Block Notes n. 20, luglio 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Sanità: CGIL, svolta epocale USA verso modello europeo
Spending review: tagliano ancora il finanziamento alla sanità invece degli sprechi
Su diritto alla salute, spending review, universalismo, di Stefano Cecconi
Appello Per il diritto alla salute: colpire gli sprechi, spendere meglio, ma fermare i tagli!
Aifa: spesa farmaceutica rientra nel tetto programmato
Aifa: spesa farmaceutica rientra nel tetto programmato. Ticket cresciuti del 24%
Censis: “Il Sistema Sanitario in controluce”
Salute: mortalità materna tra le più alte in Europa
Cittalia-Anci: dimezzato fondo sociale nel 2011
Istat: i dati sugli asili nido
Un patto per gli anziani non autosufficienti
Errani: non è una spending review, sono tagli lineari
Rossi: manovra sanità, è la fine del sistema universalistico
Errani: la “Spending review” è sbagliata
Spending review: le preoccupazioni di Formigoni
Sanità negata per 9 milioni di italiani, 2,4 milioni sono anziani
“Inaccettabile privatizzare la disabilità”: nuovo sit-in dei disabili gravi
Nidi, primi segnali di arretramento: mancano le risorse per i servizi
Centri di aiuto alla vita: oltre 10 mila i bambini nati nel 2011
Come risparmiare 200 milioni con un solo farmaco
Se la sanità ritorna ai tagli lineari

1. Links
Come risparmiare 200 milioni con un solo farmaco
Se la sanità ritorna ai tagli lineari

1. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
 Dalla Cgil nazionale:
29/06/2012. “Sanità: CGIL, svolta epocale USA verso modello europeo. Con Spending Review no a tagli sanità pubblica.
Una svolta epocale per gli Stati Uniti e che avvicina il suo sistema sanitario al modello universalista europeo e italiano. Anche per questo sarebbe davvero paradossale che in Italia con l’imminente Spending Review si tagliasse la sanità pubblica a favore di quella privata”. Così il segretario confederale della CGIL, Vera Lamonica, e il responsabile Politiche della Salute del sindacato, Stefano Cecconi, commentano il via libera della Corte Suprema degli Stati Uniti alla riforma della sanità voluta dal presidente Barak Obama. La riforma sanitaria, affermano i due dirigenti sindacali, “rappresenta una svolta epocale per gli Stati Uniti: per mezzo secolo si era cercato, senza successo, di riformare il sistema sanitario americano. Ora la riforma estenderàl’assistenza sanitaria a milioni di cittadini fino ad oggi esclusi, ampliando la copertura dei programmi di salute pubblica. Sappiamo bene - aggiungono Lamonica e Cecconi - che la riforma è frutto di un non facile compromesso e che ha incontrato fortissime resistenze. Tuttavia non c’è dubbio che oggi la sanità Usa diventa più pubblica e un po’ più vicina al modello universalista europeo e italiano”. Anche per questo, proseguono, “sarebbe davvero paradossale che in Italia l’imminente Spending Review tagliasse la sanità pubblica a favore di quella privata quando invece bisogna investire nel servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. Un servizio che va certamente migliorato e riqualificato, ma che resta un modello nel mondo, grazie ai principi che la nostra Costituzione, in modo lungimirante, ha stabilito per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini”, concludono Lamonica e Cecconi.
2/7/2012. Comunicato di Vera Lamonica e di Stefano Cecconi:
“Spending review: tagliano ancora il finanziamento alla sanità invece degli sprechi.
Non è accettabile che il Governo “usi” la spending review per ridurre ancora il finanziamento per la sanità, confermando i pesanti tagli lineari di questi ultimi tre anni (17 miliardi cumulati, con quasi tre miliardi di nuovi ticket e aggiungendone altri. Così non si agisce con un’opera di riqualificazione della spesa inappropriata, certamente necessaria, giusta e possibile: come dimostra l’esperienza di alcune regioni, che associano bilanci in ordine a buoni livelli di assistenza. La Figura 2 segnala che le regioni con i risultati di bilancio “migliori” (la linea blu è prossima al pareggio di bilancio) sono anche quelle con una migliore valutazione sui LEA erogati (presenza di colonne verdi). Al contrario le regioni in disavanzo presentano inadempienze sui LEA (colonne rosse) Invece con i tagli lineari si impedisce ogni risanamento e si riducono, di fatto, i confini della copertura pubblica e universale, spingendo verso la privatizzazione di alcune attività. Ormai vi è il rischio di compromettere il sistema sanitario pubblico e quindi il diritto costituzionale dei cittadini alla tutela della salute e alle cure. E’ poco serio camuffare l’esigenza di fare cassa con la spending review, che non è tagliare il finanziamento ma spendere meglio”. Per la visione di tabelle e figure vai al link:
http://www.cgil.it/Archivio/Welfare/Politiche%20della%20salute/Tagliano_finanziamento_invece_che_sprechi.pdf

