Indagine università cattolica-il sole 24 ore sanità. il manager d’europa non è lottizzato.

fonte: Dal “Sole 24 ore Sanità” n. 16, del 22-28 aprile 2008


La salute e la sanità sono al primo posto nella considerazione della gente in tutti i Paesi europei, ma la complessità delle organizzazioni sanitarie, l’entità delle risorse umane, finanziarie e tecnologiche impiegate richiedono una gestione manageriale efficace ed efficiente, capace di soddisfare le esigenze di tutti gli attori. E’ necessaria quindi una gestione rigorosa delle organizzazioni sanitarie, attraverso un “management diffuso” che coinvolga tutti i professionisti impegnati nel loro funzionamento. Un ruolo cruciale è però assegnato al “top management”, in primis ai direttori generali. Per comprendere come vengono formati e selezionati i direttori generali e che tipo di responsabilità e quali percorsi di carriera abbiano è stata effettuata un’analisi comparata tra alcuni dei principali servizi sanitari nazionali europei: servizi pubblici, finanziati attraverso la tassazione generale, con un accesso universale, con operatori essenzialmente dipendenti pubblici; unica eccezione considerata, la Francia, in cui il sistema è assicurativo, ma con un ruolo dello Stato particolarmente forte. L’indagine ha evidenziato una netta differenziazione tra i diversi Paesi, con quelli settentrionali (Svezia, Danimarca, Gran Bretagna e Francia) caratterizzati da una maggiore attenzione alle capacità professionali ed ai risultati raggiunti da parte dei manager, mentre Italia e Spagna appaiono fortemente condizionate dall’intrusione della politica in tutte le fasi: reclutamento, conferma o licenziamento, contratti. Particolarmente forte il divario nella formazione, con programmi nazionali in Francia e in Gran Bretagna, a livello universitario in Svezia e Danimarca ed invece con un meccanismo discrezionale e deregolato in Italia e Spagna. Assente lo spoils system in sanità in tutti i Paesi, con l’eccezione ancora di Italia e Spagna. Il ruolo della politica e dei politici, che è fondamentale, è di indirizzo e controllo in Gran Bretagna Danimarca e Francia, di “proprietari” in Svezia, di ingerenza nella scelte operative e gestionali in Italia e Spagna.

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