Ticket: regioni chiedono rispetto patto salute. e’ un’esigenza sostenuta all’unanimità.

fonte: Newsletter Regioni.it n. 1168 del 19 giugno 2008.


“Il rispetto integrale del patto per la salute è chiesto all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni e rappresenta un punto cardine nelle relazioni con il Governo”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni. Vasco Errani. “La situazione che va delineandosi per la sanità a seguito della manovra è molto seria. Il mancato rispetto del patto per la salute è inaccettabile. Siamo pronti a fare la nostra parte per il contenimento della spesa pubblica, ma nell’ambito di un’azione condivisa. Siamo anche pronti a discutere un nuovo patto triennale per la salute, per gli anni 2010-2012, ma vogliamo farlo concordando con il Governo sia le risorse che le disposizioni normative. Non ci possiamo trovare di fronte ad atti unilaterali e a soluzioni precostituite. Il patto prevedeva, oltre al Fondo sanitario nazionale, 2 miliardi aggiuntivi garantiti dal governo, derivanti in parte da un intervento sulla spesa farmaceutica – e questa manovra si è realizzata - e in parte destinati alla compartecipazione: 834 milioni di euro. Quest’ultima cifra va coperta integralmente, evitando ticket sbagliati e non in grado di produrre un pari gettito. Se tali fondi non saranno garantiti dal Governo, come prevede il patto, avremmo conseguenze negative per la qualità del servizio sanitario e per cittadini. Voglio sottolineare che proprio il patto per la salute ha avviato concretamente e per la prima volta un serio controllo della spesa sanitaria. Mettere oggi in discussione i contenuti di quel patto da parte del Governo sarebbe un grave errore. Del resto – ha concluso Errani - l’ipotesi di introdurre ticket, come abbiamo già visto in passato, non è sostenibile né sul piano sociale, né su quello finanziario. Partendo da questi punti le Regioni confermano la loro disponibilità a qualunque confronto di merito”.
Sanità: “svanisce” il taglio al fondo 2009. Resta aperta la questione “ticket”.
Si vanno definendo i contorni della manovra, almeno per quanto concerne la sanità, ma alcune questioni, non ultima la “copertura finanziaria” per evitare il ricorso ai ticket, sono ancora da chiarire. I Ministri Fittoe Sacconi hanno annunciato che il previsto taglio da 1 miliardo di euro al fondo sanitario che già il 18 giugno si era ridotto a 250 milioni di euro, è ora sparito del tutto. Segno che la trattativa con le Regioni va avanti e produce i suoi frutti. Resta però aperta, come accennato, la drammatica questione dei ticket. Sacconi dice che si tratta di una questione ereditata dal Governo Prodi, ma si dice pronto ad un confronto a 360° con le Regioni. Di diverso avviso l’ex ministro della salute, Livia Turco che difende l’operato del Governo Prodi che trovò gli 830 milioni di euro. Nel 2007 il ticket di 10 euro a ricetta per le prescrizioni specialistiche ambulatoriali è stato abolito con legge n. 64 del maggio 2007 ed il finanziamento fu integrato di 511milioni di euro, giacché la manovra aveva prodotto qualche entrata nei mesi di vigenza. Nel 2008 l’importo di 834 milioni di euro è stato assegnato quale integrazione al finanziamento per l’abolizione della quota fissa di 10 euro nell’intesa sul riparto del fondo sanitario 2008.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies