Block Notes n. 15, maggio 2012

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Regioni: consegnato al Governo documento per il rilancio delle Politiche Sociali
Politiche sociali: taglio del 93%
Sanità: Rapporto Censis sui dispositivi medici
Cecità: la prima causa è la cataratta. Nel mondo circa 246 milioni di ipovedenti
Piano per la non autosufficienza, Guerra: “I tempi non saranno brevi”
In Italia calano i ricoveri, ma raddoppia il costo per le degenze
Spending Review. In sanità possibili risparmi su 97,6 miliardi di spese
Le performance dei nostri ospedali. Prima puntata: le strutture del Nord Ovest
Dispositivi medici. Ci convivono 11,2 milioni di italiani
Ospedali e ambulatori privati. Ecco le nuove tariffe massime di rimborso
Spending review. Se si taglia ancora, sanità a rischio in tutt’Italia
La sanità secondo i ‘grillini’. “Gratuità delle cure ed equità di accesso”
Pediatria. Allarme farmaci. I nostri bambini ne usano troppi
Le performance dei nostri ospedali. Seconda puntata: le strutture del Nord Est
Lombardia. Approvata riforma Pronto soccorso
Oms: un report su uso di alcol in Europa e politiche nazionali

1. Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 4 maggio 2012. 12 giugno Assemblea stopOPG: comitato nazionale e comitati regionali. Spending review:per riqualificare la spesa o per tagliare ancora sanità e welfare? Vedremo se i prossimi atti del Governo saranno orientati a riqualificare la spesa sanitaria (cosa necessaria e possibile, come dimostrano alcune regioni) oppure a fare cassa con nuovi tagli (cosa sbagliata e dannosa per un paese che spende meno della media europea). Spending review: in sanità è già iniziata. Toscana: accesso ai farmaci cannabinoidi per combattere il dolore. Il welfare nella morsa della crisi, Modena 26, 27 maggio. Le prove di efficacia nei lavori a diretto contatto con le persone.

Regioni: consegnato al Governo documento per il rilancio delle Politiche Sociali.
Le Regioni hanno consegnato al Governo un documento sulla situazione delle politiche sociali in Italia, che oltre a contenere la richiesta di un adeguamento dei finanziamenti, formula una proposta di riassetto, potenziamento e riqualificazione dei servizi sociali.
Link: http://www.sossanita.it/Primo%20Piano/REGIONIDocumento_Welfare_Monti.pdf

Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Regioni.it n. 2024 del 2 maggio 2012
Politiche sociali: taglio del 93%.
Le famiglie italiane sono sempre più in sofferenza sotto il profilo economico e sociale e le Regioni decidono di esprimere la loro preoccupazione al Governo chiedendo un incontro urgente con il presidente Monti e il ministro del Welfare, Elsa Fornero. A renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, informando che il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Vasco Errani, ha inviato al Governo una lettera con la quale ha chiesto “un forte impegno istituzionale in difesa del Welfare, in particolar modo delle famiglie”. “Un sistema quello sociale, ha detto la vicepresidente Casciari in una nota dell’ente, che ha subito un taglio di risorse pari al 93%, con una forte penalizzazione di tutti quei servizi fondamentali che continuano ad essere fortemente richiesti dalla comunità. Tutto ciò crea grande preoccupazione perchè, stando così le cose, gli enti locali si troveranno da un momento all’altro nella condizione di non poter più garantire il livello essenziale dei servizi. Nel documento redatto dalle Regioni e dalle Province autonome si evidenzia un bisogno di almeno 1,5 miliardi, e considerando il triennio 2013/2015, il Fondo Nazionale delle politiche sociali dovrebbe ammontare a complessivi 2,4 miliardi (uno per il 2013, 800 milioni per il 2014 e 600 milioni per il 2015). Per raggiungere l’obiettivo, le Regioni hanno proposto il ripristino delle somme destinate alle politiche sociali e previste dalle norme sul prolungamento dell’età pensionistica delle donne. Inoltre le risorse potrebbero essere reperite dalla lotta all’evasione fiscale, di cui almeno un 5% potrebbe essere dedicato alla fascia della povertà, dalle entrate del gioco; dai risparmi derivati dalle spese per gli armamenti, dalla revisione di alcune misure assistenziali come previsto dal decreto Salva Italia, che prevede anche la modifica dell’Isee. In questo contesto un intervento del Governo a difesa delle fasce più deboli, in particolare bambini e anziani, è fondamentale”.

