati accreditati dovranno presentare certificazione antimafia del gestore e di tutti i proprietari, relazione annuale dell’organismo di vigilanza e bilancio consolidato approvato e certificato da una società di revisione.
Link alla delibera: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato638391.pdf

Dalla Newsletter n. 321, del 27 luglio 2012.
Intervista a Formigoni: “La sanità lombarda è salda, nonostante la spending review”.
Il presidente della Lombardia non ha dubbi e in questa intervista esclusiva al nostro giornale assicura che la sanità regionale ce la farà a mantenere livelli e qualità delle prestazioni. Anche dopo gli ultimi tagli, sbagliati, del Governo. Possibile ridimensionamento del “peso” della sanità privata.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=10214

Dalla Newsletter n. 323, del 31 luglio 2012.
La guerra dei “generici”. Aifa scende in campo: “Stessa qualità, sicurezza ed efficacia degli altri”
Le polemiche sollevate dall’emendamento alla spending review che vincola i medici a prescrivere solo il princio attivo hanno sollecitato l’Aifa a pubblicare sul proprio sito un dossier sugli aspetti legati alla registrazione e alla sicurezza degli equivalenti. “E’ sbagliato guardarli con diffidenza”.
Link al Dossier: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9102926.pdf

Operatori sociosanitari. Fp Cgil: “Documento utile, a tutti i livelli”.
Per la Fp Cgil il documento sul profilo degli operatori socio sanitari elaborato dal tavolo Ministero-Regioni-Sindacati è uno strumento per “provare a incidere nella discussione e per provare a risolvere i problemi collegati a questa figura professionale e al suo ruolo nei servizi pubblici”.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=10235
Link al documento ministeriale: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato8038577.pdf

 Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.
Dalla Newsletter del 17 luglio 2012.
Famiglie senza lavoro, cresce la povertà assoluta. Stabile quella relativa (11,1%).
Rapporto Istat: oltre 8 milioni gli italiani sotto la soglia di povertà relativa, con una percentuale quasi identica al 2010. Aumenta invece dello 0,6% l’incidenza dei nuclei in grave povertà, specie dove vivono ritirati dal lavoro o disoccupati

Dalla Newsletter del 18 luglio 2012.
Il Dpa e 18 società scientifiche stilano un documento sui danni della cannabis.
Il Dipartimento politiche antidroga ha predisposto un documento su: “Cannabis e suoi derivati: alcuni elementi di chiarezza su danni alla salute, l’uso medico dei farmaci a base di Thc, la coltivazione domestica e l’uso voluttuario”. Serpelloni: “Spesso si crea confusione, creando false rassicurazioni.

Dalla Newsletter del 19 luglio 2012.
Spending review, ecco cosa cambia per cooperative e associazioni
Gare d’appalto al massimo ribasso e restrizioni dei contributi dagli enti pubblici. Sbilanciamoci!: “Testo in contraddizione con la normativa e con la Costituzione”.
Spending review, Forum: ‘‘Cancellata partecipazione della società civile’’
Forum Terzo Settore: ‘‘Sono organismi previsti da Leggi dello Stato il cui funzionamento non ha oneri per la finanza pubblica’’. Sotto accusa anche la norma che prevede l’appalto pubblico come unica forma di acquisizione di servizi per la PA.

Dalla Newsletter del 20 luglio 2012.
Spending review, l’Anpas: “A rischio il sistema dell’emergenza sanitaria”
L’Associazione nazionale pubbliche assistenze: “Questa misura mette in ginocchio il sistema di emergenza sanitaria, che viene garantito per il per il 70% dal volontariato”. Appello al Governo e alle forze politiche.
Spending review, Guerra rassicura: ‘‘Non vogliamo colpire il terzo settore’’.
Il sottosegretario: “Si tratta di una norma molto complessa. Ma gli uffici sono stati allertati: interverremo con proposte emendative in caso di ricadute negative nei rapporti tra pubblica amministrazione e Terzo settore”.
Volontariato, ‘‘governo cambi rotta o faremo da soli la Conferenza nazionale”.
Spending review. Francesca Danese (CSVnet) annuncia la linea dure se dal ministero delle Politiche sociali non dovesse arrivare alcun segnale di inversione di marcia sulle questioni che coinvolgono il Terzo settore.
Spending review, i salesiani: “Così si ammazza il Terzo settore”.
La Federazione Scs-Cnos si appella alle forze politiche affinchè si fermi “una situazione esplosiva” e si impedisca al Governo di fermare con i suoi provvedimenti la preziosa operatività delle associazioni no profit.
Spending review, Cgil: lunedi’ mobilitazione.
‘Basta tagli alla salute’’. Con queste parole la Cgil promuove per lunedì 23 luglio una giornata di mobilitazione nazionale per il diritto alla salute. In oltre cento piazze del Paese il sindacato di corso d’Italia promuoverà presidi, sit-in...