 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 2 luglio 2012. Obamacare: Riforma salva! 2) Cgil: svolta epocale verso modello europeo. 3) Marino: giornata storica, l’Italia rifletta. Intramoenia allargata: ancora un rinvio. - Fp Cgil medici: il male minore ma ora basta con gli studi privati dei medici pubblici. Revisione ISEE: osservazioni e proposte Cgil Cisl Uil. Incontro Governo Conferenza Regioni: ristabilito rapporto istituzionale ma incertezza su spending review e riparto fondo sanitario 2012. III Rapporto sulla Contrattazione Sociale Roma 4 luglio. Sanità Day 28 giugno a difesa della Sanità pubblica. Spending review: Camusso, inaccettabili tagli a pubblico impiego e sanità. Balduzzi, non toccherà universalità SSN.
Le news del 7 luglio 2012. Tagli sanità: Errani chiede incontro urgentissimo con Monti. Spending review: CGIL, tagli compromettono il diritto alla salute. Spending review: i Presidenti delle Regioni contro i tagli alla sanità. Diritto alla Salute, spending review, universalismo Roma 6 luglio (Fondazione Zancan, Gruppo Abele, SOS Sanità): 1) Breve report della discussione in attesa di pubblicare gli interventi. 2) I primi materiali presentati.
Interventi. La spending review in sanità, di Nerina Dirindin. Verso una nuova assistenza sociale, di Tiziano Vecchiato. Debito e Salute, di Gavino Maciocco

Su diritto alla salute, spending review, universalismo, di Stefano Cecconi.
La spending review ipotizzata dal Governo si configura come un’irrinunciabile opera di riqualificazione della spesa pubblica, per rendere sempre più appropriate le prestazioni del welfare socio sanitario ? Oppure si propone di ridurre i confini della copertura pubblica e universale, e quindi i Livelli Essenziali concernenti i diritti di sociali e civili sanciti dalla nostra Costituzione ?
http://www.sossanita.it/Interventi/Cecconi%20spending%20review%20%20x%206%20luglio%5b1%5d.pdf

Le news del 10 luglio 2012. Appello ““PER il diritto alla salute: colpire gli sprechi, spendere meglio, ma fermare i tagli! …chiediamo al Governo (con un ruolo forte del Ministero della Salute), alla Conferenza delle Regioni, all’ ANCI e al Parlamento di aprire subito un confronto vero con le Associazioni e i vari soggetti impegnati nel welfare socio-sanitario, e con il Sindacato: abbiamo proposte da fare per scongiurare la logica dei tagli lineari, e assumere precisi impegni per contribuire alla riqualificazione del Servizio Socio Sanitario pubblico e universale, a garanzia dei diritti di cittadinanza sanciti dalla nostra Costituzione”. Primi firmatari: Pietro Barbieri, Presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Giorgio Bignami, Presidente Forum Droghe; Don Luigi Ciotti, Presidente Gruppo Abele; Giovanna Del Giudice, Portavoce Forum Salute Mentale; Nerina Dirindin, SOS Sanità; Antonio Gaudioso, Segretario generale Cittadinanzattiva; Maria Grazia Giannichedda, Presidente Fondazione Basaglia; Patrizio Gonnella, Presidente Antigone; Gavino Maciocco, Coordinatore SaluteInternazionale.info; Michele Mangano, Presidente Auser; Don Giovanni Nervo, Presidente onorario Fondazione Zancan, già Fondatore e primo presidente Caritas Italiana; Franco Rotelli, Presidente Conferenza mondiale per la salute mentale “F. Basaglia”; Gisella Trincas, Presidente Unasam (Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale); Tiziano Vecchiato, Direttore Fondazione Zancan; Don Armando Zappolini, Presidente CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza). Leggi e firma l’appello: http://www.sossanita.it/Primo%20Piano/APPELLO%20DIRITTO%20SALUTE%20fermare%20i%20tagli%20con%20FIRME.pdf

Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 2048 del 5 giugno 2012
Aifa: spesa farmaceutica rientra nel tetto programmato. Ticket cresciuti del 24%.
Il monitoraggio AIFA ha evidenziato che la spesa farmaceutica territoriale complessiva nazionale (che comprende la farmaceutica convenzionata, la distribuzione diretta e la compartecipazione a carico del cittadino) nel periodo compreso fra gennaio e dicembre 2011, è stata pari a 14.394 milioni di euro. Al netto del pay-back versato dalle aziende farmaceutiche alle Regioni, la spesa si è attestata a 14.006 milioni di euro, raggiungendo un’incidenza del 13,18% sul Fondo Sanitario Nazionale e rientrando pertanto nel tetto di spesa programmata per l’anno 2011 (13,3%), con un avanzo pari a 127,4 milioni di euro. La spesa farmaceutica convenzionata è stata pari a 10.022,6 miloni di euro, con una riduzione di 1.035 milioni rispetto all’anno precedente (-9,4%). Le ricette hanno mostrato un incremento dello 0,5% e anche i ticket sono cresciuti del 34%. Per quanto riguarda la spesa ospedaliera ha raggiunto quota 3.780,6 milioni di euro, portando la sua incidenza sul Fondo Sanitario Nazionale al 3,6%, con un disavanzo assoluto di circa 1.230 milioni.

Regioni.it n. 2054 del 13 giugno 2012.
Censis: “Il Sistema Sanitario in controluce”.
Un’indagine del Censis evidenzia che milioni di cittadini sono a rischio fuga dalla sanità nelle Regioni con piani di rientro. E’ quanto emerge dalla ricerca del Censis contenuta nel Rapporto 2012 “Il Sistema Sanitario in controluce”. Il 18% dei cittadini delle regioni con piani di rientro in sanità si è già rivolto a un medico, a una struttura o a un servizio sanitario di un’altra regione, o si e’ recato all’estero per curarsi, rispetto al 10,3% rilevato nelle altre regioni. Inoltre per il 58% degli italiani la spesa per la sanità (visite mediche, dentista, analisi e accertamenti diagnostici) è aumentata del 18% in un anno. Un aumento dovuto soprattutto ai ticket.
http://www.regioni.it/it/show-rischio_fuga_in_sanit_10_milioni_di_cittadini_delle_regioni_con_piano_di_rientro_pronti_a_farsi_curare_altrove_-_13062012/news.php?id=257548

Regioni.it n. 2057 del 18 giugno 2012
Salute: mortalità materna tra le più alte in Europa.
La mortalità materna in Italia è tra le più alte in Europa. E’ quanto emerge da uno studio del Cnesps-Iss (Istituto superiore sanità). Se si uniscono infatti i dati dei certificati di morte Istat con quelli delle schede di dimissione ospedaliere, non si ha più un valore di 4 morti ogni 100mila nati vivi, ma di 11,8 morti, più elevato rispetto alla media dell’Europa occidentale (7-8). Dall’indagine emerge che la mortalità materna è 3 volte più alta in Sicilia (24,1) rispetto a Toscana ed Emilia Romagna (7,6), che c’è un rischio doppio di mortalità per le donne che hanno una gravidanza oltre i 35 anni, e tre volte maggiore tra le donne sottoposte a taglio cesareo. Sono stati raccolti i dati dal 2000 al 2007 di Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia (anche se quelli della Campania sono stati scartati per criticità nel registro di mortalità regionale). In totale, tra il 2000 e il 2007 in queste Regioni sono stati registrati 1.001.292 nati vivi e 260 morti materne con un’età media di 33 anni. Anche il basso livello di istruzione e la cittadinanza non italiana sono risultati associati ad un maggior rischio di mortalità materna. Le cause più frequenti di mortalità materna sono le emorragie e i disordini ipertensivi in gravidanza in caso di morte diretta (cioè causata da complicazioni legate al parto), e neoplasie, patologie cardiovascolari e i suicidi tra le cause indirette (cioè malattie preesistenti o insorte durante la gestazione e da essa aggravate). Link: http://www.iss.it/esps/