Regioni.it n. 2025 del 3 maggio 2012
Sanità: Rapporto Censis sui dispositivi medici
Un’indagine del Censis sulla sanità, e in particolare sui dispositivi medici, evidenzia che per quanto riguarda la diagnostica specialistica cresce l’attività privata a discapito di quella pubblica. Gli italiani pagano anche il triplo pur di avere tempi di attesa notevolmente ridotti rispetto al pubblico. Ad esempio è ‘boom’ del privato nella diagnostica per immagini, dalle tac alla risonanza magnetica: i tempi d’attesa sono infatti ridotti a un quarto rispetto al settore della sanità pubblica, ma i costi sono tripli. Dalla ricerca del Censis sui dispositivi medici emerge anche che 2 milioni di italiani sono stati curati per tempo da una patologia mortale grazie a un accertamento con tecnologie biomedicali. In particolare nel periodo 2005-2011 è triplicata la percentuale di persone che hanno effettuato nel corso dell’anno accertamenti tramite la diagnostica per immagini in strutture private a pagamento intero. Si è passati dal 5,6% del totale delle persone che hanno eseguito accertamenti medici nel 2005 a oltre il 18% nel 2011. Nelle strutture pubbliche occorrono in media 58 giorni per accedere ad accertamenti tramite la diagnostica per immagini, contro i 38 giorni necessari nelle strutture private convenzionate e i 15 giorni appena nelle strutture private. Quasi il 60% degli italiani pensa che la necessità di contenere la spesa sanitaria acquistando prodotti medicali al prezzo più basso determini seri rischi per la salute. Sono circa 700mila sono gli occupati che, grazie a un accertamento diagnostico, hanno potuto individuare patologie mortali da cui sono stati curati: in termini di produttività, rileva il Censis, ciò equivale a un valore aggiunto di circa 40,6 miliardi di euro. Intanto sono stati annunciati 2miliardi di risparmi in sanità secondo i risultati di una ricerca condotta da Ageing Society che verrà illustrata nel dettaglio mercoledì prossimo a Roma alla Camera dei Deputati. In Italia per i servizi non sanitari (lavanderia, utenze telefoniche, mensa, consumo energetico, smaltimento rifiuti etc.) il Ssn potrebbe risparmiare fino a 2 miliardi di euro, circa il 40/55% della spesa globale. “Effettuando un’analisi sui bilanci regionali, spiega l’Ageing Society in una nota, si registrano incomprensibili difformità. Infatti, se dividiamo la spesa per le giornate di degenza registrate in ciascuna regione osserviamo che la spesa media in Italia per giornata di degenza, per i suddetti servizi non sanitari, è pari a 63 euro al giorno, ma le differenze regionali risultano particolarmente marcate. Si passa, infatti, dai 22 euro al dì della Lombardia ai 111 del Friuli e ai 92 dell’Umbria. Analizzando il costo dei singoli servizi, regione per regione e Asl per Asl, emergono difformità e incongruenze a cui è difficile dare spiegazioni”. Link: http://www.regioni.it/it/show-non_solo_farmaci_e_ospedali_i_dispositivi_medici_migliorano_la_vita_degli_italiani_-_03052012/news.php?id=251212

Da “Redattore sociale”: www.redattoresociale.it
“Redattore sociale” è un’Agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento su disagio e emarginazione sociale, volontariato, non profit, cooperazione, immigrazione. La Newsletter è gratuita e contiene la sintesi delle principali notizie pubblicate e consultabili in abbonamento.
Dalla Newsletter del 4 maggio 2012
Cecità: la prima causa è la cataratta. Nel mondo circa 246 milioni di ipovedenti
Nei paesi ad alto reddito gli oculisti sono 80 per ogni milione di abitanti. Ci vorranno 97 anni per raggiungere lo stesso livello in tutto il mondo. Nei paesi a basso reddito 5 oculisti ogni milione di abitanti. Sono circa 246 milioni le persone ipovedenti nel mondo, 39 milioni i ciechi: ben il 90% risiede in Paesi in via di sviluppo dove meno del 5% dei bambini con deficit visivi ha accesso ad occhiali correttivi.

Dalla Newsletter del 7 maggio 2012
Piano per la non autosufficienza, Guerra: “I tempi non saranno brevi”.
Sulla realizzazione di un piano per la non autosufficienza “meglio lavorare un mese un più e mettere le basi per un progetto che possa durare nel tempo, piuttosto che stringere intese e accordi senza concretezza”. È quanto ha affermato il sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Cecilia Guerra, al termine dell’incontro con i sindacati avvenuto questo pomeriggio presso il ministero del Welfare. Un incontro “interlocutorio”, ha specificato il sottosegretario, sollecitato dagli stessi sindacati. “Per ora abbiamo fatto una valutazione di carattere generale su quali potrebbero essere gli orientamenti da prendere in vista di una definizione di un piano per la non autosufficienza, ha spiegato Guerra, nella consapevolezza che, date le condizioni attuali della finanza pubblica, definire un piano non vuol dire avere subito la possibilità di realizzarlo. La sua realizzazione non può che avvenire per piccole tappe”. Un incontro positivo, ha aggiunto il sottosegretario, caratterizzato dalla comune visione della problematica. “Abbiamo condiviso l’importanza di riaprire una riflessione su questo tema che un po’ tutti consideriamo di grande rilevanza. La preoccupazione di definire livelli essenziali in questo campo, di avere una forte attenzione all’integrazione sociosanitaria, sono altri elementi condivisi”. Alla riunione era presente anche un rappresentante del ministero della Salute, una presenza importante, per il sottosegretario. “Per andare avanti, ha aggiunto Guerra, bisognerà che l’interlocuzione fra i ministeri raggiunga una definizione maggiore”. Una collaborazione già avviata con due percorsi condivisi sia col ministero della Salute, che con quello della Coesione territoriale. “Si sta valutando come utilizzare i fondi europei che siamo riusciti a liberare, ha aggiunto Guerra, e che in parte verranno destinati alla non autosufficienza con una finalizzazione che sia nello spirito di quello che potrebbe essere un piano futuro. L’idea non è dare solo trasferimenti, ma che questi costruiscano qualcosa che resta sul territorio e contribuisca a mettere i primi semi dello sviluppo di un piano”. Sui tempi per la definizione del piano nazionale, il sottosegretario non si sbilancia. “Non possono essere tanto brevi. Abbiamo tutti le idee molto chiare sul problema, ma gli ostacoli non sono piccoli: sono di tipo finanziario prima di tutto, ma anche di governance territoriale”.

Dalla Newsletter del 9 maggio 2012
In Italia calano i ricoveri, ma raddoppia il costo per le degenze.
Meno ricoveri, soprattutto per gli over65. Aumento della spesa per una giornata di degenza, quasi raddoppiata in 10 anni. Incremento della spesa per servizi non sanitari. Un mancato risparmio che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro. A fare il punto sui costi del servizio sanitario nazionale è la Ageing Society-Osservatorio Terza Età nel corso del convegno “Anziani e Welfare: quale sostenibilità? Proposte per il recupero di efficienza nel settore sanitario e ospedaliero”, in corso a Roma. Secondo quanto emerge dall’elaborazione dei dati del ministero della Salute (2011), gli interventi per il contenimento della spesa sanitaria hanno causato una drastica riduzione dei ricoveri: dai 12.577.826 del 1998 al picco massimo dei 12.991.102 del 2004, si è registrato poi un costante calo fino agli 11.121.825 ricoveri del 2010. Diretta conseguenza è stata la riduzione delle giornate di degenza: dalle 88.009.005 del 1998 alle 71.162.102 del 2010. Nel 60% dei casi queste riduzioni hanno riguardato persone over65. Oltre a determinare la chiusura o riconversione di molte strutture sanitarie, la Ageing society sottolinea che “a fronte di tali politiche di contenimento e razionalizzazione, si è registrato un costante incremento della spesa per giornata di degenza, che ha raggiunto la somma di oltre 832 euro al giorno”, quasi raddoppiata rispetto ai 427 del 2000. Se resta stabile il costo complessivo della spesa ospedaliera (che incide per il 51,6% sulla spesa totale), si registrano invece una significativa riduzione della spesa farmaceutica convenzionata e un crescente incremento nella spesa di beni e servizi non sanitari. Il costo di questi ultimi nel 2008 variava dal minimo di 10 milioni 554 mila della Valle d’Aosta al massimo di 640 milioni 155 mila della Lombardia. Le divergenze a livello regionale sono molto marcate: la spesa media per giornata di degenza, per i servizi non sanitari, è di 63 euro al giorno, con una forbice che va dai 22 euro della Lombardia ai 111 del Friuli e ai 92 dell’Umbria. “Analizzando il costo dei singoli servizi, regione per regione e Asl per Asl, emergono difformità e incongruenze cui è difficile dare spiegazioni”, afferma la Ageing society, che ha confrontato il costo medio dei singoli servizi e il costo medio rilevato nelle regioni più virtuose: “Applicando quest’ultimo valore a tutte le regioni, sarebbe possibile recuperare risorse per un miliardo e 690 milioni di euro circa. Tale somma risulta particolarmente rilevante considerando che la spesa per la voce servizi non sanitari è di 4 miliardi e 436 milioni”. Si arriva quindi a una possibilità di risparmio fino al 40-55% della spesa globale. Dal confronto regionale si riscontra in Lombardia la maggiore efficienza del servizio sanitario nazionale, “confermando che una corretta amministrazione, con un’oculata politica dei costi dei servizi, libera risorse che si riversano positivamente sulle prestazioni più propriamente sanitarie”.

Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Quotidiano sanità è un quotidiano on-line di informazione sanitaria. Studi, Analisi, Notizie da Governo e Parlamento, Regioni e Asl, su Lavoro e Professioni, Scienza e Farmaci. L’iscrizione alla newsletter è gratuita.
Dalla Newsletter n. 256, del 30 aprile 2012.
Spending Review. Via libera del CdM. In sanità possibili risparmi su 97,6 miliardi di spese.
Per il 2012 l’obiettivo è un taglio di 4,2 mld, sanità compresa. Per la sanità, in particolare, come spiega il documento sulla spending review allegato al comunicato stampa di fine seduta, nel medio periodo la spesa rivedibile sarebbe pari, in totale, a 97,6 miliardi. In pratica il 33,1% del totale della spesa rivedibile. In particolare, sempre secondo la tabella di Palazzo Chigi riferita alla sanità, vi sarebbero risparmi possibili sulle retribuzioni lorde per un totale di 28,3 miliardi e sui consumi intermedi, ovvero beni e servizi, altri 69 miliardi. Su queste spese “rivedibili”, i calcoli del governo indicano la possibilità di un risparmio medio attorno al 25%, nel breve periodo.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=8666
Link al documento: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7805481.pdf

Dalla Newsletter n. 257, del 2 maggio 2012.
Dossier. Le performance dei nostri ospedali. Prima puntata: le strutture del Nord Ovest.
Il Programma nazionale esiti di Agenas e ministero della Salute ha scandagliato per la prima volta i risultati delle cure ospedaliere e la loro tempestività. Ecco una panoramica puntuale dei principali indicatori esaminati, regione per regione, a partire da Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria.
In allegato le schede riferite a nove indicatori, selezionando in ogni Regione le prime cinque e le ultime cinque strutture con le performance più o meno favorevoli.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=8656

Dalla Newsletter n. 258, del 3 maggio 2012.
Dispositivi medici. Ci convivono 11,2 milioni di italiani
Il 57,4% di chi li utilizza si ritiene soddisfatto e sono stati 2 milioni gli italiani che nel 2011 hanno avuto la vita salva grazie ad una diagnosi precoce ottenuta attraverso le tecnologie a disposizione. È quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per Assobiomedica, presentata oggi a Roma.
Link: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=8699

Dalla Newsletter n. 259, del 4 maggio 2012.
Bianco e De Rita: “Crisi medico-paziente. Tutta colpa della medicina dei desideri”
Faccia a faccia tra il presidente della Fnomceo e il fondatore del Censis sul rapporto medico-paziente. Molti problemi derivano da aspettative di cura ingigantite anche dai media. E poi c’è il problema farmaci: il 35-40% dei cittadini se li “autoprescrive” con grossi rischi per la salute.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=8705