Dalla Newsletter del 23 luglio 2012.
Fondo nuovi nati, “presto sarà riattivato”
Verso la proroga fino al 2014, manca solo la firma dell’Abi e il rinnovo delle convenzioni. Alle famiglie con figli nati o adottati tra il 2012-2014 un prestito di 5 mila euro da restituire in 5 anni. A marzo 2012 erogati oltre 132 milioni.

Dalla Newsletter del 24 luglio 2012.
Le regioni al Governo: “Subito un tavolo per le politiche sociali”.
Alla Conferenza Stato-Regioni di domani, la Commissione nazionale per le politiche sociali delle regioni chiederà al Governo un confronto e un dialogo immediati per stabilire le priorità di intervento.

Dalla Newsletter del 30 luglio 2012.
Guerra: “Indennità di accompagnamento non sarà assoggettata all’Isee”
Intervistata da Emanuele Ranci Ortigosa, direttore di Prospettive sociali e sanitarie, il sottosegretario alle Politiche sociali anticipa le prossime sfide del welfare: dalla social card alla non autosufficienza.
Spending review, Guerra rassicura: ‘‘Non vogliamo colpire il terzo settore’’.
Il sottosegretario: “Si tratta di una norma molto complessa. Ma gli uffici sono stati allertati: interverremo con proposte emendative in caso di ricadute negative nei rapporti tra pubblica amministrazione e Terzo settore”
Povertà, Guerra: “Trasferimenti monetari non risolvono il problema’’.
Per il sottosegretario, le attuali politiche di contrasto “non sono estremamente soddisfacenti, non solo per il quantum, ma anche per l’articolazione”. E aggiunge: “Il famoso sistema integrato dei servizi sociali non è stato mai realizzato”

 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 27 luglio 2012. D.L. Spending review 95/2012, emendamenti dei Relatori: Art 15 - attenuate misure su farmaceutica e privati accreditati; da 40% a non inferiore a 50% riduzione posti letto pubblici; Patto Salute termine a 15 novembre (non più al 31 luglio). Art 5 comma 2 - “sblocco auto servizi socio sanitari”. Regioni con Agenas: dimostreremo che si può abbassare spesa senza tagliare servizi. Spending review: parere negativo delle Regioni sul D.L. 95/2012. Errani: la spending review mette a rischio i servizi ai cittadini. Nel combinato disposto tra spending review e manovra 2013-2014 c’è un taglio così pesante alla sanità da non rendere sostenibile e possibile il patto per la salute. Spending review, Anci da Giarda: non è riduzione sprechi ma taglio trasferimenti, così si apre profondo conflitto istituzionale. Forum Terzo Settore: spending review pretesto per ridurre spazi di democrazia. Spending review, Basta Tagli alla Salute: 300 iniziative di mobilitazione in tutta Italia.
Interventi. Effetti della spending review per la sanità del Lazio, di Giorgio Cerquetani. L’equità nel finanziamento e nell’utilizzo dei servizi sanitari in Africa, di Guglielmo Riva. Il rischio cardiovascolare globale assoluto e l’Osservatorio del rischio cardiovascolare (Orc), di Luigi Palmieri, Rita Rielli, Chiara Donfrancesco, Luca Dematté, Simona Giampaoli.

