Errani: tagli sanità; impossibile fare il nuovo patto della salute.

fonte: Newsletter Regioni.it n. 1178 del 3 luglio 2008.

Parere “negativo” http://www.regioni.it/upload/ParereDPEF0092013.doc delle Regioni al Dpef 2009-2013, in particolare preoccupano soprattutto i tagli alla sanità in quanto irrealistici, al di fuori di una corretta gestione e di mantenimento degli attuali livelli dei servizi sanitari. Tra i punti su cui le Regioni esprimono “contrarietà” chiedendo un tavolo di confronto, il nuovo Patto sulla salute, l’utilizzo dei fondi per le aree sotto utilizzate e il Piano Casa. Inoltre, chiedono risorse adeguate sul tema della non autosufficienza. “Abbiamo espresso fortissima preoccupazione per la sanità. Sulla questione dei ticket per il 2009 il governo deve darci una risposta per il rispetto pieno del Patto della salute 2009 che prevede anche 2 mld aggiuntivi relativi al tema della compartecipazione”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine della conferenza unificata del 3 luglio. “Siamo preoccupati per il fabbisogno sanitario 2010-2011 -ha detto Errani- con quelle cifre è impossibile fare il nuovo Patto della salute. Dunque, bisogna modificare quel fabbisogno sulla base di un confronto leale con le Regioni: questo per noi è un punto irrinunciabile”. Ma non solo Dpef. Al Governo sono state anticipate anche alcune questioni riguardanti la manovra finanziaria.”Abbiamo anticipato alcuni elementi di sostanza riguardo il decreto legge, che ha alcuni profili di incostituzionalità”. Le Regioni avrebbero infatti osservato che la manovra incide su delle competenze primarie delle Regioni in varie materie. “Abbiamo dato in anticipo questo nostro documento -ha detto Errani- perché speriamo che il governo voglia valutare le nostre richieste e alla prossima conferenza unificata sia in grado di dare risposte soddisfacenti”. “No -ha concluso Errani- a scelte che hanno ricadute dirette sui cittadini”. Riguardo al patto di stabilità, le Regioni chiedono di, prevedere un diverso metodo che permetta di differenziare gli apporti dati da ciascuno sulla base di principi premiali o di sanzioni a seconda dei comportamenti finanziari tenuti dalle amministrazioni negli anni precedenti. Le Regioni sono scettiche sul fatto che si riesca a siglare entro il 31 luglio 2008 il nuovo Patto sulla salute, visti i tagli già definiti nella manovra.

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