Regioni.it n. 2059 del 20 giugno 2012
Cittalia-Anci: dimezzato fondo sociale nel 2011.
Tagli al welfare: un’indagine Cittalia-Anci su “Ripensare allo sviluppo del welfare locale. Dal quadro attuale alle priorità di intervento future” ha spiegato che c’è stato un forte taglio dei trasferimenti statali al fondo sociale locale nel 2011. E non solo. Il Fondo nazionale per le politiche sociali è stato infatti dimezzato rispetto al 2010, mentre la quota del Fondo destinata direttamente ai Comuni è stata sostanzialmente azzerata. La ricerca evidenzia che si è registrato anche ‘‘un aumento del contributo con risorse proprie da parte dei Comuni al welfare locale come conseguenza dei considerevoli tagli ai finanziamenti statali per le politiche sociali’’. Ora quasi il 70% del sociale viene così finanziato attraverso le risorse dei bilanci comunali, mentre i contributi statali coprono poco più del 16% della spesa locale. Mentre le Regioni sostengono con risorse proprie il 15% delle spese. Famiglia e minori, anziani e persone con disabilità sono i principali destinatari delle prestazioni di welfare locale: su queste tre aree di utenza si concentra oltre l’82% delle risorse impiegate ovvero il 40,3% delle risorse, prevalentemente dedicate a servizi socioeducativi per la prima infanzia seguiti da quelli per gli anziani (21,2%) e per le persone con disabilità (21,1%).
Link alla ricerca Cittalia-Anci: http://www.regioni.it/it/show-welfare_locale_indagine_cittalia-anci_in_netto_calo_i_trasferimenti_ai_comuni_-_20062012/news.php?id=258652

Regioni.it n. 2062 del 25 giugno 2012
Istat: i dati sugli asili nido.
L’Istat ha reso pubblici diversi dati macroeconomi e sociali, come quelli sul Pil o la distribuzione degli asili nido. Il quadro dell’offerta pubblica di asili nido in Italia è la risultante di situazioni regionali molto diverse fra loro. Il Nord-est mantiene livelli superiori rispetto al resto d’Italia, con un incremento continuo dell’offerta comunale che porta l’indicatore di presa in carico al 16,8% nel 2010/2011. L’Emilia-Romagna, in particolare, conserva il primato per la diffusione degli asili nido in termini di numerosità degli utenti (pari al 25,4% dei bambini tra zero e due anni), mentre assieme al Friuli-Venezia Giulia e alla Valle D’Aosta è fra le regioni in cui è maggiormente presente il servizio in termini di percentuale di comuni coperti (83,3% dei comuni per l’Emilia-Romagna, 95% per il Friuli-Venezia Giulia, 94,6% per la Valle D’Aosta, in cui risiede rispettivamente il 98%, il e il 98,5% e il 99% della popolazione target). Nelle regioni del Centro si è registrato un aumento considerevole dell’offerta, dovuto prevalentemente all’Umbria e al Lazio. Permangono decisamente inferiori alla media nazionale i parametri riscontrati per le regioni del Sud e per le Isole, dove il lievissimo ma continuo incremento dell’offerta osservato a partire dal 2003/2004 sembra subire un arresto nell’ultimo anno.
http://www.regioni.it/it/show-lofferta_comunale_di_asili_nido_e_altri_servizi_socio-educativi_per_la_prima_infanzia_-_250612/news.php?id=259095

Regioni.it n. 2064 del 27 giugno 2012
Un patto per gli anziani non autosufficienti.
La proposta arriva da un network di studiosi ed esperti del settore. “Parlare in questi giorni’’ di rifinanziamento del fondo nazionale per la non autosufficienza “è ardito, ma credo che il nodo nel 2012 vada sciolto e che porterò la questione in Consiglio dei ministri’’. Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi intervenendo ad un incontro organizzato dal Network Non Autosufficienza che ha chiesto a gran voce un intervento governativo per evitare che il Paese si dimentichi dell’assistenza agli anziani. “Il Governo a cui appartengo non è specialista in promesse, ha aggiunto il ministro, ma l’impegno di rifinanziare il fondo è ben presente e personalmente credo che andrebbe fatto”. http://www.regioni.it/it/show-2064/newsletter.php?id=1561#art9974

Regioni.it n. 2069 del 5 luglio 2012
Errani: non è una spending review, sono tagli lineari.
“Noi non condividiamo le proposte del Governo: pensiamo che non si tratti di una spending review ma di tagli lineari al fondo sanitario, che dunque non funzionano”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell’incontro del 4 Luglio con il ministro della Salute, Renato Balduzzi, a cui ha partecipato insieme ai rappresentanti di altre Regioni. “Se il governo ritiene di coinvolgerci in un ragionamento serio di riduzione della spesa - ha aggiunto Errani - noi siamo pronti, ma per farlo bisogna ridiscutere il ‘Patto della salute’, partendo dal fatto che la somma di tutte le manovre ha portato ad un taglio di oltre 20 miliardi di euro alla sanità, e chiunque e’ in grado di capire che non sta in piedi”.

Regioni.it n. 2070 del 6 luglio 2012.
Rossi: manovra sanità, è la fine del sistema universalistico.
Critico il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sulla manovra del Governo e lancia l’allarme sul futuro del Servizio sanitario nazionale: “Il Governo dei tecnici non e’ competente e preparato ad affrontare l’argomento e il provvedimento sulla spending review e’ quanto di piu’ sgangherato si sia mai visto”. “E’ inutile continuare con le ipocrisie – spiega Rossi - basta fare la somma dei tagli che arrivano da questo Governo e dalle precedenti manovre di Tremonti per capire che il taglio complessivo al Ssn si aggira intorno al 13-15%, un cifra non sostenibile. Su questo punto c’e’ bisogno di fare chiarezza ed e’ bene che le forze politiche si pronuncino e dicano se vogliono ancora un sistema universalistico”. “Impressiona – sottolinea Rossi - il modo in cui il Governo tratta una materia definita convergente, questo di fatto e’ il primo esecutivo che decide che il governo della sanita’ non e’ piu’ il frutto di un patto”, sottolineando che sul miliardo di tagli per il 2012 “le regioni sono disponibili al confronto” ma che sul successivo triennio, 2013-2015, “e’ necessario trovare un punto di equilibrio, nell’ambito del Patto per la Salute, per stabilizzare almeno il fondo sanitario tenendo conto del Pil e dell’inflazione”. Altrimenti, aggiunge Rossi, “si dica chiaramente che si sta decidendo la fine di un sistema universalistico”.

Regioni.it n. 2071 del 9 luglio 2012.
Errani: la “Spending review” è sbagliata.
“La spending review è sbagliata perché conferma il percorso classico del ministero dell’economia degli ultimi 8 anni per riorganizzare la sanità”. Lo dice il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, intervenendo al seminario del Pd sul sistema sanitario. “La spesa procapite è diminuita, siamo uno dei Paesi Ocse che spende di meno. La non autosufficienza e’ a zero euro, eppure - dice Errani - in questi ultimi 3 anni, compresa la spending review, abbiamo avuto un taglio complessivo di 21 mld di euro mentre la spesa privata è superiore ormai ai 30 miliardi di euro. O si cambia l’approccio o il sistema non reggerà. E non tra 5 anni, ma e’ probabile che sia nel 2012, e certamente non reggerà nel 2013”. Errani punta il dito anche contro l’assenza di investimenti tecnologici in sanità. “Sono pari a zero – dice - e io non ci sto più a una discussione emergenziale. O ci mettiamo la testa e costruiamo un progetto, o altrimenti la sanità di questo Paese fara’ dei passi indietro. E voglio dire al presidente del consiglio: di questo passo la spesa pubblica crescerà perché il privato chiederà risorse”. “Con questa spending review e con la somma di queste manovre molte regioni, a cominciare dall’Emilia-Romagna, nel 2013 non raggiungeranno il pareggio di bilancio. Io non metterò le tasse e non farò il commissario. Venga il governo a dire come si fa”, dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, nel corso del seminario organizzato dal Pd sul sistema sanitario. Errani contesta il criterio di spesa suggerito dalla spending review. “Non può essere- spiega- che ogni quattro giorni mi inventi i prezzi di riferimento” per gli approvvigionamenti sanitari. “Una cosa e’ il latte, una cosa è il prosciutto di Parma, una cosa è la sanità”, dice con riferimento neppure troppo velato all’esperienza di Enrico Bondi, quale risanatore della Parmalat. Il Presidente della Regione Emilia chiede al governo di avere la possibilità di “discutere del patto per la salute. Se tu mi dici che ‘non si discute’, allora non stiamo dando razionalità al sistema ma stiamo facendo un’operazione puramente ragionieristica”.

Regioni.it n. 2072 del 10 luglio 2012.
Spending review: le preoccupazioni di Formigoni.
Anche il Presiedente della regione Lombardia sarà l’11 luglio a Roma “per ingaggiare la battaglia” contro i tagli, come ha spiegato lo stesso Roberto Formigoni a margine della firma di un accordo di programma al Pirellone. “Voglio lottare coi miei colleghi presidenti di Regione per cambiare” la situazione, ha aggiunto Formigoni, secondo cui in particolare “sul trasporto pubblico locale i tagli sono irrazionali”. “Nessuno ha parlato di un aumento dei ticket - ha aggiunto a proposito degli effetti della spending review sulla sanità: riusciremo a garantire i servizi e sara’ un miracolo”. In generale, ha concluso Formigoni, “il discorso vero che farò a Monti è di applicare finalmente i costi standard, lì si spreca e bisogna intervenire”.

 Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.
Dalla Newsletter del 5 giugno 2012.
Sanità negata per 9 milioni di italiani, 2,4 milioni sono anziani.
Ricerca Rbm Salute-Censis sulla sanità integrativa. Frena la spesa pubblica, esplode la spesa privata (+25,5% negli ultimi dieci anni). E chi non può pagare di tasca propria rinuncia alle prestazioni. La sanità peggiora per quasi il 32% degli italiani.

Dalla Newsletter del 7 giugno 2012.
“Inaccettabile privatizzare la disabilità”: nuovo sit-in dei disabili gravi.
Il presidio sotto ministero dell’Economia promosso dal Comitato 16 novembre onlus. Tra le richieste: assistenza domiciliare e assegni di cura da destinare direttamente ai malati e il ripristino del fondo non autosufficienza, con almeno 600 milioni.
Dalla Newsletter del 13 giugno 2012.
Nidi, primi segnali di arretramento: mancano le risorse per i servizi.
Riforma federale inattuata, Piano nidi finito. La forbice Nord/Sud è larghissima. Solo 3 regioni hanno raggiunto il 33% di copertura. La speranza arriva dai 400 milioni stanziati dal governo per il Sud. Nidi: copertura al 16%, per l’obiettivo europeo servono oltre 1,5 miliardi. Un posto al nido costa tra i 6.500 e gli 8.500 euro all’anno. Il 18% è a carico delle famiglie e il restante degli enti locali. Ma con grandi differenze tra Nord e Sud. La mancanza di risorse impone una razionalizzazione dei costi. Nidi, dalla provincia di Parma oltre 1,3 milioni per nuovi posti. Il finanziamento andrà a 9 enti tra pubblici e privati per la ristrutturazione e la ricostruzione. L’offerta aumenterà di 107 posti.

Dalla Newsletter del 14 giugno 2012.
Centri di aiuto alla vita: oltre 10 mila i bambini nati nel 2011
Il 2011 è stato un anno intenso: in tutto 35.751 donne assistite in 195 dei 329 centri italiani. Di questi, 14.850 sono gestanti. Rispetto al 1990 il numero è quasi quadruplicato. Sposata, giovane, casalinga o disoccupata: l’identikit della donna che chiede aiuto ai Cav. Difficoltà economiche, mancanza di lavoro e alloggio sono i problemi più diffusi. Delle 11.329 donne prese in carico per la prima volta nel 2011, 9.289 erano straniere. La quota di immigrate è salita negli anni: dal 16% del 1990 all’82% dello scorso anno.

2. Links
 La voce.info
10.07.2012. Come risparmiare 200 milioni con un solo farmaco. di N. Dirindin e N. Magrini
Nella cura di una malattia dell’occhio relativamente diffusa nei grandi anziani, il trattamento con un farmaco innovativo costa 70 volte meno di quello con il farmaco di riferimento. Il medicinale meno costoso, però, non può essere prescritto a carico del Ssn perché la casa farmaceutica che lo produce non ha mai chiesto l’autorizzazione per quella patologia. Ora una sentenza del Tar dell’Emilia Romagna riconosce l’interesse delle Regioni alla prescrizione off-label. E il caso offre qualche suggerimento anche su spending review e prezzi di riferimento.
http://www.lavoce.info/articoli/-sanita/pagina1003158.html

10.07.2012. Se la sanità ritorna ai tagli lineari. di Enza Caruso e Nerina Dirindin
Per la sanità quella appena varata non è una spending review, ma una tradizionale manovra di riduzione della spesa. Impone le stesse misure a tutte le Regioni. Non interviene sulla qualità della spesa, rischiando di spostare semplicemente i costi dal bilancio pubblico alle tasche dei cittadini. Con il pericolo di tagliare ciò che serve e costa poco. Si rinuncia a muoversi sulla base delle più recenti evidenze scientifiche internazionali che mostrano come si possa risparmiare aggredendo l’inefficacia di molti trattamenti ancora ampiamente diffusi nei paesi sviluppati.
http://www.lavoce.info/articoli/-sanita/pagina1003187.html

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