 Newsletter del “Centro Maderna” www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 27 luglio 2012. Convegno: “Le demenze: prospettive psicosociali, terapeutiche, assistenziali”. Non autosufficienza. Il 47% degli italiani si affiderebbe alle strutture pubbliche. Dalla Germania una tuta “che invecchia”. Ictus: alla Maugeri un percorso di riabilitazione per la cura del paziente anziano. USA: la meditazione aiuta ad allontanare la solitudine degli anziani.
Non autosufficienza. Il 47% degli italiani si affiderebbe alle strutture pubbliche. (Centro Maderna)
Le persone non completamente autosufficienti sono una realtà sempre più presente nel vivere quotidiano delle famiglie italiane. Lo rivela l’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria. Da una ricerca condotta dall’Osservatorio Sanità di UniSalute, è emerso che, in caso di necessità di cure per non autosufficienti, quelle pubbliche sono le prime strutture a cui gli italiani si affiderebbero: la pensa così il 47% del campione. Il 31% preferirebbe invece pagare professionisti per cure a domicilio, mentre il 23% si rivolgerebbe alle cosiddette “case di riposo” o strutture private. Come valutare le strutture a cui affidarsi per l’erogazione di cure legate alla non autosufficienza qualora ci si trovasse ad affrontare questa situazione? La qualità delle strutture e dell’offerta proposta sono ciò di cui terrebbe conto il 39% degli italiani. Il 25% sceglierebbe, invece, in base alle indicazioni ricevute dal proprio medico, mentre il 18% si concentrerebbe sulla facilità nel raggiungere la struttura stessa, meglio se vicino casa. Solo il 7% si farebbe influenzare dal prezzo, scegliendo la soluzione più economica. A fronte dello scenario che si prospetta - sottolinea UniSalute - sembra evidente che lo Stato farà sempre più fatica a rispondere a una domanda di assistenza in costante aumento. D’altra parte anche le stesse famiglie non sempre possono permettersi di sostenere interamente i costi per l’assistenza a una persona non autosufficiente.

 Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 443 di EpiCentro. Il consumo di sale tra gli italiani. Tra gli adulti italiani, il consumo giornaliero medio di sale è pari a 10,9 g/24h negli uomini e 8,6 g/24h nelle donne. È quanto emerge dai risultati preliminari del progetto Minisal-Gircsi raccolti in 15 Regioni, su 1519 uomini e 1450 donne. Questi valori superano di molto quelli raccomandati dall’Oms. Guadagnare salute. Sul sito di Guadagnare salute è disponibile un bilancio della manifestazione che si è svolta a Venezia e un primo gruppo di presentazioni dell’incontro scientifico. Farmacovigilanza. La nuova normativa europea mira a proteggere la salute pubblica riducendo il numero degli accessi in ospedale dovuti alle reazioni avverse e migliorando l’uso dei farmaci. Migranti e salute. Facts beyond figures: continua la pubblicazione dei materiali del convegno che si è svolto a Milano a giugno 2012. On line l’intervento di Patrizia Carletti (Ars Marche).

Il consumo di sale nella popolazione adulta italiana
Tra la popolazione adulta italiana, il consumo medio di sale al giorno è pari negli uomini a 10,9 g/24h (intervallo di confidenza al 95%, IC: 10,7-11,1) e nelle donne a 8,6 g/24h (IC: 8,4-8,8). È quanto emerge dai risultati preliminari del progetto Minisal-Gircsi, raccolti in 15 Regioni italiane su 1519 uomini e 1450 donne di età compresa tra i 35 e i 79 anni . Questi valori sono ben oltre l’apporto di sodio raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità che esorta a non consumare quotidianamente più di 5 grammi di sale (circa 85 mmoli di sodio) . Infatti, l’evidenza scientifica disponibile sugli effetti negativi che il consumo eccessivo di sale ha sulla salute è ben documentata per il rischio di malattie cardiovascolari e dei tumori.
Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/alimentazione/minisalPreliminari2012.asp