Dalla Newsletter n. 260, del 7 maggio 2012.
Anteprima. Ospedali e ambulatori privati. Ecco le nuove tariffe massime di rimborso.
Il ministero della Salute ha stabilito le nuove tariffe massime di remunerazione per l’ospedalità accreditata e per l’assistenza specialistica ambulatoriale. I nuovi importi non dovrebbero produrre variazioni nel bilancio delle Asl, mentre cambiano i valori delle singole prestazioni. Il testo del decreto è ora all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Link all’articolo: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=8749
Link al testo del decreto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato5477154.pdf

Dalla Newsletter n. 261, dell’8 maggio 2012.
Spending review. Spandonaro (Ceis): “Se si taglia ancora, sanità a rischio in tutt’Italia”.
Per l’economista del Ceis di Tor Vergata, le Regioni hanno già l’acqua alla gola. Altri tagli sono irrealisitici a meno di ridurre drasticamente servizi e prestazioni. Per questo pensare di agire su una spesa di oltre 97 miliardi, come previsto dal Governo, “significherebbe smettere di fare sanità in Italia”. Link: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=8751

La sanità secondo i ‘grillini’. “Gratuità delle cure ed equità di accesso”.
No alla devolution e alla Sanità azienda. Ticket proporzionati al reddito, promozione dei farmaci equivalenti e prescrizione dei principi attivi invece delle singole specialità. Questi alcuni dei punti che riguardano la sanità contenuti nel programma nazionale del Movimento 5 Stelle.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=8760

Dalla Newsletter n. 262, del 9 maggio 2012.
Pediatria. Anteprima Congresso Sip. “Allarme farmaci. I nostri bambini ne usano troppi”.
E spesso non servono. Il caso più eclatante è quello degli antibiotici in caso di influenza. Ma si parlerà anche di vaccini, malattie croniche, diabete e problemi comportamentali. Questa l’agenda del 68° congresso dei pediatri italiani di cui anticipiamo i temi e le evidenze principali.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=8773

Dalla Newsletter n. 263, del 10 maggio 2012.
Dossier. Le performance dei nostri ospedali. Seconda puntata: le strutture del Nord Est
Prosegue l’analisi dettagliata del Programma nazionale esiti di Agenas e ministero della Salute. Ecco i migliori e i peggiori ospedali italiani. In questa seconda puntata gli indicatori degli ospedali di Trento, Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
In allegato le schede riferite a nove indicatori, selezionando in ogni Regione le prime cinque e le ultime cinque strutture con le performance più o meno favorevoli.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=8753

Lombardia. Approvata riforma Pronto soccorso.
L’attribuzione del codice di accesso nei casi meno gravi sarà stabilita solo alla fine del percorso assistenziale. In questo modo si stabilirà con più certezza chi dovrà pagare il ticket di 25 euro per i codici bianchi. Ecco tutte le novità della riforma approvata dalla Giunta lombarda.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=8797

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it
Sul numero 433 del 3 maggio 2012. Alcol in Europa. Prevenire l’abuso di alcol e adottare strategie efficaci: un report Oms si concentra sul monitoraggio delle politiche nazionali, in relazione alle risorse disponibili e alle prove scientifiche che dovrebbero orientare un rinnovamento dell’azione di tutela della salute pubblica. Il commento di Emanuele Scafato (Cnesps). Infezioni da Hiv/Aids . Prevenire l’Aids tra le coppie: un report Oms evidenzia che spesso chi vive una relazione stabile non conosce il proprio sierostato Hiv e neanche quello del partner. Registri vaccinali in Italia. Eurosurveillance: un articolo illustra l’indagine Iss-Ministero della Salute pensata per fornire un quadro sul livello di informatizzazione dei Registri vaccinali italiani.

Oms: un report su uso di alcol in Europa e politiche nazionali.
Prevenire l’abuso di alcol e adottare strategie politiche efficaci: sono i due punti focali del report “Alcohol in the European Union. Consumption, harm and policy approaches” (pdf 6,7 Mb), pubblicato da Oms Europa. Il documento si concentra sul monitoraggio delle politiche nazionali e sui loro punti di forza o di debolezza, soprattutto in relazione alle risorse disponibili e alle prove scientifiche che dovrebbero orientare un rinnovamento e un riadattamento virtuoso dell’azione di tutela della salute pubblica. Emanuele Scafato (Cnesps, Iss) commenta e contestualizza i dati presenti. Per maggiori informazioni scarica il documento completo e il commento.
Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/indice_alcol.asp

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