Sul numero 445 di EpiCentro. Procreazione medicalmente assistita. I dati raccolti e analizzati dal Registro nazionale della procreazione medicalmente assistita mostrano un aumento, nel nostro Paese, della domanda di queste tecniche di riproduzione. Giulia Scaravelli (Cnesps) commenta la Relazione 2012 sullo stato di applicazione della legge 40. Hpv. Vaccinazione anti-Hpv: stato di avanzamento del progetto Valore. Epidemiologia & Prevenzione: un report sullo screening per il cancro del collo dell’utero. World Hepatitis Day. Con lo slogan “È più vicina di quel che pensi” (It’s closer than you think), il 28 luglio ricorre la seconda giornata mondiale per la lotta all’epatite. Leggi l’approfondimento. West Nile. Le indicazioni del Centro nazionale trapianti sulla trasmissione del West Nile virus mediante trapianto d’organo, tessuti e cellule. Leggi anche l’aggiornamento sui casi segnalati. Ist e Aids. Eurosurveillance: numero dedicato a gonorrea e sifilide. Italia: aggiornate le Linee guida sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali nelle persone con infezione da Hiv-1. Fitosorveglianza. EpiCentro riorganizza la sezione sulla fitosorveglianza per fornire a operatori e cittadini un’informazione adeguata sui rischi associati all’uso dei prodotti naturali.

Aggiornamento delle linee guida sull’utilizzo degli antiretrovirali.
A luglio 2012, la Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids ha approvato l’aggiornamento delle “Linee guida italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da Hiv-1” (pdf 10,8 Mb), realizzato, per incarico del ministero della Salute, dal Centro nazionale Aids dell’Iss, con il contributo dell’Hiv/Aids Italian expert panel. Il documento fornisce raccomandazioni specifiche sulla prescrizione della terapia antiretrovirale agli infettivologi e a tutti gli specialisti che si occupano dei pazienti con Hiv-1, e rappresenta un punto di riferimento per tutti i soggetti, istituzionali e no, coinvolti nella lotta all’Aids. Il documento affronta il problema di quando e come iniziare la terapia farmacologica, approfondisce vari metodi di diagnostica virologica e immunologica e diffonde nuove osservazioni relative all’uso dei farmaci, anche rispetto la gestione del fallimento terapeutico. Nella seconda parte, esamina le patologie infettive e non infettive associate all’infezione da Hiv e si sofferma su particolari popolazioni e condizioni (gli anziani, le donne, gli immigrati, i bambini, le donne gravide, i detenuti, i trapiantati) cui porre particolare attenzione. Nell’ultima parte sono state aggiunte indicazioni sulle vaccinazioni nei soggetti con HIViv/Aids.
Per maggiori informazioni: http://www.epicentro.iss.it/problemi/aids/aggiornamenti.asp

4. Links
 La voce.info
27.07.2012. Il bivio del sistema sanitario, di Vittorio Mapelli
Finora la spesa sanitaria è stata governata soprattutto attraverso le leve monetarie e a livello centrale. Oggi si tratta di agire anche sulle variabili reali di produzione e consumo, a livello locale. Regioni e Asl hanno due possibilità: scaricare sul governo le responsabilità della manovra ed erogare, con i costi attuali, meno servizi. Oppure possono aumentare la produttività, tagliare gli sprechi e garantire la stessa quantità di prestazioni di oggi anche con meno risorse.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003220.html

 Agenas.it
È uscito il nuovo numero di Monitor, la rivista dell’Agenas, scaricabile anche dal sito:

http://www.agenas.it/monitor2012.htm
Indice del n. 30 di Monitor: Editoriale Le attività di valutazione di Agenas. Focus on Valutare per meglio programmare:Verso un sistema nazionale di valutazione della qualità dell’assistenza sanitaria; Il Programma Nazionale di valutazione Esiti (PNE). Breve guida alla consultazione; Il ciclo delle performance del management sanitario; La funzione di composizione di indicatori nella valutazione dei sistemi sanitari HealthWorld Israele. Lo studio di un caso di gestione integrata della sanità; Usa.Verso la chiusura di un terzo degli ospedali nel 2020 Agenas on line Tutela della salute ed esigenze di indagine; La prospettiva etica nelle organizzazioni sanitarie: le esperienze realizzate in Puglia, Sicilia, Piemonte

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